CRIMINAL: A 25 anni di distanza da 'JFK - Un caso ancora aperto', tornano insieme sul grande schermo KEVIN COSTNER, GARY OLDMAN e TOMMY LEE JONES in un imprevedibile action thriller. Riuscirà una mente 'giusta' a guidare un corpo 'sbagliato' per salvare il mondo?
"Di solito i morti vanno nelle tombe con i loro segreti ma grazie al fatto che abbiamo sbloccato il funzionamento interno del cervello, e grazie ai progressi della scienza, sappiamo che potrebbe presto essere possibile trasferire i ricordi di una persona in un'altra - e le implicazioni sono enormi".
L'attore Kevin Costner
"Siamo molto interessati al lavoro del futuristico Ray Kurzweil (*)... Kurzweil parla molto di chi e che cosa siamo come esseri umani. La sua teoria si basa sul concetto che tutto ciò che siamo è la somma dei nostri ricordi. E quei ricordi non sono altro che le connessioni nel cervello – per questo quando si troverà un modo per mappare completamente le connessioni, dovrebbe essere possibile riprodurle in un altro mezzo. Questo era parte della nostra ispirazione. Ma il medium che abbiamo scelto in questo film non è un computer. Il mezzo è un altro essere umano, che ci da l’intrigante idea del 'trasferimento della memoria'. Questa tecnologia è quasi esistente, e noi crediamo che la sua effettiva fattibilità sia abbastanza vicina... Abbiamo fatto un sacco di ricerca e, nelle fasi di produzione, Ariel ha anche speso un sacco di tempo a parlare con alcuni scienziati giapponesi che stanno perseguendo queste tecniche. Questo è qualcosa che accadrà presto nella vita reale".
Il co-sceneggiatore David Weisberg
"È una sorta di moderno concetto di 'Frankenstein'. Siamo stati colpiti dall'idea di ciò che può accadere se si prende un mostro molto danneggiato ed effettivamente lo si inizia a umanizzare attraverso gli effetti di questo trasferimento di memoria. Cosa succede a un criminale, quando inizia ad avere le sensazioni associate ai ricordi di un agente della CIA? Per uno come Jerico, danneggiato in giovane età , questa è una rivoluzione dentro di lui. Per noi la magia di questo film sta nel permettere al pubblico di intraprendere un viaggio con quest’uomo orribile, che scopre un cuore e un'anima attraverso il corso della storia. Una delle tragedie di Jerico è che prima del trasferimento della memoria era inconsapevole. Ma ora si rende conto di che mostro era stato e non vuole esserlo più ... eppure è consapevole del fatto che l'operazione che ha subito non è permanente e che il mostro tornerà . Come abbiamo detto, ci siamo concentrati sull’enorme aspetto action ma anche sulla trasformazione di questo personaggio".
Il co-sceneggiatore Douglas Cook
Soggetto: Ray Kurzweil (*) è l’informatico e inventore che è diventato noto per le sue previsioni su come alcune rivoluzioni scientifiche e l'intelligenza artificiale cambieranno per sempre l'umanità .
Cast: Kevin Costner (Jericho Stewart) Gary Oldman (Quaker Wells) Tommy Lee Jones (Dottor Franks) Alice Eve (Marta Lynch) Ryan Reynolds (Bill Pope) Gal Gadot (Jill Pope) Scott Adkins (Pete Greensleeves) Michael Pitt (Jan Stroop) Antje Traue (Elsa Mueller) Amaury Nolasco (Esteban Ruiza) Colin Salmon (Warden) Robert Davi (Ammiraglio Lance) Natalie Burn (Shoo shoo) Jordi Mollà (Hagbardaka Heimbahl) Steven Brand (Matt Chatool) Cast completo
Richard Reid (James Osborne) Tommy Hatto (Capitano Burrows) Gisella Marengo (Lucy)
Musica: Keith Power e Brian Tyler
Costumi: Jill Taylor
Scenografia: Jon Henson
Fotografia: Dana Gonzales
Montaggio: Danny Rafic
Effetti Speciali: Hayley J. Williams (supervisore effetti speciali); Wes C. Caefer (supervisore effetti visivi)
The memories & skills of a deceased CIA agent are implanted into an unpredictable and dangerous convict.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Quella spiaggia sarà il suo approdo. Il caro ricordo di qualcuno e l'imprevisto simbolo di un'ideale oasi di pace come massima aspirazione per se stesso. E' come se ne respirasse l'essenza. Poteva Kevin Costner tradotto nel suo primo ruolo da cattivo integrale con Jericho Stewart - che poi proprio integrale non sarà , naturalmente - non comparire sulla scena al top dell'intensità introspettiva? Gli occhi chiusi e la mente rapita da un'elucubrazione interiore. Il silenzio rotto dalla sua voce fuori campo che in prima persona riflette mentre si presenta: "mi hanno incasinato il cervello, non so cosa succederà adesso, ma so una cosa: fammi male e io te ne farò di più"
Il regista israeliano Ariel Vromen aveva d'altra parte una certa dimistichezza con gli uomini di ghiaccio, senza emozioni: The Iceman docet. Ora, con Criminal, ha raccolto la sfida per creare un ibrido: fondere i cardini di una snervante lotta psicologica
Il Jericho di Costner, impeccabile e intrigante sia nella piena brutalità degli inizi che nelle prime vacillazioni dall'inizio alla fine del film come del resto ci si aspetta ormai da uno della sua stazza, lo incontriamo nella cella di una buia prigione con barba e capelli incolti alla Robinson Crusoe e con una catena al collo alla stregua di un cane rabbioso. Un atroce criminale insensibile e inconsapevole di una qualche distinzione tra bene e male, tra giusto e sbagliato, dunque terreno ideale per l'impianto di memoria, vale a dire di emozioni, di sensazioni, dei ricordi intimi di un'altra persona. A un pacato Tommy Lee Jones, con il suo Dottor Franks, l'onore e l'onere della messa in opera chirurgica e dell'assistenza agli effetti collaterali che vi potete ben immaginare, dell'inconsueto e involontario paziente. Uno che si farà largo con una furia
e una violenza implacabili, in effetti assolutamente inediti per Kevin Costner, qui tradotto in un neo 'fuggitivo' - sono molti i tratti che lo accomunano anche al famoso Il fuggitivo di Andrew Davis, tra l'altro pure con Tommy Lee Jones - sorpreso da imprevisti e dolorosi flashback. Rigurgiti della memoria dell'altro che iniziano a lottare con i propri. Quel che si dice, uno spettacolo assicurato, proprio sull'onda di questa rotta di collisione mentale interiorizzata, ben più dei reiterati inseguimenti ed esplosioni di auto in fiamme che tratteggiano nel complesso una pellicola dall'anima più nobile, inzuppata nella marmellata più commerciale. Una cosa è certa: i criminali di Kevin Costner potranno essere più o meno insensibili, più o meno violenti, ma capitolano sempre di fronte a bambini.
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Notorious Pictures, l'Ufficio Stampa Manzo Piccirillo e Laura Poleggi (QuattroZeroQuattro)