18. Festa del Cinema di Roma (18-29 Ottobre 2023) - LA SELEZIONE UFFICIALE: Tutti i Film in Programma
Film di Apertura C'è ancora domani di e con Paola Cortellesi
23/09/2023
- CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA – VISIONI PER IL MONDO DI DOMANI
Concorso internazionale specializzato composto da 18 titoli:
UN AMOR
di Isabel Coixet, Spagna, 2023, 128’
Cast: Laia Costa, Hovik Keuchkerian, Hugo Silva, Luis Bermejo, Ingrid García-Jonsson, Francesco Carril
Nat fa la traduttrice e ogni giorno si trova a tradurre le storie tragiche e terribili delle donne immigrate. Stressata, molla tutto e va ad abitare a La Escapa, un paesino della Spagna rurale. La casa è malconcia e fa, letteralmente, acqua da tutte le parti. Il padrone di casa è aggressivo, il vicinato sospettoso, i maschi, in generale, corteggiatori e predatori. Come Andreas, il vicino grande e grosso che si offre di ripararle il tetto. In cambio di qualcosa. Nat, in compagnia di una cagna semi randagia, resiste all’ambiente ed entra nel gioco di una passione ossessiva. Film ombroso e imprevedibile, tratto dal best seller di Sara Mesa da Isabel Coixet (anche sceneggiatrice con Laura Ferrero), che accompagna i suoi interpreti notevoli attraverso spazi segnati da muri e rupi incombenti.
ASHIL (ACHILLES)
di Farhad Delaram, Iran, Germania, Francia, 2023, 116’ | Opera prima |
Cast: Mirsaeed Molavian, Behdokht Valian, Roya Afshar, Neda Aghighi, Firouz Agheli
Nel debutto cinematografico di Farhad Delaram, due fuggitivi iraniani - un ex cineasta consumato dall'ira e dal dolore, spezzato dal solo sistema politico che la sua generazione abbia mai conosciuto, e una prigioniera politica da tempo internata in un ospedale psichiatrico - si uniscono per sfuggire alla presa di un governo corrotto. Il loro viaggio attraverso l'Iran li porterà in luoghi suggestivi, da Teheran al lago prosciugato di Urmia nella provincia nord-occidentale di Shabestar, fino al Mar Caspio e ai confini con la Turchia, in una fuga che segnerà le loro vite in modi del tutto imprevedibili. Il film trae ispirazione dall'esperienza personale del regista durante la repressione delle proteste in Iran ed è una potente testimonianza della lotta per la libertà e delle conseguenze delle azioni individuali sulla collettività.
AVANT QUE LES FLAMMES NE S’ETEIGNENT (AFTER THE FIRE)
di Mehdi Fikri, Francia, 2023, 96’ | Opera prima |
Cast: Camélia Jordana, Sofiane Zermani, Sonia Faidi, Sofian Khammes, Makita Samba, Hammou Graia,
Samir Guesmi
In un quartiere di immigrati di Strasburgo, un’auto brucia. Karim, venticinque anni, muore dopo essere stato arrestato dalla polizia. La sua famiglia, musulmana, piccolo-borghese, tranquilla, è riunita dal dolore. Mentre la polizia tenta di mascherare gli eventi – perquisisce, minaccia – la sorella Malika si ostina a cercare la verità e chiede giustizia. Trainate soprattutto dalle donne, le veglie si trasformano in proteste. Stringato, efficace, girato all’americana, l’esordio nel lungometraggio di Mehdi Fikri è una storia di finzione ma, come specifica una didascalia, “basata sulla reale battaglia di molte famiglie”, specchio impressionante di quello che sempre più spesso infiamma le periferie delle città francesi, ma anche delle lotte all’insegna del “black lives matter”. Protagonisti: Camélia Jordana (Due sotto il burqa, Quasi nemici) e Sofiane Zermani (in arte il rapper Fianso).
BLACK BOX
di Asli Özge, Germania, Belgio, 2023, 120’
Cast: Luise Heyer, Felix Kramer, Christian Berkel, Timur Magomedgadzhiev, Manal Issa, André
Szymanski, Sascha Alexander Geršak, Jonathan Berlin, Anne Ratte-Polle, Inka Friedrich, Anna
Brüggemann, Marc Zinga
Nel cortile di un condominio borghese di Berlino viene eretto un contenitore nero nel quale prende posto l’incaricato dell’agenzia immobiliare che sta vendendo gli appartamenti del palazzo. Malumori, battibecchi, ripicche tra gli abitanti, che compongono un microcosmo variegato, solo a tratti solidale, più spesso indispettito e sospettoso. L’arrivo della polizia che impedisce a chiunque di uscire fa dilatare la tensione. Dopo il documentario Men on the Bridge e il thriller All of a Sudden, la regista turco-tedesca Asli Özge costruisce un ritratto acuto e paranoico della società, dei buoni vicini che si rivelano profittatori o si trasformano in aggressori, di un mondo chiuso che rimanda a J. G. Ballard e di un’ossessione dello sguardo che cita (esplicitamente) La finestra sul cortile. Prodotto dai fratelli Dardenne.
Film di apertura
C’È ANCORA DOMANI
di Paola Cortellesi, Italia, 2023, 118’ | Opera prima |
Cast: Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio
Colangeli, Vinicio Marchioni
Delia: una moglie, una madre, i ruoli che definiscono una donna nell’Italia del dopoguerra. Madre di tre figli e moglie di Ivano, gran lavoratore e carattere autoritario, anche se non pessimo come quello di suo padre Ottorino, che vive con loro. Tra i preparativi per il fidanzamento della primogenita e le confidenze con l’amica Marisa, l’arrivo di una lettera misteriosa fa capire a Delia che ci può essere una vita migliore. Dopo tante sceneggiature (tra le quali Gli ultimi saranno ultimi, Come un gatto in tangenziale, Ma cosa ci dice il cervello), Paola Cortellesi esordisce nella regia cinematografica con una storia scritta insieme a Giulia Calenda e Furio Andreotti e ambientata nella Roma popolare della seconda metà degli anni ’40, in bianco e nero, memore del nostro cinema di quegli anni. Protagonisti, con lei, Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli.
COMME UN FILS (LIKE A SON)
di Nicolas Boukhrief, Francia, 2023, 105’
Cast: Vincent Lindon, Karole Rocher, Stefan Virgil Stoica
Un insegnante di storia che va in aspettativa dopo uno scontro con uno studente e che non crede nemmeno più alla sua missione di insegnante. E un ragazzino rom di quattordici anni che una sera rapina un negozio insieme a due compagni più grandi e viene bloccato, proprio dal professore. Rapporto a due, paziente da una parte, recalcitrante dall’altra. Imparare per migliorare la propria situazione, ma anche scoprire gli altri per trovare una ragione di vita: cresce su questo il nuovo film di Nicolas Boukhrief (l’autore di Made in France e Tre giorni e una vita), dramma sociale che apre uno squarcio sulla comunità rom e ritratto intimo di due differenti maturazioni, tutto giocato sull’intensa interpretazione di Vincent Lindon, ancora una volta faccia a faccia con un giovane in difficoltà, come accadeva in Welcome di Philippe Lioret.
EN DAG KOMMER ALLT DET HÄR BLI DITT (ONE DAY ALL THIS WILL BE YOURS)
di Andreas Öhman, Svezia, 2023, 105’
Cast: Karin Franz Körlof, Peter Haber, Suzanne Reuter, Liv Mjönes, Emil Almén, Arvin Kananian, Mattias
Fransson, Filip Berg
Mentre sta lavorando per terminare in tempo un suo nuovo libro, la cartoonist Lisa viene convocata insieme alla sorella e al fratello nella fattoria di famiglia nel nord della Svezia. Sono stati i genitori a chiamarli, per un annuncio importante riguardante la foresta che la famiglia possiede da generazioni. Rapporti problematici, un trauma del passato, caratteri diversi spiazzano e mettono in agitazione Lisa e, in certi momenti, l'intera comunità. Il regista svedese Andreas Öhman (autore di Simple Simon, nella short list di otto titoli agli Oscar® 2010) esplora temi come il ritorno a casa, il coraggio di affrontare il
passato, la crescita, in un susseguirsi di luci e ombre, in bilico tra umorismo amaro e dolore irrisolto, dove i brani in animazione illuminano la psicologia della protagonista, interpretata da Karin Franz Körlof.
LA ERECCION DE TORIBIO BARDELLI (THE ERECTION OF TORIBIO BARDELLI)
di Adrián Saba, Perù, Brasile, 2023, 82’
Cast: Gustavo Bueno, Gisela Ponce de León, Rodrigo Sánchez Patiño, Michele Abascal, Lucélia Santos
Tra la Casta Diva interpretata da Maria Callas e le canzoni di Elvis amate da un barista fanatico, tra il rosso di lampade velate e delle pareti di una stanza da letto e il nero della notte che s’infila in un’auto parcheggiata, nella quale un padre settantenne e tre figli grandi fanno i conti con le rispettive vite: si sviluppa così, in pochi giorni, il girovagare stizzito di Toribio tra caffè, ospedale, farmacia, bordello, ex fidanzate e prostitute, e dei suoi figli, disastrati, bizzarri, umanissimi. Ambientato in una Lima malinconica e prevalentemente notturna, un gioco di caratteri grottesco, a volte straziante a volte ironico, scritto e diretto da Adrián Saba, il più promettente dei giovani cineasti peruviani (El Limpiador, El soñador) e interpretato da Gustavo Bueno e da Gisela Ponce de León.
FREMONT
di Babak Jalali, Stati Uniti, 2023, 88’
Cast: Anaita Wali Zada, Gregg Turkington, Jeremy Allen White
Fremont, città della Bay Area, viene chiamata anche Little Kabul, perché ospita una delle più grandi enclave di afghani negli Stati Uniti, là immigrati in cerca di un senso di comunità. Questo è ciò che Donya (Anaita Wali Zada) sta cercando: comunità, connessione, amore. Il regista britannico-iraniano Babak Jalali (Frontier Blues, Land) cattura la dimensione esistenziale di Donya con leggerezza contemplativa e, insieme alla co-sceneggiatrice Carolina Cavalli (la regista di Amanda, del quale Jalali ha curato il montaggio), sottolinea dinamiche in cui la rigidità burocratica e il capitalismo spietato possono essere paralizzanti. Intermezzi espressionistici disegnano la natura inquietante delle interazioni sociali tra gli sfollati e i disorientati. Girata in un bianco e nero raffinato, la descrizione di un mondo di emarginati e solitari, logorati ma anche capaci di compassione e cambiamento.
HOLIDAY
di Edoardo Gabbriellini, Italia, 2023, 102’
Cast: Margherita Corradi, Giorgia Frank, Alessandro Tedeschi, Alice Arcuri, Alessia Giuliani, Flavio Furno,
Massimo Mesciulam, Alessio De Persio, Alessio Raffaghelli, Francesca Maselli, Anna Argenti, Asia Spina
Genova: Veronica, una ragazza diciottenne accusata di avere ucciso la madre e il suo amante, esce di prigione. Con l’aiuto dell’amica Giada cerca di affrontare il mondo, i media e un’adolescenza interrotta. Gabbriellini (alla terza regia dopo B. B. e il cormorano e Padroni di casa) gira un noir dalle molte sorprese, dove la generazione Z emerge come di rado si vede al cinema: in tutte le sue velleità e confusioni, incompresa ma anche vittima di stereotipi che è la prima ad alimentare. L’autore mostra una volontà di non piacere a tutti i costi e uno sguardo ambiguo e carnale che sono altrettanto preziosi nel nostro cinema. Margherita Corradi e Giorgia Frank guidano la narrazione (anche in flashback) e Luca Guadagnino produce.
