'Celluloid Portraits Vintage' - Cult Movie-I Bellissimi! - TORNA AL CINEMA solo il 29,30 e 31 Maggio 2023 - Uscito il 31 Ottobre 1979
"La cosa più importante in un film come 'Alien' non è quello che si vede ma l'impressione prodotta da quello che si crede di vedere".
Il regista RIDLEY SCOTT
(Alien; REGNO UNITO/USA 1979; Sci-Fi; 117'; Produz.: Brandywine Productions; Distribuz.: 20th Century Fox (Lucky Red reditribuzione 2023))
Alien ha avuto tre sequel, tutti con Sigourney Weaver come protagonista: Aliens - Scontro finale, Alien³ e Alien - La clonazione. Sono stati inoltre prodotti due film ispirati al soggetto originale e con ambientazione anteriore, Alien vs. Predator e Aliens vs. Predator 2, collegati con un'altra serie cinematografica, Predator. Nel 2012 è uscito Prometheus, un prequel più pertinente all'universo di Alien, seguito nel 2017 da Alien: Covenant.
Effetti Speciali: Nick Allder e Brian Johnson (supervisori effetti speciali); Carlo Rambaldi (creatore dello xenomorfo Alien)
Makeup: Tommie Manderson (supervisore)
Casting: Mary Goldberg
Scheda film aggiornata al:
14 Giugno 2023
Sinossi:
In breve:
In un lontano futuro, l'equipaggio dell'astronave commerciale Nostromo sta tornando sulla Terra quando riceve una chiamata di soccorso da un lontano pianeta. L'equipaggio ha l'obbligo contrattuale di indagare, così Mother, il computer di bordo, lo risveglia dal sonno criogenico ed interrompe la navigazione per consentire la discesa sul pianeta sconosciuto dove verificare la richiesta di soccorso. Dopo un atterraggio accidentato, tre membri dell'equipaggio lasciano la nave stellare ed individuano un'astronave aliena rimasta lì da tempo immemorabile. Durante la perlustrazione dell'interno dell'astronave si imbattono in una colonia alveare di qualche creatura sconosciuta. Quando una delle uova viene disturbata dalla vicinanza di un membro della spedizione ne esce una forma aliena che gli si avvinchia costringendo gli altri a ricondurlo frettolosamente sull'astronave dove soccorrerlo con le strumentazioni di bordo. Il computer di bordo dell'astronave decifra il messaggio come un avvertimento, non una chiamata di soccorso. L'equipaggio si rende conto solo allora di dover affrontare le conseguenze di aver portato a bordo dell'astronave una creatura aliena micidiale e praticamente indistruttibile.
In dettaglio:
«Nello spazio nessuno può sentirti urlare»
Anno 2122. La gigantesca astronave da trasporto Nostromo è in viaggio di ritorno verso la Terra dal pianeta Thedus con un carico di minerali. L'equipaggio, in stato di ipersonno, è formato da cinque uomini e due donne, ossia il capitano Dallas, il vice Kane, l'ufficiale scientifico Ash, il capo-tecnico Parker, il suo collega Brett, più il terzo ufficiale Ellen Ripley, la navigatrice Lambert e la loro mascotte Jones, un gatto rosso.
MOTHER, il computer di bordo, riceve improvvisamente un misterioso segnale di soccorso proveniente dal satellite naturale di un pianeta sconosciuto e risveglia gli occupanti. L'equipaggio, alquanto riluttante, è obbligato ad adempiere alla procedura di indagine, pena la perdita dei dividendi. Atterrati con una navicella sulla superficie del satellite, Dallas, Kane e Lambert indossano le tute spaziali ed escono in perlustrazione per scoprire l'origine del segnale, mentre Ripley e gli altri membri rimangono a bordo a seguire l'operazione. Dopo un breve tragitto i tre in avanscoperta s'imbattono in un enorme relitto alieno. Ripley intanto, nell'operazione di traduzione del segnale, scopre che quella che sembrava essere una trasmissione di soccorso è in realtà una specie di segnale d'allerta. La squadra è entrata nei resti della nave, dove rinviene il grande cadavere fossilizzato di un extraterrestre con un impressionante squarcio nel petto; in seguito Kane, calandosi nella stiva della nave, trova una moltitudine di strani oggetti simili a uova. Una di queste, però, si apre all'improvviso e ne schizza fuori un parassita alieno che gli si attacca al volto sciogliendo il casco della tuta. Dallas e Lambert soccorrono il compagno e lo riconducono alla nave.
