GLI AMANTI PASSEGGERI - INTERVISTA al regista PEDRO ALMODOVAR (A cura dell'inviata ELISABETTA VILLAGGIO)
15/03/2013 -
Attesissimo PEDRO ALMODOVAR alla conferenza stampa a Roma dove arriva sorridente accompagnato da alcuni attori per presentare il suo nuovo film GLI AMANTI PASSEGGERI che racconta di un volo aereo dalla Spagna a Città del Messico. Subito dopo la partenza sorge un problema e tutta la classe economica viene addormentata per non creare il panico mentre i passeggeri della business bevono uno strano cocktail di alcol e mescalina che li rende particolarmente disinibiti creando situazioni paradossali che sfogano nel sesso più sfrenato. Con questo film ALMODOVAR torna alla commedia come racconta egli stesso:
PEDRO
ALMODOVAR: "Ho un contatto diretto con la gente e l'unico sport che faccio è quello di camminare. Le persone che incrocio per strada continuavano a chiederei di tornare alla commedia, inoltre avevo voglia di riprendere i toni dei miei film iniziali degli anni '80 e così appena ho avuto la sceneggiatura pronta l'ho fatto".
Le sono mai capitate quelle situazioni estreme che si vedono nel suo film?
P. ALMODOVAR: "A me non sono mai capitate quelle eresie estreme che succedono nel film. La mia intenzione era di mettere insieme delle persone molto diverse tra loro in un luogo come un aereo in volo dove non potevano scappare e in una situazione del genere è la parola a fare da padrone. Oggi si attribuisce una grande importanza alla televisione dove tutti raccontano pubblicamente i fatti propri. Qui, a causa di un guasto tecnico, gli schermi dell’aereo non funzionano e i personaggi devono usare le semplici parole".
Dopo l’11 settembre non aveva paura di portare un tema simile, cioè un possibile disastro aereo, sugli schermi?
P. ALMODOVAR: "È passato molto tempo dall'11 settembre quindi si può tornare a parlare di certi argomenti con ironia. Ci sono film sui disastri aerei che rappresentano un vero genere. Io volando non ho mai avuto brutte esperienze".
Com’è l’attuale situazione politica spagnola in questo momento?
P. ALMODOVAR: "Oggi la situazione spagnola è la peggiore dall’inizio della democrazia e non voglio essere nostalgico ma si sente molto la mancanza di libertà costruttiva degli anni 80".
Come giudica la politica italiana?
P. ALMODOVAR: "Non sono in grado di giudicare la politica italiana o fare rapporti con quella spagnola perché non vivo qui. Sicuramente in entrambi i paesi si è visto che questi tagli continui non sono quello che vogliono i cittadini. Delle elezioni italiane sui giornali spagnoli si è scritto “ingovernabilità” e credo che se oggi si votasse in Spagna probabilmente avremmo un risultato simile con la sparizione del bipartitismo anche se noi non abbiamo un fenomeno Grillo".
Hanno appena eletto il nuovo papa. Cosa ne pensa?
P. ALMODOVAR: "Del papa non sono in grado di fare commenti, diamogli il tempo di fare qualcosa prima di giudicare. Gli chiederei però due cose. La prima è di mettere le donne allo stesso livello degli uomini perché le donne possono portare una grande cultura e perché la chiesa si deve allineare alla società moderna quindi le suore devono avere lo stesso peso dei preti. Come seconda cosa chiedo al papa di abolire il celibato dei religiosi e darei loro il permesso si sposarsi".
Il sesso e l’amore sono sempre molto presenti nei suoi film
P. ALMODOVAR: "Il sesso e l'amore per me sono sempre stati una gioia, un dono della natura che nessuno ci può togliere. Usare il sesso in un momento drammatico dove non si sa se si riuscirà a sopravvivere è il miglior modo per accomiatarsi dalla vita. Speriamo oggi che il governo spagnolo si innamori del suo popolo e questo potrebbe essere un modo per superare la crisi. Il mio film comunque è una metafora della società spagnola e oggi lo è ancora di più di quando lo abbiamo girato, con questo aereo che gira in tondo senza sapere dove andare e senza sapere se riuscirà ad atterrare".
Oltre al sesso un tema ricorrente nei suoi film è la morte.
P. ALMODOVAR: "Si, i miei elementi ricorrenti oltre al sesso sono la morte o la paura della morte ma io non sono un fedele quindi ho paura della morte. Da quando è scomparsa mia madre, alla fine degli anni 70, ci penso tutti i giorni".
Come mai ha usato Penelope Cruz e Antonio Banderas in un breve cammeo iniziale?
P. ALMODOVAR: "Ho usato Penelope e Antonio come padroni di casa che accolgono il pubblico per presentare il mio ritorno alla commedia".
Come prepara un film?
“Io improvviso molto durante la preparazione del film ed è lì che nascono cose divertenti che a quel punto lascio nel film, altre cose che non mi convincono le tolgo. Tenendo gli attori per mesi a provare fa sì che gli attori entrino veramente nel personaggio”.
E il suo prossimo film?
P. ALMODOVAR: "Non ho ancora scelto il mio prossimo progetto ma non sarà una commedia".
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