HYPNOSEN (THE HYPNOSIS)
di Ernst De Geer, Svezia, Norvegia, Francia, 2023, 98’ | Opera prima |
Cast: Herbert Nordrum, Asta Kamma August
Una ragazza, in primo piano su uno sfondo rosso, racconta una storia molto intima e traumatica; due spettatori approvano: Vera e André, compagni nella vita e nel lavoro, sono pronti per presentare la loro start-up per la salute riproduttiva delle donne a “Shake Up”, un weekend di ritiro durante il quale i progetti selezionati vengono illustrati a potenziali investitori. Comincia così l’acida e disturbante opera prima dello svedese Ernst De Geer, interpretata da Asta Kamma August (figlia di Pernilla e Bille August) e Herbert Nordrum (il protagonista di La persona peggiore del mondo), viaggio grottesco non solo nel mondo delle start-up, ma soprattutto nella volatilità e negli imprevedibili mutamenti dei ruoli femminili e maschili.
MI FANNO MALE I CAPELLI
di Roberta Torre, Italia, 2023, 83’
Cast: Alba Rohrwacher, Filippo Timi
Una bella signora bionda sulla spiaggia, orme, onde, lei che raccoglie qualcosa dalla sabbia. Poi si avvicina a un ragazzo e gli dice di essersi perduta. Da una casa vicina un uomo la osserva: Monica sta perdendo la memoria, Edoardo, il marito, la accompagna con tenerezza nelle vite che lei si ricostruisce attraverso i film di Monica Vitti, La notte, L’eclisse, Deserto rosso, Teresa la ladra, Amore mio aiutami, Polvere di stelle. Antonioni, Michele Placido, Alberto Sordi, con il quale lei dialoga attraverso uno specchio, abiti, cappelli, sentimenti, sperdimenti. Dopo tante storie dal Sud e il Riccardo shakespeariano e le sue favolose signore, Roberta Torre tratteggia con eleganza, partecipazione e pudore un omaggio a Monica Vitti e alla forza del sogno. Alba Rohrwacher volteggia tra ricordi e illusioni, mentre un Filippo Timi dolente cerca di trattenerla nel nostro mondo.
THE MONK AND THE GUN
di Pawo Choyning Dorji, Bhutan, Stati Uniti, Francia, Taiwan, 2023, 107’
Cast: Tandin Wangchuk, Deki Lhamo, Pema Zangmo Sherpa, Tandin Sonam, Harry Einhorn, Choeying
Jatsho, Tandin Phubz, Yuphel Lhendup Selden, Kelsang Choejay
Nel 2006, il re del Buthan decide di abdicare e vengono indette le elezioni democratiche, per la prima volta nella storia. Bisogna perciò insegnare alla popolazione come si vota in un Paese i cui segnali di modernizzazione sono i televisori (a tubo catodico) che trasmettono un film di 007. Le peregrinazioni degli addetti che vanno a istruire la popolazione e dei sostenitori dei tre partiti in lizza s’intrecciano con quelle di un americano che vuole acquistare un fucile antico da un monaco, in un bizzarro percorso che mescola umorismo, armi di ogni epoca, eccentriche cerimonie religiose e acuti tocchi sociali. Scrive e dirige Pawo Choyning Dorji, apprezzato fotografo prima di debuttare nella regia (e sceneggiatura) con Lunana - Il villaggio alla fine del mondo, che entrò nella cinquina dei film stranieri candidati all’Oscar®.
PEDÁGIO (TOLL)
di Carolina Markowicz, Brasile, Portogallo, 2023, 101’ | Opera prima |
Cast: Maeve Jinkings, Kauan Alvarenga, Thomás Aquino, Aline Marta Maia, Isac Graça
Cubatão, città della regione metropolitana di São Paulo, che si vanta di un primato ecologico ma è tra le più industrializzate del Brasile, sospesa tra il verde della campagna e i fumi della polluzione. Lo skyline contraddittorio di Cubatão domina il secondo film di Carolina Markowicz (autrice del durissimo Charcoal, 2022), e tra le pieghe della città si muovono Suellen, addetta al pagamento del pedaggio sullatrafficatissima autostrada, e suo figlio Tiquinho, diciassettenne appassionato di dive classiche, che si riprende mimando le loro canzoni, indossando golfini rosa e circondato di luci stroboscopiche. Le esibizioni di Tiquinho finiscono on line e Suellen è in imbarazzo, per cui decide di iscrivere il figlio a un seminario di riconversione sessuale. Surreale e quotidiano, un dramma di tutti i giorni intinto nell’ironia.
PELURI – KUOLEMA ON ELÄVIEN ONGELMA (LA MORTE È UN PROBLEMA DEI VIVI)
di Teemu Nikki, Finlandia, Italia, 2023, 97’
Cast: Pekka Strang, Jari Virman, Elina Knihtilä, Hannamaija Nikander, Pihla Penttinen
Vestono di nero, giacca e cravatta, scarpe un po’ a punta, capelli impomatati all’indietro, e guidano una nera Volvo, “la solida, vecchia Volvo, dove si può fumare”: un carro funebre con il quale Risto e Arto, i due vicini di casa che s’incontrano per caso e diventano amici, trasportano salme, spesso “eccentriche”. Risto ha il vizio del gioco, ad Arto manca una grossa porzione di cervello, a uno piace il jazz, all’altro il rock finlandese degli ‘80, ed entrambi hanno una vita disastrata. Tra commedia e noir, tra Kaurismäki e il primo Winding Refn, il nuovo lungometraggio del finlandese Teemu Nikki (vincitore di Orizzonti Extra a Venezia 2021 con Il cieco che non voleva vedere Titanic) è un buddy movie laconico e sanguigno.
UN SILENCE (A SILENCE)
di Joachim Lafosse, Belgio, Francia, Lussemburgo, 2023, 100’
Cast: Daniel Auteuil, Emmanuelle Devos, Matthieu Galoux, Salomé Dewaels, Jeanne Cherhal
Argomento scomodo: l’abuso famigliare e il silenzio. Il belga Joachim Lafosse, al suo decimo lungometraggio, plasma un film sensibile e profondo affidandosi alle sfumate interpretazioni di Daniel Auteuil ed Emmanuelle Devos. L’equilibrio familiare di un celebre avvocato crolla improvvisamente dopo venticinque anni, quando i figli decidono di iniziare la loro personale ricerca di giustizia. Fin dagli esordi della sua carriera, Joachim Lafosse ha realizzato un cinema intimo, scrutando in particolare gli aspetti disfunzionali delle relazioni affettive, sondando tutti i nostri difetti e le nostre contraddizioni più latenti. Un Silence si concentra principalmente sull’idea della condivisione attraverso la parola, provando con grazia e sensibilità a mostrare come sia così difficile, al giorno d’oggi, parlare e aprirsi.
SWEET SUE
di Leo Leigh, Regno Unito, 2023, 97’ | Opera prima |
Cast: Maggie O’Neill, Tony Pitts, Harry Trevaldwyn
Matura londinese single, con una vita famigliare incasinata, Sue passa il tempo tra il suo negozio Sue’s Party Palace, le visite alla madre in un istituto e il pub, dove appare all’inizio in giacca di pelle rossa, mentre l’appuntamento della serata le dà buca per telefono. E Sue si sbronza un po’. La sua vita ha una svolta quando, al funerale del fratello, incontra Ron, biker attempato con un eccentrico figlio gay e influencer. Maggie O’Neill (attrice inglese celebre in tv, da EastEnders a L’ispettore Barnaby) dà corpo, energia, sorriso e tenerezza a un personaggio umanissimo e talvolta maldestro che pare uscito (come tutti gli altri) dai primi, acuminati tv movie di Mike Leigh, padre di Leo, qui al suo esordio nel lungometraggio. Anche sceneggiatore, Leo ha dato ampio spazio all’improvvisazione degli attori: con O’Neill, il corpulento Tony Pitts e l’esilissimo Harry Trevaldwyn.
UROTCITE NA BLAGA (BLAGA’S LESSONS)
di Stephan Komandarev, Bulgaria, Germania, 2023, 114’
Cast: Eli Skorcheva, Gerasim Georgiev – Gero, Rozalia Abgarian, Ivan Barnev, Stefan Denolyubov, Ivaylo
Hristov
Blaga, insegnante di settant’anni appena rimasta vedova, ha accumulato il piccolo capitale necessario per acquistare la tomba doppia nella quale prima o poi raggiungerà il marito. Non si fida delle banche, tiene tutto in casa e, quando resta vittima di una spettacolare truffa agli anziani, è costretta a inventarsi qualcosa. Comincia con un copertone abbandonato sul ciglio di una strada, di notte, con dentro una busta, e prosegue con un ostinato pedinamento della sua protagonista: la straordinaria Eli Skorcheva, assente dagli schermi da trent’anni, costantemente sotto l’occhio della macchina da presa. Tra acido studio
sociale e thriller, con tocchi di humor nero, diretto da Stephan Komandarev, candidato all’Oscar® nel 2008 con The World Is Big and Salvation Lurks Around the Corner, e in concorso a Cannes nel 2017 con Directions.
GRAND PUBLIC
CENTO DOMENICHE
di Antonio Albanese, Italia, 2023, 94’
Cast: Antonio Albanese, Liliana Bottone, Bebo Storti, Sandra Ceccarelli, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani, Sandra Toffolatti, Martin Chishimba, Alessandro Piavani, Stefano Braschi, Nicola Rignanese, Marianna Folli, Federica Fracassi, Giulia Lazzarini
Antonio, operaio in un cantiere nautico in prepensionamento, vive una vita tranquilla: gioca a bocce con gli amici, si occupa dell’anziana madre, ha ottimi rapporti con la ex moglie, è felicissimo quando la figlia gli annuncia che ha deciso di sposarsi e decide di regalarle un matrimonio da sogno, dando fondo ai suoi risparmi. Perciò va in banca, dove si trova di fronte a direttori e impiegati sempre più evasivi. Antonio Albanese, alla quinta regia cinematografica, racconta il quieto, angosciante disorientamento delle persone perbene messe di fronte ai paradossi di sistemi sempre più malati e costruisce il ritratto di un’Italia di provincia onesta, fragile ma testarda. Girato nei dintorni di Lecco, tra Olginate (dove Albanese è nato) e Garlate, è interpretato anche da Sandra Ceccarelli, Elio De Capitani, Bebo Storti, Maurizio Donadoni e la meravigliosa Giulia Lazzarini.
COTTONTAIL
di Patrick Dickinson, Regno Unito, Giappone, 2023, 94’ | Opera prima |
Cast: Lily Franky, Ryo Nishikido, Tae Kimura, Rin Takanashi, Aoife Hinds, Ciarán Hinds, Yuri Tsunematsu
Dopo la tragica scomparsa di Akiko, Kenzaburo – magistralmente interpretato da Lily Franky, iconico protagonista di film di successo come Un affare di famiglia e Father and Son di Kore-eda – riceve una lettera dall’aldilà in cui sua moglie esprime il desiderio che le sue ceneri siano disperse nel luogo preferito della sua infanzia: il lago Windermere in Inghilterra. Nel corso di una toccante narrazione, i personaggi si confrontano con il dolore, la perdita e la sfida del perdono, verso se stessi e verso gli altri. Il viaggio di Kenzaburo attraverso paesaggi sia geografici che emotivi, da Tokyo al Lake District, offre una profonda riflessione sulla complessità delle relazioni familiari e sulla ricerca del senso di appartenenza in un mondo estraneo ed estraniante.
DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE
di Francesco Frangipane, Italia, 2023, 90’ | Opera prima |
Cast: Edoardo Pesce, Vanessa Scalera, Anna Bonaiuto, Giorgio Colangeli, Elena Radonicich, Massimiliano Benvenuto
Chi butteresti dalla torre? Quesito imbarazzante quando si tratta di uno sgradevole gioco di società, che diventa angosciante quando si riflette sulla vita vera, soprattutto se si tratta di buttare dalla torre la madre o il padre. Elena e Antonio e i loro genitori, entrambi affetti, senza saperlo, da una malattia rarissima. Solo uno dei due può essere curato e salvato, e i figli devono decidere chi sacrificare. Dopo averla messa in scena nel 2015, Francesco Frangipane dirige il film tratto dall’opera teatrale omonima di Filippo Gili (anche sceneggiatore), secondo capitolo della Trilogia di mezzanotte, preceduta da Prima di andare via e seguita da L’ora accanto. Sei personaggi (la famiglia e due medici) in cerca di una decisione dolorosissima.
