RECENSIONE - Golden Globe 2021 - 1 Nomination al 'Migliore Attore Non Protagonista' in un film a Jared Leto - Dal 5 Marzo in esclusiva digitale - Dal 6 Maggio al cinema
(The Little Things; USA 2021; thriller; 128'; Produz.: Gran Viam, Warner Bros.; Distribuz.: Warner Bros. Pictures)
Cast: Denzel Washington (Joe 'Deke' Deacon) Rami Malek (Jim Baxter) Jared Leto (Albert Sparma) Sofia Vassilieva (Tina Salvatore) Natalie Morales (Detective Jamie Estrada) Chris Bauer (Detective Sal Rizoli) Terry Kinney (capitano Farris) Jason James Richter (detective Dennis Williams) Stephanie Erb (Phyllis Rathbun) Michael Hyatt (Flo Dunigan) Adam Harrington (Greg Alberts) Kerry O'Malley (Mrs. Roberts) Isabel Arraiza (Anna Baxter) Calliah Sophie Estrada (Chloe Baxter) Joris Jarsky (Detective Sergente Rogers)
Musica: Thomas Newman
Costumi: Daniel Orlandi
Scenografia: Michael Corenblith
Fotografia: John Schwartzman
Montaggio: Robert Frazen
Effetti Speciali: Mark Hawker (supervisore)
Makeup: Donald Mowat (direzione); Carl Fullerton (per Denzel Washington)
Casting: Denise Chamian
Scheda film aggiornata al:
21 Maggio 2021
Sinossi:
Il vice-sceriffo di contea californiana di Kern, Joe Deacon (Denzel Washington) viene inviato a Los Angeles per una raccolta di prove. Quello che doveva essere un veloce incarico si trasforma in un'indagine impegnativa, quando Deacon si ritrova coinvolto nella caccia al serial killer che sta seminando il panico in città .
Bisogna ammettere che, a dispetto degli stessi ingredienti, il prodotto finale riesce a mantenere alto e continuativo il gusto del filo tensivo. A cominciare dall’inizio, con una donna in auto che si riscopre seguita, provocata e, ovviamente, come si evince di sequenza in sequenza, a rischio della vita.
giardino del bene e del male, entrambi diretti da Clint Eastwood) - banalizzato in italiano con Fino all’ultimo inidizio - vanno ad intrecciarsi con tre personaggi in particolare: il vice sceriffo della Kern County Joe ‘Deke’ Deacon di Denzel Washington, navigato e dall’istinto proverbiale, dunque con una certa fama, non senza le sue nubi; il Jim Baxter di Rami Malek, dall’aria incomprensibilmente sinistra se comparata al suo ruolo; e quell’Albert Sparma di Jared Leto che, per certi versi, corrisponde al colpevole, ma che, stranamente, come chi non ha nulla da perdere, mostra tutta l’arroganza e spregiudicatezza possibili, mentre gioca egli stesso al gatto e topo con i poliziotti. E lo fa con estrema destrezza, condita con una buona dose di cinismo. Cinismo su cui aleggiano tutti i Seven e gli Zodiac possibili, scartando da ogni velleità di inutile splatter. Notevole la graduale conquista del campo lungo su quella distesa di
innumerevoli scavi alla ricerca di un corpo, mancato.
Questo è un percorso tracciato decisamente sulle piccole cose, appunto, sui piccoli elementi, sugli indizi minimali, sulle interazioni non proprio amicali tra colleghi, registro dominato in punta di eccellenza da Deke/Washington e Jim/Malek, che collaborano a denti stretti tenendosi d’occhio a vicenda e con reciproco sospetto. Il sotto testo intesse, a colpi di immagini flash-memory, l’indagine stessa con alcune situazioni vissute in passato da Deke: situazioni che hanno incastonato segreti scomodi nella sua storia personale. Tanto scomodi da lasciare il segno oltre che un modus operandi sinistramente ossessivo. Beh, è un po' il bello di questo film che resta nebuloso per scelta, mentre rivendica una cifra stilistica non propriamente inedita, ma neppure del tutto scontata, laddove la ciliegina sulla torta rischia di essere proprio l’effetto sorpresa di un finale negato.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)