BACIAMI ANCORA - INTERVISTA al regista GABRIELE MUCCINO e agli attori, tra cui STEFANO ACCORSI, PIERFRANCESCO FAVINO, SABRINA IMPACCIATORE e VITTORIA PUCCINI (A cura dell'inviata SONIA CINCINELLI)
29/01/2010 -
Roma - Si è tenuto il 26 gennaio 2010, presso l’Hotel Hassler, di Roma l’incontro per la stampa con l’intero cast del film BACIAMI ANCORA, circa dieci anni dopo l’uscita del primo episodio L’ultimo bacio. Sia il regista GABRIELE MUCCINO sia gli attori Stefano Accorsi, Valeria Bruni Tedeschi, Marco Cocci, Pierfrancesco Favino, Sabrina Impacciatore, Giorgio Pasotti, Daniela Piazza, Vittoria Puccini, Claudio Santamaria si sono mostrati molto disponibili a rispondere alle domande dei giornalisti. È emersa soprattutto la grande complicità che li unisce e che sembra aver contagiato anche le 'new entries' del gruppo Vittoria Puccini e Valeria Bruni
Tedeschi. Scambi di battute e allusioni tra Pasotti, Accorsi o Santamaria e Favino hanno reso la mattinata leggera, senza tuttavia togliere spazio ad argomenti come la depressione o il ruolo della donna nella società. Si percepisce, comunque, la sintonia e l’armonia nel gruppo che, almeno parzialmente si è ritrovato a lavorare anche su altri set (Romanzo criminale) nel corso dei dieci anni che sono trascorsi dopo L’ultimo bacio.
BACIAMI ANCORA esce il 29 gennaio distribuito in 600 copie.
Come è stato ritrovare i propri personaggi dopo dieci anni?
ACCORSI: "È stato come ritrovare un compagno di strada a cui ci si affeziona, si ha la sensazione di tornare in famiglia. Nel mio caso Carlo prende finalmente il suo destino in mano, prende decisioni molto importanti per riconquistare la sua Giulia".
COCCI: "Si ha la sensazione di non esserci mai lasciati. Questa volta ci sono decisioni forti e radicali da prendere ma anche sacrifici da compiere".
BRUNI TEDESCHI: "Nel mio caso avevo visto L’ultimo bacio e i film che ha fatto Muccino negli USA, ma ho lavorato con lui per la prima volta. Mi è molto piaciuto il mio personaggio di donna tradita, ho apprezzato l’idea di mostrare una donna che combatte e nonostante tutto rimane allegra. Volevo dare speranza e penso che il film finisca con un messaggio positivo".
Secondo voi 'Baciami ancora' è un film maschilista?
COCCI: "Credo che sia molto meno maschilista del primo".
PASOTTI: "Secondo me nel film c’e’ una sorta di antipatia verso il mondo femminile, perché qui le donne risultano molto più forti, più concrete e alla fine risolvono praticamente da sole i problemi di coppia".
FAVINO: "In 'Baciami ancora' ci sono donne molto in gamba, in grado di capire tutto molto prima degli uomini. Del resto è così dai tempi di Ulisse: lui ebbe bisogno di partire per capire e maturare mentre a Penelope è bastato rimanere a casa a tessere la tela per raggiungere lo stesso risultato".
MUCCINO: "La vita chiede molto alle donne (sacrifici nella vita privata e nel lavoro), gli uomini invece sembrano storditi dal ruolo della donna nella società contemporanea, sono senza i codici d’accesso per decodificare il mondo femminile".
Fareste un altro sequel tra dieci anni per mostrare i protagonisti a 50 anni?
ACCORSI: "Certo! Come dice sempre Favino il prossimo si chiamerà 'Ancora' e basta".
PASOTTI: "Io nel prossimo farò la carriera ecclesiastica come si può immaginare…"
COCCI: "Io non ci sarò! Voglio che rimanga solo Accorsi".
FAVINO: "Nella vita ci sono delle crisi, dei momenti in cui tutto viene messo in discussione ma alla fine si risolve (almeno per i prossimi dieci anni). In questo modo tutti i protagonisti potrebbero tornare a 50 anni".
MUCCINO: "I miei personaggi continueranno a crescere e io con loro. Se tra dieci anni avrò imparato cose nuove dalla vita loro mi aiuteranno ad esprimerle. Se li ritroveremo avranno ormai figli diciottenni che vogliono fare la rivoluzione, con la quale ovviamente loro non sono d’accordo".
Come è stato l’inserimento di Vittoria Puccini in un gruppo già collaudato?
PUCCINI: "Dal punto di vista dell’accoglienza è stato davvero semplice. Li vedete come sono tutti simpatici e carini no? Sono partita con un forte senso di responsabilità, quasi con paura e mai avrei pensato di raggiungere questi risultati. Gabriele è un regista che stimo da sempre e con il quale desideravo davvero tanto lavorare".
MUCCINO: "Vittoria Puccini rappresenta per me una scommessa vinta, ma non lo sapevo finché non ho visto il suo provino con Accorsi. Si è sovrapposta bene a Giovanna Mezzogiorno facendo un lavoro straordinario".
Questo film rappresenta la generazione dei quarantenni?
IMPACCIATORE: "Quando uscì 'L’ultimo bacio' Gabriele Muccino non intendeva dipingere un’intera generazione ma semplicemente quello che vedeva dei trentenni. Ora tutti si aspettano che Baciami ancora ritragga la generazione dei quarantenni ma ancora una volta non è così. Si è trattato del recupero di quei personaggi che, nel frattempo, hanno vissuto il loro percorso. In alcune storie si percepisce uno stato generale ma non è certo questo l’intento del regista".
MUCCINO: "Non ho mai pensato di salire in cattedra per descrivere un’intera generazione. Sono solo un navigatore della vita che descrive quello che vede attraverso il suo limitato punto di vista".
Muccino, come è stato tornare in Italia dopo l’esperienza cinematografica americana?
MUCCINO: "E’ stato molto importante soprattutto perché soffrivo l’esilio. Volevo tornare ad affermare la mia visione della vita e questo negli Stati Uniti è un lusso per un regista. La mia esperienza americana è stata possibile proprio grazie a quella italiana precedente. Da questa ho imparato, se possibile, ad essere ancora più umile".
Muccino, quali saranno i suoi prossimi impegni?
MUCCINO: "La prossima estate dovrei iniziare un film di fantascienza con annessa storia d’amore con Keanu Reeves protagonista. In Italia, invece, sto pensando ad una pellicola con lo stesso gruppo di lavoro di Baciami ancora ispirato alle vecchie commedie alla Sordi o Tognazzi. Non sarà però la terza parte della saga".
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