DIABOLIK CHI SEI?
di Antonio Manetti, Marco Manetti, Italia, 2023, 124’
Cast: Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Pier Giorgio Bellocchio, Chiara Martegiani, Massimiliano Rossi, Mario Sgueglia, Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Michele Ragno, Amanda Campana, Andrea Arru, Max Gazzè, Carolina Crescentini, Paolo Calabresi, Lorenzo Zurzolo, Barbara Bouchet
Capitolo finale della trilogia dedicata a Diabolik firmata dai Manetti bros., scritta insieme a Mario Gomboli, attuale autore di uno dei fumetti italiani più longevi e affascinanti. Ancora interpretato da Giacomo Gianniotti (Diabolik), Miriam Leone (Eva Kant), Valerio Mastandrea (l’ispettore Ginko) e Monica Bellucci (Altea), Diabolik Chi sei? è ispirato a uno degli albi più iconici della serie, scritto dalle mitiche sorelle Angela e Luciana Giussani nel marzo del 1968, nel quale viene svelato il passato del criminale e l’origine del suo nome: quando Diabolik e l’ispettore Ginko si trovano rinchiusi in una cella senza via d’uscita, certi di andare incontro alla morte, decidono di confrontarsi sul loro passato. Intanto le rivali Eva Kant e Altea sono alla disperata ricerca dei loro uomini... Attraverso una lunga danza composta di flashback e dall’azione serrata, il film rivela un lavoro di scrittura, regia e montaggio oleato alla perfezione.
DREAM SCENARIO
di Kristoffer Borgli, Stati Uniti, 2023, 101’
Cast: Nicolas Cage, Michael Cera, Julianne Nicholson, Dylan Baker, Tim Meadows
Parka, golf di lana, zainetto, calvizie incipiente, barba grigia, due figlie che lo considerano goffo, una brava moglie che lo sostiene: Paul Matthews, professore di biologia in una piccola università, è un uomo qualunque, di quelli che passano del tutto inosservati, mimetizzato in mezzo alla gente. Finché un giorno, a sua insaputa, Paul comincia ad apparire, nelle situazioni più disparate, nei sogni degli altri, estranei, sconosciuti, ovunque. E la sua vita cambia. Al suo primo film americano, il regista norvegese Kristoffer Borgli (Sick of Myself, Un Certain Regard 2022) scrive e dirige una fantasia postmoderna costruita intorno alla performance di Nicolas Cage, negli ultimi film sempre più bizzarro e bravo. Con lui Julianne Nicholson e Michael Cera.
EILEEN
di William Oldroyd, Stati Uniti, 2022, 97’
Cast: Thomasin McKenzie, Anne Hathaway, Shea Whigham, Marin Ireland, Owen Teague
Una coppia fa l’amore in un’automobile, di notte, sotto la pioggia. Da un’altra auto, qualcuno li osserva: è Eileen, una giovane donna che divide la sua vita tra un padre violento e alcolista e il carcere nel quale lavora come impiegata. Timida, dimessa, quasi invisibile, è tenuta a distanza anche dalle colleghe. Finché un giorno non arriva al carcere la nuova psicologa, Rebecca, bionda, elegante, disinvolta, che prende in simpatia Eileen. Ambientato a Boston negli anni ’60, un film sulle ossessioni femminili, com’era il primo di Oldroyd (Lady Macbeth, 2016): una storia di attrazione fatale e di liberazione agognata che volge al noir, percorsa dai sogni repentini e dalle fantasie della protagonista Thomasin McKenzie (Last Night in Soho e Il potere del cane). La bionda dark lady che la trascina nell’intrigo è l’irresistibile Anne Hathaway, mentre la sceneggiatura è di Ottessa Moshfegh, dal suo romanzo.
THE END WE START FROM
di Mahalia Belo, Regno Unito, 2023, 102’ | Opera prima |
Cast: Jodie Comer, Joel Fry, Katherine Waterston, Gina McKee, Nina Sosanya, Mark Strong, Benedict Cumberbatch
Londra è semisommersa da eventi climatici catastrofici. Una donna, il suo compagno e il loro bambino appena nato cercano la salvezza andando a Nord, in un mondo dove la civiltà sta crollando. Prodotto da Benedict Cumberbatch (anche tra gli interpreti), il primo film per il grande schermo di Mahalia Belo adatta il profetico romanzo di Megan Hunter del 2017: e mescola con sapienza e originalità road movie, survival movie, fantasia distopica (ma non troppo), parabola sul female empowerment e thriller dei sentimenti. Ma il vero punto di forza è Jodie Comer, che interpreta un personaggio molto diverso da quelli che l’hanno resa nota tra cinema (The Last Duel) e serie TV (Killing Eve).
ET LA FÊTE CONTINUE!
di Robert Guédiguian, Francia, Italia, 2023, 106’
Cast: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Lola Naymark, Robinson Stévenin, Gérard Meylan, Grégoire Leprince-Ringuet, Alice Da Luz Gomes
Il 5 novembre del 2018, alle 9 del mattino, due palazzi al 63 e al 65 di rue d’Aubagne crollarono improvvisamente: otto morti, due feriti, migliaia di evacuati dai palazzi pericolanti nelle vicinanze. Comincia così, con il crollo e lo sgomento degli abitanti del quartiere di Marsiglia che ha al centro della piazzetta il busto di Omero, il nuovo film di Robert Guédiguian, storia di una donna che si mette ancora in gioco nella politica, di suo fratello (“l’ultimo comunista”), suo figlio, la sua fidanzata e suo padre appassionato di libri. Storia d’amore, di amori, di linguine alla puttanesca con acciughe, del bar “La Nouvelle Armenie”, di una città (la vera protagonista del film) con la sua gente, che resiste e continua a sognare. Al centro, la splendida coppia Ariane Ascaride e Jean-Pierre Darroussin.
FINGERNAILS
di Christos Nikou, Stati Uniti, 2023, 113’
Cast: Jessie Buckley, Riz Ahmed, Jeremy Allen White, Luke Wilson
In un futuro inquietante, Anna e il suo compagno Ryan hanno realizzato il sogno di ogni coppia: sono in possesso di un documento che certifica il loro vero amore. Ma questo è solo l’inizio della loro ricerca. Come insegna il segreto spesso non rivelato della commedia romantica, innamorarsi è la cosa più facile del mondo, ma rimanere innamorati è qualcosa su cui bisogna lavorare ogni giorno. Per il suo debutto in lingua inglese, il regista greco Christos Nikou (Apples) torna con un racconto tragicomico e distopico sui sentimenti umani e tesse un’allegoria surreale che prova a rovistare negli umani desideri di certezza e nella dipendenza dalla tecnologia del mondo moderno. Girando in 35mm, Nikou sviluppa un linguaggio che mette in guardia su cosa può accadere se perdiamo la connessione con i nostri istinti più primordiali.
JULES
di Marc Turtletaub, Stati Uniti, 2023, 87’
Cast: Ben Kingsley, Harriet Harris, Jane Curtin, Teddy Cañez, Narea Kang, Edward James Hyland, Blair Baker, Joshua Moore, John Skelley, Christopher Kelly, Zoë Winters, Jade Quon
In Pennsylvania, una notte verso l’una, un velivolo spaziale atterra in panne tra le azalee del giardino sul retro della villetta di Milton, anziano pensionato vedovo, mite, abitudinario, solitario. Ne esce un piccolo extraterrestre azzurrognolo in tutina, che Milton porta in casa, nutre (acqua e mele) e battezza Jules. Incontro ravvicinatissimo e surreale tra un E.T. laconico e molto telepatico che vuole solo riparare la sua astronave e, al posto di tre ragazzi, tre senior, Milton e due bizzarre vicine di casa e compagne di consiglio civico, che ribattezzano Jules Gary e gli regalano T-shirt vintage. Ben Kingsley guida il cast del nuovo film di Marc Turtletaub, tra solitudini di provincia, comprensione tra “diversi” (gli anziani come gli alieni) e slanci di ritrovata vitalità. Nei panni di Jules la stuntwoman Jade Quon.
In coproduzione con Alice nella città
KIMITACHI WA DŌ IKIRU KA (IL RAGAZZO E L’AIRONE)
di Hayao Miyazaki, Giappone, 2023, 124’ | Animazione |
Spinto dal desiderio di rivedere sua madre, Mahito, un ragazzo di 12 anni, si avventura in un regno abitato dai vivi e dai morti. Un luogo fantastico dove la morte finisce e la vita trova un nuovo inizio. Una storia sul mistero della vita e la creazione, in omaggio all'amicizia, direttamente dalla mente del maestro Hayao Miyazaki.
I LIMONI D’INVERNO
di Caterina Carone, Italia, Polonia, 2023, 110’
Cast: Christian De Sica, Teresa Saponangelo, Francesco Bruni, Luca Lionello, Max Malatesta, Agnese Nano, Anna Iodice, Sergio Basile, Annalisa D’Ambrosio, Filippo Pierangeli
Dopo Fräulein, il cinema dolcemente obliquo di Caterina Carone ruota attorno a un altro Christian De Sica che non ti aspetti: un intellettuale malinconico che, mentre cerca di scrivere un libro, forse l’ultimo, trova un’armonia imprevista con la vicina della terrazza di fronte, la bravissima Teresa Saponangelo. L’incontro tra due solitudini inespresse è tenuto sul filo della leggerezza, del mélo e dell’imprevisto; ed è splendidamente valorizzato dalle musiche di Nicola Piovani e dalla fotografia di Daniele Ciprì.
NUOVO OLIMPO
di Ferzan Ozpetek, Italia, 2023, 111’
Cast: Damiano Gavino, Andrea Di Luigi, Luisa Ranieri, Aurora Giovinazzo, Greta Scarano, Alvise Rigo, Giancarlo Commare, Jasmine Trinca
Alla fine degli anni ’70, Enea e Pietro, belli e giovani, s’incontrano e si innamorano. Ma qualcosa li separa improvvisamente e, per trent’anni, continuano ad amarsi sperando di riuscire a rivedersi. Una storia d’amore, di un amore che attraversa il tempo e la distanza, e di tanti altri amori, per il cinema, per i ricordi che non ci abbandonano (che non devono abbandonarci) e che tessono il terreno condiviso della memoria, della cultura, del sentimento: questo ci racconta Ferzan Ozpetek, partendo da una storia personale accaduta molti decenni fa e dilatando il racconto a una dimensione collettiva. Scritto insieme a Gianni Romoli e interpretato da Damiano Gavino e Andrea Di Luigi (con l’amichevole partecipazione di Jasmine Trinca), un romance che si colora via via di mélo, come accade spesso nelle migliori corde di Ozpetek. In colonna sonora, la formidabile Mina con Povero amore.
PALAZZINA LAF
di Michele Riondino, Italia, 2022, 99’ | Opera prima |
Cast: Michele Riondino, Elio Germano, Vanessa Scalera, Domenico Fortunato, Gianni D’Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela, Anna Ferruzzo, Paolo Pierobon
Laf: acronimo di Laminatoio a freddo. La Laf era la palazzina nella quale negli anni ’90 i proprietari e i dirigenti dell’Ilva di Taranto decisero di confinare gli impiegati che si erano opposti alla “novazione” del contratto, cioè al declassamento a operai. Non potevano licenziarli, perciò li sbattevano alla Laf, a non fare niente. Chi sta seduto sulle scale, chi balla, chi gioca, frustrazione, delusione, qualche tentativo di denuncia, qualche spia, forse. Michele Riondino esordisce nella regia (e sceneggiatura) con un film dal solido impianto civile e dagli echi grotteschi e arrabbiati che rimandano a La classe operaia va in paradiso di Elio Petri: nel surreale nulla della palazzina non si può non ridere, di amarissima disperazione. Insieme a Riondino, Vanessa Scalera ed Elio Germano, in un ruolo che ricorda i personaggi paranoici di Volonté.
