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    CONCLAVE

    OSCAR 2025 - VINCITORE come 'Miglior Sceneggiatura Non Originale' (Peter Straughan) - RECENSIONE - Sei Nominations ai Golden Globe e 11 ai Critics Choice Awards - Dalla 19. Festa del Cinema di Roma - Grand Public - Dall'omonimo romanzo di Robert Harris, Peter Straughan (La talpa) ha ricavato la sceneggiatura del film: la storia del Cardinale Lawrence (Ralph Fiennes, Il paziente inglese, Shindler’s List) ), costretto a gestire l'elezione del Papa mentre tenta di risolvere un mistero legato alla morte del pontefice precedente. Al timone della regia l'austriaco-svizzero Edward Berger (Niente di nuovo sul fronte occidentale) - Dal 19 Dicembre

    "Noi registi non vogliamo vivere in una bolla, ogni volta che facciamo un film cerchiamo di parlare della società nel complesso. La battaglia per il potere va avanti da sempre dentro ma anche fuori la Chiesa, mi interessava però raccontarla come un distillato in questo ambiente molto piccolo, molto chiuso. Che è il voto segreto del conclave. Ogni cardinale rappresenta una fazione politica diversa e ognuno di loro è una metafora per una discussione che si ritrova nel mondo esterno al Vaticano, viviamo tempi molto polarizzati, le persone si scontrano e tendono a non ascoltare gli altri. E il nostro protagonista ha il difficile compito di cercare la verità, di trovare la persona giusta per un ruolo così delicato che ci porti verso un futuro più luminoso... Voglio fare cose sfidanti in maniera diversa e di solito sono attratto da film che sono l'opposto di ciò che ho fatto prima. Volevo sfuggire alla vastità e al caos del campo di battaglia [riferendosi al suo film precedente, Niente di nuovo sul fronte occidentale] e andare verso qualcosa di più intimo e focalizzato... (il Cardinale Lawrence di Ralph Fiennes) Si trova in una crisi di fede. È davvero la storia di un uomo tranquillo circondato da uomini che cercano il potere mentre tenta di riscoprire la sua fede. La diligenza di Ralph dal punto di vista dell'apprendimento dell'italiano e del latino è stata estremamente accurata. Ero molto orgoglioso di questo e del suo lavoro. Voleva arrivare alla verità"
    Il regista Edward Berger

    (Conclave; USA 2022; Thriller; 120'; Produz.: Access Entertainment, FilmNation Entertainment, House Productions; Distribuz.: Eagle Pictures)

    Locandina italiana Conclave

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    Titolo in italiano: Conclave

    Titolo in lingua originale: Conclave

    Anno di produzione: 2022

    Anno di uscita: 2024

    Regia: Edward Berger

    Sceneggiatura: Peter Straughan

    Soggetto: Basato su un romanzo di Robert Harris.

    Cast: Ralph Fiennes (Cardinale Thomas Lawrence)
    Stanley Tucci (Cardinale Aldo Bellini)
    John Lithgow (Cardinale Joseph Tremblay)
    Sergio Castellitto (Cardinale Goffredo Tedesco)
    Isabella Rossellini (Sorella Agnes)
    Lucian Msamati (Cardinale Joshua Adeyemi)
    Carlos Diehz (Cardinale Vincent Benitez)
    Brian F. O'Byrne (Monsignore Raymond O'Malle)
    Merab Ninidze (Cardinale Sabbadin)
    Thomas Loibl (Arcivescovo Mandorff)
    Loris Loddi (Cardinale Villanueva)
    Rony Kramer (Cardinale Mendoza)
    Joseph Mydell (Nakitanda)
    Jacek Koman (Arcivescovo Wozniak)
    Vincenzo Failla (Guttoso)

    Musica: Volker Bertelmann

    Costumi: Lisy Christl

    Scenografia: Suzie Davies

    Fotografia: Stéphane Fontaine

    Montaggio: Nick Emerson

    Casting: Barbara Giordani, Nina Gold, Francesco Vedovati, Martin Ware

    Scheda film aggiornata al: 09 Marzo 2025

    Sinossi:

    In breve:

