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    SOUND OF FREEDOM - IL CANTO DELLA LIBERTA'

    RECENSIONE in ANTEPRIMA - Quando il cinema fa eco ad una storia vera! Alejandro Monteverde e Rod Barr portano alla ribalta una tristissima storia purtroppo ricavata da una realtà che inquadra una scottante ed indegna questione di pedofilia ad ampio spettro, e dunque del traffico del sesso che vede vittime elettive proprio i bambini: una storia di salvezza, almeno per centinaia di loro, grazie all'intervento del vigilante Tim Ballard (Jim Caviezel) - Dal 19 Febbraio

    "Ciò che ho scoperto mi ha colpito profondamente, perché non pensavo che fosse possibile. Nella mia mente non riuscivo a concepirlo… un adulto con un bambino... Ho assunto l'attore che pensavo fosse il migliore per questo film. L'argomento era davvero personale per lui. Jim Caviezel ha adottato tre bambini dalla Cina. Quando ci siamo incontrati e abbiamo parlato del progetto si è messo a piangere. E ho pensato: 'Wow, questo tizio è disposto a morire sul set'. Ed è quello che si vuole. Si vuole qualcuno che lavori per te. E si è totalmente immerso nel progetto... Credo che etichette come 'basati sulla fede' escludano le persone e il mio obiettivo come filmmaker è di non escludere nessuno, ma di includere tutti, ogni tipo di spettatore. Abbiamo realizzato 'Sound of Freedom' per chi crede, per chi non lo fa, e tutte le altre categorie di persone".
    Il regista e co-sceneggiatore Alejandro Monteverde

    (Sound of Freedom; USA 2022; biopic drammatico; 131'; Produz.: Santa Fe Films/Metanoia; Distribuz.: Dominus Production)

    Locandina italiana Sound of Freedom - Il canto della libertà

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    Titolo in italiano: Sound of Freedom - Il canto della libertà

    Titolo in lingua originale: Sound of Freedom

    Anno di produzione: 2022

    Anno di uscita: 2024

    Regia: Alejandro Monteverde

    Sceneggiatura: Rod Barr e Alejandro Monteverde

    Soggetto: Rod Barr e Alejandro Monteverde (tratto da una storia vera)

    Preliminaria - la storia vera:

    Il film segue la storia vera di Tim Ballard, un ex agente del governo federale americano che si trasforma in una specie di “vigilante” in missione per salvare i bambini colombiani dalle grinfie dello sfruttamento sessuale. Nel 2013 Ballard ha fondato la Operation Underground Railroad, un'organizzazione no-profit che si occupa di individuare e smantellare reti di sfruttatori e pedofili, e anche di fornire assistenza ai giovani salvati dalle tratte. Il gruppo è nato proprio per via della frustrazione dello stesso Ballard che, avendo lavorato nell'ultima parte della sua carriera proprio sul turismo sessuale, aveva denunciato la mancanza di operazioni coordinate ed efficaci nello smantellare il fenomeno.

    Cast: Jim Caviezel (Tim Ballard)
    Mira Sorvino (Katherine)
    Bill Camp (Vampiro)
    Eduardo Verastegui (Pablo)
    Cristal Aparicio (Rocío)
    Lucás Ávila (Miguel)
    Javier Godino (Jorge)
    Yessica Borroto Perryman (Katy/Giselle)
    Manny Perez (Fuego)
    José Zúñiga (Roberto)
    Kurt Fuller (John Bryant)
    Gustavo Sánchez Parra (El Calacas)
    Samuel Livingston (Simba)
    Kris Avedisian (Oshinsky)
    Carlos Gutiérrez (Adolfo)
    Cast completo

    Musica: Javier Navarrete

    Costumi: Juliana Poveda

    Scenografia: Carlos Lagunas

    Fotografia: Gorka Gómez Andreu

    Montaggio: Brian Scofield

    Effetti Speciali: Felipe De La Roche (supervisore effetti speciali); Brian Battles (supervisore effetti visivi)

    Makeup: Olga Turrini Bernardoni (direttrice)

    Casting: Deanna Brigidi e Carla Hool

    Scheda film aggiornata al: 06 Marzo 2024

    Sinossi:

    In breve:

    Tim Ballard (Jim Caviezel), ex agente governativo, diventa un vigilante per intraprendere una pericolosa missione per salvare centinaia di bambini dai trafficanti di sesso.

