ROBIN HOOD di RIDLEY SCOTT: Postilla al DVD
Quei sedici minuti che fanno la differenza! (A cura di ENRICA MANES)
04/11/2010
- Un esempio magistrale di come in soli sedici minuti si possa dare spazio ulteriore a sentimenti ed approfondimenti, suffragare la leggenda e farne un tutt’uno con la trama che già di per sé funziona e vive di una vita propria di notevole ritmo ed interesse, è quanto mostra la versione integrale di ROBIN HOOD di RIDLEY SCOTT presentata ed uscita in Dvd nelle scorse settimane.
Se per alcuni film ci è stato dato di assistere ad una proiezione completa anche al cinema e di vedere poi in dvd alcune scene tagliate, qui si tratta di un esempio ben diverso e di un taglio che riguarda alcuni punti molto importanti della storia che rendono non carente la versione cinematografica, ma inspiegabilmente mutila.
Le scene tagliate e inserite nel bellissimo Director’s cut riguardano infatti non soltanto le scene di vita dei ragazzi della foresta, il modo in cui
conoscono Marion e si avvicinano a Robin, ma anche approfondiscono i rapporti fra i due protagonisti, motivando il contesto in cui sono inseriti e i successivi comportamenti anche di altri personaggi nei confronti dei Loxley.
Sulle saghe di Nottingham si è scritto molto ed esistono due filoni forse meno conosciuti che riguardano da un lato proprio i bambini come popolo di piccoli banditi che vivono di scorribande ben prima della nascita della vera e propria compagnia di Robin, dall’altro anche di una giovane donna nobile sfuggita al controllo della sua famiglia e rifugiata nella foresta all’interno della quale si dedica all’antica arte della lavorazione delle erbe medicinali.
Qui RIDLEY SCOTT mostra infatti un’altra volta il suo lato sincretistico con il quale unisce leggende e crea una cornice perfetta fra storia e storie popolari, e dei sedici minuti inediti fanno parte infatti alcune scene in cui Marion sta cogliendo erbe nel
bosco o cura i piccoli orfani; Robin promette inoltre di addestrare i ragazzini e il tutto confluisce con senso logico nella battaglia finale in cui anche Marion, conquistata la loro fiducia, scende in campo con il suo esercito di giovani per scacciare e dare il suo contributo all’invasore francese.
Gesti che non avrebbero senso nella sola versione cinematografica e che lascerebbero stupito lo spettatore che altrimenti non si capaciterebbe del rapporto di fiducia creatosi tra Marion, gli abitanti del villaggio e i ragazzi nel momento in cui Nottingham viene presa d’assalto dalle truppe di faida francese legate al traditore Godfrey.
Estremamente riuscita anche un’altra chicca che mette in luce come da un semplice gesto quotidiano, come liberare un capro dal fango, si possa saldare il rapporto fra Marion e Robin e creare una sottile complicità e al contempo mostrare l’autorità sulla figura dello sceriffo in risposta ai suoi sgarbi sulla famiglia Loxley durante gli anni di lontananza del figlio di sir Walter.
|