I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dal 27 Aprile
"Una delle più straordinarie nuove voci nel mondo del cinema... Il film è notevole per me a molti, molti livelli. La seconda volta che l'ho visto ho notato l'abilità tecnica che c'è dietro. La prima volta non sapevo niente, nessuno mi aveva detto nulla. Sono rimasto colpito dal suo linguaggio così unico e così originale. Il gusto per il rischio è così unico e potente e non ci sono molti registi che oggi siano in grado di farlo a questo livello" Martin Scorsese
Effetti Speciali: Louis Craig (supervisore effetti speciali); Louis Morin (supervisore effetti visivi)
Makeup: Colin Penman (direttore)
Casting: Julie Breton e Jim Carnahan
Scheda film aggiornata al:
12 Novembre 2023
Sinossi:
In breve:
Il film è ambientato in un presente alterativo ed è il ritratto pluridecennale di Beau (Joaquin Phoenix), un uomo molto ansioso, che ha un tormentato rapporto con sua madre, una donna autoritaria. Beau non ha mai conosciuto il padre ed è cresciuto sentendo l'assenza di questa figura genitoriale.
Quando l'uomo scopre che sua madre è morta, intraprende un viaggio verso casa, durante il quale dovrà affrontare varie e assurde minacce soprannaturali.
In dettaglio:
Beau Wassermann è un uomo che vive da solo in una città completamente invasa da criminali, tossici, cadaveri in strada e distruzione. Beau abita in un appartamentino piccolo all'interno di un palazzo fatiscente e ha terrore di coloro che abitano fuori di casa. Va regolarmente da un terapeuta per parlare dei suoi turbamenti, in particolare provocati dal difficile rapporto con sua madre Mona. Un giorno, Beau deve partire per andare a trovare la madre, ma a causa del comportamento disturbante del vicino, si sveglia tardissimo e nella fretta di correre fuori di casa, gli vengono rubate le chiavi e la valigia. L'uomo contatta allora la madre, per informarla che non sarebbe riuscito a raggiungerla quel giorno.
Preso dall'ansia, Beau prende le pastiglie di antidepressivi che gli ha prescritte il terapeuta, ma non ha più acqua in casa e, terrorizzato dall'idea di poter morire a causa della mancata assunzione di acqua mentre prendeva le pastiglie, corre fuori dal palazzo per acquistare una bottiglia presso un alimentari di fronte, lasciando aperto il portone. Mentre sta acquistando l'acqua, Beau si accorge che all'improvviso tutti i tossici e i criminali in strada iniziano a convergere verso il portone che ha lasciato aperto, entrano, glielo chiudono in faccia e invadono casa sua, distruggendo tutto, sporcando i muri e defecando in giro. La mattina, Beau riesce ad accedere nuovamente all'appartamento, devastato e trova un uomo disteso morto fuori dalla porta. Mentre si appresta a fare un bagno per rilassarsi, Beau cerca di mettersi in contatto con la madre, ma riceve risposta di un corriere, che gli comunica di aver appena trovato la donna morta in casa, senza più la testa.
Beau è scioccato e rimane diversi minuti immobile in piedi, per poi tornare nella vasca e immergersi. Qui si accorge che appeso al soffitto sta un altro uomo, entrato la sera prima, che cercava di non farsi sentire. L'uomo cade addosso a Beau e i due hanno una colluttazione, che termina con la fuga, totalmente nudo, del protagonista, in cerca di aiuto fuori. Avvistato un agente di polizia, Beau cerca di farsi aiutare dal poliziotto, che però pensa che si tratti di un pazzo criminale e minaccia di sparargli, il protagonista allora fugge e viene investito. Dopo l'incidente viene anche accoltellato da un maniaco della strada e cade in coma. Si risveglia due giorni dopo, a casa di Grace e Roger, una coppia apparentemente normalissima composta da un medico e una donna d'affari, che hanno avuto due figli: un maschio, morto in guerra, e una femmina, Tony, adolescente dall'atteggiamento sgradevole. Ospitano inoltre Jeeves, un veterano di guerra, ex compagno del figlio, uscito totalmente di testa.