    Si racconta una storia vera, quella di Tim Ballard (Jim Caviezel) un ex agente federale, che sceglie di diventare un vigilante. Dopo aver salvato un bambino dalle grinfie di alcuni trafficanti di esseri umani in America Latina, Tim scopre che la sorella del piccolo è ancora prigioniera. Decide quindi lasciare il suo lavoro per di provare a salvarla, intraprendendo una pericolosissima missione. Addentrandosi nella giungla colombiana, mette a rischio la sua stessa vita pur di liberare lei, altri bambini, ed evitare loro un terribile destino.

    In dettaglio:

    A Tegucigalpa, in Honduras, Roberto, un povero padre di due figli, viene avvicinato da un'ex reginetta di bellezza, Gisselle. Gisselle si offre di filmare i suoi figli piccoli, Miguel e Rocío, per contratti di moda infantile. Accetta e li porta al servizio fotografico. Tuttavia, quando torna a prendere i suoi figli, sono scomparsi. Viene rivelato che i bambini sono stati venduti per essere usati come schiavi del sesso.

    A Calexico, in California, Tim Ballard è un agente speciale per le indagini sulla sicurezza interna (HSI), dove arresta persone che possiedono e distribuiscono materiale pedopornografico. Il lavoro doloroso ha un grande impatto sulla sua vita personale, e questo è solo peggiorato quando un altro agente, Chris, fa notare che hanno arrestato molti predatori di bambini, ma non sono riusciti a salvare nemmeno un bambino dallo sfruttamento. Tim sa che questo è dovuto al fatto che la maggior parte di loro si trova fuori dagli Stati Uniti, ma le parole di Chris gli rimangono impresse. Parla con un predatore che ha arrestato, Ernst Oshinsky, e finge di essere lui stesso un pedofilo. Una volta ottenuta la fiducia di Ohinsky, organizza un incontro con un bambino vittima di tratta ed è in grado di arrestare Earl Buchanan, l'uomo che ha acquistato il ragazzo.

    Tim salva il ragazzo, il cui nome è Miguel. Tim fa amicizia con il bambino e gli chiede informazioni che lo aiuterebbero a trovare gli altri bambini. Tim scopre che la sorella di Miguel, Rocio, è ancora scomparsa e il ragazzo gli chiede di salvarla. Tim fa in modo che Miguel torni a casa da Roberto, ma non prima che Miguel dia a Tim la collana di San Timoteo di sua sorella. Tim inizia a cercare Rocío e la sua ricerca lo porta a Cartagena, in Colombia. Incontra l'ex contabile del cartello, Vampiro, che ora lavora per salvare i bambini dal traffico sessuale.

    Dopo aver letto di un sex club per bambini in Thailandia che è stato chiuso, Tim decide che questa è la storia di copertura perfetta per acquisire un gran numero di bambini di Gisselle in un'operazione sotto copertura. Vampiro prende un agente di polizia colombiano, Jorge, e un ricco cittadino di nome Paul per aiutare con la missione di Tim. Il supervisore HSI di Tim, Frost, non è in grado di fornire finanziamenti per l'operazione e gli chiede di tornare negli Stati Uniti. Tim si dimette dalla sua posizione piuttosto che abbandonare la ricerca di Rocío.

    Tuttavia, Frost riesce a convincere il personale dell'ambasciata degli Stati Uniti in Colombia ad assistere con l'operazione di salvataggio di Tim. Sotto copertura, convincono Gisselle a vendere loro 54 bambini, arrestano con successo tutti i cospiratori e liberano i bambini, ma Rocío non è tra loro.

    Dopo aver interrogato uno dei soci di Gisselle, Jorge scopre che Rocío è stata venduta alle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, trincerate nelle profondità della regione naturale amazzonica. Jorge informa Tim che non c'è modo di recuperare la ragazza, perché la regione è in gran parte una giungla selvaggia non mappata e qualsiasi territorio ribelle è una no-fly zone per il governo colombiano. Tuttavia, Vampiro suggerisce che i medici sono ammessi nella regione per scopi medici, il che dà a Tim l'idea di fingere di essere dottori. Jorge accetta con riluttanza l'operazione rischiosa. Tim e Vampiro tentano di entrare nel territorio nemico sotto mentite spoglie, ma i ribelli si rifiutano di lasciarli entrare entrambi, lasciando entrare Tim nell'area da solo.

