MIA MADRE: NANNI MORETTI PORTA SUL GRANDE SCHERMO LA PROIEZIONE DI UNO DEI PASSAGGI PIU' DRAMMATICI NELLA VITA DI UN UOMO, LA PERDITA DELLA PROPRIA MADRE: SUO ALTER EGO SULLA CELLULOIDE MARGHERITA BUY
THE BEST OF 'CINEMA SOTTO LE STELLE' (Cinema all'aperto - Estate 2015) - Dal 68° Festival del Cinema di Cannes (13-24 maggio 2015) - RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dal 16 APRILE
"Fin dalla scrittura del soggetto, con Gaia Manzini, Valia Santella e Chiara Valerio, la protagonista era una donna, non mi ha mai sfiorato l’idea di essere al centro di questo film. E’ ormai da tempo che non sono più protagonista, e felicemente. Mi piaceva trasferire certe caratteristiche maschili a un personaggio femminile. Per me andava benissimo il ruolo del fratello, anche se per certe caratteristiche e il senso d’inadeguatezza mi ritrovo più nel personaggio di Margherita. La morte della madre è un passaggio, come molti sanno, importante. A me è successo durante il montaggio di Habemus papam. Volevo raccontare, senza sadismo nei confronti dello spettatore, questo passaggio nella vita di una persona".
Il regista, co-soggettista, co-sceneggiatore e attore Nanni Moretti
Sceneggiatura:
Nanni Moretti, Francesco Piccolo e Valia Santella
Soggetto: Gaia Manzini, Nanni Moretti, Valia Santella e Chiara Valerio
Cast: Margherita Buy (Margherita) John Turturro (Barry Huggins) Giulia Lazzarini (Ada) Nanni Moretti (Giovanni) Beatrice Mancini (Livia) Stefano Abbati (Federico) Enrico Ianniello (Vittorio) Anna Bellato (Attrice) Tony Laudadio (Produttore) Lorenzo Gioielli (Interprete) Pietro Ragusa (Aiuto regista) Tatiana Lepore (Segretaria di edizione) Monica Samassa (Medico) Vanessa Scalera (Infermiera) Davide Iacopini (Impiegato Elgi) Cast completo
Rossana Mortara (Ex alunna) Antonio Zavatteri (Ex alunno) Camilla Semino Favro (Margherita giovane) Domenico Diele (Giorgio) Renato Scarpa (Luciano)
Costumi: Valentina Taviani
Scenografia: Paola Bizzarri
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Clelio Benevento
Scheda film aggiornata al:
23 Agosto 2015
Sinossi:
IN BREVE:
Margherita (Margherita Buy) è una regista di successo in crisi creativa che deve affrontare alcune difficoltà anche nella vita privata, la malattia della madre e un rapporto che sta finendo. Accanto a lei il fratello Giovanni (Nanni Moretti).
Commento critico (a cura di ELISABETTA VILLAGGIO)
Margherita (Margherita Buy) e' una regista di film politically correct e impegnati. Suo fratello Giovanni (Nanni Moretti) e' un ingegnere in crisi sul lavoro infatti ha chiesto un'aspettativa. Si incontrano all'ospedale dove è ricoverata la madre (Giulia Lazzarini) che ha una forte patologia al cuore in seguito a una brutta polmonite. Man mano che passano i giorni la madre si aggrava e i medici fanno capire ai due fratelli che non ci sono più speranze così decidono, senza far capire alla madre la gravità della situazione, di riportarla a casa dove sarà assistita da loro, dalla nipote, la figlia adolescente di Margherita con la quale ha un ottimo rapporto, e un'infermiera.
La vita trascorre tra le riprese del film di Margherita, con tutte le problematiche e le difficoltà dovute anche dall'attore italo-americano (John Turturro) che dimentica le battute e crea problemi, le visite in ospedale e gli incontri con il
fratello. Margherita ha un rapporto difficile con la madre alla quale non riesce a trasmettere l'affetto che vorrebbe del quale è invece capace il fratello; non capisce la figlia con i suoi problemi adolescenziali; si lascia con il fidanzato; è insicura nel suo lavoro. Insomma Margherita si sente inadeguata rispetto alla vita, ai rapporti, al lavoro e invidia il fratello che sembra sempre così controllato, comprensivo e amorevole.
Mia madre racconta un rapporto con la morte, con la scomparsa di un genitore e prosegue il tipo di discorso, la mancanza di una persona cara, affrontato già in La stanza del figlio.
Mia madre è un film, come ammette lo stesso regista, molto autobiografico, che fa piangere per il tema trattato, cioè la morte della propria madre, ma che fa anche ridere in particolare quando Turturro viene ripreso mentre deve realizzare una scena con il cameracar. Un film che procede su vari piani
dove c'è il dolore, il divertimento, l'inadeguatezza. Un film con i valori familiari che arrivano fino alla morte, fino al saluto finale, fino alla scoperta di alcuni aspetti della propria madre che fino a quel momento non si conoscevano e questo avviene tramite il racconto di alcuni studenti: la madre era una professoressa di latino che aveva mantenuto un ottimo rapporto con gli ex alunni che negli anni continuavano a venire a trovarla e la consideravano un punto di riferimento.
Margherita Buy, che qui è l’alter ego di Moretti al femminile, è una donna irrisolta, che mentre lavora pensa alla mamma, mentre è con la madre pensa alla figlia e così via. Il film che lei gira è però un film diverso dai tipici film morettiani per una precisa scelta del regista che vuole differenziare lo stato d'animo della protagonista, così fragile e indifeso in questo momento della sua vita,
rispetto a un lavoro ben strutturato quale un film che racconta di lotte operaie, quindi problematiche serie e concrete.
Moretti aveva deciso di fare questo film sulla morte di sua madre durante il montaggio di Habemus papam, proprio per raccontare il passaggio triste e doloroso nella vita di una persona come la morte della madre. Mia madre è un film che racconta e affronta temi importanti con grande semplicità che non significa ne' banalità ne' superficialità .
Il film ha avuto una lunga gestazione in particolare nel trattamento che ha portato alla realizzazione della sceneggiatura in modo molto fluido. Non sono però mancate alcune improvvisazioni durante le riprese da parte di Turturro.
Moretti, come ammette lui stesso, sente sempre addosso una certa inadeguatezza e un senso di disagio nel rapporto con gli altri, con la vita, con le situazioni. E il tempo non aiuta, infatti non ha acquisito sicurezza e prima delle riprese di
un nuovo film ha sempre gli stessi dubbi, angosce, insicurezze di quando ha iniziato a lavorare una quarantina di anni fa.
Mia madre, che è costato 7 milioni di euro esce il 16 aprile con 400 copie. Lo stesso giorno in cui saranno rese note le scelte del Festival di Cannes al quale Moretti aspirerebbe partecipare in qualsiasi categoria.
Perle di sceneggiatura
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano 01 Distribution e l'Ufficio Stampa Guidi-Locurcio