FERZAN OZPETEK RISCRIVE I 'SEI PERSONAGGI' DI PIRANDELLO
13/03/2012
- (AGI) - Roma, 12 marzo - ELIO GERMANO e' la "magnifica ossessione" di FERZAN OZPETEK. L'attore romano e' infatti il protagonista di MAGNIFICA PRESENZA, in sala dal 16 marzo in circa 400 copie, interpretato anche da BEPPE FIORELLO, MARGHERITRA BUY, VITTORIA PUCCINI, PAOLA MINACCIONI e la partecipazione straordinaria di ANNA PROCLEMER.
Una pellicola che ha evidenti rimandi al capolavoro di LUIGI PIRANDELLO, SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE, in cui un gruppo di attori-fantasmi e' prigioniero in una casa di Monteverde Vecchio (a Roma) e viene in contatto con un pasticciere aspirante attore catanese che va ad abitare nella casa. Una storia articolata, semplice e complessa al contempo, interpretata magnificamente da attori voluti e guidati con la solita sapienza da FERZAN OZPETEK (tra loro anche Cem Yilmaz, Andrea Bosca e Claudia Potenza). Una presa di coscienza da parte dei personaggi-attori-fantasmi che non puo' non riportare alla mente l'opera pirandelliana.
"Quel testo mi ha influenzato moltissimo - ammette FERZAN OZPETEK durante la conferenza stampa romana - Tutto rimanda a 'Sei personaggi in cerca d'autore', anche la frase segreta della compagnia di fantasmi, 'finzione! finzione!'. La stessa idea finale e' sicuramente coerente con Pirandello e il ritorno al Teatro Valle di Roma, dove fu messo in scena per la prima volta quel testo, e' un po' come chiudere un cerchio".
I personaggi di MAGNIFICA PRESENZA vivono uno stato di trapassati anomali: "Pensano di essere ancora vivi - dice il regista - anche se molte evidenze dimostrano il contrario. In effetti vivono nella finzione e non accettano la realta'. Hanno paura di uscire di casa per non dover affrontare questa evidenza". FERZAN OZPETEK e la sua co-sceneggiatrice Federica Pontremoli hanno voluto ribaltare il senso del titolo: "In effetti il film doveva intitolarsi 'Magnifiche presenze', alludendo ai fantasmi - spiega ancora il regista - poi invece abbiamo deciso di cambiare e di indicare la presenza di Elio Germano come elemento estraneo al mondo 'reale' dei fantasmi".
In quanto a GERMANO, protagonista come sempre impeccabile del film, stavolta si cimenta in un ruolo in cui recita in catanese e fornisce diverse 'prove d'attore' come quando fa un provino: pezzo di bravura da conservare in cineteca e mostrare a scuola di recitazione.
"E' un film sulla rivendicazione, sull'orgoglio della debolezza, della fragilita', della sensibilita' e, in qualche modo, della diversita' - dice l'attore - Viviamo in un mondo in cui siamo portati a nascondere tutte le nostre sensazioni e emozioni varie e a calpestare l'aspetto piu' sensibile di noi, a metterlo sotto terra forse perche' poco conveniente. Il messaggio del film - conclude - é che la salvezza non e' nell'imitazione di qualcuno che ci sa fare ma nel coltivare le proprie passioni".
LA REDAZIONE
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