THE PERFORMANCE
di Shira Piven, Stati Uniti, 2023, 112’
Cast: Jeremy Piven, Robert Carlyle, Maimie McCoy, Adam Garcia, Isaac Gryn, Lara Wolf
Harold May, bravissimo ballerino di tip tap ebreo-americano, in tournée in Europa con la sua compagnia, riceve da un tedesco un’offerta alla quale è difficile rinunciare: una grossa somma per allestire uno spettacolo a Berlino. Il tedesco non sa che Harold è di origini ebree; l’anno è il 1937 e, una volta arrivata in Germania, la compagnia scopre che dovrà esibirsi in presenza di Adolf Hitler. Shira Piven (regista di Welcome to Me con Kristen Wiig, Fratellastri a 40 anni e Fully Loaded) dirige l’adattamento (suo e di Josh Salzberg) di un racconto di Arthur Miller, nel quale l’energia della danza s’intreccia con le avvisaglie di guerra. Con Jeremy Piven e Robert Carlyle.
THE ROYAL HOTEL
di Kitty Green, Australia, 2023, 91’
Cast: Julia Garner, Jessica Henwick, Toby Wallace, Hugo Weaving, Ursula Yovich, Daniel Henshall, James Frecheville, Herbert Nordrum
La documentarista australiana Kitty Green prosegue la sua indagine sulle intricate dinamiche della cultura maschile, che ha già esplorato in The Assistant (2019). Questa volta il palcoscenico è un bar in rovina nell'Outback australiano, nel quale due giovani viaggiatrici americane, rimaste a corto di soldi, trovano un impiego. Sguardo inquietante sul rapporto tra Hannah e Liv (Interpretate da Julia Garner e Jessica Henwick) e gli abitanti del luogo, in un ambiente opprimente impregnato di alcolismo e machismo, The Royal Hotel è un’analisi approfondita della mascolinità tossica, con corpi e voci maschili che si fanno sempre più minacciosi, con un progressivo accumulo della tensione. Un film che riflette sulle dinamiche di genere in una società tuttora influenzata da pregiudizi profondamente radicati e consolida la posizione di Kitty Green come voce femminista di rilievo.
SALTBURN
di Emerald Fennell, Regno Unito, 2023, 127’
Cast: Barry Keoghan, Jacob Elordi, Rosamund Pike, Richard E. Grant, Alison Oliver, Archie Madekwe, Carey Mulligan
Una voce off racconta gli alunni di Oxford del 2006, tra i quali Oliver Quick, piccolo borghese studioso ed emarginato, e il fascinoso giovane aristocratico Felix Catton, con il quale fa amicizia e che lo invita a passare l’estate nella magione di Saltburn. Famiglia nobile, snob e disfunzionale, saloni, giardini, feste, un labirinto, maschere. Classi e lotta di classe stile inglese, con un po’ di Ealing Comedies e tanto sangue blu, nella seconda regia di Emerald Fennell, attrice britannica (per esempio Camilla Parker- Bowles in The Crown) e autrice di Una donna promettente (Oscar® 2020 alla sceneggiatura). Sulfureo, tra il noir e il grottesco, con Rosamund Pike, Richard E. Grant, Carey Mulligan e i due protagonisti: Jacob Elordi (star di Euphoria e Elvis in Priscilla) seduce mentre lo straordinario Barry Keoghan (il ragazzino tonto di Gli spiriti dell’isola) tesse la tela dell’intreccio.
SECOND TOUR
di Albert Dupontel, Francia, 2023, 97’
Cast: Cécile de France, Albert Dupontel, Nicolas Marié, Uri Gabriel
Mademoiselle Pove, giornalista politica caduta in disgrazia e perciò declassata a curare una rubrica di calcio, per una serie di coincidenze si trova a essere l’unica in grado di seguire la campagna di Pierre- Henry Mercier, candidato alle presidenziali, che ha conosciuto in passato. Umorismo, politica e mistero per la nuova commedia di Albert Dupontel (Ci rivediamo lassù, Adieu les cons), anche interprete (nella parte di Mercier), insieme a Cécile de France e Nicolas Marié.
TE L’AVEVO DETTO
di Ginevra Elkann, Italia, 2023, 100’
Cast: Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Andrea Rossi, Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Marisa Borini, Sofia Panizzi
Roma, inizio di gennaio, le decorazioni degli alberi di Natale scintillano ancora nelle case, quando un’anomala ondata di calore colpisce la città, dove le temperature si alzano a poco a poco fino ad arrivare a 30 gradi. Mentre il caldo continua ad aumentare, si accentuano ansie e nevrosi: Gianna è una fanatica religiosa, la sua amica Pupa una pornostar in declino, padre Bill un prete italo-americano ex- eroinomane, Caterina un‘attrice che combatte l’alcolismo e cerca di ottenere la custodia del figlio affidato all’ex marito. Tutti in preda al caldo soffocante e alle loro rispettive dipendenze. Dopo il debutto con Magari, Ginevra Elkann scrive (con Chiara Barzini) e dirige una commedia nera, grottesca, triste, percorsa dall’ansia. Cast (soprattutto femminile) all star: Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Alba Rohrwacher, Greta Scacchi, Danny Huston, Riccardo Scamarcio.
VOLARE
di Margherita Buy, Italia, 2023, 100’ | Opera prima |
Cast: Margherita Buy, Anna Bonaiuto, Giulia Michelin, Euridice Axen, Francesco Colella, Elena Sofia Ricci
Attrice di successo, Annabì per tutta la vita ha sofferto di aviofobia, la paura di volare, a causa della quale ha dovuto rinunciare anche a importanti scritture. Ma adesso che sua figlia ha deciso di studiare in California, Annabì deve fare qualcosa e si iscrive a un corso all’aeroporto di Fiumicino. Autrice della sceneggiatura insieme a Doriana Leondeff e Antonio Leotti, Margherita Buy esordisce nella regia con una commedia per la quale prende ispirazione dalla propria dichiarata fobia del volo.
WIDOW CLICQUOT
di Thomas Napper, Francia, Regno Unito, 2023, 89’
Cast: Haley Bennett, Tom Sturridge, Sam Riley, Leo Suter, Natasha O’Keeffe, Anson Boon, Ben Miles Nel 1805, Barbe-Nicole Ponsardin, a soli ventisette anni, perse il marito, François Cliquot. Erano stati innamorati, nonostante il loro fosse stato un matrimonio combinato, e insieme avevano lavorato per sviluppare metodi innovativi nella produzione vinicola dell’azienda di famiglia. Nonostante l’ostracismo del codice napoleonico alle attività imprenditoriali femminili (con una piccola eccezione per le vedove) e la supponente perplessità del suocero, Barbe-Nicole si ostina a proseguire l’attività, a 360 gradi, dalla coltivazione alla vendita. E crea il Veuve Cliquot, lo champagne più famoso del mondo. Haley Bennett (Roxanne in Cyrano di Wright) impone la propria forza luminosa nella creazione di una figura femminile all’avanguardia, spinta dalla passione, non solo d’amore ma anche creativa, in un film ambientato nella Francia napoleonica ma memore delle atmosfere delle sorelle Brontë. Prodotto da Joe Wright.
FREESTYLE
ACCATTAROMA
di Daniele Costantini, Italia, 2023, 85’
Cast: Massimiliano Cardia, Simone De Bianchi, Samuel Garofalo, Francesco Cassibba, Elisa Sciotti, Alessandro Martellucci, Elisa Rocchetti, Daniele Cartocci, Martina Ballardini, Maria Elena Cianni, Maya Tenaglia, Krizia Moretti, Carolina Di Porto, Marianna Cipriani, Daniele Casalino
Vittorio, un uomo sui quarantacinque anni, un borgataro, una mattina si avvia da via del Mandrione, a piedi, per raggiungere il Rio della Grana, di cui conosce genericamente l’ubicazione. Sa soltanto che si trova “laggiù”, vicino alla borgata del Gelsomino, a “mille metri dalla camera da letto del Papa”. Deve incontrare un suo vecchio amico, Aurelio, che forse gli affiderà un lavoretto, forse gli darà dei soldi, forse niente. Ma, soprattutto, Vittorio vuole vedere il Rio della Grana, ne ha sentito parlare dai vecchi della borgata, deve essere bello. Durante il viaggio incontra ragazze e ragazzi del suo quartiere, che cercano di “svoltare la giornata”. E Vittorio comincia a raccontare le storie di Mamma Roma, di Stracci, di Accattone come se fossero davvero esistiti. Un percorso romano nel nome di Pier Paolo Pasolini.
DISPARARON AL PIANISTA (THEY SHOT THE PIANO PLAYER)
di Fernando Trueba, Javier Mariscal, Spagna, Francia, 2023, 103’ | Animazione |
Un giornalista newyorkese che sta scrivendo un libro sulla bossa nova, che invase la scena musicale mondiale negli anni ’60, decide di scoprire la verità sulla scomparsa di Francisco Tenório Júnior, celebre pianista di samba jazz, che sparì durante una tournée in Argentina nel 1976. Desaparecido. Documentario politico e appassionante indagine, durante la quale il protagonista va a parlare con la vedova, i figli, gli amici di Tenório e con gli altri grandi musicisti di quella stagione, costruita da Fernando Trueba attraverso una ricerca di anni (fu lui l’intervistatore cui Jeff Goldblum presta volto e voce), trasposta nei colori e nelle suggestioni di un’animazione che si fa cinema civile e percorsa dalle musiche di João Gilberto, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Vinicíus de Moraes e Paulo Moura.
GLI IMMORTALI
di Anne-Riitta Ciccone, Italia, 2023, 128’
Cast: David Coco, Gelsomina Pascucci, Pirjo Lonka, Roberta Sardella, Davide Valle, Georgia Lo Russo, Marco Luca Vulcano
Chiara lavora come tecnico delle luci nell'allestimento di uno spettacolo di teatro-danza dedicato a Dioniso, che punisce l'umanità per non aver creduto nella sua natura divina. Quando Vittorio, suo padre, piomba nella sua vita con un male che sembra una punizione divina, Chiara deve gestire la più universale e atavica realtà che gli esseri umani di ogni parte e tempo condividono. Quasi una tragedia greca riscritta dalla cineasta finnico-siciliana Anne-Riitta Ciccone (Le sciamane, I'm – Infinita come lo spazio) con gli stili e ritmi del cinema di fantascienza, nella quale la protagonista (Gelsomina Pascucci) si muove come sul palcoscenico del nostro mondo onirico.
JE’VIDA
di Katja Gauriloff, Finlandia, 2023, 99’
Cast: Agafia Niemenmaa, Heidi Juliana Gauriloff, Sanna-Kaisa Palo, Seidi Haarla, Erkki Gauriloff, Matleena Fofonoff
Un affascinante e toccante viaggio nel passato, un film in bianco e nero e in formato 4:3 che trascina lo spettatore in un mondo di memorie dolorose e identità perdute. Storia di resilienza e di indissolubili legami ancestrali, il film ci porta nella lontana Finlandia settentrionale ed è il primo lungometraggio nella lingua Skolt Sámi, ora parlata solo da poche centinaia di persone (i Sami della Lapponia sono l’unico popolo indigeno ufficialmente riconosciuto dall’Unione Europea). Seguendo la storia di Iida (Sanna-Kaisa Palo) una donna che ha abbandonato la sua comunità e la sua famiglia, la regista (di origine finnico- Skolt) esplora la distruzione delle civiltà indigene a causa di un’assimilazione forzata alle culture e politiche dominanti.
MOTHER, COUCH
di Niclas Larsson, Stati Uniti, Danimarca, Svezia, 2023, 96’ | Opera prima |
Cast: Ewan McGregor, Ellen Burstyn, Rhys Ifans, Taylor Russell, Lara Flynn Boyle, F. Murray Abraham, Lake Bell
In un emporio di mobili in mezzo alla campagna, una signora si siede su un divano verde. E rifiuta ostinatamente di rialzarsi, mentre i tre figli adulti, David, Gruffudd e Linda, cercano di smuoverla da lì, chiacchierano tra loro, tentano invano di sbrigare i loro impegni quotidiani. Adattata dal romanzo omonimo dello scrittore svedese Jerker Virdborg (l’autore dell’apocalittico Granchio nero, da cui è stato tratto il film di Adam Berg con Noomi Rapace), una commedia dell’assurdo nella quale immagini, ricordi, personaggi inaspettati, proprietari dell’emporio e figlie dimenticate, si mescolano ai caotici rapporti di una famiglia divisa, quasi sempre all’interno della scena claustrofobica dell’emporio. Cast d’eccezione, Ellen Burstyn, Ewan McGregor, Rhys Ifans, Lara Flynn Boyle, F. Murray Abraham, Taylor Russell, per l’esordiente svedese Niclas Larsson.
