I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Leonardo Pieraccioni torna alla commedia con un ottimo soggetto che vede coinvolti, oltre allo stesso Pieraccioni, Nino Frassica, Chiara Francini e Giulia Bevilacqua - Dal 18 Gennaio
“Questa storia è liberamente ispirata ai fratelli Michele e Gianni Bugli che nel 1982 partirono con il padre malato in roulotte e gli fecero credere di essere arrivati a Parigi. Viaggiarono non uscendo quasi mai dal loro podere. Il film è dedicato a loro. E a tutti i sognatoriâ€.
Il regista, co-sceneggiatore e attore Leonardo Pieraccioni
Sceneggiatura:
Filippo Bologna e Leonardo Pieraccioni
Soggetto: Il film è ispirato a una storia vera, quella dei fratelli Michele e Gianni Bugli che nel 1982 partirono con il padre malato in roulotte e gli fecero credere di essere arrivati a Parigi, non uscendo quasi mai dal loro podere.
di volo - man mano che il falso viaggio 'on the road' alla volta di Parigi (nella illusoria fantasia) prende piede. E non si rimpiange tanto il fatto che si siano lesinate le risate, le gag comiche, piuttosto la mancanza di un’impalcatura narrativa più solida, degna di questo nome, capace di catturare l’attenzione, invece di arrampicarsi sugli specchi che, come ben si sa, per loro stessa natura, alimentano la scivolata facile.
Pieraccioni, neppure con questo Bernardo, colto di sorpresa con una notizia bomba a carico dei suoi natali, fa il disinvolto, mentre sembra pattinare sul ghiaccio arrancando. Quanto agli altri componenti di un onorevole cast, almeno sulla carta, l'impressione è che abbiano fatto buon viso a cattivo gioco pur di condividere la buona azione di dedicare questo film ai veri protagonisti della storia narrata, ma il risultato, con una sceneggiatura lacunosa e ‘arruffata’ come questa, non poteva certo condurre a rimirar le stelle! A cominciare dal prof. Arnaldo di Nino Frassica - padre disastrato, fisicamente ma forse anche psicologicamente, pur non avendo modo di esprimerlo come avrebbe dovuto, per seguire con l’altra sorella, la Giovanna di Chiara Francini, estetista con la passione per i ‘toy boy’, cui sono toccate le gag più boccaccesche, oltre alla scena di sesso, imbarazzante e di cattivo gusto, come manifesto del suo personaggio. E che dire