A PROPOSITO DI PRUDENCE E BELISAIRE, DUE 'POIROT' PER UN DELITTO!

"Secondo me, le quattro o cinque battute principali di un film devono sempre contenere elementi comici, di fantasia e di mistero, il tutto condito da una giusta dose di morbosità. E Agatha Christie intreccia tutti questi fili in maniera da soddisfare i miei gusti letterari e cinematografici... Per dirigere delle commedie bisogna possedere il senso dell'assurdo e dell'irrealtà del mondo. E di conseguenza è piuttosto logico essere attratti dalla rappresentazione delle forze dell'oscurità, del fascino del notturno e del misterioso. I romanzi di Agatha Christie lasciano sempre spazio alla commedia cambiando registro e permettendo ai personaggi e al lettore di arrivare ad una sorta di snervante stravaganza...".
Il regista Pascal Thomas

(Mon petit digt m'a dit/Due per un delitto, Francia 2005, commedia; 105'; Produz.: Co-produzione di: 'Ah! Victoria! Films/France2Cinema/Rhone-Alpes Cinema; Distribuz.: Medusa)

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Titolo in italiano: Due per un delitto

Titolo in lingua originale: Mon petit digt m'a dit

Anno di produzione: 2005

Anno di uscita: 2005

Regia: Pascal Thomas

Sceneggiatura: Pascal Thomas, François Caviglioli e Nathalie Lafaurie

Soggetto: Tratto dal romanzo di Agatha Christie By the Pricking of My Thumbs

Cast: Catherine Frot (Prudence Beresford)
André Dussollier (Bélisaire Beresford)
Geneviève Bujold (Rose Evangelista)
Laurent Terzieff (Anet, Esq.)
Valèrie Kaprisky (Miss Blayes)
Bernard Verley (Il generale)
Alexandra Stewart (Miss Boscovan)
Sarah Biasini Marie-Christine)
François Bettens (Rudi)
Françoise Seigner (Zia Ada)
Elizabeth Macocco (Miss Pacard)
Isabelle Giami (Miss Aupic)
Hervé Pierre (Il dottor Mauroy)
André Thorent (Il prete)
Anne Leny (Alice Perry)
Cast completo

Musica: Reinhardt Wagner (colonna sonora originale)

Costumi: Maud Molineux

Scenografia: Katia Wyszkop

Fotografia: Renan Polles

Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

Sinossi:

"Hanno girato il mondo in lungo e in largo, a contatto con il pericolo ogni giorno, impegnati in indagini speciali che ruotano intorno a segreti di Stato: una vita avventurosa che ha lasciato il segno e ha fatto nascere un legame indissolubile. Ma tutto questo accadeva tanti anni fa. Oggi Belisaire è diventato un impiegatuccio sempre seduto dietro la scrivania intento a sventare i complotti dei terroristi internazionali mentre Prudence è ancora molto attiva e detesta stare con le mani in mano anche perché la noia stimola l'immaginazione e conduce all'irrequietezza.

Sarà l'ultima indagine dei Beresfords. Prudence (Catherine Frot) e Belisaire (André Dussollier), la coppia di detective nata dalla penna di Agatha Christie, incarnano una maniera tutta particolare di affrontare il pericolo, basata sulla leggerezza e sulla spensieratezza. Il loro raffinato dandismo, il senso dell'umorismo e la gioia di vivere si accompagnano alle ossessioni più morbose e al cupo cinismo di Agatha Christie, la cui immaginazione e il cui stile di vita rappresentano a tutt'oggi un mistero ancor più insondabile dei suoi libri.

Tutto ha inizio presso la Casa di Riposo per vecchie signore eccentriche e benestanti di Sunny Slopes...".

Dal >Press-Book< di Due per un delitto

Nota: Si ringrazia Maria Teresa Ugolini dell'Ufficio Stampa Medusa.

Commento critico (a cura di Paola Alberti)

La trasognata Catherine Frot è una Prudence che non convince del tutto nel film di Pascal Thomas Due per un delitto, distribuito in Italia dalla Medusa, tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie. Ci propone una Prudence molto snob, freddina e "originale di maniera" si potrebbe dire, che ammicca presentandosi come una cinquantenne "pronta per la conquista". Se l'ambientazione "british" pur negli scenari mozzafiato della Savoia francese è molto rigorosa, non si può dire altrettanto degli attori che danno vita a questa classica storia di delitti e di perfidie nascoste dietro la presunta rispettabilità tipica delle comunità di provincia. Va detto, comunque, che Adré Dussollier, nei panni del collonnello dei servizi segreti marito di Prudence, ci convince un po' di più, anche se le battute alla "Pantera rosa" sui colonnelli e i generali che fanno a gara per dimostrare chi stira meglio le camicie si potevano sinceramente evitare.
Da un giallo che

propone i collaudati e gradevoli intrighi di una delle indiscusse regine di "crime stories" francamente ci si poteva aspettare di più senza contare che il doppiaggio non è di buona qualità e, soprattutto all'inizio del film, questo dà un po' fastidio.
Da apprezzare, comunque, il tentativo di riproporre finalmente, diciamo noi appassionati del "genere", il giallo classico alla Agatha Christie, dando nuovamente spazio al "gioco intelligente", a fronte del dilagare dello splatter e del noir, che troppo spesso si propone come "succedaneo" dell'inchiesta cinegiornalistica nell'ambito della cronaca nera.