    Si segue il Cardinal Lawrence (Ralph Fiennes) nella delicata gestione del Conclave dopo la morte del Papa, figura molto amata durante il suo pontificato.
    I potenti della Chiesa Cattolica sono riuniti in Vaticano per eleggere il nuovo Papa. Cardinal Lawrence capisce ben presto di trovarsi al centro di una cospirazione fatta di rivalità, ambizioni personali e scandali. Mentre ognuno trama per raggiungere i propri obiettivi, Lawrence scopre che il defunto Papa nascondeva un segreto che potrebbe danneggiare le fondamenta stesse della Chiesa Cattolica.
    Ora deve scoprire di cosa si tratta prima che venga eletto il nuovo pontefice...

    Conclave si concentra dunque sul problematico cardinale Lawrence (Ralph Fiennes) che si scontra con i suoi astuti, ambiziosi e in alcuni casi misteriosi cardinali mentre cercano il loro prossimo leader. L'obiettivo di Lawrence, in quanto decano del conclave, è fare spazio al candidato giusto per ricevere il maggior numero di voti; che si tratti del rigido conservatore Tedesco (Sergio Castellitto), del potenzialmente corrotto Tremblay (John Lithgow), del modesto e liberale Bellini (Stanley Tucci) o la new entry Benitez (Carlos Diehz).

    In dettaglio (Attenzione: SPOILER):

    Dopo la morte di papa Gregorio XVII per un attacco di cuore, il collegio cardinalizio si riunisce in conclave per eleggere il nuovo papa, sotto la guida del cardinale e decano Thomas Lawrence. I quattro candidati principali sono Aldo Bellini degli Stati Uniti, un liberale in linea con le idee del defunto papa, Joshua Adeyemi della Nigeria, un conservatore sociale, Joseph Tremblay del Canada, un conservatore tradizionale, e Goffredo Tedesco dell'Italia, un tradizionalista reazionario. Il collegio cardinalizio è sorpreso dall'arrivo di Vincent Benitez, un missionario originario del Messico che sostiene che il defunto papa lo abbia segretamente nominato arcivescovo di Kabul.

    Prima del primo scrutinio, Lawrence tiene un'omelia in cui incoraggia i cardinali ad abbracciare il dubbio e l'incertezza. Alcuni interpretano l'omelia come una dichiarazione delle sue ambizioni papali, con disappunto di Lawrence che intende sostenere Bellini. Bellini, che non vuole il papato, chiarisce che la sua posizione è quella di impedire a Tedesco di diventare papa. In seguito, Lawrence viene a sapere che Benitez era vicino al papa, il quale gli aveva pagato un biglietto aereo per la Svizzera per una visita medica, poi annullata. Viene anche a sapere da padre Wozniak, il confidente del papa, che il papa ha chiesto le dimissioni di Tremblay poche ore prima di morire. Tremblay messo di fronte al fatto nega vigorosamente.

    Nessun candidato si avvicina alla maggioranza dei due terzi richiesta dopo il primo scrutinio; Adeyemi ha un leggero vantaggio mentre Bellini e Lawrence si dividono i voti liberali. Senza un candidato unitario, i liberali si consolidano dietro Adeyemi, con disappunto di Bellini, che disprezza la forte omofobia di Adeyemi. Suor Shanumi, una suora nigeriana, desta scalpore affrontando Adeyemi nel refettorio dei cardinali, che Adeyemi sospetta sia una trappola. Shanumi confessa a Lawrence che lei e Adeyemi hanno avuto una relazione illecita, dalla quale è nato un figlio che è stato dato in adozione. Sebbene Lawrence abbia il dovere di mantenere il segreto, una campagna di pettegolezzi fa deragliare la candidatura di Adeyemi nelle votazioni successive. Bellini trasferisce quindi il suo sostegno a Tremblay per bloccare Tedesco.