    Tim ottiene l'accesso al campo nemico in cui è detenuta Rocío e scopre che è usata come schiava sessuale personale per il leader ribelle, El Alacrán ("lo scorpione"), e insieme ad altri è tenuta a schiacciare foglie di coca per produrre cocaina che finanzia la guerra dei ribelli contro il governo colombiano. Tim è costretto a uccidere El Alacrán mentre libera Rocio, ma nonostante i ribelli li inseguono e gli sparano, Tim porta Rocío alla libertà. Prima che si separino, le restituisce la collana che Miguel gli aveva dato in precedenza. Rocío viene finalmente restituita a suo padre e suo fratello e la famiglia torna a casa in Honduras.

    Un epilogo rivela che Tim Ballard ha testimoniato davanti al Congresso degli Stati Uniti e la sua testimonianza ha portato all'approvazione di leggi che richiedono al governo di cooperare con paesi stranieri nelle indagini sul traffico sessuale. L'epilogo afferma inoltre che ci sono più persone ridotte in schiavitù oggi che in qualsiasi altro momento della storia, anche quando la schiavitù era legale.

    Synopsis:

    Sound of Freedom, based on the incredible true story, shines a light on even the darkest of places. After rescuing a young boy from ruthless child-traffickers, a federal agent learns that the boy's sister is still a captive and decides to embark on a dangerous mission to save her. With time running out, he quits his job and journeys deep into the Colombian jungle, putting his life on the line to free her from a fate worse than death.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Per trattare un argomento come questo ci vuole un rispetto ed un riguardo come quello padroneggiato dal regista e sceneggiatore messicano Alejandro Monteverde (Bella, Little Boy) in Sound of Freedom, ovvero ‘il suono della libertà’, perla cinematografica di denuncia, in cui si è ben guardato dal ‘mostrare’, accordandosi piuttosto sul far vedere e ‘toccare con mano’, l’estrema difficoltà nel tracciamento, degli innumerevoli tentacoli di una piaga che si fa fatica anche solo ad immaginare, figurarsi da accettare: stiamo parlando del traffico del sesso infantile e dei mostruosi giri di pedofilia organizzata, ai danni dell’innocenza ingannata e violata. Un reticolo di ‘affari sporchi’ a scopo di lucro inimmaginabile, perché il guadagno su una partita di droga è unico, puoi vendere una dose, ma i bambini puoi venderli più volte. E sapere che tutto questo è basato su una storia vera fa solo venire i brividi! Perché anche se si traduce presto

    in una storia di salvezza e di coraggio grazie a chi ha osato tanto, rischiando in prima persona perché impossibilitato a restare a guardare, Sound of Freedom resta un grido di dolore assordante che scuote le viscere di chiunque possa dirsi solo umano.

    Non occorre, e non si deve dunque, vedere nulla, per capire: ed è straordinaria la cifra lirica scelta per l’apertura e la chiusura del film da Alejandro Monteverde, in punta di carrellata in avvicinamento prima, e di allontanamento dopo, quasi a riallineare i lembi di quello strappo lacerante, provocato al cuore di un’infanzia rubata. Al regista basta concentrare la sua macchina da presa su quel sublime baluginare di luce riflessa nell’iride del protagonista Tim Ballard, interpretato magistralmente da Jim Caviezel (La sottile linea rossa, Frequency-Il futuro è in ascolto, La passione di Cristo, Escape Plan- Fuga dall’inferno). E’ al primissimo piano di quell’iride appuntata sul video di un

    computer, che viene data la parola, mentre il silenzio copre la visione di un qualcosa di talmente inenarrabile, da sortire in un’unica lacrima, inarrestabile. Quanto basta a tradurre un agente governativo in un vigilante che non aveva affatto previsto di essere irreparabilmente colpito da uno tsunami emotivo del genere, tale da non consentirgli più di restare a guardare. Quando si ha famiglia, peraltro numerosa come nel caso di questo Tim/Caviezel, con moglie (la Katherine di Mira Sorvino in poco più di un cameo allargato) e sei figli, è inevitabile mettersi nei panni di quei genitori cui sono stati letteralmente ‘rapiti’ i figli, a nutrimento di queste losche tresche internazionali: uno zoccolo più duro e diffuso di quanto possiamo immaginare, e che sembra diramarsi per lo più dalla Columbia al resto del mondo.

