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SISTER: UN FILM 'VERTICALE' CHE OSCILLA TRA DUE DIMENSIONI SPAZIALI...
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - ORSO D'ARGENTO SPECIALE al 62. Festival del Cinema di Berlino - Dall'11 MAGGIO
"'Sister' Ăš una riflessione poetica e appassionante sulla relazione tra due persone, splendidamente raccontata e ambientata con grande immaginazione nel panorama inusuale di una stazione sciistica. Il film conduce unâanalisi brillante del rapporto tra ricchezza e povertĂ ed Ăš scritto e diretto in modo geniale da Ursula Meier. Le interpretazioni di LĂ©a Seydoux e Kacey Mottet Klein sono formidabili".
(Mike Leigh, nel consegnare alla regista lâOrso dâArgento Speciale)
"'Sister' Ăš un film 'verticale', che oscilla tra due dimensioni spaziali: in alto câĂš la stazione sciistica, dominio di ricchi turisti che vengono a divertirsi sulla neve, in basso ci sono i grigi quartieri industriali della pianura. La funivia, che sale e scende incessantemente, Ăš lâunico collegamento tra questi due mondi. Come per il mio film precedente, Home, le vicende raccontate in 'Sister' non possono separarsi dai luoghi in cui si svolgono, che non sono mai una semplice location ma hanno una grande forza narrativa. Nella preparazione del film questa chiave di lettura Ăš stata fondamentale, ha dato a 'Sister' la sua forma e la sua energia... Il film racconta la storia di un bambino, Simon, che vuole raggiungere quel mondo in alto, che cerca unâelevazione insieme fisica, sociale e economica. Lâambiente in cui vive, quello della pianura, Ăš fatto di desolazione, nebbia e fango, mentre in alto sembra trovar posto un giardino delle delizie: sole, neve immacolata, denaro. Simon si sente importante lassĂč ed Ăš come se fosse su un palcoscenico: interpreta un ruolo da protagonista e inventa una nuova vita per sĂ© e la sua famiglia immaginaria, indossando un costume di scena. Di sotto, invece, Ăš solo una comparsa, ma lo accetta senza lamentarsi, intuendo che Ăš lâunico modo per restare accanto a Louise. Per tutta la durata del film, Simon Ăš diviso tra i due mondi e il suo saliscendi con la funivia Ăš il ritmo pulsante del film stesso. Mentre lui aspira al mondo in alto, perĂČ, Louise Ăš attirata dal basso. Delusa dalla vita e arrabbiata con il mondo, invece di lottare contro le avversitĂ ha deciso di chiamarsi fuori, vivendo giorno per giorno...".
La regista e co-sceneggiatrice Ursula Meier
(L'Enfant d'en haut; FRANCIA/SVIZZERA 2012; drammatico; 97'; Produz.: Archipel 35/Vega Film in coproduzione con RTS Radio TĂ©lĂ©vision Suisse/Bande Ă part Films con la partecipazione di CANAL +/CINĂ +/Centre National du CinĂ©ma et de lâImage AnimĂ©e con il supporto di EURIMAGES/Office fĂ©dĂ©ral de la culture (DFI)/Suisse/ZĂŒrcher Filmstiftung/Fund REGIO Films/Fonds Culturel Suissimage/Canton du Valais â Fonds 'Culture et tourisme'/SuccĂšs CinĂ©maSRG SSR/SuccĂšs Passage Antenne MEDIA program of the European Union in associazione con Cofinova 8/SoficinĂ©ma 7 sviluppato con il sostegno di Cofinova/Procirep/Angoa-Agicoa; Distribuz.: Teodora Film e Spazio Cinema)
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Titolo in italiano: Sister
Titolo in lingua originale:
L'Enfant d'en haut
Anno di produzione:
2012
Anno di uscita:
2012
Regia: Ursula Meier
Sceneggiatura:
Antoine Jaccoud & Ursula Meier con la collaborazione di Gilles Taurand
Cast: Léa Seydoux (Louise) Kacey Mottet Klein (Simon ) Gillian Anderson (Donna inglese) Martin Compston (Mike) Jean-François Stévenin (Chef) Yann Trégouët (Bruno ) Gabin Lefebvre (Marcus) Dilon Ademi (Dilon) Magne-HÄvard Brekke (Sciatore violento)
Musica: John Parish
Costumi: Anna Van Brée
Scenografia: Ivan Niclass
Fotografia: AgnĂšs Godard (a.f.c.)
