RECENSIONE - Russell Crowe a bordo del Sci-Fi d'avventura di J. C. Chandor - Dall'11 Dicembre
"Abbiamo creato Kraven dalle fondamenta. Il viaggio di ogni cattivo è un viaggio spesso divertente, ma in questo caso si conclude con una tragedia: la creazione di un villain. La storia delle origini e il suo nucleo, elementi drammatici che portano a questo. Nei fumetti c'è molto di più rispetto alle apparenze, abbiamo quindi trovato molto materiale... Il rapporto con il padre, ma anche la relazione con la madre, che gioca un ruolo centrale. I due fratelli provano a salvarsi a vicenda, attraverso una costruzione dinamica, intensa ed emozionante che possa legare gli spettatori al protagonista. Lui è un vigilante, cerca di liberare il mondo dal male, ma lo fa in modo discutibile"
Il regista J. C. Chandor
(Kraven - The Hunter; USA 2023; Sci-Fi d'avventura; 127'; Produz.: Arad Productions, Matt Tolmach Productions, Columbia Pictures, Sony Pictures Entertainment; Distribuz.: Eagle Pictures)
Sceneggiatura:
Matt Holloway, Art Marcum, Richard Wenk
Soggetto: Il film è ispirato al personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko e appartenente allo Spider-Man Universe, ma non fa parte del Marvel Cinematic Universe.
Cast: Aaron Taylor-Johnson (Sergei Kravinoff/Kraven il cacciatore) Ariana DeBose (Calypso) Fred Hechinger (Dmitri Smerdyakov/Camaleonte) Alessandro Nivola (Aleksei Sytsevich/Rhino) Christopher Abbott (Straniero) Russell Crowe (Nikolai Kravinoff) Levi Miller (Sergei da giovane)
Russian immigrant Sergei Kravinoff is on a mission to prove that he is the greatest hunter in the world.
Kraven's complex relationship with his ruthless father, Nikolai Kravinoff, starts him down a path of vengeance with brutal consequences, motivating him to become not only the greatest hunter in the world, but also one of its most feared.
Commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
KRAVEN - IL CACCIATORE: LA STAGIONE DELLA CACCIA ALL’UOMO E’ APERTA
Il mondo degli animali selvatici ha un nuovo guardiano, un antieroe pronto a cacciare la perversità dal corpo di essere umani corrotti e a estirpare le ingiustizie. Kraven il cacciatore è il sesto film appartenente alla serie dell’Universo di Spiderman creato da Sony, nel quale viene presentato al grande pubblico, Kraven, uno dei personaggi più cruenti dopo Venom. Kraven è cresciuto all’interno di una famiglia molto potente, ossia i Kravinoff: questa famiglia ha un posto rilevante all’interno dei clan più malavitosi di tutta la Russia, nonostante la loro emigrazione negli Stati Uniti. Il giovane Sergei, colui che diventerà Kraven, e suo fratello Dmitri, vengono inizializzati dal loro padre Nikolai
ad avere coraggio nell’affrontare ogni pericolo, anche quello della sfida tra belve selvatiche e uomini. In questo modo, attraverso uno scontro con un leone, Sergei comprende che la sua vita non è
collegata a quella di suo padre, ma è connessa con tutti gli animali selvatici, soprattutto quelli più aggressivi come leoni, pantere e persino bufali. La trasformazione di Sergei in Kraven avverrà grazie all’aiuto di poteri procurati dalla sciamana Calypso, una donna che ha ereditato dalla propria stirpe alcune capacità , tra le quali quelle di creare pozioni dal potere curativo. Kraven ben presto diventerà un cacciatore di uomini pronto ad eliminare tutte le persone perfide e corrotte, e, soprattutto, sarà un difensore della natura. Pericoli, minacce e scontri al confine con la morte porteranno Kraven ad essere pronto a difendere la vita di suo fratello da tutte le insidie.
Kraven e la genesi del potere
Sin dalle prime sequenze si entra nel vivo dell’azione e si comprende come proseguirà la storia personale di Kraven, la sua filosofia ed il suo stile di combattimento. Se per questo film ci si aspetta qualcosa di sorprendente
ed originale si rimarrà probabilmente delusi. Se si tralasciano gli elementi di azione violenta, la trama ricorda i vecchi film dei supereroi senza nessun grande progetto denso di connessioni filmiche. Si segue una storia semplice, incentrata sul protagonista principale: un antagonista, un aiutante ed un personaggio indifeso pronto ad essere protetto dall’eroe principale. Il punto di forza della sceneggiatura sta nel cercare di rappresentare Kraven come una sorta di animalista violento che vuole dimostrare come
l’uomo sia una delle belve più crudeli, ma allo stesso tempo Kraven non rappresenta un modello da seguire, difatti utilizza la violenza per combattere altrettanta violenza. Tutti i protagonisti presenti nel film sono ispirati dai personaggi dei fumetti della Marvel e sono abbastanza caratterizzati da permettere allo spettatore di iniziare ad interessarsi a nuovi antieroi e nuovi personaggi da inserire all’interno della cinematografia dell’Universo Marvel.
Le Belve e il Realismo
Tutte le sequenze di azione presentano una elaborata
coreografia e la giusta dose tra effetti visivi, costumi e scenografie virtuali. I leoni, i cerbiatti e i bufali presenti nel film sono stati creati attraverso la computer grafica, oramai arrivata ad un realismo ad alto livello tanto da non sembrare artificiale. Le scenografie sono di particolare ausilio nel caratterizzare i personaggi e porli all’interno di un loro ambiente specifico che
contribuisce a delineare le usanze ed il temperamento degli stessi.
Consigli di visione
Una storia che intrattiene con leggerezza, nonostante l’inutile presenza di alcune brevi scene maggiormente cruenti. Il film è destinato ad essere visionato da un pubblico vasto, dai fan della Marvel e da una nuova generazione di adolescenti.