Villeneuve, 'il mio Dune 2 è più viscerale ed emotivo'. Chalamet: 'Paul evolve e diventa una sorta di Messia'
14/02/2024
- "La prima parte era più contemplativa. Era la storia di un ragazzo vittima degli eventi che ha cercato di sopravvivere insieme alla madre Jessica. Questa seconda parte è più viscerale, più muscolosa, volevo fare un film più emotivo e spero che si avverta quest'emozione".
Così da Londra il regista Denis Villeneuve parla di Dune 2, secondo capitolo della saga ispirata al celebre romanzo Dune di Frank Herbert, in sala dal 28 febbraio con la Warner Bros, che inizia esattamente dalla fine della prima parte. Ovvero con gli eserciti del barone Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgard) che hanno ripreso il pianeta desertico di Arrakis, compreso il controllo della fornitura di quella preziosa merce psicotropa nota come Spice.
"Siamo passati dalla prima parte direttamente alla pre-produzione della seconda per portarla al mondo il più rapidamente possibile - sottolinea ancora Villeneuve -. Rivedere il tuo ultimo film fa sì che tu veda solo gli errori che hai fatto, almeno così capita a me. Per la prima volta avevo però una seconda chance: potevo tornare indietro, rivisitare un mondo e farlo meglio".
In questa parte due della saga Paul Atreides (Timothée Chalamet), erede della Casa Atreides in cerca di pace, e sua madre Lady Jessica (Rebecca Ferguson) fuggono nel deserto. Qui Paul incontra Chani (Zendaya), una ragazza che ha visto in premonizioni, e si unisce ai Fremen che ormai lo vedono sempre più come un Messia, un predestinato sul sentiero della vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Dice invece Chalamet a Londra: "Paul è la stessa persona del primo film, ma evolve. Non è più la figura infantile che abbiamo conosciuto all'inizio, è un giovane che riceve una chiamata al ruolo di guida di cui non è necessariamente entusiasta ma che abbraccia tra molti dubbi".
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(ANSA CINEMA)
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