Soggetto: Basato sul libro The Spy Who Tried To Stop A War: Katherine Gun and The Secret Plot to Sanction the Iraq Invasion. La storia ha luogo nel 2003 nei mesi che precedono la Guerra in Iraq.
Cast: Keira Knightley (Katharine Gun) Matt Smith (Martin Bright) Matthew Goode (Peter Beaumont) Rhys Ifans (Ed Vulliamy) Ralph Fiennes (Ben Emmerson) Adam Bakri (Yasar Gun) Conleth Hill (Roger Alton) Indira Varma (Shami Chakrabarti) Jeremy Northam (Ken Macdonald) John Heffernan (James Welch) Monica Dolan (Fiona Bygate) Tamsin Greig (Elizabeth Wilmshurst) Ray Panthaki (Kamal Ahmed) MyAnna Buring (Jasmine) Jack Farthing (Andy Dumfries) Cast completo
Il film si basa sulla vera storia di Katharine Gun (Keira Knightley), informatrice inglese che fece trapelare alcune informazioni alla stampa riguardo una rete di spionaggio illegale architettata da USA e Gran Bretagna per legittimare la successiva guerra in Iraq. La donna diffuse i documenti dell'NSA (National Security Agency) che erano volti a ricattare alcuni membri degli Stati minori, ancora indecisi se entrare o meno in guerra. Con questo escamotage gli States avrebbero spinto il Consiglio di sicurezza dell'ONU ad approvare l'invasione in Iraq. a Gun consegnò le informazioni di cui era in possesso al giornalista e amico Martin Bright (Matt Smith), che le pubblicò sul The Observer di Londra e in breve tempo la storia fece il giro del mondo. L'indignazione provata dai i membri del Consiglio di sicurezza, portò l'ONU a opporsi a un'invasione e una conseguente guerra in Iraq, ma pochi giorni dopo Bush dichiarò di non aver bisogno del consenso delle Nazioni Unite e invase ugualmente il paese.
All'alba dell'occupazione irachena che aveva tentato di denunciare come illegale, Katherine Gun viene arrestata con l'accusa di aver violato le leggi sui segreti ufficiali, ma il processo e la scia mediatica che ne conseguiranno porteranno la popolazione a chiedersi quanto sia legittima la Guerra in Iraq...
Synopsis:
The true story of a British whistleblower who leaked information to the press about an illegal NSA spy operation designed to push the UN Security Council into sanctioning the 2003 invasion of Iraq.
A morality tale for the 21st century, Official Secrets tells the true story of British Intelligence whistle-blower Katharine Gun who, during the immediate run-up to the 2003 Iraq invasion, leaked a top secret NSA memo exposing a joint US-UK illegal spying operation against members of the UN Security Council. The memo proposed blackmailing smaller, undecided member states into voting for war. At great personal and professional risk, journalist Martin Bright published the leaked document in The Observer newspaper in London, and the story made headlines around the world. Members of the Security Council were outraged and any chance of a UN resolution in favour of war collapsed. But within days, Bush declared he no longer needed UN backing and invaded anyway. As Iraq descended into chaos, Katharine was arrested and charged with breaching the Official Secrets Act. Martin faced potential charges too. Their legal battles exposed the highest levels of government in both London and Washington ...
film deriva il suo materiale narrativo dal libro The Spy Who Tried To Stop A War: Katherine Gun and The Secret Plot to Sanction the Iraq Invasion di Marcia e Thomas Mitchell, che ha visto la collaborazione della stessa protagonista dei fatti Katherine Gun. Storia davvero spinosa che ha avuto luogo nel 2003, per l’appunto nei mesi che precedono la Guerra in Iraq.
a scopo investigativo. Ma quando l’amica, riluttante e preoccupata, la consegna a Martin Bright (Matt Smith) giornalista del “The Observerâ€, dopo titubanze sull’autenticità della mail, questi decide di pubblicarla in prima pagina. Una vera e propria bomba a cielo aperto sul piano internazionale su cui, d’altra parte, incredibilmente, si preferirà non indagare, preferendo accusare invece Katharine di aver violato la legge sul segreto di Stato. La necessità di salvare vite impedendo una guerra, di fatto poi scoppiata a prescindere dall’autorizzazione ONU, non ha rappresentato motivazione sufficiente per essere sostenuta e difesa. Salvo il colpo di scena finale. La comparsa della vera protagonista verso l’epilogo della vicenda che non si è detta pentita di quanto ha fatto e che lo rifarebbe, è l’omaggio a tanto coraggio e risolutezza in nome di una coerenza ideologica rara in chiunque, soprattutto alla luce della precaria situazione del compagno curdo della protagonista.