Montaggio: Nelly Quettier
Makeup: DaniĂšle Vuarin
Casting: Aurélie Guichard
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
In una stazione sciistica sulle Alpi, Simon, un orfano di dodici anni, si mantiene derubando i ricchi turisti del posto e vendendo la refurtiva ai coetanei. Con quello che guadagna si prende cura anche della sorella maggiore, Louise, una giovane e affascinante sbandata con diversi amanti. Ma il rapporto tra Louise e Simon nasconde uno strano segretoâŠ
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Soli al mondo - perchĂ© una madre molto confusa non fa certo testo - e una vita che sembra averli puniti troppo presto, Simon e Louise, fratello e sorella, vivono presso uno ski-resort vicino la Svizzera, sulle Alpi, in una localitĂ che Ăš meta ambita di ricchi uomini dâaffari e donne impellicciate. I due perĂČ non sono affatto ricchi - anzi - e devono cavarsela in qualche modo con le loro forze. E cosĂŹ, a soli dodici anni, Simon sa che non ha molto tempo per giocare con la propria infanzia e a soldatini, lego e videogame preferisce (rubare) sci, guanti, occhiali e tutte le attrezzature che trova nel corso delle sue trasferte quotidiane in alta montagna. La piĂč grande Louise cerca invece nel corpo e nello sguardo degli uomini quello che manca in lei per essere felice. Una famiglia ben piĂč che allo sbando, nella quale un ragazzino dodicenne |
si dĂ alla vita criminale (riesce anche a rubare su commissione!) per sostenere coloro che dovrebbero proteggerlo e aiutarlo a crescere. Succede poi che lâincontro con un disonesto lavoratore inglese porti Simon a passare il segno e a mettere a rischio il rapporto con la sorella...
Prodotto da Denis Freyd, giĂ artefice dei film dei fratelli Dardenne, Sister arriva nelle sale italiane dopo il successo raccolto al Festival di Berlino, dove ha ottenuto un Orso dâArgento speciale. Interpretato dalla star emergente LĂ©a Seydoux - contesa ad Hollywood e giĂ vista ne Le Crociate, Bastardi senza gloria, Mission Impossibile: Protocollo Fantasma, Midnight in Paris - e dal giovanissimo Kacey Mottet Klein, la regista Ursula Meier si conferma uno dei maggiori talenti del cinema europeo di oggi. Sister Ăš infatti una riflessione severa sulla povertĂ dei nostri tempi e la conseguente disuguaglianza sociale. Il linguaggio Ăš onesto e privo di artifizi pseudo-intellettualistici e |
scorciatoie che usano compassione o pietĂ per tramortire lo spettatore. La Meier mette in scena quello che lei stessa definisce âun film verticaleâ, raccontando due dimensioni spaziali ben definite: in alto la stazione sciistica, dominata da ricchi turisti che vanno a divertirsi sulla neve; in basso i grigi quartieri industriali della pianura. La funivia, che sale e scende incessantemente, Ăš lâunico collegamento tra questi due mondi. E in questa separazione e in questa distanza, si dipana unâaltra separazione e unâaltra distanza: quella tra due persone, raccontata con grande senso del reale e ambientata con immaginazione in un panorama inusuale, reso abbagliante dalla neve.
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Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Teodora Film e lo STUDIO PUNTO&VIRGOLA
Pressbook:
PRESSBOOK ITALIANO di SISTER
Links:
Galleria Fotografica:
Galleria Video:
Sister - trailer
Sister - trailer (versione originale) - L'Enfant d'en haut
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