Soggetto: Dal romanzo omonimo (2008) e autobiografico di Shannon Burke.
Preliminaria - Il libro e lo scrittore:
Lo scrittore Shannon Burke nato l’11 settembre 1966 a Wilmette, Illinois., studia all’Università del North Carolina-Chapel Hill. Dopo la laurea diventa un paramedico per i vigili del fuoco di New York City. Burke usa e riporta queste esperienze nei suoi romanzi Safelight (2004) e Black Flies (2008). Burke pubblica altri due romanzi, Into the Savage Country (2015) e The Brother Years (2020). È stato anche coinvolto in vari progetti cinematografici e televisivi, incluso il lavoro sulla sceneggiatura del film Syriana (2005) ed è il co-creatore e produttore esecutivo della serie Netflix Outer Banks. Burke vive attualmente a Knoxville in Tennessee con i suoi due figli.
Cast: Sean Penn (Gene Rutkovsky) Tye Sheridan (Ollie Cross) Katherine Waterston (Nancy) Michael Pitt (Lafontaine) Mike Tyson (Capo Burroughs) Raquel Nave (Clara) Gbenga Akinnagbe (Verdis) Kali Reis (Nia)
Musica: Nicolas Becker, Quentin Sirjacq
Costumi: Stacy Jansen
Scenografia: Robert Pyzocha
Fotografia: David Ungaro
Montaggio: Katie Mcquerrey
Makeup: Shannon Rae Mulligan (direzione)
Casting: Lori Eastside
Scheda film aggiornata al:
14 Maggio 2024
Sinossi:
Tutto si svolge sulle strade di New York. Ollie (Tye Sheridan), un giovane paramedico alla sua prima esperienza lavorativa, affianca il suo mentore, il veterano Gene Rutkovsky (Sean Penn), uomo cinico e disilluso.
I due, alla guida dell’ambulanza, girano di notte per le strade della città tra delinquenza, tossicodipendenza e miseria. Ollie è spinto dalla vocazione e dall’entusiasmo della sua giovane età , mentre Gene ha una lunga esperienza sul campo e sa quanto sia difficile affrontare alcune situazioni estreme e dover fare scelte coraggiose.
Il giovane paramedico imparerà a sue spese i rischi del mestiere. La soddisfazione di sentirsi utili insieme alla frustrazione di non poter aiutare tutti...
In altre parole:
Dopo aver fallito l’ammissione alla facoltà di medicina, Ollie Cross accetta un lavoro come paramedico ad Harlem. Vergognandosi delle sue radici borghesi e desideroso di adattarsi, adotta un personaggio da duro che lo accompagna attraverso i giorni bui per le strade: le sparatorie, i poliziotti cattivi, i medici sfrenati e i pazienti senza speranza. Ma gli orrori quotidiani iniziano a farsi sentire e, mentre la sua vita personale inizia a sgretolarsi, nemmeno Ollie riesce più a capire chi sia. Black Flies è un romanzo avvincente e indimenticabile su esperienze indelebili, amicizia in condizioni estreme, deterioramento e redenzione.
Synopsis in English:
Ollie Cross is a young paramedic assigned to the NYC night shift with an uncompromising and seasoned partner Gene Rutkovsky. Each 911 call is often dangerous and uncertain, putting their lives on the line every day to help others.
Asphalt City follows Ollie Cross (Tye Sheridan), a young paramedic assigned to the NYC night shift with an uncompromising and seasoned partner Gene Rutkovsky (Sean Penn). The dark nights reveal a city in crisis; Rutkovsky guides Cross, as each 911 call is often dangerous and uncertain, putting their lives on the line every day to help others. Cross soon discovers firsthand the chaos and awe of a job that careens from harrowing to heartfelt, testing his relationship with Rutkovsky and the ethical ambiguity that can be the difference between life and death.
Non è quindi un caso che i primissimi piani abbondino, irrorati dai bagliori intermittenti della luce rossa dell’ambulanza, drammaticamente suggestivi e nebulosi come i riflessi del primo protagonista sul campo: il novellino Ollie Cross di Tye Sheridan che, dopo aver fallito l’ammissione alla facoltà di medicina, ha accettato un lavoro come paramedico ad Harlem. Ed eccolo lì, inadeguato al ruolo che si è prefisso di svolgere, sia sul piano della manualitÃ
che dei tempi, ma, soprattutto, troppo sensibile ed impressionabile. Almeno in prima istanza. La cosa si fa ancor più interessante quando lo raggiunge la navigata guardia medica notturna Gene Rutkovsky (uno Sean Penn doppiamente segnato, in volto e nell’anima, per uno dei suoi personaggi più ‘stropicciati’ e logorati). Un tandem cui nella prima parte del film viene concesso uno spazio condiviso con quel che la città dell’asfalto offre loro: casi umani a grappolo si avvicendano mentre i due paramedici si aggirano per violente e surreali strade di New York, soprattutto in quartieri notoriamente malfamati e a maggior rischio.
Un film duro, anche nei frequenti turpiloqui da strada, di senzatetto, drogati, violenti ai danni delle donne, ma non solo. Ci sono tratti che richiamano una sorta di neorealismo newyokese in questo ‘campionario’ umano ai margini della società : il caleidoscopio è variamente nutrito e sembra frutto della collaborazione di soggetti reali e non
di attori. Un tale disastrato affresco umano viene assorbito come tristemente e inesorabilmente verace nella soggettiva dei due protagonisti. Una percezione inevitabilmente diversa e illusoriamente più positiva per quanto riguarda il più giovane Ollie/Sheridan, mentre il Rut di Penn è sempre preparato al peggio, disilluso nelle chance che ogni volta entrambi hanno, di salvare le persone, in pericolo di vita per ragioni diverse. Quel che colpisce è il bellicoso contesto in cui si ritrovano ad operare, in cui è facile reagire anche solo per difendersi e finire in galera magari per aver usato cattive maniere con un poliziotto. E’ ad esempio quanto succede al Rut di Penn, accusato dal capo Burroughs (il cameo allargato di Mike Tyson). Ad ogni modo, mentre la regia rallenta la ritmica frenetica e in un certo qual modo ’psichedelica’, scandita da frammenti di quotidianità reiterata inanellati l’uno nell’altro, Ollie/Sheridan e Rut/Penn legano e la sceneggiatura
una sequenza ‘metafisica’ (la scena di Ollie/Sheridan in prossimità dei binari della metropolitana) e dell’apparizione fugace di Rut/Penn, e si torna, per concludere, alla soggettiva. Una lunga soggettiva, aperta sui titoli di coda in compagnia di quella città dell’asfalto con i suoi 'voli neri': unica protagonista a scorrere davanti ai nostri occhi, nel reiterato giorno/notte quotidiano, mentre promette altre vite da salvare, malgrado tutto.