Nei panni del detective BRUCE WILLIS c'è praticamente nato: il John McClane della serie DIE HARD gli si è praticamente incollato addosso come icona che, parafrasando il titolo della serie stessa, si è rivelata nel tempo davvero 'dura a morire'. Impronta in qualche modo ribadita negli altri numerosi ruoli di 'eroe per caso' delle cause date per perse, tra il suo ormai più che nutrito carnet filmografico che, a questo punto della sua carriera ne ha sancito anche una certa versatilità.
Interpretare un altro detective con un suo doppio come surrogato, per quanto dal look imbarazzante fino al risibile, gli mancava. Per sua fortuna il copione prevedeva la prematura scomparsa del surrogato a tutto beneficio della versione umana del suo personaggio!
"La sceneggiatura mi ha fatto ridere ad alta voce mentre la leggevo. Era divertentissima… il tipo di film che suggerisci ai tuoi amici.” Bruce Willis
Con un suggerimento-invito così caloroso vuoi non accontentarlo?! Il cinema vi attente!!!
A guidare il cast stellare di RED, diretto da ROBERT SCHWENTKE, c’è innanzitutto BRUCE WILLIS, un attore che nel corso della carriera ha interpretato qualunque genere cinematografico dal dramma (Pulp Fiction, Il sesto Senso e Nobody’s Fool) ai film d’amore e alle commedie (Moonlighting e La morte ti fa bella) per finire naturalmente con i film d’azione (la saga di Die Hard e Armageddon):
"Ho colto sin da subito una grande freschezza nella realizzazione di questo progetto, e la cosa mi ha intrigato perché contiene elementi di vari generi cinematografici sotto i quali si nasconde il tema principale, vale a dire l’idea della solitudine e la sensazione di essere scartati, messi in disparte perché si è troppo vecchi per giocare un gioco da duri. Tutto questi elementi insieme rappresentavano per me una ricetta cinematografica molto interessante. Bruce Willis
Il problema di Joe sussiste quando "salva se stesso... Questo avviene quando si incontra la propria identità e per un qualsiasi motivo, la lascia fuggire. Non succede spesso perché se tutto va come dovrebbe andare, la vecchia identità dovrebbe avere un sacco sulla testa, essere legato e imbavagliato, quindi l’identità più giovane dovrebbe sparargli senza neanche sapere di chi si tratta. Ma nel film succede che il mio personaggio si presenta davanti alla sua identità più giovane a viso scoperto e quindi io, dopo avergli puntato contro la mia arma, fuggo... Tutto è sotto il controllo di un boss che si fa chiamare lo Sciamano. Lui organizza le esecuzioni di massa e ha creato un regno di terrore. Ma il mio personaggio sa dove vive lo Sciamano ai tempi del giovane Joe. Quindi torna indietro nel tempo proprio per rintracciarlo e salvare il futuro. Ma ovviamente nulla è semplice come sembra". Bruce Willis
Willis è McClane ed è entusiasta di riprendere l’amato personaggio, che ha l’abitudine di trovarsi nel posto sbagliato al momento giusto. Sono i guai che vanno in cerca di John McClane o è lui che se li va a cercare?
"Beh, McClane è sicuramente attirato dai guai, ma anche i guai sembrano avere un debole per lui. Pensavo che dovessimo mantenere il livello qualitativo a cui ci ha abituato la serie e mi piace ritrovare McClane in diverse fasi della sua vita. In questa storia, è arrivato a un’età in cui gli uomini riflettono sul proprio passato. Per McClane, il nodo cruciale è il rapporto inesistente con il figlio. Non si parlano da un po’ di tempo e la prima cosa che scopre di lui, è che l’hanno arrestato a Mosca". Bruce Willis
"Credo davvero, a un livello più profondo, che nella vita tutto vada esattamente come debba andare. Avvicinandomi a questo film, ho pensato che fosse chiaro che questo personaggio si trovasse sulla strada che avrebbe dovuto seguire. Per essere un medico, come Paul Kersey, devi voler aiutare le persone. E poi, anche se attraversa una tragedia, dopo che la sua famiglia è stata massacrata, Kersey arriva dov’è semplicemente perché dovrebbe essere lì - in un modo o nell'altro. E tutto ciò era nella sceneggiatura". Bruce Willis
Nei panni del detective BRUCE WILLIS c'è praticamente nato: il John McClane della serie DIE HARD gli si è praticamente incollato addosso come icona che, parafrasando il titolo della serie stessa, si è rivelata nel tempo davvero 'dura a morire'. Impronta in qualche modo ribadita negli altri numerosi ruoli di 'eroe per caso' delle cause date per perse, tra il suo ormai più che nutrito carnet filmografico che, a questo punto della sua carriera ne ha sancito anche una certa versatilità.
Interpretare un altro detective con un suo doppio come surrogato, per quanto dal look imbarazzante fino al risibile, gli mancava. Per sua fortuna il copione prevedeva la prematura scomparsa del surrogato a tutto beneficio della versione umana del suo personaggio!