    La direttrice suor Agnes informa Lawrence che Tremblay ha organizzato il trasferimento di Shanumi in Vaticano. Tremblay lo conferma, ma afferma di averlo fatto su richiesta del papa e di non essere a conoscenza del legame di Shanumi con Adeyemi. Lawrence irrompe nell'alloggio del papa e scopre dei documenti che provano come Tremblay abbia corrotto dei cardinali per ottenere dei voti. Bellini esorta Lawrence a bruciare i documenti per evitare che la corruzione della Chiesa susciti l'indignazione dell'opinione pubblica, facendo capire a Lawrence che anche Bellini ha accettato una tangente. Lawrence e Agnes rivelano le azioni di Tremblay ai cardinali, distruggendo così la candidatura di Tremblay. Tedesco e Lawrence diventano gli unici candidati principali rimasti, anche se Benitez ha guadagnato costantemente consensi, a scapito di un sorpreso Lawrence.

    Durante il sesto scrutinio, in cui Lawrence vota a malincuore per se stesso, un attentatore suicida attacca la città di Roma, uccidendo molti dei presenti e danneggiando parzialmente la Cappella Sistina. Tedesco incolpa con rabbia gli islamisti e chiede una guerra contro l'Islam. Benitez risponde che la violenza non dovrebbe essere affrontata con la violenza, affermando di aver visto il vero costo della guerra durante il suo servizio nelle zone di guerra sparse nel mondo. Paragona inoltre la guerra alle lotte intestine dei cardinali, sostenendo che la Chiesa dovrebbe operare sull'amore, non sulla politica, e concentrarsi sul futuro, non sul ritorno al passato. Commossi, i cardinali eleggono Benitez come Papa Innocenzo XIV al settimo scrutinio.

    Lawrence scopre che la visita medica annullata da Benitez era per un'isterectomia in via laparoscopica. Papa Innocenzo spiega di essere intersessuale e di essere stato assegnato al sesso maschile alla nascita, ma di non aver saputo di avere anche un utero e delle ovaie fino a una recente appendicectomia; il defunto papa aveva nascosto il segreto, sottintendendo di aver favorito l'ascesa al potere di Innocenzo. Papa Innocenzo spiega poi di aver scelto di mantenere i suoi organi femminili, affermando: «Sono come Dio mi ha fatto». Accettando di mantenere il segreto di Innocenzo e di affidare a Dio l'ispirazione divina dei risultati, Lawrence ascolta la folla che acclama l'elezione del nuovo papa.

    Storyline (Attention: SPOILER)::

    After the Pope dies of a heart attack, the College of Cardinals, under the leadership of Cardinal-Dean Thomas Lawrence, gathers in seclusion to elect his successor. The four main candidates are Aldo Bellini of the United States, a liberal in the vein of the late Pope; Joshua Adeyemi of Nigeria, a social conservative; Joseph Tremblay of Canada, a mainstream conservative; and Goffredo Tedesco of Italy, a reactionary traditionalist.

    The day before the conclave, Janusz Woźniak, the Prefect of the Papal Household, claims that the late Pope demanded Tremblay's resignation on the night he died, which Tremblay denies, and Bellini makes it clear his position is to prevent Tedesco from becoming Pope. The College, meanwhile, is surprised by the last-minute arrival of Vincent Benitez, who was secretly named Archbishop of Kabul one year earlier.

    Lawrence gives a homily encouraging the College to embrace doubt and uncertainty, which some interpret as a declaration of his papal ambitions. In the first ballot, no candidate gets close to the required two-thirds majority; Adeyemi has a slight edge while Bellini and Lawrence split the liberal vote. The liberals consolidate behind Adeyemi to the chagrin of Bellini, who despises Adeyemi's homophobia. As Adeyemi builds momentum, Lawrence's assistant discovers Benitez was close to the late Pope, who paid for Benitez's plane ticket to Switzerland for a medical appointment that was later canceled.

    Following the third ballot, Sister Shanumi, a Nigerian nun, causes a stir by confronting Adeyemi in the cardinals' refectory. She later confesses to Lawrence that she and Adeyemi had an illicit relationship, resulting in the birth of a son whom she gave up for adoption. Although Lawrence is duty-bound to keep the secret, a whisper campaign derails Adeyemi's candidacy. Bellini transfers his support to Tremblay in order to block Tedesco.

