Tim Burton, 'le cose normali più paurose degli incubi'. Intelligenza artificiale? 'va usata bene. Spero presto'
10/10/2023
- "Tutti hanno paura degli incubi, io ho paura delle cose normali. Ad esempio da ragazzino mi faceva paura alzarmi e andare a scuola". Tim Burton, il regista geniale, risponde per un'ora alle domande della stampa a Torino, nell'Aula del Tempio alla Mole Antonelliana, dove è stata allestita una grande mostra dedicata al suo mondo visionario.
"Avevo visto Venezia, altre città italiane, mai Torino. Quando sono entrato qui mi sono chiesto come fosse possibile. Questa mostra è qualcosa di potente", esordisce Tim Burton che domani nello stesso luogo terrà la masterclass.
"Sono stato fortunato ad avere successo subito, questo mi ha dato la possibilità di andare avanti, ma ho continuato ad avere le sensazioni di quando ero ragazzo di essere un po' un outsider, un reietto. E' una sensazione che in realtà non mi abbandona mai", spiega il regista. "La fantasia è sempre stata importante nel cinema, realtà e fantasia si compenetrano. La cosa importante sono le emozioni umane. La fantasia nel cinema mi è sempre sembrata più reale". Sul mondo del cinema dice che "è vero, sta cambiando. E' una preoccupazione reale, ma le persone continuano ad andare al cinema, la televisione non lo ha soppiantato come si pensava durante il Covid". Paura dell'intelligenza artificiale? "Tutto stimola la mia immaginazione, come tutte le tecnologie anche l'intelligenza artificiale può essere utilizzata in modo positivo o negativo".
Il regista spiega che per l'arrivo della seconda serie di Mercoledì "bisogna ancora risolvere alcune problematiche". E aggiunge: "Adoro quei personaggi, spero che si possano evolvere le cose e che vada in onda presto". Quanto alla scelta di Beetlejuice per la proiezione torinese Tim Burton commenta: "Ho quasi finito il secondo, 35 anni dopo, una cosa strana di questi tempi. Non lo avevo più visto, ho pensato che fosse il film più adeguato".
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(ANSA CINEMA)
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