Dal 7 agosto su Prime Video (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) - RECENSIONE in ANTEPRIMA
“Nessuno nasce cattivo, ma come qualunque altra cosa ci vuole pratica, e quando alla fine capisci che la tua casa non è un posto che puoi trovare su una mappa o nel quale puoi fermarti a lungo, il male diventa quel luogo rassicurante dove tutto è possibileâ€. Gilbert Galvan Jr/Robert Whiteman (Josh Duhamel)
“Chiunque dice che i soldi non fanno la felicità può trasferirli sul mio conto... Avrò anche la terza media ma ho una laurea in vita da stradaâ€. Tommy Kay (Mel Gibson)
(Bandit; CANADA 2022; Thriller poliziesco; 126'; Produz.: Yale Productions, LB Entertainment in associazione con BondIt Media Capital, Complex Corp, Goldrush Entertainment, Head Gear Films, Kreo Films FZ, Lucky 13 Productions, Metrol Technology; Distribuz.: Minerva Pictures Group)
Soggetto: Ispirato al libro The Flying Bandit di Robert Knuckle & Ed Arnold, in cui si narra la storia del cosiddetto "Flying Bandit", per l'appunto, Kenneth Laishman, un canadese che tra il 1957 e il 1968 si rese responsabile di una grande quantità di rapine - tra le quali il più grande furto d'oro mai avvenuto in Canada - e che riuscì a fuggire per due volte dalla prigione, prima di essere catturato definitivamente.
Makeup: Claire Mints (direzione); Stacy Lockhart (makeup per Elisha Cuthbert)
Scheda film aggiornata al:
31 Agosto 2023
Sinossi:
In breve:
Dopo essere fuggito da una prigione del Michigan, un audace criminale in carriera assume una nuova identità in Canada e raggiunge il record di 63 banche e gioiellerie rapinato mentre viene braccato da una task force.
In dettaglio:
Gilbert Galvan Jr, un affascinante criminale in carriera, fugge da una prigione del Michigan e attraversa il confine con l'Ontario, in Canada, dove assume una nuova identità come Robert Whiteman. Dopo essersi innamorato di una donna che non può mantenere, si dedica a rapinare banche e scopre di essere eccezionalmente bravo a farlo.
Sotto le spoglie di un analista della sicurezza, Robert inizia a volare in tutto il paese derubando più città in un giorno, attirando infine l'attenzione delle agenzie di stampa nazionali che lo soprannominano The Flying Bandit. Con la sua notorietà che cresce a tempo di record, viene messo nel mirino diretto di un detective spietato che non si fermerà davanti a nulla per abbatterlo.
Synopsis:
Gilbert Galvan Jr, a charming career criminal, escapes from a Michigan prison and crosses the border into Ontario, Canada where he assumes a new identity as Robert Whiteman. After falling in love with a woman he cannot provide for, he turns to robbing banks and discovers that he is exceptionally good at it. Under the guise of a security analyst, Robert begins flying around the country robbing multiple cities in a day, eventually catching the attention of national news outlets that dub him The Flying Bandit. With his notoriety growing in record time, he is put into the direct sights of a ruthless detective who will stop at nothing to bring him down.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
C’è una sorta di mantra che apre e chiude questa incredibile storia vera. Non si direbbe, eppure è così: è talmente vera da aver raggiunto una sorta di guinness dei primati nella storia del Canada. Peccato che si tratti di rapine condite con un paio di evasioni dal carcere, fino all’epilogo in cui il nostro protagonista viene finalmente beccato. Eppure, con oltre sessanta rapine al suo attivo, oggi non ha un soldo da parte e fa il camionista. Storia che nelle mani del regista canadese Allan Ungar (Tapped Out, Gridlocked) diventa una commedia sull’arte della sopravvivenza… senza limiti e confini! Regia, sceneggiatura e montaggio - fluido, infarcito di didascalie di commento ironico o integrativo della voce del protagonista che racconta in prima persona in voce fuori campo - ce l’hanno messa tutta per farne una chicca di puro divertimento, a dispetto del dramma radicato in una ‘ristagnazione economica’ che non
Ma la commedia si fa davvero brillante con gli svariati siparietti allestiti da questo soggetto - Robert/Duhamel - nelle banche di diverse
città , alcune rapinate nello stesso giorno e talaltre più di una volta. Un soggetto dalle mille risorse e dai mille talenti, oltre che dai mille travestimenti a seconda delle situazioni: talvolta con un’affinità straordinaria con alcuni personaggi di Woody Allen, con la differenza che Robert/Duhamel riesce sempre, o quasi, a sfangarla con successo, mentre Allen, beh, sappiamo bene quanto ami calzare come un guanto il profilo tipo dello sfigato. Soggetto di successo dunque, al punto che, con il solito mix di pseudo candore ed un certo fascino, strada facendo, riesce ad impalmare una giovane assistente sociale (la Andrea Hudson di Elisha Cuthbert), conosciuta per l’appunto ad un rifugio per senzatetto, cui, una volta accettato, arriva perennemente in ritardo, oltre il limite orario consentito delle 23 serali.
il suo socio, Robert/Duhamel. Così, dopo numerosi tentativi, tanto fallimentari quanto comici, arriveranno a far centro. Ma che direste se, mentre è in attesa del colloquio con il poliziotto in carcere, il soggetto in questione non cede affatto alla disperazione?! Il che sarebbe anche la cosa più naturale! Invece lui che fa? Racconta una barzelletta al tizio di guardia e di lì a poco scopriamo che è pure riuscito ad ordinare una pizza che giunge a destinazione nel bel mezzo dell’interrogatorio. Insomma, questo è il soggetto. Se non fosse che tanto talento ha versato preziosa linfa sul lato sbagliato della legge, quando lo vediamo in un cameo alla fine, in carne ed ossa, a cavallo di una manciata di didascalie informative, verrebbe voglia di fargli un applauso. Un tizio da Oscar, se non fosse tutto, tristemente reale!