    Il compito di Tim/Caviezel è quello di dar la caccia ai pedofili e il suo compito dovrebbe fermarsi

    lì, ma dopo la prima retata in cui riesce a salvare un piccolo di otto anni, scopre che il bambino, Miguel (Lucás Ávila) ha una sorella, Rocio (Cristal Aparicio), di cui si sono perse le tracce, e che loro due sono solo le gocce di un oceano. Ed è qui che ha inizio l’imprevisto viatico del protagonista, un padre di famiglia che arriva a dimettersi per occuparsi della vicenda. Dovrà tendere trappole, associarsi o fare finta di farlo, con gli stessi malavitosi, magari inciampando in qualcuno che, dopo aver sperimentato l’abisso in prima persona, si accorge che il suo compito dovrà diventare un altro: del cosiddetto ‘Vampiro’ (Bill Camp) resta in mente il monologo in cui racconta a Tim/Caviezel del suo cambio di rotta, inevitabile, da un certo punto in poi, perché si può anche pensare di ‘farla finita’ ma… “quando Dio ti dice cosa fare, non puoi esitare”. E’

    un racconto che ti resta incollato addosso e che radica nella mente in profondità. Uno dei passaggi più belli e significativi di questo film delicato e possente che sembra indebolirsi e inchinarsi più alle esigenze cinematografiche che ai fatti, solo nella fase del salvataggio di Rocìo, la sorella di Miguel, il bambino salvato per primo.

    Ma non c’è mai velleità alcuna di spettacolarizzazione, semmai è la credibilità a vacillare, nelle dinamiche di fuga per la salvezza, all’altezza del cuore della foresta amazzonica, dove Forze Armate Rivoluzionarie della Columbia hanno piena e libera podestà: una regione che è, in gran parte, una giungla selvaggia non mappata e qualsiasi area territoriale ribelle è una no-fly zone per il governo colombiano. Dunque un territorio impenetrabile e pericolosissimo per chiunque, tanto più per un solo uomo contro tutti, per quanto sotto la copertura di pseudo medico. Ma a parte questo, il film si fa

    largo tra mille raffinatezze sul piano cinematografico interiorizzato, tra cui brillano, di oscurità, le soggettive di Rocìo/Aparicio a schermo nero, perché per non vedere, per farsi coraggio, chiude gli occhi. Tra simboli e metafore la realtà diventa racconto, in cui la tragedia viene denunciata mentre talvolta ci si può anche affidare a dei portavoce: è esempio il caso della collanina con il nome di Timoteo che Rocìo affida al fratellino, e che lui darà a Tim Ballard, prima che egli stesso possa a sua volta restituirla alla bambina. Schegge di speranza per arrivare a sentire di nuovo quel ‘sound of freedom’, quel suono di libertà, ancora privilegio di pochi.

    Un capitolo sconcertante e, purtroppo, tutt’altro che chiuso, anzi! Una storia che porta un messaggio di speranza per la salvezza di alcuni - ottimo anche il casting dei bambini! - ma che lascia sgomenti per la denuncia della reale situazione attuale. L’epilogo

    non è certo confortante: epilogo che rivela come questo Tim Ballard abbia poi testimoniato davanti al Congresso degli Stati Uniti e che la sua testimonianza ha portato all'approvazione di leggi che richiedono al governo di cooperare con paesi stranieri nelle indagini sul traffico sessuale. Ma l’assunto finale rivela anche che ci sono più persone ridotte in schiavitù oggi, di un qualsiasi altro momento della storia, anche quando la schiavitù era legale. E questo è, e resta, davvero inaccettabile! "Perché i figli di Dio non sono in vendita!"

    Perle di sceneggiatura

    "I figli di Dio non sono in vendita" - Tim Ballard (Jim Caviezel)

    Links:

    • Jim Caviezel

    • Mira Sorvino

    • Scott Haze

    1 | 2 | 3

    Galleria Video:

    Sound of Freedom-Il canto della libertà - trailer ufficiale

    Sound of Freedom-Il canto della libertà - trailer ufficiale (V.O.) - Sound of Freedom

    Sound of Freedom-Il canto della libertà - featurette 'Jeff Harmon, co-fondatore della casa di distribuzione cinematografica Angel Studios, intervista il regista Alejandro Monteverde e Jim Caviezel (Tim Ballard)' (Parte 1/2) (V.O.)

    Sound of Freedom-Il canto della libertà - featurette 'Jeff Harmon, co-fondatore della casa di distribuzione cinematografica Angel Studios, intervista il regista Alejandro Monteverde e Jim Caviezel (Tim Ballard)' (Parte 2/2) (V.O.)

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