ALLA RICERCA DELL'ISOLA DI NIM: INTERVISTA a JODIE FOSTER (A cura di CATERINA D'AMBROSIO)
10/04/2008 -
Roma – 10 aprile 2008 - Alla Casa del Cinema l’ex bambina prodigio di Taxi Driver, JODIE FOSTER, ha presentato il suo nuovo film, ALLA RICERCA DELL'ISOLA DI NIM, moderna favola ecologista per risvegliare la coscienza ambientalista di tutti noi.
Gli occhi azzurri e il fisico esile ne fanno un’eterna adolescente. Il suo sguardo e la sua intelligenza fanno il resto. Stiamo parlando di JODIE FOSTER, in Italia per presentare il suo nuovo film, ALLA RICERCA DELL'ISOLA DI NIM, nelle sale dall’11 aprile in 300 copie.
Una favola ecologista in cui l’ex bimba prodigio di Hollywood, nei panni di una scrittrice
per ragazzi, mette al bando paure e fobie per lanciarsi in avventure per grandi e piccini che vogliano impegnarsi per la salvaguardia del pianeta. Accanto a lei un’altra bimba prodigio, ABIGAIL BRESLIN (Little Miss Sunshine) e GERARD BUTLER (300, P.S. I love you).
Sig.ra Foster per la prima volta veste i panni di un personaggio fantasy e avventuroso dedicato ai ragazzi. Quale insegnamento vorrebbe ne traessero?
"Il messaggio del film è molto semplice, in realtà. I ragazzi devono darsi da fare: devono prendersi cura del pianeta, solo così il pianeta si prenderà cura di noi. Vorrei, in particolare, che questo insegnamento lo recepissero le ragazzine, abituate culturalmente al fatto che qualcuno si occupi sempre di loro. Devono imparare ad essere autonome, sia nell’aggiustare l’antenna della tv sia – per paradosso - nel cucinarsi qualcosa su un’isola deserta. E’ il rapporto che i ragazzi hanno con l’esterno che deve cambiare, troppo preoccupati a rincorrere giochi laser e robot, dimenticandosi troppo spesso della natura che li circonda".
Lei è mamma eppure i suoi figli non hanno mai visto un suo film. Tradizione che verrà interrotta con questa avventura?
"I miei figli per la prima volta hanno visto un mio film, cosa che non era possibile come può immaginare con i miei lavori precedenti, per nulla adatti a un pubblico minorenne. In questo caso, sono venuti sul set, hanno partecipato alla prima, ma la cosa che mi ha entusiasmata e li ha entusiasmati di più è che avevano letto prima il libro (Nim’s Island di Wendy Orr, ndr) e si sono divertiti quindi a immaginarmi nel ruolo".
Ha recitato accanto ad una promessa del cinema, Abigail Breslin. Come vi siete trovate insieme?
"E’ stato un po’ come rivedere me stessa alla sua età. Faccio questo lavoro ormai da 42 anni e so cosa significa girare il mondo, tirandosi dietro valige o imparare qualcosa sulle macchine sceniche dai macchinisti. E’ divertente specchiarsi in lei. E devo dire che è una ragazza meravigliosa. La sua fortuna è che alle spalle ha una famiglia fantastica".
Un ruolo diverso dai soliti che lei interpreta. Una commedia dove le paure e le fobie vengono governate dalla forza di volontà…
"Erano circa 15 anni che cercavo di fare una commedia. Leggevo copioni e soprattutto cercavo produttori che credessero nelle mie capacità di fare un ruolo diverso dal solito. Sono sempre stati abituati a vedermi in parti drammatiche, dominata dalle paure; qui la situazione si ribalta. Quando ho letto la sceneggiatura ho dovuto però insistere molto perché credessero che potessi farlo. E lo stesso è stato per Gerard Butler, anche lui visto in film ricchi di pathos. Ci siamo divertiti a prendere in giro noi stessi e le nostre fobie".
E a proposito di paure. Quali sono le sue?
"Non ho particolari fobie. Sono una persona qualunque: scio, faccio sport. Poi però torno a casa e faccio una doccia. Non sono tipo da campeggio…".
'L’isola di Nim' è una favola ecologista. Dove avete girato?
"Molte cose sono state riprodotte in studio. Gli esterni sono stati ambientati in un vero paradiso naturale, Hinchinbrook Island in Australia, luogo che in passato ospitava gli aborigeni. Ma il nostro arrivo sull’isola è stato totalmente rispettoso dell’ambiente. Non abbiamo toccato niente, non abbiamo lasciato niente e soprattutto non abbiamo portato via niente. Ci siamo accertati sempre che tutto fosse fatto secondo le regole. Stesso discorso per quanto riguarda gli animali del film, leoni marini, serpenti e lucertole. Nessuno gli ha fatto del male".
Da democratica chi sceglie: Obama o Hillary?
"Il fatto che sia democratica non è un mistero. Però diversamente da altri miei colleghi preferisco non esprimermi. Non in questo caso".
Quali sono i suoi prossimi progetti?
"Vorrei fermarmi un po’. Negli ultimi 15 anni ho cercato di far passare sempre un po’ di tempo tra un film e l’altro. Fare un film ti porta via molte energie. Vorrei dedicarmi ai miei figli. Comunque il prossimo lavoro mi vedrà dietro la macchina da presa nonché nel ruolo di produttrice".
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