(Miss Peregrine's Home For Peculiar Children; REGNO UNITO/BELGIO/USA 2016; Avventura; 127'; Produz.: Twentieth Century Fox Film Corporation/Chernin Entertainment/Scope Pictures/St. Petersburg Clearwater Film Commission in associazione con TSG Entertainment e Tim Burton Productions ; Distribuz.: 20th Century Fox)
Cast: Eva Green (Miss Peregrine) Asa Butterfield (Jake) Samuel L. Jackson (Barron) Judi Dench (Miss Avocet) Rupert Everett (Ornitologo) Allison Janney (Dr. Golan) Chris O'Dowd (Franklin Portman) Terence Stamp (Abraham 'Abe' Portman) Ella Purnell (Emma Bloom) Finlay MacMillan (Enoch O'Conner) Lauren McCrostie (Olive Abroholos Elephanta) Hayden Keeler-Stone (Horace Somnusson) Georgia Pemberton (Fiona Fruanfeld) Milo Parker (Hugh Apiston) Raffiella Chapman (Claire Densmore) Cast completo
Pixie Davies (Bronwyn Bruntley) Joseph Odwell (Gemello) Thomas Odwell (Gemello) Cameron King (Millard Nullings) Louis Davison (Victor Bruntley)
Musica: Michael Higham e Matthew Margeson
Costumi: Colleen Atwood
Scenografia: Gavin Bocquet
Fotografia: Bruno Delbonnel
Montaggio: Chris Lebenzon
Effetti Speciali: Neil Corbould, James L. Roberts e Hayley J. Williams (supervisori)
Makeup: Maha (direzione Los Angeles); Kelsey Boutte (Los Angeles); Michelle Audrina Kim; Nicky Knowles
Casting: Susie Figgis
Scheda film aggiornata al:
22 Gennaio 2017
Sinossi:
IN BREVE:
La storia del sedicenne Jacob, a cui il nonno raccontava le storie avvenute in un orfanotrofio che ospitava ragazzi molto particolari e dotati di strani poteri. Alla morte del nonno, il ragazzo si reca nella dimora che l'anziano aveva in Galles, per scoprire i resti della tanto chiacchierata casa per bambini speciali della signora Peregrine. Jacob capisce così che dietro l'istituto si nascondono misteri inquietanti e ha la sensazione che i suoi ospiti ormai defunti siano ancora nei dintorni.
Synopsis:
When Jacob discovers clues to a mystery that spans different worlds and times, he finds a magical place known as Miss Peregrine's Home for Peculiar Children. But the mystery and danger deepen as he gets to know the residents and learns about their special powers... and their powerful enemies. Ultimately, Jacob discovers that only his own special "peculiarity" can save his new friends
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Un classico nel classico di se stesso. Un pò meno dark. Un pò più fantasy. Un gran carro allegorico con una spolverata di Sci-Fi (il loop temporale) su cui l'eccentrico Tim Burton ha fatto salire un bel pò di statuine. Un carillon che consuma i suoi nuovi girotondi, sospinto dalle note di melodie familiari: tra citazioni a go-go di opere in celluloide autobiografiche (Alice nel paese delle meraviglie, Frankenweenie o Nightmare before Christmas) e non: tra gli altri occhieggia anche Blade Runner a più riprese (Miss Peregrine con la mano appoggiata sul fianco come la replicante Rachel, i grotteschi pupazzi meccanici resi vivi dall'impianto di cuore, il motivo dell'occhio e della sua polivalente valenza...). Tra rivisitazioni fantastiche intinte nella bevanda più confortevole, dall'inconfondibile aroma, magari al cioccolato: antico come un vecchio maniero nel cuore del Galles, popolato da nuovi paladini e paladine, immancabilmente divisi tra buoni e malvagi. Un
cuore verde cui approdare dal mare. Un luogo elettivo scelto per proteggere i bambini. Bambini diversi. Anzi, speciali. Il lamo per agganciare la realtà è stato lanciato e si può finalmente pescare nel mare dei sogni premonitori e delle magie. Sempre possibili. Ma questo non è un gioco fine a se stesso. E' piuttosto un insolito affresco allegorico, del Buon Governo e del suo contraltare. Dove ce n'è uno buono, ce n'è anche uno 'cattivo'. Il 1943 è annata bellica come tutti ben sanno. E il 3 Settembre di quell'anno a un bel castello gallese toccava la sua brava dose di bombe a pioggia. A meno che, orologio alla mano - sempre! - non si potesse fermare il tempo un attimo prima del terribile misfatto. Immaginate di scegliere un momento e un luogo nel tempo in cui vorreste tornare. Immaginate di poterlo fare non una sola volta ma quanto volete.