    Sister Agnes, the nun responsible for the cardinals' accommodation, informs Lawrence that Tremblay had arranged for Shanumi to be transferred to the Vatican. Tremblay confirms this, but claims he did so at the Pope's request and was unaware of Shanumi's connection to Adeyemi. Lawrence breaks into the Pope's quarters and discovers documents showing that Tremblay bribed cardinals for votes. Bellini urges Lawrence to burn the documents to prevent public outcry over church corruption, causing Lawrence to realize Bellini also accepted a bribe. Lawrence and Agnes reveal Tremblay's actions to the cardinals, thereby destroying Tremblay's candidacy. Tedesco and Lawrence become the only remaining major candidates, although Benitez has steadily gained support, to Lawrence's continuing surprise.

    During the sixth ballot, where Lawrence reluctantly votes for himself, a suicide bomber attacks Rome, killing many in the crowd outside and damaging the Sistine Chapel. Tedesco angrily blames Islamists and calls for a war against Islam. Benitez responds that violence should not be met with violence, saying he has seen the true cost of war during his service in global war zones. He also compares war to the cardinals' in-fighting, claiming the Church should operate on love, not politics and focus on the future, not return to the past. Moved, the cardinals elect Benitez as Pope Innocent XIV on the seventh ballot.

    Lawrence discovers Benitez's canceled medical visit was for a laparoscopic hysterectomy. Innocent explains that he is intersex and was assigned male at birth, but he did not know he also had a uterus and ovaries until a recent appendectomy; the late Pope hid the secret, implying he facilitated Innocent's rise to power. Innocent goes on to explain he chose to keep his female organs, stating, "I am as God made me." Agreeing to keep Innocent's secret and entrust God divinely inspired the results, Lawrence listens to the crowds cheer the new pope's election.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    E’ proprio una questione di stile! Quando il regista austriaco-svizzero Edward Berger imbraccia la macchina da presa è sempre un evento da non perdere: a qualsiasi genere appartenga la storia che affronta per il cinema. Ha già sbaragliato ogni migliore aspettativa con Niente di nuovo sul fronte occidentale (2022) ed è tornato a farlo oggi con questo incredibile ‘thriller vaticanista’ Conclave. Le sue riprese sono mozzafiato, proprio perché si fanno carico del respiro di ogni protagonista, da cui è capace di tirare fuori l’inaspettato, anche quando non si tratta di interpreti noti. A questo giro, per Edward Berger le cose sembrano essere state più facili: abbiamo un Ralph Fiennes (qui decano Cardinale Lawrence) talmente stratosferico che, per nostro conto, dovrebbe avere già l’Oscar in tasca. Ma si direbbe in buona compagnia, in particolare con Stanley Tucci (Cardinale Bellini), e un corollario di altri Cardinali (con annessi & connessi) dove John

    Lithgow (l’ambiguo Tremblay) e Sergio Castellitto (l’esuberante conservatore Tedesco), colorano la scena di opposte nuance. Nuance in cui, per riequilibrare certi sbilanciamenti, trova spazio e modo di inserirsi Isabella Rossellini con la sua suora Agnes: un ruolo contenuto il suo, eppure tornito quanto basta per fare la differenza e, al momento giusto, far affiorare la verità.

    Si diceva del tocco di stile in cui le riprese si fanno carico del respiro del protagonista: ecco, è proprio il respiro concitato del Cardinale Lawrence di Ralph Fiennes, il primo vero protagonista di Conclave, ancor prima che questo abbia inizio, e ancor prima che lo stesso porporato sia entrato integralmente in campo. Tra giochi naturalistici di luci e ombre, raccolti in scorci di primi piani ammalianti, è uno sguardo minimalista rivolto alla tensione ad entrare in campo: una mano che stringe e stropiccia lo zucchetto da porporato, una valigetta che sembra avere di per

    sé un’anima fremente sua propria. E la tensione del Cardinale Lawrence/Fiennes ha ben ragione di essere: la morte del Pontefice che lo obbligherà, in fede alle sue mansioni di decano, a mettere in moto la macchina per l’elezione del nuovo Pontefice. Ma queste sono le fasi del silenzio, dell’assimilazione di un lutto non indifferente, tradito dalle lacrime che sgorgano discrete prima di dover agire. Il realismo della preparazione della ‘Salma’ odora di ineluttabilità, mentre ci si deve adoperare per conoscere ed acquisire le dinamiche dell’accaduto: come ad esempio risalire alle ultime persone che hanno avuto a che fare con il Pontefice prima della sua morte. Scopriremo di lì a poco quanto questo sarà importante e perché qualcuno abbia interesse a non fare chiarezza al riguardo.

