PASSIONI E DESIDERI: IL REGISTA FERNANDO MEIRELLES TORNA A DIRIGERE RACHEL WEISZ DOPO 'THE CONSTANT GARDENER-LA COSPIRAZIONE' IN UN VIAGGIO CIRCOLARE DI CONTAGIO AMOROSO, RECITATO IN SETTE LINGUE A CAVALLO DI OTTO FRONTIERE. UN OMAGGIO AL DRAMMATURGO VIENNESE ARTHUR SCHNITZLER
Dal 55. BFI London Film Festival e dal BIF&ST 2012 - RECENSIONE - Dal 20 GIUGNO
"In un certo senso Passioni e Desideri è un riflesso del modo in cui vivo e del fatto che passo davvero troppo del mio tempo in aeroporto e in viaggio. Se ti metti nello stato leggermente confusionale dato dal jet lag e provi a immaginare la vita in queste quattro città che sono tutte centri metropolitani pieni di comunità multirazziali, e combini tutto ciò con l’impatto di internet – non puoi fare a meno di notare come i vecchi confini siano ormai un fatto obsoleto e come la vita moderna del 21° secolo sia diventata quella di una sola comunità globale. Volevo scrivere qualcosa che rispecchiasse questo processo, il fatto che tutte le azioni hanno una conseguenza. Il fatto che le scelte economiche di una nazione, o di una banca, o di un governo possano avere un impatto su altre nazioni, banche e governi – il fatto che una persona che ha contratto un virus a New York possa salire su un aereo e contagiare qualcuno in Mongolia 24 ore più tardi – il fatto che il crollo di titoli azionari a Tokio, possa provocare dei licenziamenti a Stoccolma – che la gente giochi a poker online con qualcuno che si trova in altre latitudini e altri fusi orari – il modo in potremmo diventare – e siamo già di fatto diventati, una sola comunità . Volevo scrivere una storia che esprimesse tutto questo. Ma non volevo scriverla in modo troppo didascalico (head on), volevo scriverla come metafora. E quale soggetto miglior per veicolarla che l’ amore romantico, il sesso, le relazioni?"
Lo sceneggiatore Peter Morgan
Soggetto: Dalla pièce erotica Reigen (Girotondo, 1896) del drammaturgo austriaco Arthur Schnitzler. I ben dieci atti di questa pièce hanno ispirato anche il dramma francese La Ronde, fornendo altresì l'ispirazione strutturale a molti altri film: nel primo atto la prostituta adesca il soldato, nel secondo il soldato conquista la cameriera, nel terzo la cameriera cede al giovane signore, finchè il giovane signore non si incontra con la giovane signora, la signora con il marito e così via. Nel decimo ed ultimo atto il conte incontrerà la prostituta.
Uno sguardo a quel che succede quando partners con un background sociale diverso si imbarcano in relazioni prettamente fisiche.
IN DETTAGLIO:
Passioni e Desideri è un moderno e raffinato caleidoscpio di amori incrociati e relazioni che collegano personaggi di città e paesi diversi in un racconto vivido, avvincente e profondamente toccante sulla vita amorosa nel ventunesimo secolo. La storia ha inizio a Vienna e si sviluppa fra Parigi, Londra, Bratislava, Rio, Denver e Phoenix in un solo ipnotizzante arco narrativo.
Dalla semplice decisione presa da un uomo - quella di rimanere fedele a sua moglie – scaturisce una serie di eventi che si diramano attorno al globo con conseguenze drammatiche, per tornare infine al luogo della decisione iniziale. Passioni e Desideri è stato concepito e scritto sullo sfondo della crisi bancaria internazionale, dell’effetto-domino della Primavera Araba, della minaccia delle pandemie e dell’instabilità dell’Euro-zona. Per dirla più semplicemente, non è mai stato così chiaro quanto il mondo sia interconnesso.
Da momenti di esaltante bellezza e romanticismo, attraverso interludi all’insegna della disperazione, della confusione e del conflitto, ciascun personaggio di Passioni e Desideri percorre la propria vicenda vivida, avvincente, buffa, tragica mentre le diverse storie si tessono e si intersecano attraverso l’intero globo.
