(Gladiator; REGNO UNITO/USA 2000; Storico d'azione; 155' (versione cinematografica), 170' (versione estesa); Produz.: Scott Free Productions, Universal Pictures, DreamWorks Pictures in associazione con Mill Film, C & L, Dawliz e Red Wagon Entertainment (non accreditata); Distribuz.: UIP)
Sceneggiatura:
David Franzoni, John Logan e William Nicholson
Soggetto: Preliminaria -il soggetto:
Ispirata al romanzo Those about to die di Daniel Mannix del 1958, la sceneggiatura del film, inizialmente scritta da David Franzoni, è stata acquisita dalla DreamWorks Pictures nel 1998 e Ridley Scott è stato scelto per dirigere la pellicola; le riprese si sono svolte tra il gennaio e il maggio del 1999 in Inghilterra, Malta, Italia (Val d'Orcia in Toscana) e Marocco. Il film è stato presentato al pubblico per la prima volta a Los Angeles nel maggio del 2000.
Preliminaria - 'Qui hanno girato uno dei film che hanno fatto la storia, è in Italia e puoi visitarlo' (Pienza, Podere Terrapille. Foto di Enrico Pighetti, CC BY 2.0, Wikimedia Commons):
È uno dei film più belli ed emozionanti, di quelli che hanno fatto la storia del cinema mondiale. È stato girato in diversi luoghi, ma una delle location più importanti si trova in Italia.
Il Gladiatore è stato girato in molti luoghi, tra Europa e Nord Africa. Tra questi c’è ovviamente l’Italia ma non per le scene ambientate al Colosseo, che è solo una riproduzione di quello reale, ma in un’altra località d’Italia, molto bella e assolutamente da visitare.
Girato nel 1999, le riprese del film “Il Gladiatore†sono state effettuate negli studi cinematografici della Universal Pictures a Los Angeles per gli interni e in diverse località tra Europa e Nord Africa per gli esterni.
Le riprese in Italia, invece, sono state nella stupenda Val d’Orcia, in Toscana, tra San Quirico d’Orcia e Pienza. Qui sono state girate alcune delle scene più significative ed emozionanti del film.
La Val d’Orcia è presente in due momenti importanti del film Il Gladiatore.
Il primo è all’inizio del film e mostra la casa dove abita la famiglia di Massimo Decimo Meridio. Questa scena è ambientata al Podere di Poggio Manzuoli, nel comune di San Quirico d’Orcia. Uscendo dalla cittadina, in direzione nord, si percorre la strada provinciale 146 a un certo punto, sulla sinistra troverete un lungo viale di cipressi che sale fino alla collina dove sorge il casolare dell’Azienda Agricola Manzuoli.
L’altra scena fondamentale del film è alla fine, quando Massimo attraversa i Campi Elisi. Le riprese sono state effettuate nella località Terrapille, vicino a Pienza. Qui, tra colline brulle e campi di grano, sorge un agriturismo, circondato dai cipressi.
Per raggiungere la zona, da Pienza si prende la strada provinciale 18 e si prosegue verso ovest, fino al bivio per la strada di Terrapille. Si può percorrere la strada sterrata in auto, fino all’agriturismo Terrapille, oppure lasciare la macchina al parcheggio davanti alla chiesa dei Santi Vito e Modesto e proseguire a piedi, come Massimo Decimo Meridio nei campi di grano
Cast: Russell Crowe (Massimo Decimo Meridio) Joaquin Phoenix (Commodo) Connie Nielsen (Augusta Lucilla) Oliver Reed (Proximo) Richard Harris (Marco Aurelio) Derek Jacobi (Senatore Gracco) Djimon Hounsou (Juba) David Schofield (Senatore Falco) John Shrapnel (Senatore Gaio) Tomas Arana (Quinto) Ralf Moeller (Hagen) Spencer Treat Clark (Lucio Vero) David Hemmings (Cassio) Tommy Flanagan (Cicero) Giannina Facio (Moglie di Massimo) Cast completo
Giorgio Cantarini (Figlio di Massimo) Sven-Ole Thorsen (Tigre) Omid Djalili (Venditore di schiavi e bestiame) Chris Kell (Scriba rapito) Tony Curran (Spia) Mark Lewis (Spia) John Quinn (Valerius) Alun Raglan (Pretoriano) Charlie Allan (Capo dei barbari germanici) David Nicholls (Uomo gigante) Adam Levy (Luogotenente) Gilly Gilchrist (Luogotenente)