THE PERSIAN VERSION
di Maryam Keshavarz, Stati Uniti, 2023, 107’
Cast: Layla Mohammadi, Niousha Noor, Kamand Shafieisabet, Bijan Daneshmand, Bella Warda, Chiara Stella, Tom Byrne, Shervin Alenabi
Leila, giovane cineasta newyorkese decisa a diventare la Iranian-American Scorsese, raggiunge la sua numerosa famiglia, che la considera un’irrecuperabile ribelle, quando il padre deve sottoporsi a un intervento chirurgico. È lei stessa a raccontare le sue aspirazioni e la sua storia, guardando in macchina, dopo essere apparsa in burkini, reduce da una festa mascherata. “Una storia vera... o quasi vera” che si snoda tra gli States e l’Iran, tra oggi e il passato di sua madre e di sua nonna, signore (e attrici) come lei formidabili. Com’è formidabile il giovane attore british protagonista di Hedwig con cui Leila fa l’amore all’inizio. Colori, storie che scivolano dal dramma alla risata e al musical, con Cyndi Lauper e le sue ragazze che vogliono solo divertirsi e la testarda volontà delle donne di vivere e essere libere e felici. Il film di Maryam Keshavarz che ha entusiasmato il Sundance 2023.
À LA RECHERCHE
di Giulio Base, Italia, 2023, 90’
Cast: Anne Parillaud, Giulio Base
Nel 1974 una ricca donna francese commissiona a uno scalcinato sceneggiatore italiano un adattamento di Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, con l’intenzione di proporlo a Luchino Visconti. Per entrambi potrebbe essere una svolta, un riscatto, l’ultima chance. Giulio Base dirige un raffinato e sorprendente Kammerspiel recitato interamente in francese, dove i due protagonisti (interpretati da lui stesso e da una bravissima Anne Parillaud) diventano via via più ambigui, imprevedibili e anche oscuri. E dove, sullo sfondo di un’epoca colma di presagi, i grandi del cinema sono visti da lontano, dal punto di vista dei perdenti.
SEGNALI DI VITA
di Leandro Picarella, Italia, Svizzera, 2023, 106’ | Doc |
A Lignan, villaggio di poche anime nella Valle di Saint-Barthelemy in Valle d'Aosta, l’OAVDA – l’Osservatorio Astronomico della regione - scruta i cieli ogni notte. Come un campanile o un faro, il grande telescopio scandisce il tempo della piccola comunità montana. Durante l’inverno, l'astrofisico Paolo Calcidese, unico abitante della struttura, porta avanti le proprie ricerche scientifiche e sperimenta nuove tecnologie. Ma a causa di un incidente tecnico è costretto a mettere da parte gli astri e la solitudine per dedicarsi ad altre forme di vita finora non considerate: gli esseri umani. Realizzato con la partecipazione degli studenti di una scuola superiore di Alessandria, un film che parla di stelle, terra, cielo e fasi della vita.
TROPPO AZZURRO
di Filippo Barbagallo, Italia, 2023, 88’ | Opera prima |
Cast: Filippo Barbagallo, Alice Benvenuti, Martina Gatti, Brando Pacitto, Valeria Milillo, Valerio Mastandrea
Estate romana, che fare, a parte dei giretti in bici sulla riva del Tevere? Raggiungere i genitori al mare o l’amico del cuore a Ponza, o tentare di conquistare la coetanea bionda un po’ dark che non ci degna di uno sguardo? O andare a Rimini all’appuntamento con una ragazza appena conquistata? Indecisioni, timidezze, distrazioni e clamorose maldestrezze dei giovani, raccontati al suo esordio nella regia da Filippo Barbagallo, anche autore della sceneggiatura e interprete, insieme a Brando Pacitto, Martina Gatti, Alice Benvenuti e Valerio Mastandrea, nella parte di un padre gentile e un po’ disorientato. Commedia romantica e svagata, condotta con il ritmo e con lo sguardo dei giovani di oggi, con il frame che si restringe in formato cellulare o si frammenta in tanti rettangoli, fino a costruire un affresco ironico, minuzioso, partecipe.
WANTED
di Fabrizio Ferraro, Italia, 2023, 90’
Cast: Chiara Caselli, Denise Tantucci, Caterina Gueli, Giovanni Ludeno, Fulvio Luis Baglivi, Freddy Paul Grunert, Michelangelo Dalisi, Fabrizio Rongione
Il mistero di interi quartieri della metropoli che si svuotano di presenze umane. Un inquietante nuovo ordine che indaga e reprime. Le vite di tre donne si intrecciano in un ambiguo gioco di fughe e catture, in cui i ruoli di vittima e carnefice si scambiano fino a confondersi. Dopo I morti rimangono con la bocca aperta (in Concorso alla Festa del Cinema di Roma 2022), Fabrizio Ferraro realizza un film che prova a interrogare sul genere cinematografico e sui meccanismi del potere.
ALLO LA FRANCE
di Floriane Devigne, Francia, Svizzera, 2023, 78’ | Doc |
Nell’arco di appena quarant’anni, un servizio iconico come la cabina telefonica è diventato obsoleto. Inseguendo quella che all’inizio sembra solo una bizzarra ossessione, Floriane Devigne realizza uno dei documentari più originali di quest’anno. Un road movie ambientato nelle periferie e nelle province della Francia, fatto di incontri fortuiti, archeologia dei media e irresistibili clip di film noti e meno noti. E la cabina telefonica diventa simbolo delle promesse non mantenute del secolo scorso, umile vittima del cosiddetto progresso e feticcio di una generazione a cavallo di due millenni.
AND THE KING SAID, WHAT A FANTASTIC MACHINE
di Axel Danielson, Maximilien Van Aertryck, Svezia, Danimarca, 2023, 85’ | Doc |
La macchina fantastica (quella che fu così definita da Edoardo VII quando vide la ricostruzione della sua incoronazione fatta da Méliès) sono in realtà tante macchine: la camera oscura, la fotografia e lo sviluppo del movimento dei cavalli di Muybridge, il cinema, la televisione, e cellulari, autoscatti, video virali, lifestreams... In una parola: le immagini, l’uso che ne abbiamo fatto e il loro attuale sovraccarico, da Méliès a Capitol Hill all’Isis alle calamità naturali a YouTube a Leni Riefensthahl al messaggio da Terra allo spazio del Voyager. I cineasti svedesi Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck spaziano in un materiale d’archivio pressoché inesauribile, azzardano accostamenti ironici o traumatici, spinti principalmente dall’esigenza di dare un senso e costruire un pensiero critico rispetto alle informazioni che rischiano di travolgerci.
FELA, IL MIO DIO VIVENTE
di Daniele Vicari, Italia, 2023, 90’ | Doc |
Daniele Vicari elabora i materiali sul musicista nigeriano Fela Kuti (1938-1997) girati da Michele Avantario, il pionieristico videomaker morto nel 2003, che avrebbe voluto girare un film su di lui. E usa la voce di Claudio Santamaria per ricostruire due universi: da una parte la travolgente Roma fine anni ’70 di Renato Nicolini, dall’altra la vita di un genio della musica a cavallo tra Africa, funk e jazz. Un genio, Fela Kuti, che attrae un bianco nel suo mondo magico e animista, e che al tempo stesso si fida ciecamente di lui. Il risultato è un racconto a più strati, picaresco quando descrive il tour italiano di Fela, toccante quando ne racconta la morte.
GRANDMOTHER’S FOOTSTEPS
di Lola Peploe, Francia, 2023, 64’ | Doc |
Lola Peploe racconta la storia di sua nonna Clotilde Brewster Peploe (1915-1997), pittrice che visse tra l’Italia e la Grecia e fu madre degli sceneggiatori e registi Clare e Mark Peploe. Un viaggio nella memoria di più generazioni di donne, è anche il ritratto di un’Europa che vive ancora nel mito del Grand Tour e del Mediterraneo, e che viene spazzata via dalle guerre. Con personaggi straordinari, travolgenti amori epistolari e quadri di sorprendente bellezza da riscoprire. Con una delle ultime testimonianze di Bernardo Bertolucci, che fu marito di Clare Peploe.
IN BED WITH GONDRY
di François Nemeta, Francia, 2023, 52’ | Doc |
Un ritratto intimo e personale del geniale regista di Se mi lasci ti cancello e Be Kind Rewind. Nel corso di una notte insonne, Michel Gondry discute delle sue influenze, dei suoi sogni e dei suoi incubi e rivela i segreti del suo originale e impareggiabile processo creativo.
JEFF KOONS. UN RITRATTO PRIVATO
di Pappi Corsicato, Italia, 2023, 100’ | Doc |
Passando per l’America, l’Europa e il Qatar, Pappi Corsicato, autore di più di quaranta documentari sull'arte contemporanea, indaga il metodo e le radici di un artista che è andato oltre Andy Warhol nell’infrangere le barriere tra alto e basso Kitsch e sublime. Attraverso le parole di Koons, della sorella, della moglie e dei figli, ma anche di critici e galleristi, entriamo nella mente di un creatore provocatorio e visionario, che è partito dall’amore per l’Italia e per l’arte del Rinascimento.
KIM’S VIDEO
di David Redmon, Ashley Sabin, Stati Uniti, 2023, 88’ | Doc |
Youngman Kim aveva ventun anni nel 1979, quando dalla Corea del Sud arrivò a New York, dove aprì una lavanderia dove si potevano occasionalmente noleggiare film in VHS. Il commercio dei video si rivelò così fruttuoso da diventare l’attività principale. Nacque così “Kim’s Video”, un mondo a parte, con cinque diversi negozi a Manhattan nei quali classici, sperimentali, serie B, autori europei, avanguardie, generi si mescolavano. Il paradiso dei cinefili, che chiuse nel 2007. Nel 2009, Kim regalò il tutto all’istituzione che aveva garantito di conservare, digitalizzare e lasciare aperta al pubblico la sterminata collezione: il comune di Salemi, in Sicilia, del quale era sindaco Vittorio Sgarbi. Gli autori partono da questi antefatti per raccontare la loro ricerca della collezione, sepolta a Salemi nell’incuria e nell’oblio. E il suo salvataggio, con la “complicità” di tanti maestri del cinema.
NINO MIGLIORI. LA FESTA CHE ROVESCIA IL MONDO PER GIOCO
di Elisabetta Sgarbi, Italia, 2023, 35’ | Doc |
Dopo Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza, Elisabetta Sgarbi fa uscire il grande fotografo nato nel 1926 dalla sua Wunderkammer: e lo porta tra le macchine immaginifiche, surreali e barocche del carnevale di Viareggio, che nel 2023 ha festeggiato il suo centocinquantesimo anniversario. Mentre Migliori trova una nuova fonte di ispirazione, il film diventa anche una struggente storia d’amore. Le immagini dialogano con i testi inediti di Vittorio Sgarbi e di Sandro Veronesi, letti da Tony Laudadio, e con le musiche fantasmagoriche di Mirco Mariani degli Extraliscio.
OBSESSED WITH LIGHT
di Sabine Krayenbühl, Zeva Oelbaum, Stati Uniti, Francia, Germania, 2023, 90’ | Doc |
Loïe Fuller, nome d’arte di Marie Louise Fuller: l’attrice e danzatrice americana formatasi nel burlesque, nei circhi e negli spettacoli di varietà che, negli anni ’90 dell’800, scritturata dalle Folies Bergère di Parigi, ne divenne una star. Ritratta da Toulouse-Lautrec, amata dai simbolisti, ispiratrice dell’Art Nouveau, nei suoi spettacoli combinava la danza, le spirali di tessuto e la luce, riflessa da dietro o dal basso attraverso il pavimento di vetro che aveva ideato. Si trasformò nella “Fata della luce”, fu ripresa (soprattutto nella sua Danza serpentina) da Georges Méliès e Alice Guy e influenzò i primi film di René Clair. Artista visionaria, inventrice con Isadora Duncan della danza moderna, personalità decisa e anticonformista, con le sue fantasmagoriche evoluzioni ha continuato a ispirare artisti contemporanei, come dimostrano le testimonianze di Taylor Swift, Red Hot Chili Peppers, Shakira, Bill T. Jones, William Kentridge e altri nel bel film di Zeva Oelbaum e Sabine Krayenbühl, le autrici di Ahead of Time e Letters from Baghdad.