Pagando un rispettoso omaggio al drammaturgo Viennese Arthur Schnitzler e al suo classico Der Reigen, scritto quasi 100 anni fa, Passioni e Desideri conduce lo spettatore attraverso un viaggio circolare di contagio amoroso, recitato in sette lingue, a cavallo di otto frontiere.
Siamo tutti connessi.
SYNOPSIS:
Inspired by Arthur Schnitzler's classic La Ronde, screenwriter Peter Morgan and director Fernando Meirelles' 360 combines a modern and dynamic roundelay of stories into one, linking characters from different cities and countries in a vivid, suspenseful and deeply moving tale of love in the 21st century. Starting in Vienna, the film beautifully weaves through Paris, London, Bratislava, Rio, Denver and Phoenix into a single, mesmerizing narrative.
A look at what happens when partners from different social backgrounds engage in physical relationships.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
DESTINI INCROCIATI A 360 GRADI. QUALE STRADA SCEGLIERE? QUESTO E' IL DILEMMA!
Cento anni fa il drammaturgo austriaco viennese doc Arthur Schnitzler scriveva quello che sarebbe diventato un classico letterario di grande ispirazione per i posteri. E' dal suo Der Reigen (Girotondo) che passa Passioni e desideri di Fernando Meirelles (City of God, The Constant Gardner-La cospirazione), una girandola di destini e amori incrociati a 360 gradi (il titolo originale è centrato ed essenziale quanto quello del drammaturgo viennese) in cui, in un evidente riadattamento in chiave contemporanea, per la sceneggiatura originale di Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon-Il duello, Hereafter), si misura il naturale meccanismo di causa-effetto sulle decisioni intraprese dai singoli personaggi. E non solo in materia d'amore. Nel caleidoscopio di amori incrociati e relazioni, tra impulsi e desideri passionali, consumati o repressi, abbracciati e/o negati, che collegano personaggi di città e paesi diversi, incontriamo Lucia Siposová (in 'arte' Blanca),
volontà di fare la cosa giusta, di essere fondamentalmente delle brave persone, per quanto in bilico decisionale, ognuno di fronte al proprio bivio personale, verso quale direzione svoltare.
C'è una raffinata eleganza che pervade questa nuova pellicola di Meirelles, che non sarà sicuramente Stanley Kubrick - il richiamo al celebre Eyes Wide Shut, peraltro guarda caso scritto dallo stesso Arthur Schnitzler è evidente - ma qui, in Passioni e desideri, mostra comunque una sensibilità alquanto sottile e una notevole maestria nel ritrarre la temperatura emotiva dei personaggi: nei sussurri, rumori, suoni o passi che si sentono a schermo nero sull'onda della timida comparsa dei primi titoli di testa prima che vediamo inquadrata una parete rivestita di decorata carta da parati c'è già tutta l'ansia della persona in questione. Una temperatura emotiva che Meirelles raggiunge e misura spesso giocando sulla complicità interattiva che egli stesso riesce a creare - nella ripresa di
certe sequenze con particolari movimenti di macchina - tra ambienti circostanti, paesaggi, città , strade, stanze e via dicendo e protagonisti, con il loro turbinìo di pensieri, accerchiati da sensi di colpa o semplicemente confusi sulla decisione da prendere. La voce fuori campo iniziale mette subito in campo il conflitto interiore, vero protagonista dominante di Passioni e desideri: "Disse una volta un saggio: 'se sulla strada incontri un bivio, prendilo, ma dimenticò di dire in quale direzione'..."
Così senza particolari artifici, circostanziati ad un intelligente, ben dosato split screen, elaborato in maniera originale nel finale, Meirelles apre e chiude il suo personale girotondo a 360° con successo, al di là di qualche situazione forse un pò sopra le righe come quella di Anna, rigorosamente riservata e moralista, all'improvviso fin troppo avventata e superficiale nel suo approccio con Sergei. Nella realtà delle cose potrebbe non aver riscosso gli stessi benefici raccolti sulla celluloide.