Musica: Hans Zimmer, Lisa Gerrard e Klaus Badelt
Costumi: Janty Yates
Scenografia: Arthur Max
Fotografia: John Mathieson
Montaggio: Pietro Scalia
Effetti Speciali: Neil Corbould, Rob Harvey, John Nelson, Tim Burke
Makeup: Jo Allen; Melissa Lackersteen; Laura McIntosh; Trefor Proud; Ana Bulajic-Crcek, Ivana Primorac e Julia Wilson (makeup artist a Malta)
Casting: Louis DiGiaimo
Scheda film aggiornata al:
30 Aprile 2024
Sinossi:
In breve:
Di ritorno dal campo di battaglia, il valoroso generale romano Maximus (Russell Crowe) ha ancora una volta condotto i suoi legionari alla vittoria. Ora che la guerra è stata vinta, Maximus sogna solo di poter tornare da sua moglie e suo figlio. L'imperatore morente Marco Aurelio (Richard Harris) ha però un altro incarico da affidare al generale vittorioso: assumere il comando dell'impero, prendendo il suo posto. Geloso del favore di cui gode presso l'imperatore, l'erede al trono, Commodo (Joaquin Phoenix), comanda l'uccisione di Maximus e della sua famiglia. Sfuggito a malapena alla morte, il generale è ridotto in schiavitù e allenato come gladiatore per i combattimenti nell'arena. La sua fama comincia a crescere. Una volta giunto a Roma, Maximus desidera vendicare la morte della moglie e del figlio uccidendo il nuovo imperatore: Commodo. Il gladiatore ha imparato che l'unico potere più forte di quello dell'imperatore è il volere del popolo, e sa benissimo che il solo modo per attuare il suo piano di vendetta è diventare il più grande campione dell'impero.
In dettaglio:
Nell'anno 180 d.C., il valente generale Massimo Decimo Meridio guida l'esercito romano alla vittoria durante la guerra contro i Marcomanni in Germania, guadagnandosi ancora di più la stima dell'anziano imperatore romano Marco Aurelio, gravemente malato; questi, che si sente prossimo alla fine, non accetta il proprio figlio Commodo come proprio successore, considerandolo inadatto al ruolo; designa pertanto il generale Massimo, vedendovi il figlio che avrebbe voluto avere al posto di Commodo: Marco Aurelio intende affidargli il compito di ripristinare la repubblica restituendo il potere al senato, ovvero al popolo romano, come avveniva prima dell'avvento dell'età imperiale.
Massimo viene immobilizzato e condotto in mezzo alla foresta per essere giustiziato; inginocchiatosi davanti al boia riesce, dopo aver finto di accettare il suo destino, ad afferrarne la spada e a uccidere, uno dopo l'altro, tutti i pretoriani del manipolo. Gravemente ferito a un braccio nel corso dell'azione, s'impossessa di due cavalli e intraprende il lungo viaggio verso casa, ma giunge troppo tardi: Massimo vede alcuni suoi amici morti, e poi scopre la moglie e il figlio crocifissi tra le rovine fumanti della propria abitazione. Disperato, piange i suoi cari defunti; infine, si accascia straziato dal dolore e sfinito dalla stanchezza.
Catturato da un mercante di schiavi, viene venduto a Proximo, un ex gladiatore divenuto lanista, che Marco Aurelio aveva affrancato insignendolo del rudis, la spada di legno. Massimo viene portato in Africa ed è costretto a combattere nell'arena, dando presto prova delle sue eccellenti qualità di guerriero, che gli fanno accrescere la popolarità tra gli spettatori e il rispetto degli altri combattenti; l'Ispanico, come è conosciuto nella familia gladiatoria, stringe amicizia con Juba, un cacciatore numida e con Hagen, un combattente germano che, fino alla comparsa di Massimo, era il più valoroso dei gladiatori di Proximo. Durante le pause degli spettacoli, Juba e Massimo, parlando delle rispettive famiglie e della vita che conducevano prima di divenire schiavi, rinsaldano la loro amicizia traendo coraggio, di fronte alla prospettiva della morte in combattimento, dalla speranza che avrebbero rincontrato i loro familiari nell'aldilà .