LA PITTURESSA
di Fabiana Sargentini, Italia, 2023, 80’ | Doc |
Anna Paparatti: ottantasette magnifici anni e ancora tanta voglia, non solo di raccontare, ma soprattutto di inventare, disegnare, costruire mandala, labirinti e giochi dell’oca, comprare matite e pennarelli. Una delle straordinarie figure che animarono la Roma delle avanguardie artistiche degli anni ’60 e ’70, artista, scopritrice e musa, compagna storica di Fabio Sargentini, dalla cui galleria L’Attico passarono artisti e intellettuali, oggetto di una mostra nel 2021 e poi, nel 2022, chiamata da Maria Grazia Chiuri a curare le scenografie delle sfilate della Maison Dior. Oggi protagonista del film girato dalla figlia Fabiana Sargentini: un’immersione negli oggetti, i caftani, le sciarpe, i gioielli, gli idoli buddhisti della casa di Anna, un dialogo curioso e molto umano tra madre e figlia, un percorso nella vita, nei ricordi, nelle foto di entrambe.
SHAKESPEA RE DI NAPOLI
di Ruggero Cappuccio, Nadia Baldi, Italia, 2023, 90’
Cast: Alessandro Preziosi, Giovanni Esposito, Jacopo Rampini, Emanuele Zappariello, Peppe Servillo, Elio De Capitani, Claudio Di Palma, Alfonso Postiglione, Fulvio Cauteruccio
“Non fui uomo. Non fui mai donna. Fui quello che per anni si era nascosto in fondo al mio nome. Desiderio fui, desiderio di essere quello che volevo essere”. Parole di W. H. (Will Heart: Desiderio e Cuore), il misterioso personaggio cui sono dedicati i 154 Sonetti di Shakespeare, via via individuato in gentiluomini diversi, che Ruggero Cappuccio, nella sua inventiva, lussureggiante fiaba partenopeo-shakespeariana divenuta oggi un film, identifica nel giovane bellissimo attore napoletano che il drammaturgo portò con sé in Inghilterra per fargli interpretare le sue eroine. Tra il mare, le rocce, il villaggio e il castello nel quale si svolge un’ambita festa di Carnevale, la sonorità della lingua napoletana si fonde con gli endecasillabi del Bardo, mentre Alessandro Preziosi ripercorre la propria fantasiosa avventura inglese.
LA SOLITUDINE È QUESTA
di Andrea Adriatico, Italia, 2022, 98’ | Doc |
Sette scrittori italiani “under 40” e otto città italiane (più Berlino) per raccontare le atmosfere, le suggestioni, l’attualità dell’opera di Pier Vittorio Tondelli, scomparso a soli trentasei anni nel dicembre del 1991. Dalla nativa Correggio a L’Aquila (dove Altri libertini fu denunciato e sequestrato), da Rimini a Bologna, da Firenze a Roma fino a Milano, Jonathan Bazzi, Angela Bubba, Viola Di Grado, Paolo Di Paolo, Claudia Durastanti, Alessio Forgione, Alcide Pierantozzi ci immergono nei libri di Tondelli, mentre gli intervist-attori Lorenzo Balducci e Tobia De Angelis incarnano i personaggi che ne emergono. Definito dagli autori un “road doc movie”, La solitudine è questa (da una frase del suo ultimo romanzo, Camere separate) è diretto da Andrea Adriatico, anche sceneggiatore insieme a Grazia Verasani e Stefano Casi.
TAKING VENICE
di Amei Wallach, Stati Uniti, 2023, 98’ | Doc |
A metà degli anni ’60, mentre nella sua arte rivoluzionaria Robert Rauschenberg assembla spazzatura di strada e immagini del mercato di massa per riflettere su ciò che è reale e ciò che è trascurato nel mondo che lo circonda, a Washington il Dipartimento di Stato sceglie proprio lui come inconsapevole arma segreta. La missione: portare a casa il Gran Premio alla Biennale di Venezia del 1964. Gli Stati Uniti, in perenne competizione con l’Unione Sovietica, vogliono mostrare i muscoli come leader del mondo libero e hanno individuato l’artista che li aiuterà nei loro piani in Rauschenberg, che naturalmente è del tutto inconsapevole dei trucchi che la squadra americana sta allestendo per garantirgli la vittoria. Diretta dalla documentarista, critica d’arte e giornalista Amei Wallach, una storia surreale di aggressività, ignoranza e, soprattutto, di grande arte.
TEHACHAPI
di JR, Francia, 2023, 92’ | Doc |
Tehachapi è un carcere di massima sicurezza in California, dove lo street artist francese JR per tre anni sviluppa un programma di fotografia coinvolgendo i detenuti ma anche familiari, secondini e persone sopravvissute a crimini. La sua arte, celebre per i ritratti fotografici di enormi dimensioni, trova qui nuove declinazioni: rappresentazione di gente comune; riqualificazione di non-luoghi; riabilitazione di persone che imparano a vedere in modo diverso se stessi, le mura della prigione e lo spazio vuoto del deserto circostante. Per chiedersi se l’arte può davvero cambiare il mondo e come possono cambiare le persone.
WHO TO LOVE
di Giorgio Testi, Italia, 2023, 30’
Cast: Dave Stewart, Greta Scarano, Mokadelic
Dopo aver realizzato video, show e riprese live di concerti per i Blur, gli Oasis, Sting, i Rolling Stones, i London Grammar, Giorgio Testi dirige il video di finzione di trenta minuti Who To Love, creato da Dave Stewart insieme all’album dallo stesso titolo di prossima uscita. La protagonista è Adalyn, una cantante che tenta di superare ansia e solitudine attraverso l’alcol e le droghe e che si trova sbalzata in uno stato di dissociazione proprio durante un concerto televisivo dal vivo. Insieme a Greta Scarano, Dave Stewart e i Mokadelic. Il film sarà presentato insieme a un live show esclusivo che vedrà la presenza della leggenda della musica Dave Stewart insieme ai Mokadelic e Greta Scarano.
PROIEZIONI SPECIALI
LA BUSSOLA – IL COLLEZIONISTA DI STELLE
di Andrea Soldani, Italia, 2023, 75’ | Doc |
Il 4 giugno del 1955, Renato Carosone e la sua orchestra inaugurano a Le Focette, in Versilia, La Bussola. Il proprietario e impresario è un giovane appassionato e testardo, con un senso preciso dello spettacolo e delle evoluzioni successive della cultura musicale italiana: Sergio Bernardini, che nei decenni successivi riesce a portare nel locale le maggiori star internazionali, scopre talenti, rischia su interpreti raffinati e di nicchia. Impressionante la lista degli artisti che si sono esibiti a Bussola, Bussolotto (al piano di sopra, raccolto, per il jazz di Chet Baker e Romano Mussolini) e Bussoladomani (il teatrotenda con 6 mila posti inaugurato nel 1976, nel quale nel 1978 diede il suo ultimo concerto Mina). La storia di Bernardini, delle sue scommesse e dei suoi teatri, è ripercorsa nel bel film di Soldani attraverso le parole di chi l’ha conosciuto e ha lavorato con lui e i magnifici materiali d’archivio.
ENIGMA ROL
di Anselma Dell'Olio, Italia, 2023, 94’ | Doc |
Esiste il paranormale? Esistono altre dimensioni oltre quella in cui viviamo? E persone capaci di penetrarvi? Gustavo Rol, forse, era una di queste persone; o forse era solo un mistificatore, come qualcuno l’ha definito. Dopo i suoi documentari su Marco Ferreri, Federico Fellini e Franco Zeffirelli, Anselma Dell’Olio si dedica al celebre sensitivo torinese amico e consulente di tanti cineasti, intellettuali e imprenditori italiani. Ne ricostruisce la vita attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto e di chi ha assistito ai suoi esperimenti, tenendoci sempre in bilico tra dubbio e meraviglia, tra ragione e illusione.
HIGH & LOW – JOHN GALLIANO
di Kevin Macdonald, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, 2023, 116’ | Doc |
“Ho fatto una cosa disgustosa, una cosa ripugnante. È stato orribile”, dice John Galliano, immenso talento artistico, dal 1996 direttore creativo della Maison Dior, per la quale debuttò con la leggendaria collezione Les incroyables, ispirata alla Rivoluzione francese. Nato a Gibilterra, studi alla St. Martin’s School di Londra, eccentrico, inventivo, provocatorio, colto, mescola nelle sue spettacolari creazioni storia, miti dell’alta moda, letteratura, cinema, arte, punk e clochard. Finché nel 2010 viene ripreso in un caffè del Marais parigino mentre, ubriaco, si abbandona a invettive antisemite: è quella la cosa disgustosa cui si riferisce Galliano, che non ricorda nulla di quel momento. A causa del quale è costretto a uscire di scena. Kevin Macdonald (ottimo documentarista e intervistatore) ripercorre insieme a lui la sua storia in un film trascinante quanto le sue sfilate.
L'IMPERO DELLA NATURA. UNA NOTTE NEL PARCO DEL COLOSSEO
di Luca Lancise, Marco Gentili, Italia, 2023, 100’
All'ombra del Colosseo, tra le vestigia dell'Impero, si nasconde un ecosistema unico al mondo che emerge quando cala il silenzio tra i ruderi del Foro Romano. Con un accesso esclusivo al Parco Archeologico del Colosseo scopriremo le vite di numerose e insospettabili specie animali che hanno fatto delle rovine millenarie la loro nuova casa. Vivremo incontri ravvicinati con rospi smeraldini, granchi preistorici, conigli eremiti, calabroni, e tanti altri sorprendenti abitanti di questo pianeta nascosto, dove gli unici esseri umani - quando i turisti se ne vanno - sono i religiosi che abitano gli antichi conventi sul colle Palatino. L'evoluzione di questi animali nel cuori più antico di Roma ci mostrerà come la Natura si adatti ai caotici ambienti urbani.
IO, NOI E GABER
di Riccardo Milani, Italia, 2023, 135’ | Doc |
Il signor G: “Mi chiamo G”, “No, guarda che io mi chiamo G”. Doppio Giorgio Gaber, oppure Gaber e Mina in un duetto televisivo, uno dei tanti, preziosi brani d’archivio che raccontano la storia, la musica, il teatro di Gaber, dal tenero, oggi malinconico, Non arrossire degli esordi al rock nel quale si confrontava con Celentano, dai surreali numeri con Jannacci alle canzoni milanesi con Maria Monti, dall’enorme popolarità televisiva al ritorno al teatro puro, quando Gaber decise di esibirsi solo sul palcoscenico, dando voce al suo impegno politico e culturale attraverso l’invenzione, insieme a Sandro Luporini, del Teatro Canzone. A vent’anni dalla scomparsa dell’artista, anche attraverso la voce di famigliari e amici, Riccardo Milani ne ripercorre la carriera e ne ricostruisce la personalità, sottolineando l’importanza della sua musica e delle sue indimenticabili parole.
KRIPTON
di Francesco Munzi, Italia, 2023, 107’ | Doc |
Il film nasce da progressivi avvicinamenti, all’interno di due strutture psichiatriche della periferia di Roma, ad alcuni ragazze e ragazzi affetti da malattie psichiche, sei giovani che hanno deciso volontariamente di ricoverarsi e che combattono con disturbi diversi. Il regista Francesco Munzi, dopo l’excursus sulle speranze e le paure dei giovani di Futura (realizzato insieme a Pietro Marcello e Alice Rohrwacher), si rivolge a un microcosmo, narrando la quotidianità dei protagonisti, lo sviluppo delle loro relazioni, le rispettive soggettività. Attraverso una ricerca minuziosa e condivisa, emerge la loro voce, la loro condizione estrema, che la lingua del cinema trasforma in una possibile metafora del nostro tempo.
