I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - In Anteprima al Filming Italy Sardegna Festival 2024 - Antonio Banderas ed Alice Eve in coppia sulla scia di un thriller dai macabri segreti - Dall'11 Luglio
(Cult Killer (già 'The Last Girl'); Usa 2023; Thriller; 104'; Produz.: Saban Films, Yale Productions, Hail Mary Pictures in associazione con: Great Escape, BondIt Media Capital, Head Gear Films, Metrol Technology, Bee-Hive Productions, LB Entertainment, Highland Myst Entertainment (non accreditato); Distribuz.: Notorious Pictures)
Titolo in lingua originale:
Cult Killer (già 'The Last Girl')
Anno di produzione:
2023
Anno di uscita:
2024
Regia: Jon Keeyes
Sceneggiatura:
Charles Burnley
Cast: Alice Eve (Cassie Holt) Antonio Banderas (Mikeal Tallini) Shelley Hennig (Jamie Douglas) Olwen Fouere (Dottie Evans) Kim DeLonghi (Wallace) Nick Dunning (Edgar Evans) Paul Reid (Rory McMahon) Matthew Tompkins (Victor Harrison) John Wollman (Dexter Conell) Kwaku Fortune (Glenn) Patrick Buchanan (Liam) Sophie Amber (Connie) Chris Mohan (Sluggo) Ciaran McGlynn (Cillian) Kevin Barry (Rocco) Cast completo
Daniel Carlin (Aidan)
Musica: Aoifee O'Leary, Gerry Owens
Costumi: Gemma Keenan
Scenografia: Ferdia Murphy
Fotografia: Austin F. Schmidt
Montaggio: R. J. Cooper
Effetti Speciali: Peter Redmond
Makeup: Fiona Connon (per Alice Eve)
Casting: Claire Curry
Scheda film aggiornata al:
06 Ottobre 2024
Sinossi:
In breve:
Quando un famoso investigatore privato viene assassinato, la sua protetta si fa carico del caso. Mentre l'indagine prosegue, la giovane è costretta a stringere una pericolosa alleanza con l'assassino del suo capo per svelare i macabri segreti della città .
In altre parole:
Cassie Holt (Alice Eve) e Mikeal Tallini (Antonio Banderas) indagano sull’omicidio di un investigatore privato, scoprendo una verità inaspettata che li porterà a dover stringere un’alleanza con il killer, pur di risolvere il caso. Tra sorprese continue e flashback del passato, i protagonisti di questa storia si troveranno ad affrontare anche i propri demoni personali, come eroi imperfetti sempre in bilico tra il bene e il male.
Short Synopsis:
When a renowned private investigator is murdered, his protege takes on the case. As her investigation unfolds, she is forced into a dangerous alliance with his killer to uncover the town's grisly secrets and bring justice to its victims.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
“Io sono il castigo di Dio e se tu non avessi peccato gravemente, Dio non mi avrebbe permesso di venire su di te come punizione†– Gengis Khan
Le sequenze di apertura al bar sono i pilastri di questa storia di ‘affari sporchi’, dominate dall’investigatore Mikeal Tallini di Antonio Banderas, prima che lo si veda scomparire nelle retrovie dei flashback. Flashback di chi, per copione, doveva restare sul campo quale prima protagonista: ovvero, l’alcolizzata Cassie Holt di Alice Eve, di lì a poco indotta a cambiare vita proprio grazie al Mikeal di Banderas, alquanto convincente, non solo nel farla tornare sui suoi passi, ma anche nell’istruirla a dovere, per tradurla, a sua volta, in una sagace investigatrice. Un prologo interessante, prima che la cronologia si sposti ai cinque anni successivi, quando, in un pub irlandese, una ragazza con l’iconico cappuccio nero, sprigiona segnali di guai in vista. E’ lei, la Jamie
insieme, risulta tutto sommato un thriller dignitoso, per quanto non sempre chiarissimo nelle sue dinamiche narrative e nella messa punto dei personaggi secondari: troppe bionde sul campo e per di più quasi interscambiabili. A dirla tutta non è neppure privo di gaffe: a cominciare dal cellulare dell’ormai defunto Tallini/Banderas, in possesso della serial killer Jamie/Henning, nella realtà rintracciabile in pochi minuti; e che dire delle sirene spiegate dalle auto della polizia sopraggiunte alla villa? Un allarme gratuito per la fuga dei villain in questione. D’altra parte il film centra certe soluzioni ad effetto, come l’inevitabile interazione, se non proprio alleanza, tra Cassie/Eve e Jamie/Hunning: magari attraverso un fantasioso uso dello split screen, cornice elettiva dove rifugiarsi per farsi confidenze, inenarrabili, così come incontri spinti al limite, sull’out out, che d’altra portano al risultato sperato.
A conti fatti, The Last Girl, il primo titolo originale del film Cult Killer di Jon
Keeyes (il prossimo Clean Up-Specialisti in affari sporchi vede di nuovo Banderas, tra gli altri, nel cast) poteva essere mantenuto come il più aderente. Un thriller presto o tardi destinato a farsi largo nell’horror con un pizzico di ‘vampirismo’. Tale è la sete di vendetta di Jamie/Hunning, ragazza abusata ad oltranza per compiacere la sadica perversione di un ‘trittico del male’, locato alla cosiddetta PlayHouse. Un trittico di ‘villain’ declinati all’ennesima potenza sul registro della pornografia con vuoto a perdere, interattivo con la complicità della sconcertante, perversa, anziana Dottie (Olwen Fouere), del marito Edgar (Nick Dunning) e dell’avvocato Victor Harrison (Matthew Tomkins), al di sopra di ogni sospetto fino a prova contraria. Il finale, seppur non travolgente, preserva una tenera sorpresa che aggiunge punti alla bontà innata del Tallini di Banderas.