Passati alcuni anni, quando Commodo, soprattutto per conquistare la folla, ordina che per un lungo periodo, 150 giorni, si tengano a Roma dei giochi gladiatorii in memoria del padre, proprio colui che cinque anni prima ne aveva disposto l'interruzione, anche i gladiatori di Proximo vengono affittati per lo spettacolo. A Roma, i gladiatori di Proximo vengono destinati a rievocare la battaglia di Zama della seconda guerra punica, rappresentando le truppe di Annibale, l'orda barbarica, schierate contro le legioni di Scipione l'Africano. Massimo, che indossa una maschera che ne cela le sembianze, assume il comando del gruppo e, disponendo i propri compagni a testuggine al centro dell'arena del Colosseo, riesce a sovvertire l'esito di un incontro in cui erano storicamente destinati alla sconfitta. Quando Commodo raggiunge i gladiatori di Proximo per congratularsi, Massimo è costretto a togliersi l'elmo e rivelare la sua vera identità :
«Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo fedele dell'unico vero imperatore Marco Aurelio, padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa, e avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra» (Massimo Decimo Meridio)
Impossibilitato a uccidere Massimo, guadagnatosi il sostegno della folla che chiede incessantemente la grazia, Commodo, amareggiato, solleva la mano e protende il pollice verso l'alto, lasciando infine l'arena, mentre la folla riecheggia e osanna il nome di Massimo.
Lucilla, dopo aver visto Massimo in vita, s'incontra segretamente con lui in una delle celle in cui si trovano i gladiatori. Durante il loro colloquio, Massimo l'accusa con rabbia di aver partecipato agli omicidi del padre e della sua famiglia, ma lei lo nega decisamente, dichiarandosi a sua volta terrorizzata e vittima del fratello. Lucilla confida a Massimo di disporre di potenti alleati in Senato che vogliono detronizzare Commodo e lo invita ad allearsi con loro per rovesciare il fratello, ma Massimo rifiuta e le chiede di dimenticarlo, chiudendo bruscamente l'incontro.
Mentre viene riaccompagnato alla scuola dei gladiatori, Massimo viene informato da Cicero, il suo fedele servitore, che il suo esercito, accampato ad Ostia, gli è rimasto fedele. Riesce a incontrarsi nelle celle dei gladiatori con Lucilla e il senatore Pertinace Gracco, al quale chiede di farlo uscire da Roma e ricongiungere col suo esercito, col quale tornerà a Roma e rovescerà Commodo, infine bacia Lucilla. Sospettando il tradimento della sorella, Commodo minaccia indirettamente il figlio di lei, Lucio, costringendola a rivelare il complotto con dispiacere. I pretoriani arrestano immediatamente Gracco e prendono d'assalto la caserma, combattendo contro i gladiatori di Proximo, mentre Massimo scappa. Hagen e Proximo vengono uccisi durante l'assedio, mentre Juba e i superstiti vengono imprigionati. Massimo fugge attraverso un tunnel dalle mura della città , ma assiste impotente alla morte di Cicero, trafitto dalle frecce dei pretoriani, e viene catturato da alcune guardie pretoriane.
A Massimo, ormai morente, appaiono la sua casa e la sua famiglia, ma viene riportato alla realtà dalla voce di Quinto, che gli chiede indicazioni. Massimo chiede a Quinto di liberare Juba e gli altri gladiatori di Proximo sopravvissuti e di restituire alle sue mansioni il senatore Gracco, al quale chiede di restaurare a Roma il governo repubblicano, proprio come voleva Marco Aurelio. Dopo l'affermazione di Quinto e un'ultima e più nitida visione dei suoi cari, che lo stanno aspettando, Massimo, per la ferita, crolla pesantemente a terra, morendo tra le braccia di Lucilla, inginocchiatasi accanto a lui. Dopo avergli chiuso gli occhi, ella ricorda a tutti che Massimo è stato un uomo buono e un soldato di Roma e che la sua memoria va onorata. Il corpo di Massimo viene sollevato e portato fuori dal Colosseo, seguito da tutto il popolo, mentre il cadavere di Commodo resta abbandonato nell'arena. Quella stessa notte, Juba ritorna libero nel Colosseo vuoto e seppellisce, nella sabbia intrisa di sangue dov'era caduto Massimo, le statuine della moglie e del figlio di Massimo, dicendo la storica frase: "Io ti rincontrerò un giorno... ma non ancora".
Synopsis:
When a Roman General is betrayed, and his family murdered by an emperor's corrupt son, he comes to Rome as a gladiator to seek revenge.
Maximus is a powerful Roman general, loved by the people and the aging Emperor, Marcus Aurelius. Before his death, the Emperor chooses Maximus to be his heir over his own son, Commodus, and a power struggle leaves Maximus and his family condemned to death. The powerful general is unable to save his family, and his loss of will allows him to get captured and put into the Gladiator games until he dies. The only desire that fuels him now is the chance to rise to the top so that he will be able to look into the eyes of the man who will feel his revenge