Dopo avere espulso il cadavere fasciato di Kane nello spazio l'equipaggio inizia una disperata caccia all'alieno piazzando inseguitori di movimento per la Nostromo e girando armati di fucili taser. Brett, intanto, viene incaricato di cercare e trovare il gatto Jones. Dopo varie ricerche Brett riesce a trovare il gatto, ma quest'ultimo è visibilmente spaventato, e non intende avvicinarsi a lui. Nonostante i suoi affettuosi richiami Brett viene colto di sorpresa, morso alla testa e trascinato nei condotti dalla creatura aliena, che nel breve tempo passato è cresciuta di proporzioni inaspettate cambiando la pelle come un serpente. Dallas, deciso a spingere il mostro nella camera di compensazione ed espellerlo nel cosmo, entra nei condotti di aerazione monitorato da Lambert, ma viene raggiunto e assalito dall'alieno, mentre Ripley e il resto dell'equipaggio non possono fare altro che assistere impotenti alla sua fine. Lambert implora di fare esplodere la nave e fuggire con la scialuppa di salvataggio, ma Ripley, ora al comando, ordina di rimandare la fuga, dal momento che la scialuppa non può ospitare quattro persone.
Mentre Ripley recupera il gatto, Parker e Lambert cercano di accumulare sufficienti bombole di refrigerante per tutti e tre, ma l'alieno li aggredisce e li uccide. Ripley sente le loro urla e cerca di raggiungere la loro postazione per aiutarli, ma arriva troppo tardi e trova i corpi dei suoi compagni smembrati. Ripley attiva l'autodistruzione della Nostromo e si reca con Jones verso la navetta di salvataggio, ma il mostro le blocca l'entrata. Quindi è costretta a lasciare la cassa con il gatto di fronte alla creatura e ad annullare l'autodistruzione ma MOTHER le concede solo cinque minuti per fuggire. Ripley, infuriata, distrugge il computer colpendolo con il lanciafiamme e si reca ad affrontare il mostro a qualsiasi costo. L'alieno però non è più davanti all'entrata della scialuppa e la cassa di Jones è rimasta dove l'aveva mollata. Convinta che l'alieno si sia allontanato, Ripley entra nella scialuppa con il gatto e parte poco prima dell'esplosione della Nostromo.
Dopo aver ibernato il gatto, Ripley si spoglia e si accinge a ibernarsi, con indosso solo il suo abbigliamento intimo, nella vasca criogenica. Ma, proprio mentre sta controllando gli ultimi impianti di bordo, si accorge con orrore che l'alieno si è insediato nella capsula mimetizzandosi in un angolo dietro un groviglio di tubi neri. Ripley riesce comunque a mantenere il sangue freddo e a indossare la tuta spaziale, per poi depressurizzare l'abitacolo in modo da asfissiare l'alieno. Tuttavia il mostro si avvicina al sedile di comando di Ripley per aggredirla. Ripley apre velocemente il portello della capsula e il mostro è così risucchiato fuori verso il cosmo. Ma l’alieno ha ancora la forza e l’agilità per risalire a bordo della capsula aggrappandosi al tubo di scarico dei propulsori. A questo punto Ripley attiva il motore della capsula, incenerendo l’alieno. Dopo una registrazione in cui narra con voce scossa gli eventi accaduti, Ripley si iberna con il gatto Jones e riprende la rotta verso la Terra.
"Alcuni lamentano che in 'Alien' i personaggi non siano sufficientemente caratterizzati. Non sono del tutto d'accordo. Penso che ne sappiate abbastanza sui personaggi in relazione alla storia. Non si è tenuti a sapere da dove viene Ripley, chi è suo padre, sua madre. Ciò non ha nulla a che vedere con la storia. Ma nei due minuti di una conferenza voi sapete su di lei quello che dovete sapere. È quello che apprezzo nelle forti narrazioni americane, quando funzionano, che si resta agganciati alla storia e non ci si distrae".
"Le star non sono una garanzia di successo commerciale. Non volevo che gli attori fossero troppo conosciuti, ciò sarebbe stato in contrasto col film quale lo concepivo. Volevo una osmosi totale con i personaggi. Ora, le grandi star, se le utilizzi, ostacolano generalmente le tue intenzioni".
"I film che amo vedere hanno storie presentate in maniera molto semplice. Scelgo di fare questo: semplificare lo scritto al punto della comunicazione più diretta possibile. 'Alien' è molto semplice. È quasi come la buona musica popolare, come il rock'n'roll. Se ascolti le parole non sono mai sofisticate. Le implicazioni ci sono, se desideri approfondirle. Infine, ciò che cerco di fare, anche nel caso che inizi con una storia molto complicata, è di ricondurla alla sua primitiva linearità , poi scelgo di modificarla con altre cose. (...) La dinamica essenziale è la storia".
"Volevo che ci fosse un senso di documentario in 'Alien'. È per questa ragione che praticamente tutto il film è stato girato con la macchina a mano. L'immagine balla sempre un pò; ugualmente, quando l'operatore è immobile, respira e ciò dona questa struttura particolare al film; il gioco può essere molto naturale, per niente enfatico. Nella scena della nascita del mostro che esce dal corpo di John Hurt, in particolare, volevo che si avesse il senso di assistere a una storia di film sulla medicina e tutto a un tratto, boom! Da allora in poi il realismo era acquisito e il racconto era molto più inquietante".
Bibliografia:
PAUL SCANLON e MICHAEL GROSS, La storia di Alien, Milano, Bompiani, 1979.
HUBERT NIOGRET, Entretien avec Ridley Scott, Positif, n.295, 1985.