RECENSIONE in ANTEPRIMA - Da Venezia 80.: Coppa Volpi a Cailee Spaeny - E dopo Maria Antonietta (Marie Antoinette, 2006) Sofia Coppola intraprende un altro interessante viaggio al femminile con Priscilla Presley (Cailee Spaney) in relazione all'icona musicale Elvis (Jacob Elordi) - Dal 27 Marzo
"Sono rimasta colpita dall’autobiografia di Priscilla Presley sugli anni che ha vissuto, da giovane donna, a Graceland. E ho cercato di cogliere cosa provasse nell’immergersi nel mondo di Elvis, per poi alla fine riemergerne e scoprire la sua identità. Come artista per me è importante mostrare il mondo attraverso gli occhi dei miei personaggi, senza giudicare. Mi hanno sempre interessato i concetti riguardanti l’identità, il vissuto e la trasformazione degli individui. Questo film indaga il modo in cui Priscilla è diventata quello che è, e cosa significa e ha significato essere donna per lei e per le generazioni successive. Ha vissuto esperienze comuni a molte giovani donne, con la differenza che le ha affrontate in un contesto inusuale. Ed è per questo che nella storia di Priscilla, pur essendo unica, ci possiamo incredibilmente identificare tutte".
La regista e co-sceneggiatrice Sofia Coppola
(Priscilla; Usa, Italia 2023; Biopic drammatico musicale; 113'; Produz.: American Zoetrope, Stage 6 Films, Standalone Pictures, The Apartment; Distribuz.: Vision Distribution)
Casting: Courtney Bright, John Buchan, Nicole Daniels, Jason Knight
Scheda film aggiornata al:
23 Aprile 2024
Sinossi:
In breve:
Si racconta la storia della coppia, dal loro incontro in Germania quando lei aveva quattordici anni e lui dieci più di lei, fino all’ultimo giorno di vita del cantante. Priscilla (Cailee Spaeny) che è figlia di un severo ufficiale dell'aeronautica degli Stati Uniti, sposa Elvis (Jacob Elordi) nel 1967 a ventidue anni dopo otto anni di fidanzamento, e nel ’68 ebbero una figlia, Lisa Marie (Emily Mitchell).
Ma la vita con il re del Rock’n Roll non sarà facile, nel 1973 infatti i due divorzieranno. Al centro del film ci sono gli anni di maggior successo di Elvis che si spegnerà a soli quarantadue anni nel 1977, consumato dal suo malsano stile di vita.
In altre parole:
Quando l’adolescente Priscilla Beaulieu incontra a una festa Elvis Presley, l’uomo, che è già una superstar del rock’n’roll, nel privato le si rivela come qualcuno di completamente diverso: un amore travolgente, un alleato nella solitudine e un amico vulnerabile. Attraverso gli occhi di Priscilla, Sofia Coppola ci racconta il lato nascosto di un grande mito americano, nel lungo corteggiamento e nel matrimonio turbolento con Elvis. Una storia iniziata in una base dell’esercito tedesco e proseguita nella sua tenuta da sogno a Graceland. Una storia fatta di amore, sogni e fama.
Short Synopsis:
Sofia Coppola's take on the relationship between Priscilla and Elvis Presley
- del personaggio da rievocare: e devo dire che Cailee Spaeny (Pacific Rim-La rivolta, Una giusta causa, 7 sconosciuti a El Royale, Vice-L'uomo nell'ombra, Il rito delle streghe, How It Ends) è, non solo sorprendente, ma persino spiazzante, per le incredibili sfumature interiori che regala alla complicata, e velata di malinconia, parabola esistenziale di questa giovane donna che impariamo a conoscere in età adolescenziale.
Priscilla/Spaeny è una appena quattordicenne che frequenta la prima liceo, ed è una di quelle ragazzine timide che mai ti aspetteresti al fianco di un giovane uomo già navigato e, alquanto spregiudicato ed egoista - ma non avevamo dubbi in proposito! - all’epoca già vittima della sua stessa fama, per quanto ancora allo stato embrionale, o almeno non ancora esplosa nell’icona standardizzata, ben nota, poi emulata ad oltranza nel tempo. Stiamo parlando di Elvis Presley (Jacob Elordi ne declina le ombrose e viziose nuances, meno vistose
Sono sufficienti i primi fotogrammi della prima sequenza per dare corpo e anima al significato di cosa si intenda per endoscopia del personaggio: uno sguardo lenticolare appuntato su dettagli
minimalisti, e il piano sequenza di due piedini con le unghie smaltate che procedono su una moquette rosa. E la musica apre il sipario, intervenendo qua e là con una selezione illuminata a regola d’arte. Siamo negli Anni Sessanta, come confermano abiti e acconciature ma soprattutto usi e costumi. Galeotto l’invito ad una festa cui viene chiesto, con furbizia ‘militare’ - l’amico dell’amico - al padre di Priscilla il permesso di poter partecipare. La questione viene discussa a lungo dai genitori che poi però capitolano in senso affermativo. Ed è questo solo l’inizio di una relazione tra le più improbabili e strane, in cui Priscilla resterà sempre in attesa di Elvis/Elordi per tutta la vita, scoprendo i suoi reiterati tradimenti da riviste e giornali, mentre le compagne di scuola, intanto, mormorano alle sue spalle. Quando al termine del servizio militare Elvis chiede ai genitori di Priscilla, in verità perplessi per
Comunque, lungi dalla volontà di sparare giudizi, la parabola di vita si porta oltre con la proposta di matrimonio e la conseguente - miracolosa! Dopo una vita di castità forzata per Priscilla! - nascita della figlia Lisa Marie nel 1968. E’ il vero punto di maturazione personale di Priscilla di cui Spaeny sparge indizi in ogni dove per prepararci alla messa in scena del punto di rottura. L’adesione di Elvis al movimento della controcultura, e tutte quelle tediose letture, motivate con pretese assurde, e ancora, il perseverare nella mancata attenzione di desiderio nei confronti della moglie, sfociano nell’abbandono del tetto coniugale da parte di Priscilla, con l’inevitabile divorzio cinque anni dopo la nascita della figlia. Un distacco celebrato con senso della misura e della dignità che non consente esternazioni emozionali in pubblico - salvo poi piangere nel privato - celebrato da una partenza in