MOVIE RETRÒ – RUSSELL CROWE - RECENSIONE - Un giovanissimo Russell Crowe agente FBI catapultato nel mondo della Yakuza dopo la morte di una collega - In Italia: 1° Maggio 1997 Video Premiere
(No Way Back; USA 1995; Action Movie; 91'; Produz.: Oversea FilmGroup, Ozla Productions in associazione con: NEO Motion Pictures, First Look International; Distribuz.: Columbia Pictures)
Quando un'operazione va storta e il partner dell'agente dell'FBI Zack muore, la sua ricerca del responsabile lo porta in una yakuza in Giappone.
Cast: Russell Crowe (Agente FBI Zack Grant) Helen Slater (Mary) Etsushi Toyokawa (Yuji Kobayashi) Michael Lerner (Frank Serlano) Kyûsaku Shimada (Tetsuro) Ian Ziering (Victor Serlano) François Chau (Agente FBI Gim Takakura) Kelly Hu (Seiko Kobayashi) Andrew J. Ferchland (Eric Grant) Kristopher Logan (Signor Contingency, Serlano Henchman) Lennie Loftin (Terry) Caroline Lagerfelt (Emily Fukes) Bill Kyusaki (Guardia del corpo Yakuza) Jim Maniaci (Uomo con la cicatrice sul mento) Renee Parent (Madre di Eric) Cast completo
LaRita Shelby (Louise) Dan Koji (Biscazziere Yakuza) Jack Lindine (Navigatore) Claudia Templeton (Giornalista) Christian Keiber (Agente Dondreff) Patti Davis Suarez (Agente Numeyer) Walter Eric (Magistrato) John Hammil (Pilota) Al Goto (Guardia del corpo Yakuza) Steven Ito (Guardia del corpo Yakuza) Todd Jeffries (Funzionario) Kurek Ashley (Uomo con anello al naso) Monty Bane (Uomo con la barba) David Barrera (Agente Brodle) Tsuyoshi Abe (Guardia del corpo Yakuza)
Musica: David C. Williams
Costumi: Cathryn Wagner
Scenografia: Clark Hunter
Fotografia: Richard Clabaugh
Montaggio: Sonny Baskin
Casting: Lisa Bankert
Scheda film aggiornata al:
19 Maggio 2023
Sinossi:
Zack Grant (Russell Crowe) è un agente dell'FBI che non si è più completamente ripreso dalla morte della moglie, avvenuta durante il parto del figlio Eric (Andrew J. Ferchland), il che l'ha reso piuttosto scontroso con chiunque gli capiti fra le mani. Ora però deve combattere contro il tempo ed il boss della Yakuza Frank Serlano (Michael Lerner) che gli ha rapito il figlio, il quale lo ritiene responsabile dell'uccisione del suo unico figlio Victor (Ian Ziering), rimasto vittima in un conflitto a fuoco improvvisato dalla sua collega Seiko Kobayashi (Kelly Hu), alla quale era stato semplicemente ordinato di infiltrarsi nell'organizzazione come spia per estorcere informazioni. Quando Zack perde il contatto radio con Seiko, insospettendosi che qualcosa sia andato storto, irrompe nell'abitazione e dopo aver assistito alla carneficina di Victor e dei suoi uomini, non farà in tempo a scoprire cosa sia realmente accaduto, in quanto Seiko si lascerà deliberatamente cadere dal balcone togliendosi la vita. Successivamente si scoprirà che il vero mandante dell'uccisione di Victor era il fratello Yuji Kobayashi (Etsushi Topyokawa), che l'aveva commissionata per poter vendicare la morte del loro padrino, trucidato dagli scagnozzi del boss.
Synopsis:
When F.B.I. Agent Zack Grant's partner is killed during a blown-up operation, he attempts to find the person responsible. Mafioso Frank Serlano believes Zack is responsible for his only son's death in the same operation and kidnaps Zack's son to hold as bait. The action gets wild when airline stewardess Mary is taken hostage to add what seems another insurmountable problem for Zack. There appears to be No Way Out.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Immaginate un giovanissimo Russell Crowe proiettato nel ‘dark world’ giapponese della Yakuza che, al posto della spada del gladiatore che verrà (2000), maneggia una pistola, quando gli va bene, e senza neppure troppa convinzione. La priorità qui, con il suo personaggio, l’agente FBI Zack Grant, sembra quasi accordata più a sistemarsi il capello cadente di un’acconciatura fluente dal taglio glamour che a dare la caccia ai criminali. Comunque sia, il contesto di No Way Back (letteralmente ‘senza via d’uscita’, nel titolo italiano Fino alla fine) del regista e sceneggiatore statunitense Frank A. Cappello - che all’epoca aveva all’attivo un solo precedente, per l’appunto American Yakuza (1993) - non si direbbe dei più illuminati. E non è tanto una questione di storia, quanto di ‘gestione’ della stessa, dove molto di quanto in campo, è lasciato al suo destino, senza definizione alcuna. E' ad esempio il caso del villain giapponese Yuji Kobayashi
(Etsushi Topyokawa), contraltare di Zack (Russell Crowe) con la priorità di vendicare la morte della collega Seiko Kobayashi (Kelly Hu) e, soprattutto, salvare suo figlio Eric (Andrew J. Ferchland), di appena sette anni: salvarlo dal ricatto di un malavitoso Frank Serlano (Michael Lerner) cui è stato ucciso il figlio Victor (Ian Zierling), già adulto e ben allineato alla linea criminale paterna. Personaggi questi, d’altra parte, sullo sfondo, appena sbozzati e asserviti all’azione primaria sul campo condotta dal trio Zack/Crowe-Yuji/Topyokawa-Mary/Slater. La Mary di Helen Slater (Supergirl-La ragazza d’acciaio, 1984, Il segreto del mio successo, 1987) è invece proprio quel personaggio ‘incidentale’ nella storia che diventa provvidenziale ad alleggerire la tensione e far scendere il tutto al gradino della burla o quasi. D’altra parte anche il villain non sarà poi un villain integrale. Alla Mary di Helen Slater, dunque, che entra in scena come hostess novizia, è affidato il compito di smorzare
i toni in vena umoristica: il suo personaggio riesce miracolosamente ad essere fuori luogo e inopportuno in ogni momento. Ed è uno spasso! E per quanto tenti di stabilire, a più riprese, un rapporto ed una conversazione civili con Zack/Crowe, riceve di rimando sempre rispostacce e battute caustiche. Vero è che le circostanze lo giustificano, almeno in parte, dovendo tenere a bada il prigioniero valevole la posta in gioco per la salvezza del figlio. Insomma, la coppia in celluloide Zach/Crowe e Mary/Slater avvia una gragnola di siparietti in stile classica commedia del battibecco, per quanto moderatamente effervescente.
La trama non è sempre chiara e il regista confida più nell’azione in campo che nell’approfondimento dei dettagli atti a collegare i vari anelli che motivano la regolazione di conti in atto. Non aggiungono molto i frequenti flashback di Zack/Crowe, segnato nel carattere proprio da quella disgrazia familiare, occorsa quando la moglie perde la
deliberatamente cadere dal balcone togliendosi la vita. E’ solo dopo un bel po' di azione sul campo che si scoprirà che il vero mandante dell'uccisione di Victor era il fratello Yuji/Topyokawa: vendetta mirata a vendicare la morte del padrino, trucidato dagli scagnozzi del boss. Una storia di puro intrattenimento sulla linea ‘action movie’ dal gusto retrò, alquanto datato anche nella sua cornice estetica, che appaga nel recupero di un Russell Crowe ad inizio percorso.