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    L'INTERVISTA

    LA MIGLIORE OFFERTA di GIUSEPPE TORNATORE - INTERVISTA agli attori GEOFFREY RUSH, JIM STURGESS e SYLVIA HOEKS

    29/12/2012 - LA MIGLIORE OFFERTA di GIUSEPPE TORNATORE - INTERVISTA agli attori GEOFFREY RUSH, JIM STURGESS e SYLVIA HOEKS

    Sul personaggio:

    GEOFFREY RUSH: "Interpreto il personaggio di Virgil, un esperto d'arte di grande livello e altamente rispettato in Europa. Un uomo molto ricco e estremamente colto, ma anche altrettanto solo. E' soprattutto un celebre battitore d'aste. Persone come lui hanno un ego smisurato fondamentale per gestire quella tensione che in una casa d'aste è paragonabile a quella dei drammi che si svolgono nei tribunali. La posta in gioco è sempre molto alta, si ha a che fare con opere del valore di decine di milioni di euro, che vengono vendute a volte in pochi secondi. E lui riesce a capire se dietro l'opera si nasconde un falso o se è autentica".

    SYLVIA HOEKS: "Trovo sempre difficile raccontare un personaggio. Mi piace molto entrare nella mente, nel cuore e nei sentimenti di altre persone, e cerco di rappresentarle mettendo sempre in ogni ruolo molto di me stessa. Per quanto riguarda Claire è stato davvero molto difficile analizzarla, capire esattamente chi fosse, perché in realtà in lei ci sono due donne, anzi, forse anche più di due. È un personaggio misterioso nel film e non vorrei svelare di più…".

    JIM STURGESS: "Robert è il proprietario di un laboratorio, un tipo in grado di aggiustare tutto, dal computer digitale alla vecchia macchina da scrivere. Per interpretarlo è stato importante per me entrare in sintonia con il laboratorio, il luogo dove, nel film, Robert passa la maggior parte del tempo. Quindi ho cercato di entrare in confidenza con ingranaggi e rotelline e cacciaviti e, imparando a maneggiarli, ho avuto anch'io la sensazione di essere diventato capace di aggiustare qualunque cosa, proprio come Robert. È a lui che Virgil si rivolge dopo aver trovato dei misteriosi pezzi di un antico meccanismo. E tra i due inizia una sorta di ammirazione reciproca, un mutuo rispetto".

    G. RUSH: "Virgil si occupa anche di vendite di edifici importanti e di mobili d'antiquariato. È proprio in uno di questi contesti che incontra Claire, una ragazza molto turbata che sta cercando di vendere le proprietà appartenute alla sua famiglia".

    J. STURGESS: "Andando in giro per la villa di Claire, Virgil trova degli strani ingranaggi, li porta a Robert che scoprirà essere parte probabilmente di un antico e prezioso automa. Virgil si rivolge a Robert anche per un consiglio su Claire, la creatura misteriosa che vive nella villa. Così Robert ed il suo laboratorio diventano un luogo sicuro e quasi terapeutico per Virgil".

    S. HOEKS: "Quello con Claire è per Virgil il primo vero incontro con una donna. Sono attratti l'uno dall'altra, come due anime smarrite che sorprendentemente si trovano. Lui è un uomo di successo, ma il suo lavoro è anche un modo per sfuggire alla vita. Ho sempre trovato le persone illogiche molto interessanti. Persone che sono diverse ogni giorno, persone impulsive, che reagiscono a situazioni in modi inaspettati. Nel costruire il personaggio di Claire ho cercato di interpretare il tipo di donna della quale un uomo come lui potesse innamorarsi".

    Sul film e su Giuseppe Tornatore:

    G. RUSH: "Quando ho iniziato a leggere la sceneggiatura non ho potuto smettere fino alla fine. L'integrazione di molteplici racconti, personaggi affascinanti, straordinari colpi di scena... Un livello artistico altissimo. Non si leggono molto spesso sceneggiature così ben scritte! Giuseppe mi ha raggiunto a Melbourne ed abbiamo passato quattro giorni insieme lavorando ad una sorta di mappatura della sceneggiatura. Così gli ho chiesto per quale motivo mi avesse voluto in questo film. Altri attori avrebbero potuto interpretare quel personaggio… Lui mi ha risposto che dopo avermi visto sul red carpet del film 'Il discorso del re', all'epoca avevo i capelli rasati, istantaneamente ha pensato: 'Ecco chi vorrei che interpretasse Virgil Oldman..!'".

    S. HOEKS: "Questo film per me è stata una sorpresa dopo l'altra. Quando pensi che stia per succedere qualcosa, c'è un risvolto inaspettato, un colpo di scena. Tornatore è un regista incredibile. Ogni movimento, ogni lampo negli occhi, ogni battito del cuore. A volte stavamo girando e lui si alzava per cambiare le posizioni degli oggetti sul tavolo. Sta lì con te, come se stesse recitando anche lui. Sembra quasi un condottiero. Ama dare le più piccole indicazioni, anche cinque secondi prima di girare… ed è bello, perché con lui una parola è sufficiente. A volte lo vedi dietro la cinepresa che esulta, e per un attore quello è un grande momento".

    J. STURGESS: "Mi è piaciuto molto come Giuseppe sia riuscito a coinvolgere i due personaggi, Virgil e Robert. Il loro rapporto cresce insieme alla costruzione dell'automa, e mentre i pezzi del meccanismo vanno a comporsi, Virgil scopre i suoi lati più umani. Lavorare con Giuseppe è stato fantastico! È veramente un maestro in tutto quello che fa. Sul set la sua attenzione ai dettagli non ha eguali. Siede sempre in prima fila, totalmente coinvolto in tutto quello che sta accadendo. Trovo che i suoi film siano sempre ricchi di humor, dramma e sentimento, e, soprattutto, arricchiti dalla sua classe. È veramente un grande narratore di storie. Inoltre sa esattamente come farti entrare nella parte: un pizzico di magia, una verità sbattuta in faccia, qualcosa che ti distragga… tutto sembra un'orchestra che aiuta a mantenerti incollato al personaggio".

    G. RUSH: "Giuseppe Tornatore è un regista classico, molto elegante. Conosce profondamente l'arte della ripresa, sembra ne abbia un senso innato; sa sempre dove, quando e come mettere
    la cinepresa. Questo per me è veramente elettrizzante. Inoltre è un maestro nel creare la suspence e a trascinare lo spettatore, nella storia del film".

    J. STURGESS: "Ogni giorno, sul set, trovavo il copione della scena che dovevo affrontare. Ma spesso accadeva che Giuseppe arrivasse stravolgendo tutto con nuove idee, cose da costruire o da aggiustare: continuava a proporre modi sempre più avventurosi di condurre il laboratorio di Robert. Un giorno l‟ho visto arrivare addirittura con un saldatore acceso in mano e una grossa maschera sul volto e ho capito che avrei dovuto fare delle saldature e allo stesso tempo recitare il dialogo previsto dal copione!"

    G. RUSH: "La troupe di questo film è stata incredibile. Grazie Italia. Bravo buon Italiano Cinema". (in italiano)

    LA REDAZIONE


     
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