Un personaggio-giocattolo storico quello di WOODY, che incarna lo sceriffo con una cordicella sulla schiena che, se tirata, gli fa pronunciare slogan tratti dall'immaginario programma televisivo americano anni '50 'Woody's Roundup'. Ma Woody, in quanto giocattolo prediletto dal bambino Andy, incarna soprattutto 'la voce della ragione' e, in qualità di leader affidabile, garantisce che nessun giocattolo venga dimenticato.
“Woody è un ragazzo passionale che mette tutto se stesso nell’azione. Quando d’istinto pensa di dover aiutare tutti, o pensa di dover scappare, il suo impegno è al 100%. E’ amabile per questo e un altro aspetto che mi ha colpito molto è il rapporto tra lui e Buzz è ormai maturo. Avevano iniziato come perfetti avversari, ma hanno imparato ad apprezzare ognuno le qualità dell’altro, a dimenticare le debolezze e a rispettarsi. Mai come in questo caso gli opposti si attraggono. Il fatto che la Pixar potesse creare il terzo capitolo della storia, un film completamente nuovo, reale ed unico, dimostra quanto siano brillanti. Il principio su cui John Lasseter, Lee [Unkrich], Darla [K. Anderson] e tutta la squadra di sceneggiatori si sono basati è fare in modo che il pubblico potesse rilassarsi e lasciarsi trasportare in questo mondo magico. Quando riesci a fare ciò con un film, allora è una cosa fantastica. Con Toy Story 3 viaggi con la mente verso un mondo piacevole, familiare e felice... 'Toy Story 3' è un’enorme avventura che ti tiene incollato alla sedia. In parte è una grande fuga, con la stessa dose di fibrillazione di Dorothy che cerca di scappare dalla Perfida Strega dell’Est. Hanno saputo trasformare questi elementi in qualcosa di molto emozionante. Se pensi ai giochi come il dinosauro o Mr. Potato, non puoi fare a meno di pensare che non vuoi assolutamente che siano riciclati o che finiscano nelle mani di bambini monelli. Desideri vederli tutti insieme e alla fine del film hai voglia di giocare con loro. I filmmaker della Pixar sanno sempre come farti sentire bene. La storia è semplice, un ragazzo che cresce e va al college, ma è così profondamente toccante che ti vengono le lacrime agli occhi”.
L'attore (Voce originale americana di Woody) Tom Hanks
TOM HANKS veste di volta in volta i panni di sei diversi personaggi vissuti in epoche diverse nell'arco di 5 secoli - il Dr. Henry Goose, il gestore di una locanda, Isaac Sachs, Dermot Hoggins, un attore interprete della vita di Cavendish e Zachry - in CLOUD ATLAS di TOM TYKWER, LANA WACHOWSKI ed ANDY WACHOWSKI:
"Spesso i personaggi assistono a qualcosa che potrebbe cambiare la loro vita per sempre e devono agire. Possono essere eroi o codardi. La domanda è: ‘Che cos’è la storia se non una sequenza di innumerevoli momenti come questo, legati insieme? Cos’è la condizione umana se non una serie di decisioni da prendere?’... È una narrazione che ti coinvolge del tutto. Ognuno può trarne quello che vuole. Non c’è mai un momento in cui la cinepresa non sia puntata su qualche spettacolare acrobazia o emozione umana. All’inizio, mentre leggevo il copione, mi sono chiesto chi fossero quelle persone, ma in un attimo i loro legami sono diventati evidenti. E diventano tali anche le loro battaglie artistiche, le loro lotte per la sopravvivenza e le scelte che collegano una vita all’altra. Mi sono ritrovato completamente assorbito dalle loro storie. La sceneggiatura è una fusione perfetta fra la storia di David Mitchell e la potenza cinematografica dei nostri tre registi, un grande esempio di letteratura cinematografica che esamina i legami della specie umana attraverso il tempo". Tom Hanks
Hanks si è preparato a questo ruolo incontrando il vero Richard Phillips, facendogli visita nella sua casa nel Vermont, dove vive con la moglie, Andrea, infermiera. Hanks ha scoperto che Phillips è un uomo affabile quanto schivo e che non si è mai considerato altro che un uomo di mare, che fa
semplicemente il suo mestiere. Incredibilmente, Phillips è ritornato a lavorare con la Maersk non
molto tempo dopo la sua nefasta avventura con i pirati Somali.
