Quanto parla dell'oggi questo film? "Tantissimo. Abbiamo studiato atti processuali recenti sulla violenza alle donne e le dinamiche sono le stesse di allora. Isolare la donna, svilirla e poi usarle violenza. Insomma è chiaro che abbiamo voluto parlare di cose che sono vive ancora oggi come anche il divario di trattamento economico tra uomo e donna"
Perché il bianco e nero? "Fa parte di come immaginiamo le storie del passato che ci raccontavano... Certi personaggi maschili non sono affatto cambiati, sono gli stessi di allora"
Tornerà a fare la regia? "Se è per questo vorrei essere già al terzo film. Certo che voglio rifarlo, è stato bellissimo".
Ha mai pensato ad Anna Magnani nei panni di Delia? "Certo la Magnani è sempre stata nei nostri occhi, ci muovevamo in un mondo, in una Roma, che poteva essere la sua".
E Valerio Mastandrea?:
"Il suo talento era indispensabile per il personaggio. All'inizio avevamo pensato dovesse essere un brutale energumeno. Poi abbiamo realizzato che servivano sfumature grottesche e registri parodistici. Per evitare qualunque genere di empatia. Qui non ci sono eroi negativi. Esiste esclusivamente l'idiozia del male. Il grande talento di Valerio ha saputo incarnarla" Paola Cortellesi
Paola Cortellesi - C'è ancora domani (Esordio alla regia):
Quanto parla dell'oggi questo film? "Tantissimo. Abbiamo studiato atti processuali recenti sulla violenza alle donne e le dinamiche sono le stesse di allora. Isolare la donna, svilirla e poi usarle violenza. Insomma è chiaro che abbiamo voluto parlare di cose che sono vive ancora oggi come anche il divario di trattamento economico tra uomo e donna"
Perché il bianco e nero? "Fa parte di come immaginiamo le storie del passato che ci raccontavano... Certi personaggi maschili non sono affatto cambiati, sono gli stessi di allora"
Tornerà a fare la regia? "Se è per questo vorrei essere già al terzo film. Certo che voglio rifarlo, è stato bellissimo".
Ha mai pensato ad Anna Magnani nei panni di Delia? "Certo la Magnani è sempre stata nei nostri occhi, ci muovevamo in un mondo, in una Roma, che poteva essere la sua".
E Valerio Mastandrea?:
"Il suo talento era indispensabile per il personaggio. All'inizio avevamo pensato dovesse essere un brutale energumeno. Poi abbiamo realizzato che servivano sfumature grottesche e registri parodistici. Per evitare qualunque genere di empatia. Qui non ci sono eroi negativi. Esiste esclusivamente l'idiozia del male. Il grande talento di Valerio ha saputo incarnarla"
Paola Cortellesi