    E’ da qui, a distanza di tre settimane dall’accaduto, che Conclave assume sempre più le sembianze di un thriller, con parecchi lati oscuri su cui il

    decano Cardinale Lawrence/Fiennes ha il dovere di far luce per non inquinare l’eleggibilità del nuovo Pontefice. Ci si sorprenderà di quanto di losco emerga dalle stanze vaticane e di quanto la veste cardinalizia non preservi dall’ombra lunga del potere e da tutte le sue tentazioni. Ad ogni giro di boa, una nuova sorpresa, a cominciare dal nuovo arrivato, non incluso nella lista degli eleggibili: il Cardinale messicano Vincent Benitez (Carlos Diehz), Arcivescovo di Kabul, nel cuore dell’Afghanistan. Il lavoro di misurazione e di otturazione di ogni nuova falla che compare all’orizzonte si fa sempre più intenso per il decano Lawrence/Fiennes, costretto ad indagare come una sorta di detective, per restare ogni volta sorpreso dai risultati e dalle nuove questioni da risolvere. E quando tutto sembra rischiararsi, ecco nuove nubi all’orizzonte che vanno ad attraversare le varie fasi di scrutinio dello stesso Conclave. L’isolamento dei Cardinali per esigenza del Conclave poi,

    non li preserva del tutto dalle catastrofi del mondo esterno, come attentati e autobombe che concorrono a creare ulteriori divisioni, tali da far iniziare a guardare storto e con sospetto proprio il cardinale afghano Vincent/Diehz. Una delle sequenze più suggestive e potenti si appunta sulla risposta di quest’ultimo all’invettiva conservatrice del Cardinale Tedesco/Castellitto, in relazione alla tolleranza dei musulmani in Italia e alle nefaste conseguenze, riferendosi apertamente ad una guerra tra religioni. La risposta dell’afghano farà la differenza anche e soprattutto per l’elezione del nuovo Papa. Ma nulla potrà prepararci allo scioccante finale!

    A fare da legante alle difficoltà dell’ingranaggio, la crisi di fede di Lawrence/Fiennes per la quale aveva chiesto le dimissioni, poi non accettate dal Pontefice - che a sua volta non si fidava di nessuno dei Porporati in Vaticano - e i suoi frequenti consulti con il Cardinale Bellini (Stanley Tucci perfettamente a suo agio in

    un ruolo che ha saputo stratificare al meglio). D’altra parte, qui si mette alla gogna la certezza, ben più pericolosa del dubbio, germogliato persino nel cuore dello stesso Cristo: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato!?â€. Sarebbe oltraggioso entrare nel merito degli intrighi e dei veri e propri scandali che man mano vengono fuori, scoperchiando una ad una le varie pentole, ma lungi da qualsiasi tentazione di spoiler, non è esattamente questo che rappresenta la vera spina dorsale di Conclave: è semmai l’invidiabile sinergia tra una sceneggiatura solida, magnificata da riprese avvolgenti e significanti - talora ancora più potenti quando operate per sottrazione, magari abbassando il sonoro o alzandone i toni facendo a meno dell’immagine - tanto quanto la partitura musicale, mai invasiva, per quanto non priva di solennità, quando necessario. Mentre schegge di spiritualità sono affidate nientemeno che ad una delle tartarughe del precedente Pontefice, sopraggiunta a Conclave

    concluso, quasi in segno di approvazione. Insomma, un altro capolavoro!

    Riproduzione riservata © Copyright CELLULOID PORTRAITS)

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    Conclave - trailer finale ufficiale

    Conclave - trailer ufficiale

    Conclave - trailer ufficiale (V.O.)

    Conclave - spot 1

    Conclave - spot 2

    Conclave - featurette 'Festa del Cinema di Roma'

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