"Questo l’ho trovato particolarmente sorprendente. Un uomo che ha sofferto una tale straziante, terribile peripezia, torna immediatamente al suo posto in mare. Sapevo che comprendere la forza di Phillips — quel particolare tipo di forza d’animo e appartenenza al mare, nonostante quanto successo — sarebbe stato essenziale per comprendere il tipo d’uomo che è Richard. La verità è che non tutti possiedono le qualità per essere il comandante di una nave — e non tutti avrebbero sopportato il fatto di essere preso in ostaggio". Tom Hanks
"Per Langdon, l’inferno del film è sia uno stato mentale quanto un’esperienza molto fisica, perché è distrutto dal dolore alla testa e torturato dall’ignoranza dei motivi per cui questo sia avvenuto... Di solito, lui sa tutto quel che c’è da sapere sui simboli, l’arte, la storia, l’architettura, la politica e le culture geopolitiche. Ma quando inizia il film, non ha idea di dove si trovi e perché, lo vediamo a Venezia, Firenze e Istanbul, luoghi che dovrebbe conoscere a menadito, ma che invece stenta a riconoscere. Il mistero si infittisce immediatamente, cosa gli ha provocato quest’amnesia? Perché è qui?... C’è sempre un fattore scatenante. In 'Inferno', questo fattore è la sovrappopolazione del mondo. Nascono veramente troppi bambini? C’è un modo con cui possiamo risolvere il problema della sovrappopolazione? Oppure il nostro mondo diventerà una nuova versione dell’Inferno di Dante?" Tom Hanks
"Prepararsi all’impatto – giù la testa, state giù!... Nessuno era mai stato addestrato per una simile situazione... Non sono un pilota, ma immagino che nessuno sia necessariamente in grado di compiere un atterraggio del genere. Il capitano Sully è stato pragmatico, e ha capito i rischi di ciò che ha fatto e che cosa ha significato. Non si considera un eroe, ma era davvero sicuro di potercela fare? È stato il suo gesto ad essere eroico, ma ne ha pagato il prezzo" Tom Hanks
"Già da tempo ero un fan di Dave Eggers, e avevo letto un sacco di cose sue, compresi i suoi articoli per la rivista letteraria McSweeney's. Poi ho letto 'Ologramma per il re' tutto di un fiato e quando l'ho finito il mio unico dubbio era se lui avrebbe acconsentito alla trasformazione del suo romanzo in un film... All'inizio del film Alan è alla deriva: ha appena divorziato, il suo impiego alla Reliant Corporation è precario ed è preoccupato di riuscire a mantenere un rapporto con sua figlia... E' come se Alan si trovasse solo su un iceberg, o nel deserto, secondo i casi. Ti chiedi se abbia qualche amico. Poi gli viene anche una ciste sulla schiena e, alle tre del mattino, lui pensa che quella ciste finirà con l'ucciderlo lentamente, proprio come quell'iceberg di solitudine che si scioglie lentamente finirà per scomparire e farlo sprofondare. Il povero Alan si trova in una situazione difficile, ma un po' fa ridere perché percepisci un'assurda contraddizione: lui cerca di dare un senso a ciò che accade in quel Paese straniero mentre non riesce a dare un senso nemmeno alla sua vita" Tom Hanks
"Fred Rogers? Quando Marielle Heller mi ha detto che avrei essenzialmente avuto una parrucca, delle sopracciglia finte e che tutto il resto sarebbe stato nelle mie mani ho pensato: 'Ok, questo sì che è un tentativo serio di fare qualcosa che abbia un suo DNA'... Fred Rogers era amato da tutti i bambini, che lo guardavano proprio in quel momento cruciale delle loro vite in cui avevano bisogno di qualcuno che spiegasse loro il mondo in maniera pacata e gentile, cosa che spesso i loro genitori - sempre troppo impegnati - non facevano. Se fossi stato più attento, avrei dovuto guardare il suo programma insieme ai miei figli e non li avrei semplicemente lasciati da soli davanti alla tv. Sarei rimasto con loro per sentire cosa avevano imparato e capito da ogni episodio, implementando qualora fosse stato necessario i principi di base della felicità e della serenità nel mondo. Per uno strano scherzo del destino, io e Fred condividevamo alcune cose senza saperlo. Lui e la moglie Joanne, ad esempio, si sono sposati il 9 luglio, lo stesso giorno del mio compleanno. Ho scoperto anche che adorava 'Forrest Gump' e che lo ha visto qualcosa come 15 volte: intravedeva qualcosa di sé nel personaggio e nel modo in cui lo avevo portato sullo schermo" Tom Hanks
Un personaggio-giocattolo storico quello di WOODY, che incarna lo sceriffo con una cordicella sulla schiena che, se tirata, gli fa pronunciare slogan tratti dall'immaginario programma televisivo americano anni '50 'Woody's Roundup'. Ma Woody, in quanto giocattolo prediletto dal bambino Andy, incarna soprattutto 'la voce della ragione' e, in qualità di leader affidabile, garantisce che nessun giocattolo venga dimenticato.
“Woody è un ragazzo passionale che mette tutto se stesso nell’azione. Quando d’istinto pensa di dover aiutare tutti, o pensa di dover scappare, il suo impegno è al 100%. E’ amabile per questo e un altro aspetto che mi ha colpito molto è il rapporto tra lui e Buzz è ormai maturo. Avevano iniziato come perfetti avversari, ma hanno imparato ad apprezzare ognuno le qualità dell’altro, a dimenticare le debolezze e a rispettarsi. Mai come in questo caso gli opposti si attraggono. Il fatto che la Pixar potesse creare il terzo capitolo della storia, un film completamente nuovo, reale ed unico, dimostra quanto siano brillanti. Il principio su cui John Lasseter, Lee [Unkrich], Darla [K. Anderson] e tutta la squadra di sceneggiatori si sono basati è fare in modo che il pubblico potesse rilassarsi e lasciarsi trasportare in questo mondo magico. Quando riesci a fare ciò con un film, allora è una cosa fantastica. Con Toy Story 3 viaggi con la mente verso un mondo piacevole, familiare e felice... 'Toy Story 3' è un’enorme avventura che ti tiene incollato alla sedia. In parte è una grande fuga, con la stessa dose di fibrillazione di Dorothy che cerca di scappare dalla Perfida Strega dell’Est. Hanno saputo trasformare questi elementi in qualcosa di molto emozionante. Se pensi ai giochi come il dinosauro o Mr. Potato, non puoi fare a meno di pensare che non vuoi assolutamente che siano riciclati o che finiscano nelle mani di bambini monelli. Desideri vederli tutti insieme e alla fine del film hai voglia di giocare con loro. I filmmaker della Pixar sanno sempre come farti sentire bene. La storia è semplice, un ragazzo che cresce e va al college, ma è così profondamente toccante che ti vengono le lacrime agli occhi”.
L'attore (Voce originale americana di Woody) Tom Hanks