Fuggito dal bosco, Beau si fa dare un passaggio in auto verso la casa della madre, dove scopre che il funerale è già stato svolto senza di lui. L'uomo rivede le foto con Mona e l'immensa casa della donna, che era un'importante imprenditrice, e vede anche il corpo senza testa sdraiato nella bara. Beau si addormenta per qualche ora su un divano e viene svegliato la sera da una donna che chiede se ci sia qualcuno in casa. Si tratta di un'ex collaboratrice della madre, giunta in ritardo per il funerale. Beau la riconosce presto come Elaine, la ragazzina di cui si era innamorato da giovane in crociera. I due si rincontrano dopo tanti anni e si baciano. Immediatamente, la donna invita Beau ad andare in camera da letto della madre per consumare il loro amore. Beau cerca di evitare la cosa, dato che da quando è piccolo è stato informato che nel momento dell'orgasmo sarebbe morto come i suoi parenti, tuttavia Elaine lo stende e procede velocemente a consumare due rapporti consecutivi. Beau rimane sconvolto nel vedere che l'orgasmo non solo non ha avuto riscontri negativi, ma anzi gli ha provocato forte godimento. Tuttavia si accorge subito che è invece Elaine stessa ad essere morta durante il rapporto, rimasta quasi pietrificata con gli occhi iniettati di sangue. Beau la spinge giù dal letto e, terrorizzato, si nasconde.
In quel momento sopraggiunge in stanza la madre, che fa portare via il cadavere da due governanti e rivela il suo piano al figlio: ha finto la sua morte, mettendo al suo posto il corpo senza testa dell'ex baby sitter di Beau, Martha, dopo aver collaborato per anni con il terapeuta dell'uomo, che segretamente registrava tutte le sedute e le forniva alla donna, per vedere come si sarebbe comportato Beau sapendo della morte di sua madre. Siccome in un'inquadratura scopriamo che anche lo stesso Roger lavorava per Mona, è immaginabile che tutto l'incubo vissuto da Beau a casa dell'uomo fosse parte del piano di sua madre. Beau accusa sua madre di avergli tenuto nascosta la verità sul padre, e così la madre lo costringe a salire in soffitta, dove Beau vede una creatura mostruosa, dall'aspetto di un gigantesco pene umanoide e corre subito giù, dove la madre gli rivela che quello sarebbe il vero padre dell'uomo, e per quello lei lo ha sempre tenuto nascosto. Beau dapprima implora il perdono dalla madre, che di tutta risposta riprende con le accuse e gli insulti, portando così alla decisione del figlio di strangolarla fino alla morte.
In questo percorso ‘para dantesco’, più o meno scandito da quattro stazioni diverse, non mancano, d’altra parte, idee geniali sul piano autoriale: a cominciare da tutta la parte iniziale della
memorabili, e sopravvivono all’annegamento nel mare del disorientamento. Fino all’epilogo, altro tocco autoriale che diventa un vero pilastro a sostegno dell’impalcatura, di per se fragile e vacillante per l’intera durata del film. Sembra poi degno omaggio alla tragedia greca l’idea di un giudizio supremo finale, dopo tanto tergiversare, con il personaggio in balia delle onde su una fragile barchetta - in condizioni simili ad un ‘Truman Show’ - di fronte ad un improbabile ‘arena-stadio-tribunale’, in cui è pure presente la madre, ossessiva e mai amorevole, prima fautrice dei sensi di colpa e della paura di Beau/Phoenix. Un epilogo che d’altra parte celebra simbolicamente il ritorno al grembo materno per una ‘rinascita’ catartica dall’acqua. Dopo l’odissea, la purificazione! E dire che, a detta del regista, Beau ha paura sarebbe una “commedia da incubo zorkyâ€!