76. Festival del Cinema di Cannes (16-27 Maggio 2023) - Lo sciopero degli sceneggiatori potrebbe arrivare a Cannes. Biden interviene, auspica un accordo 'equo' il prima possibile
10/05/2023
- NEW YORK, 09 Maggio - Lo sciopero degli sceneggiatori minaccia di arrivare a Cannes: nonostante l'agitazione della Writers Guild of America in corso da una settimana si stia svolgendo a migliaia di chilometri di distanza, ripercussioni si faranno sentire inevitabilmente sulla Croisette dove la grande kermesse del cinema prendera' il via il 16 maggio.
E' un dilemma che si porra', ad esempio, a Wes Anderson e Martin Scorsese, entrambi pronti a sfilare sul tappeto rosso per tenere a battesimo i rispettivi film Asteroid City e Killers of the Flower Moon: i due registi, che hanno contribuito ai copioni, hanno obblighi contrattuali di far conoscere i loro nuovi lavori, ma sono entrambi tesserati della Wga, le cui regole impartite agli affiliati mentre e' in corso lo sciopero impediscono di fare attivita' di promozione. Non e' dunque chiaro - spiega il sito IndieWire - se e come i due grandi autori di cinema si comporteranno.
L'impatto dello sciopero sui palinsesti tv e film finora non si e' fatto sentire con la sola eccezione dei talk show e delle soap televisive i cui testi vengono sfornati alla vigilia dell'andata in onda. Ma siccome Cannes e' anche un fiorente mercato per nuovi copioni, Variety si e' chiesta se l'incertezza dell'agitazione (e di quelle potenziali di registi e degli attori i cui contratti stanno egualmente per scadere a breve) non avra' una influenza negativa sulle transazioni.
Lo sciopero infiamma gli animi a Hollywood e sulla vicenda e' intervenuto lo stesso presidente Joe Biden, auspicando che le parti arrivino a un'intesa "al piu' presto possibile". Le parole del presidente sono state le prime in materia. "Spero sinceramente che lo sciopero si risolva e che gli sceneggiatori ottengano il contratto equo che si meritano", ha detto il presidente.
Lo sciopero, il primo dal 2007 quando l'agitazione duro' 100 giorni, e' cominciato il 2 maggio una volta fallite le trattative tra la Wga e i principali studi e colossi dello streaming. I writers chiedono un adeguamento dei loro compensi ai nuovi modelli di lavoro, garanzie minime per beneficiare di un'occupazione stabile e protezioni dall'incombente minaccia dell'intelligenza artificiale.
(ANSA CINEMA)
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