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MENO MALE CHE CI SEI: CLAUDIA GERINI ROMANTICA E SOGNATRICE AMICA E COMPLICE DI UN'ADOLESCENTE. INSIEME IMPARANO A CRESCERE
(Meno male che ci sei, ITALIA 2009; Commedia; 106’; Produz: Cattleya e Focus Features International; Distribuz: Universal Pictures International Italy)
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Titolo in italiano: Meno male che ci sei
Titolo in lingua originale:
Meno male che ci sei
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2009
Regia: Luis Prieto
Sceneggiatura:
Maria Daniela Raineri
Soggetto: Tratto dal romanzo omonimo di Maria Daniela Raineri
Cast: Claudia Gerini (Luisa) Chiara Martegiani (Allegra) Alessandro Sperduti (Gabriele) Guido Caprino (Giovanni) Teresa Mannino (Barbara) Stefania Sandrelli (Nonna di Allegra)
Musica: Pasquale Catalano
Costumi: Francesca Leondeff
Scenografia: Sarah Webster
Fotografia: Patrizio Patrizi
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Allegra (Chiara Martegiani) è un’adolescente alle prese con i problemi della sua età . Luisa (Claudia Gerini) una trentenne romantica e sognatrice che da anni ha una relazione con il padre di Allegra. Una tragica fatalità le farà incontrare e le due diventeranno improvvisamente complici, amiche, indispensabili l’una per l’altra anche quando nuove relazioni sentimentali sembreranno allontanarle. Allegra vivrà infatti la sua prima, grande storia d’amore con Gabriele (Alessandro Sperduti), suo coetaneo e compagno di scuola, proprio mentre Luisa comincerà ad innamorarsi di Giovanni (Guido Caprino), un affascinante quarantenne incontrato per caso in libreria. Ma come sempre accade, l’amore si porta dietro gelosie, paure, tormenti e incomprensioni che soprattutto Allegra non sa affrontare. In realtà , Allegra sta solo crescendo, è in quella fase transitoria e spesso dolorosa che la trasformerà da adolescente in giovane donna e quando lo capirà , sarà pronta a riconquistare il cuore di Gabriele e a riscoprire l’importanza del suo legame con Luisa.
Dal >Press-Book< di Meno male che ci sei
Commento critico (a cura di FRANCESCA CARUSO)
Il film è stato tratto dal romanzo omonimo di Maria Daniela Raineri (edito da Sperling & Kupfer), che ha sviluppato anche la sceneggiatura con la collaborazione di Federica Pontremoli. A Luis Prieto è piacuto molto il libro, i personaggi sono carichi di umanità ed esternano una gamma emotiva molto ampia scendendo sempre in profondità .
Il regista pone l’accento sul relazionarsi di due donne di diversa generazione a confronto, ognuna delle quali porta avanti in modo personale e distintivo l’elaborazione del lutto. Allegra, già prima dell’incidente, è una persona tendenzialmente chiusa, impacciata e insicura, queste debolezze verranno amplificate dalla perdita dei genitori, che la fa sentire sola e abbandonata, come in effetti accade all’inizio. Le amiche di scuola non la vanno a trovare né la chiamano al telefono per avere sue notizie e Gabriele non riesce a fronteggiare una situazione così importante come il suo lutto. Allegra troverà in Luisa un affetto |
sincero e un punto di riferimento stabile che oramai non aveva più. Il suo candore e ottimismo mitigheranno gli eccessi di Allegra, per un po’. Il dolore che la ragazza affronta è troppo forte e, non riuscendosi a confidare con nessuno, la porta all’autodistruzione e a distruggere ciò che di bello ha intorno. Allegra si mette insieme con Gabriele, ma il suo non sentirsi all’altezza non le fa vivere in modo sano il loro rapporto. Inoltre tradisce la fiducia di Luisa e torna dai suoi nonni, che però non sono in grado di prendersi cura di lei, anzi è il contrario. Luisa, dall’altra parte, deve fronteggiare un’ennesimo fallimento sentimentale, Giovanni la lascia perché non vuole avere un famiglia e Luisa dovrà prendersi cura da sola del bambino che porta in grembo.
Il punto di vista con cui è raccontata la storia è quello femminile ed è un film dove la donna |
ricopre il ruolo principe. Sembra infatti che, negli ultimi anni, ci si dedichi maggiormente a delineare personaggi femmili di spicco, al cinema, che abbiano quel carisma, forza, profondità e complicatezza messi al servizio maggiomente degli uomini. Questa tendenza va a integrarsi e bilanciarsi con ruoli femminili di più ampio respiro.
I personaggi maschili del film sono presentati nei loro aspetti più deboli, unico riscatto lo ha il giovane Gabriele, che subisce un percorso evolutivo che gli fa assumere la responsabilità di amare Allegra con tutto il suo bagaglio emotivo. Gli altri uomini presenti sono chi traditore, chi quarantenne infantile, che si rifiuta di crescere, codardo e immaturo. Tutti i personaggi, nel bene e nel male, possiedono delle fragilità , che li fa sbagliare, alcuni di loro imparano, però, dai propri errori. Ci si trova di fronte a persone che si vedono nella realtà di tutti i giorni, persone che agiscono in determinati |
modi, influenzate anche dal combiamento che la società ha subito e subisce continuamente. Fare un percorso di crescita e responsabilizzazione, oggi, è meno scontato di quanto si immaggini. Un altro esempio sono le coppie scoppiate che il regista mette in luce, il padre di Allegra tradisce la moglie, ma anche due colleghi di ufficio di Luisa simpaticamente tradiscono i rispettivi coniugi, trovando nel nuovo partner nuova linfa vitale.
È un film ricco di emozione, che si trova in equilibrio tra commedia e dramma, si ride di situazioni comiche ben calibrate e ci si commuove davanti a personaggi che si spogliano delle loro maschere per mostrare ciò che provano nel loro animo.
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Links:
• MENO MALE CHE CI SEI - INTERVISTA al regista LUIS PRIETO, la sceneggiatrice e autrice del libro M. DANIELA RAINERI e gli attori - (Sintesi Press Conference a cura dell'inviata FRANCESCA CARUSO) (Interviste)
Galleria Fotografica:
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Meno male che ci sei.flv
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