Beh, la celluloide è costellata, tanto quanto il cielo di stelle, di quanti ci hanno provato, a cominciare dall'episodio A Stop at Willoughby (Una sosta a Willoughby, 1960) della serie "AI confini della realtà ", fino al cult sci-fi di Ritorno al futuro, o ai più moderni Looper-In fuga dal passato e Source Code). Non è certo un'idea originale di Tim Burton quella di tornare in un lasso di tempo più o meno circoscritto. Reale o immaginario. Cambiano le motivazioni però. La cosa sarebbe indubbiamente provvidenziale per salvare i civili dalle guerre odierne, o per offrire un'isola felice a tutti i diversi mal tollerati nel tempo presente. Ecco, questa è l'idea accompagnata da Tim Burton sull'immaginario naviglio della salvezza di diritto. Una traversata che se non ha propriamente la leggerezza di una crociera, non ha neppure il travaglio della tempesta da naufragio.
Fondamentalmente Tim Burton resta un inguaribile romantico. La sua Miss
Peregrine lo è. Una neo 'Ladyhawke' che indossa le scure piume di un falco peregrino, quando non veste le umane sembianze imprestatele da un'Eva Green qui particolarmente illuminata nelle sfumature doppiofondo di 'strega' materna votata alla causa del bene dei suoi ragazzi, o, se, preferite, di fata umbratile ai limiti del dark. Il che, nell'iconografia burtoniana, si traduce nel personaggio più solare che ci sia al mondo. Ma la vena romantica serpeggia ovunque, avvolgendo come un tralcio rampicante chiunque percorra quel sentiero. A cominciare dal Jake di Asa Butterfield, affidato alla cura di una psicologa sui generis, fin quando non scoprirà le carte del suo elettivo destino.
Adolescenti innamorati e bambini, ognuno con una diversità messa a frutto nei termini di dono ed arma speciali. Romantica è anche l'importanza della famiglia, qui rimarcata fin nelle viscere dei legami più antichi, come quello tra nonno e nipote. Inutile dire
che si tratta di un nonno (l'Abraham 'Abe' Portman di Terence Stamp) e di un nipote (Jack/Asa) dai tratti 'speciali'. Ma anche seppur epurati dalle loro diversità e doti straordinarie, resta quel motivo del tutto reale, prezioso quanto il più rilucente dei diamanti, radicato nella presenza costante, nel supporto fatto di affetto sincero e grande, di quel sostegno indispensabile alla crescita di un individuo. Non importa quanto siano reali o immaginarie le storie raccontate dal nonno al nipote. Sono storie che li scoprono insieme, che immortalano momenti destinati ad essere ricordati nel tempo. Momenti che hanno fatto sognare e preparare alla vita tutti quei piccoli che hanno avuto la fortuna di un'infanzia scaldata dal calore di un nonno. Un romanticismo che olezza e pervade ogni poro, dal fuggevole omaggio al Titanic alla patinata cornice con tutte quelle vecchie foto, stampe e pagine di giornale ingiallite. Un sapore d'altri tempi, antico