MARIA CALLAS LETTERE E MEMORIE – MONICA RACCONTA MARIA
di Tom Volf, Italia, 2023, 80’ | Doc |
Il film racconta il tour internazionale, dal novembre 2019 al gennaio 2023, dello spettacolo teatrale Maria Callas: lettere e memorie, interpretato da Monica Bellucci e diretto da Tom Volf. Un confronto tra due epoche, quella di oggi e quella di ieri, e la sintonia tra due donne che, anche se provengono da ambiti diversi, sono accomunate dall’amore per l’arte. Dopo Maria by Callas del 2017, Tom Volf torna sulla “Divina” della lirica del XX secolo, ripercorrendone la vita, dall’infanzia a New York agli anni trascorsi ad Atene, dal debutto alla fama internazionale alle passioni personali. I materiali d’archivio si fondono con la musica e con l’appassionata interpretazione di Bellucci.
LA MEMORIA INFINITA (THE ETERNAL MEMORY)
di Maite Alberdi, Cile, 2023, 84’ | Doc |
Augusto Góngora e Paulina Urrutia: una coppia importante nella cultura cilena, lui giornalista culturale e politico anche televisivo, impegnato a tenere viva la memoria delle atrocità della dittatura di Pinochet, lei attrice teatrale e cinematografica (Fuga di Larraín), regista ed esponente politica (fu anche Ministro della cultura). Nel 2014 a Góngora fu diagnosticato l’Alzheimer e da allora la coppia si impegna contro la malattia. Maite Alberdi li segue nella loro battaglia quotidiana, fatta di tenerezza, impegno e sense of humor, attraverso un montaggio di materiali d’archivio, vecchi video privati e riprese recenti.
MISERICORDIA
di Emma Dante, Italia, 2023, 95’
Cast: Simone Zambelli, Simona Malato, Tiziana Cuticchio, Milena Catalano, Fabrizio Ferracane, Carmine Maringola, Sandro Maria Campagna, Marika Pugliatti, Georgia Lorusso, Rosaria Pandolfo
I piedi di un neonato dissolvono nei piedi di un adulto, un ragazzo magro magro che balla nudo tra le rocce: Arturo vive in un mondo ai margini, una baraccopoli cadente tra il mare e il monte. Orfano e menomato, è accudito da Anna, Nuzza e Bettina, tre prostitute amiche di sua madre, che di giorno sferruzzano e cuciono instancabili e di notte lavorano. Dopo Via Castellana Bandiera e Le sorelle Macaluso, Emma Dante trasporta sotto la luce della Sicilia e, in parte, in esterni l’universo famigliare e ferino di Misericordia, che in teatro era chiuso nel buio di una stanza. Accorato e dolente, acceso dai colori fiammanti degli abiti e delle lane e dall’azzurro fondo del mare, un pietoso e indignato atto di fede nella forza e nell’umanità delle donne, materne lottatrici in un mondo di maschi disgustosi.
MUR
di Kasia Smutniak Italia, 2023, 107’ | Doc |
Per il suo esordio nella regia, l'attrice Kasia Smutniak si reca nella zona rossa proibita della Polonia per far luce sulle politiche di confine del suo Paese e sulla crisi dei rifugiati nell’Unione Europea. Da bambina, Smutniak giocava sotto la finestra della nonna, affacciata sulle mura di quello che mezzo secolo prima era il ghetto ebraico di Łódź. Seppur lasciando la sua terra natale da giovane, l’autrice ha mantenuto uno stretto legame con il suo luogo di nascita, dove oggi è tornata, con un’attrezzatura tecnica leggera e l’aiuto di attivisti locali, per filmare un altro muro: quello al confine con la Bielorussia, la barricata d'acciaio di 186 chilometri, costruita per respingere i migranti che tentano di entrare nell’Unione Europea in cerca di rifugio. Mur sfrutta il ritmo di un thriller per documentare e informare su muri insormontabili e costruiti per dividere arbitrariamente gli esseri umani. Un’indagine coraggiosa sull’ipocrisia dell’Europa moderna.
POSSO ENTRARE? AN ODE TO NAPLES
di Trudie Styler, Italia, 2023, 107’ | Doc |
Innamorati dell’Italia, non solo della Toscana, ma anche di Napoli: Sting e la moglie Trudie Styler, attrice, produttrice e regista che, dopo The Sweatbox e Freak Show, ha realizzato proprio a Napoli il suo terzo lungometraggio. Girato tra i vicoli popolari e i quartieri borghesi, con Dante Spinotti alla fotografia, il film attraversa le anime della città, dal cibo al Vesuvio, dalle opere d’arte al teatro dell’arte messo sempre in scena nella vita quotidiana, facendo risaltare i contrasti che la rendono una città unica, fatta di “luce e oscurità, vita e morte”. Al centro naturalmente la musica. Tra i collaboratori, il rapper Clementino e lo street artist Jorit.
ROMA, NUDA E SANTA
di Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Ciprì, Italia, 2023, 91’ | Doc |
“Roma, nuda e santa” è un viaggio nella notte romana dove Roberto D’Agostino racconterà all'amico Marco Giusti, ripresi da Daniele Ciprì, perché Roma è una città, come la sedia elettrica è una sedia. Città unica e infernale, capace di tutto. D’accordo con Vincent van Gogh (“La notte è la cosa migliore che possa accadere al giorno. La notte è più colorata”), Dago & Giusti intraprendono il viaggio al calar delle tenebre perché è di notte che si percepisce meglio il frastuono del mondo. È di notte che il cambiamento dei costumi sociali s’impone. È la notte che racconta al meglio quello che sta succedendo alla nostra vita, più di qualsiasi saggio sociologico.
QUATTRO QUINTI
di Stefano Urbanetti, Italia, 2022, 66’ | Doc |
Un docufilm appassionato sul calcio dei non vedenti che ha per protagonisti i giocatori della Roma nella fase finale della stagione – lo spogliatoio, gli allenamenti, le partite. Ognuno racconta il suo mondo interiore e come ha trasformato il deficit visivo in una bellissima risorsa.
RULE OF TWO WALLS
di David Gutnik, Ucraina, 2023, 77’ | Doc |
In scenari di guerra e scontri, uno dei luoghi più sicuri per trovare rifugio durante i bombardamenti pare sia tra due mura. Diretto da David Gutnik, Rule of Two Walls segue artisti di ogni estrazione e pratica nell’Ucraina del 2022. Paesaggi artistici vulnerabili, talvolta completamente danneggiati: da un’agghiacciante veduta aerea del Teatro Drammatico Regionale di Donetsk a Mariupol’, mentre ascoltiamo un’attrice che vorrebbe continuare a fare il suo lavoro, alle gallerie vuote del Museo Nazionale di Kiev. In questi ultimi mesi, molti artisti ucraini continuano a fare le valigie per lasciare il Paese, ma molti altri decidono di restare in Ucraina, per portare avanti l'impegno a preservare e ricostruire una cultura al momento sotto attacco e senza nessuna speranza in vista.
SCARROZZANTI E SPIRITELLI. 50 ANNI DI VITA DEL TEATRO FRANCO PARENTI
di Michele Mally, Italia, 2023, 71’ | Doc |
“Tutti i fatti umani, tutte le azioni umane cominciano sempre con un sogno. I sogni sono sempre espressi in parole. Il termine ebraico ‘davar’ vuol dire nello stesso tempo parola e azione”. Non potrebbero esserci frasi più giuste, continua Carlo Cecchi, per descrivere il teatro. La frase è quella che Amos Oz nel 2007 scrisse su un foglietto deposto tra le assi del palcoscenico del Teatro Franco Parenti, che stava per essere riaperto. Il 16 gennaio del 2023, il cinquantesimo anniversario del teatro è stato celebrato con una serata ideata da Andrée Ruth Shammah che, con gli amici e i collaboratori, rievoca i momenti, le voci, i volti di questo “teatro mondo”, alla cui nascita e crescita lei contribuì giovanissima insieme a Franco Parenti e Giovanni Testori. Raccolti attorno a un piccolo fuoco acceso sul palcoscenico, si susseguono tutti, mentre s’inseguono immagini dei grandi spettacoli e brani del dialogo tra Filippo Timi e Shammah nel foyer.
TANTE FACCE NELLA MEMORIA
di Francesca Comencini, Italia, 2023, 80’
Cast: Lunetta Savino, Mia Benedetta, Bianca Nappi, Carlotta Natoli, Simonetta Solder, Chiara Tomarelli
Sei donne, sedute in fila l’una accanto all’altra sullo sfondo scuro e spoglio di un teatro, raccontano. Si chiamano Lucia Ottobrini, Carla Capponi, Luisa Musu, Ada Pignotti, Vera Simoni, Gabriella Polli, sono mogli, madri e figlie di sei di quei 335 uomini che furono fucilati e interrati in una fossa comune il 24 marzo del 1944 alle Fosse Ardeatine. Popolane o piccolo borghesi, gappiste o figlie di generali e ingegneri: tutte devono e vogliono raccontare, con pena, rabbia e testardaggine. Francesca Comencini porta sullo schermo lo spettacolo teatrale da lei curato con Mia Benedetta, tratto dalle registrazioni raccolte da Alessandro Portelli tra il 1997 e il 1999, un lancinante racconto orale cui il ritmo del montaggio conferisce una suspense dolorosa ed emozionante.
UNFITTING
di Giovanna Mezzogiorno, Italia, 2023, 9’
Cast: Carolina Crescentini, Ambra Angiolini, Fabio Volo, Massimiliano Caiazzo, Marco Bonini, Moira Mazzantini
La protagonista Giovanna (Carolina Crescentini) subisce un susseguirsi di ordinaria crudeltà da parte della regista (Ambra Angiolini), del produttore (Fabio Volo), dell’addetto stampa (Marco Bonini), mentre una sola voce si erge in sua difesa: quella di un giovane attore (Massimiliano Caiazzo). L’agente di Giovanna è interpretata da Moira Mazzantini. La canzone “Il paradiso dei bugiardi” è di Tiziano Ferro. L’esordio alla regia di Giovanna Mezzogiorno in una produzione One More Pictures in collaborazione con Grazia e Bulgari.
UOMINI IN MARCIA
di Peter Marcias, Italia, 2023, 75’ | Doc |
Tra gli archivi della Cineteca Sarda, Peter Marcias trova la documentazione video di un evento oggi dimenticato, che fra il 1992 e il 1993 coinvolse ventisette comuni del Sulcis Iglesiente. Una grande mobilitazione delle forze sindacali, politiche e sociali per chiedere un nuovo sviluppo per il territorio. Ma che cosa era successo prima? E soprattutto: che cosa è successo dopo? Marcias parte dal passato per raccontare le ingiustizie del mondo del lavoro odierno; e si fa illuminare da tre testimoni: il suo maestro Gianni Loy, professore di diritto del lavoro, e due grandi registi come Laurent Cantet e Ken Loach.
VIA SICILIA 57/59. GIORGIO ALBERTAZZI. IL TEATRO È VITA
di Pino Strabioli, Fabio Masi, Italia, 2023, 60’ | Doc |
Nel 2015, Giorgio Albertazzi tentò di promuovere la riapertura del Teatro delle Arti di Roma, inaugurato nel 1937 e abbandonato da decenni. Quel teatro chiuso torna a vivere attraverso i ricordi di Albertazzi, fermati con cura dall’amico Alessandro Giupponi, dai quali emergono con una vitalità lieve e struggente i segni di Guttuso o De Pisis, le note di Petrassi e Stravinskij, le voci delle due “Anne” (Magnani e Proclemer) e ancora Tofano, Eduardo, Gassman, Vittorio De Sica, Fellini, Carmelo Bene. Questo filmato, insieme a materiali d’archivio della Rai e dell’Istituto Luce, rappresenta il cuore del film scritto e diretto da Strabioli e Masi per celebrare il centenario della nascita di Giorgio Albertazzi.
