IL CAPITALE UMANO: PAOLO VIRZÌ STAVOLTA RACCONTA SPLENDORE E MISERIA DI UNA PROVINCIA DEL NORD ITALIA, PER OFFRIRCI UN AFFRESCO ACUTO E BEFFARDO DI QUESTO NOSTRO TEMPO
Seconde visioni - Cinema sotto le stelle: 'Summer 2014' - VINCITORE ai DAVID di DONATELLO 2014 (7 Statuette tra cui 'MIGLIOR FILM'); VINCITORE come 'MIGLIOR FILM' anche ai GLOBI D'ORO 2014; RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 9 GENNAIO
"All’origine di questo progetto c’è innanzitutto un vero colpo di fulmine per lo splendido romanzo di Stephen Amidon, 'Human capital', ambientato nel decennio scorso in un sobborgo residenziale del Connecticut. Quei personaggi, quella vicenda, ci sono apparsi subito come emblematici di questo nostro momento, anche in Italia: la ricchezza che non trae origine dal lavoro, ma dalle più spregiudicate speculazioni finanziarie, le speranze mal riposte di elevazione sociale, l’ansia procurata dal denaro, una generazione di figli costretti a pagare il prezzo più alto in termini di felicità , a causa della spasmodica ambizione dei loro genitori, o della loro frustrazione. La storia di Drew Hagel, l’immobiliarista smanioso che approfitta del presunto fidanzamento della figlia con il rampollo di un ricco broker per cercare di diventare socio di un aggressivo fondo d’investimento, ci è sembrata subito familiare, sembrava scritta apposta per raccontare qualcosa che ci riguarda. Così l’abbiamo trasformata in quella di Dino Ossola, immobiliarista in cattive acque, che ha iscritto la figlia Serena ad un prestigioso liceo privato che a malapena può permettersi. E abbiamo immerso quel mosaico di storie e di personaggi in una Brianza di oggi, a cavallo tra la ricchezza e la disperazione. Abbiamo scelto di strutturare la vicenda come un vero e proprio thriller, con un morto fin dalle prime pagine: un ciclista investito in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale. E tutto il copione, nel seguire i passi dei diversi personaggi, ricostruisce pezzo dopo pezzo quel che è successo quella notte. E racconta come quell’episodio potrebbe cambiare le vite di tutti i personaggi. Ma soprattutto si narra di come il denaro, l’ansia di moltiplicarlo, l’angoscia di perderlo, determini la vita affettiva, il destino, il valore delle persone".
Il regista e co-sceneggiatore Paolo Virzì
(Il capitale umano; ITALIA/FRANCIA 2013; thriller; 109'; Produz.: Indiana Production con RAI Cinema e con Manny Films con il supporto di Eurimages, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Distribuz.: 01 Distribution)
I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico.
Commento critico (a cura di ELISABETTA VILLAGGIO)
Accattivante, moderno, coinvolgente. Il capitale umano e' il bellissimo film di Paolo Virzi' nella sale dal 9 gennaio. Tratto dal romanzo The Human Capital di Stephen Amidon, narra una storia, che dagli Stati Uniti e' stata ambientata in Brianza, dove il destino di due famiglie si lega per uno strano incidente nel quale un ciclista viene investito da un auto pirata poco prima di Natale, quando le strade sono ricoperte da un manto bianco e le persone dovrebbero accingersi a festeggiare. Un manager dell'alta finanza spregiudicato e senza scrupoli, Fabrizio Gifuni, vive in una bellissima villa con tanto di piscina interna e campo da tennis nel meraviglioso parco fuori dai centri abitati. Sua moglie, una superlativa Valeria Bruni Tedeschi, un tempo remoto faceva l'attrice a teatro ma da tempo ha abbandonato le scene per dedicarsi alla famiglia, alla casa e soprattutto per avere molto tempo libero che impegna con manicure,
massaggi, shopping di scarpe costose e tanta noia. Il loro unico figlio e' un ragazzo viziato che possiede tutto quello che desidera. E' spocchioso, adora il suo nuovo gippone mimetico, disprezza moltissime persone e non disdegna copiose bevute con gli amici ricchi e spavaldi come lui. Ha una fidanzata, una brava ragazza dai grandi occhi blu, che preferisce andare in giro su una vecchia moto piuttosto che approfittare di un passaggio dall'autista di casa su una berlina elegante del parco macchine familiare. Il padre di Serena, Fabrizio Bentivolgio, e' un immobiliarista mezzo fallito con una gran parlantina e con velleità di arricchimento. Ha un matrimonio che è andato male alle spalle, l'ex se ne è andata con un compagno di scuola e lui è rimasto con la figlia adolescente. Ora sta con un'altra donna, Valeria Golino, una psicologa che lavora nel sociale che è incinta di due gemelli.
Le vite
di questi personaggi si incrociano nel corso di due stagioni, un inizio estate e l'inverno successivo e devono confrontarsi con le proprie vite, le proprie scelte.
Il capitale umano e' un film intenso che mette Virzi' su un altissimo piano di regia e capacità di raccontare le storie umane con lo sfondo di problemi sociali ed economici. C'è il bravo ragazzo sfortunato e il banchiere cinico, la donna borghese insoddisfatta che crede nella cultura e cerca di darsi da fare ma poi è costretta a confrontarsi con una realtà che non può scegliere o pilotare, c'è l'uomo che si arrabatta con mille espedienti e la donna buona, che crede nel sociale, nei sentimenti. Sullo sfondo un mondo di banchieri e affaristi spietati dove la considerazione della vita umana passa in secondo piano di fronte ai guadagni, agli investimenti, ai giochi in borsa. Virzi' anche questa volta dimostra la grandezza di autore
attento e capace di raccontare delle storie che non sono le solite storie molto italiane e quindi provinciali. Il capitale umano e' un film intenso, con una bella storia ben raccontata, una regia attenta e ricca, un ottimo cast e delle ambientazioni inusuali e interessanti.
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano 01 Distribution, lo Studio Lucherini Pignatelli e Xister Pressplay
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