ZUCCHERO – SUGAR FORNACIARI
di Valentina Zanella, Giangiacomo De Stefano, Italia, 2023, 100’ | Doc |
Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano documentano il recente tour mondiale sold out di Zucchero Fornaciari attraverso le capitali europee, il Nord America, l’Oceania. Tutto inizia proprio con uno di questi concerti: mentre i musicisti si preparano, lui scalda la voce prima di salire sul palco. Poi torniamo indietro: a fine anni ’50, a Roncocesi, profonda provincia emiliana, dove cominciano a echeggiare la malinconia del blues, la carica sessuale dell’R&B, le lacrime del soul. E il giovane Fornaciari capisce che quell’energia dei neri d’America è molto simile alla stessa che lui sta respirando proprio lì, alla periferia di tutto. Un racconto intimo e profondo, dove l’artista si racconta con generosità e coinvolgimento: dagli attacchi di panico, alle ansie, fino a una profonda depressione, e soprattutto la sua musica, la sua storia di musicista e showman globale.
BEST OF 2023
ANATOMIE D’UNE CHUTE
di Justine Triet, Francia, 2023, 150’
Cast: Sandra Hüller, Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Antoine Reinartz, Samuel Theis, Jehnny Beth, Saadia Bentaïeb, Camille Rutherford, Anne Rotger, Sophie Fillières
Un bello chalet immerso nella quiete e nella neve delle Alpi francesi. Vi risiede una coppia di scrittori con il figlio undicenne, che ha perso la vista dopo un incidente. Il corpo di Vincent, il marito, è precipitato dalla finestra e giace sulla neve. Una caduta che potrebbe non essere accidentale. Comincia così e si riavvolge su se stessa, nei ricordi e nelle testimonianze del processo in cui la moglie è sospettata di uxoricidio, la nuova storia al femminile narrata da Justine Triet, dopo quelle di Tutti gli uomini di Victoria, La bataille de Solférino e Sibyl: una storia di spaesamento (la moglie è tedesca e i coniugi si sono conosciuti a Londra), parlata in tre lingue, stretta tra analisi famigliare e dramma processuale. Palma d’oro a Cannes 2023 e Palm Dog a Messi, il border collie che interpreta Snoop, il cane guida del figlio.
CATCHING FIRE: THE STORY OF ANITA PALLENBERG
di Alexis Bloom, Svetlana Zill, Stati Uniti, 2023, 112’ | Doc |
Basato sulle memorie inedite di Anita Pallenberg e narrato da Scarlett Johansson, il documentario racconta la storia di un’impenitente rock’n’roller, un’attrice, musa e madre che salì alla ribalta negli anni ’60 e ’70. Anita ci introduce nel suo mondo, con l’aiuto di amici e famigliari, che includono i figli Marlon e Angela e il loro padre Keith Richards. Home movies e fotografie di famiglia esplorano la vita con i Rolling Stones, in un racconto dolceamaro che oscilla tra trionfo e crepacuore. Da Barbarella alle Alpi svizzere al Lower East Side di New York, Anita Pallenberg era una donna all’avanguardia.
LA CHIMERA
di Alice Rohrwacher, Italia, Francia, Svizzera, 2023, 134’
Cast: Josh O’Connor, Carol Duarte, Isabella Rossellini, Alba Rohrwacher, Vincenzo Nemolato
Arthur, un inglese nullafacente, bello e arruffato e da poco uscito di prigione, torna in una cittadina rurale della Toscana alla ricerca di reliquie etrusche e del suo amore perduto e, con qualche esitazione, riallaccia i rapporti con un gruppo di tombaroli. Ambientato nella Toscana degli anni ’80 (mirabilmente fotografata da Hélène Louvart con continue alternanze tra 35 mm, Super 16 e 16 mm), interpretato da Josh O’Connor (l’allora principe Carlo in The Crown) e impreziosito dalla presenza di Isabella Rossellini, Carol Duarte e Alba Rohrwacher, il nuovo film di Alice Rohrwacher è una discesa onirica sospesa tra il mondo della veglia e quello del sonno, eternamente in bilico tra antico e moderno. La storia di una terra e dei suoi meravigliosi segreti, che l’autrice tesse all’interno di una dimensione favolistica e incantata. In concorso a Cannes 2023.
EUREKA
di Lisandro Alonso, Francia, Argentina, Germania, Portogallo, Messico, 2023, 146’
Cast: Viggo Mortensen, Chiara Mastroianni, Alaina Clifford, Sadie Lapointe, Villbjørk Malling, Adanilo, Marcio Marante, Luisa Cruz, Rafi Pitts
Un viaggio attraverso tre storie ambientate in territori tremendamente diversi tra loro, che riflettono sulle vite funestate dalla violenza coloniale. Viggo Mortensen e Chiara Mastroianni interpretano un neo- western in bianco e nero su un taciturno pistolero in cerca di vendetta. Una poliziotta nativa americana (la meravigliosa Alaina Clifford) attraversa nei suoi pattugliamenti notturni la riserva di Pine Ridge nel South Dakota, rivelando una comunità tormentata dalla dipendenza e dalla povertà. Infine, i lavoratori indigeni cercano l'oro e raccontano i loro sogni di vita nella magnifica foresta pluviale brasiliana degli anni ’70. Poliedrico come sempre, il regista argentino Lisandro Alonso (La Libertad, Jauja) continua a deliziare e provocare, passando da un segmento all'altro e creando un’esperienza estetica e sensoriale di grande impatto. A Cannes Première 2023.
FIREBRAND
di Karim Aïnouz, Regno Unito, 2023, 120’
Cast: Jude Law, Alicia Vikander, Simon Russell Beale, Eddie Marsan, Ruby Bentall, Bryony Hannah, Sam Riley
Catherine Parr: di nobili origini, colta, ricca, a trent’anni due volte vedova, andata poi sposa a Enrico VIII, il re d’Inghilterra e Irlanda di carattere e appetiti alquanto aggressivi. Fu la sesta moglie, quella che si salvò, che non fu né ripudiata né giustiziata. Alicia Vikander affronta con grinta il personaggio della consorte nominata reggente dal re in guerra, sospetta di simpatie protestanti e libertarie, educatrice materna dei figli di precedenti matrimoni reali (Elisabetta I compresa, che la definì l’unica madre che aveva avuto). Di fianco a lei, Jude Law in una memorabile incarnazione di un sovrano torreggiante, sanguigno, dolorante, mostruoso. Dopo lo splendido mélo La vita invisibile di Eurídice Gusmão, Karim Aïnouz mette in scena con vigore e crudeltà un ferino dramma elisabettiano. In concorso a Cannes 2023.
KISS THE FUTURE
di Nenad Čičin-Šain, Stati Uniti, Irlanda, 2023, 103’ | Doc |
23 settembre 1997: gli U2 si esibiscono a Sarajevo liberata davanti a 45.000 persone, come avevano promesso nel 1993 quando, durante il tour televisivo Zooropa, si erano collegati con la città assediata dall’esercito serbo e avevano dato la parola agli abitanti. La musica, il rock in particolare, come dichiarazione di vita, indipendenza, libertà, ribellione, il tutto orchestrato da Bill S. Carter, attivista statunitense impegnato negli aiuti umanitari, giornalista e regista, sul cui memoir del 2004 Fools Rush In è basato il film scritto da Carter e diretto da Nenad Čičin-Šain (The Time Being), nel quale immagini d’archivio, di guerra e di musica, si mescolano alle riflessioni di testimoni come la giornalista Vesna Andree Zaimović e il marito Senad Zaimović, Bill Clinton, The Edge, Adam Clayton, Matt Damon e Ben Affleck (produttori del film), Bono, che dal palco grida: “Viva Sarajevo! Fuck The Past! Kiss The Future”. Alla Berlinale 2023.
ORLANDO, MA BIOGRAPHIE POLITIQUE
di Paul B. Preciado, Francia, 2023, 98’ | Doc |
Inebriante opera prima di Paul B. Preciado, scrittore, regista e uno dei massimi esponenti della filosofia contemporanea. Ispirandosi a uno dei più celebri romanzi di Virginia Woolf (“Orlando”, 1928, sulla vita di un aristocratico androgino che cambia sesso nel corso di diversi secoli), Preciado costruisce una riflessione audace e libera sulla natura della vita transgender. Con un ritmo gioioso ed eclettico, sperimenta e sovverte il linguaggio cinematografico intrecciando la propria storia, e quella del protagonista del romanzo, con una moltitudine di esperienze collettive. Un gruppo intergenerazionale di interpreti trans e non-binari recita brani del romanzo e condivide storie personali, confrontando strutture sociali ed istituzionali con sofisticata ironia. Tre premi alla Berlinale 2023.
LA PASSION DE DODIN BOUFFANT (THE POT AU FEU)
di Tràn Anh Hùng, Francia, 2023, 134’
Cast: Juliette Binoche, Benoît Magimel, Emmanuel Salinger, Patrick D’Assumçao, Galatea Bellugi, Jan Hammenecker, Frédéric Fisbach, Bonnie Chagneau-Ravoire, Jean-Marc Roulot, Yannik Landrein, Sarah Adler
Nella Francia di fine ’800, Dodin Bouffant, famoso gastronomo, cucina per i suoi amici buongustai e per Eugénie, magnifica cuoca, sua collaboratrice e compagna da vent’anni. La grande cucina si riempie di alimenti, verdure, carni, spezie, olii, condimenti, farine, e di tegami, pentole, strumenti, della passione carnale e spirituale che la cucina induce. Passione anche dello sguardo, che Tràn Anh Hùng (l’autore vietnamita naturalizzato francese di Il profumo della papaya verde, Cyclo e Norwegian Wood) traduce in una sinuosa partecipazione ai riti della coppia Juliette Binoche e Benoît Magimel. Storia di cucina e storia d’amore, anche amore per la Francia, la sua cultura, la sua campagna, i suoi colori, i suoi pittori. Ispirato a La Vie et la Passion de Dodin-Bouffant, gourmet (e al gastronomo Brillat-Savarin), premio per la migliore regia a Cannes 2023.
PAST LIVES
di Celine Song, Stati Uniti, 2022, 106’
Cast: Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro
Nora e Hae Sung, due amici d’infanzia profondamente legati, vengono separati quando la famiglia di Nora lascia la Corea del Sud. Due decenni dopo, Hae Sung decide di andare a trovare Nora per qualche giorno a New York, dove ora lei vive con il marito americano Arthur. Al suo debutto nel cinema, la drammaturga newyorkese Celine Song mette in scena la struggente storia di due innamorati separati dal destino, da migliaia di chilometri di distanza, dal tempo. Attingendo dalla sua esperienza personale, Song s’interroga: come le decisioni d’amore influenzano le nostre vite? Che sacrifici sono necessari per diventare le persone che siamo? La vertigine esistenziale suscitata da queste domande è guidata dalla visione precisa e dalla profondità emozionale dell’autrice, in grado di trarre da ogni situazione una verità viscerale e universale. La rivelazione del Sundance e della Berlinale 2023.
THE ZONE OF INTEREST
di Jonathan Glazer, Stati Uniti, Regno Unito, Polonia, 2023, 106’
Cast: Sandra Hüller, Christian Friedel, Ralph Herforth
Una famigliola felice in riva a un fiume, estate, fiori, giochi nell’acqua di bambini biondi. Al tramonto si torna a casa: una bella casa spaziosa, con una piccola piscina, una serra, un giardino, persone di servizio. E un muro, alto, oltre il quale, soprattutto la notte, echeggia un rombo sordo e si leva un fumo nero e denso. E a volte piove cenere. Dopo Birth e Under the Skin, Jonathan Glazer si ispira al magnifico romanzo omonimo del 2014 di Martin Amis (morto il 19 maggio di quest’anno), traendone l’essenza: la serenità domestica della famiglia di Rudolf Höß, primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e di sua moglie Hedwig, mai intaccata da rumori, odori, orrori. Un quadro lucido e rigoroso, agghiacciante nella sua astrazione. Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes 2023.
La redazione
|