"... quando ho paura di fare qualcosa, mi viene l'impulso di farla. Devo affrontare la paura e trovare il modo di superarla". Nicolas Cage
E’ super dotato: può prevedere l’immediato futuro e dunque, intervenire sul presente. E’ questa la privilegiata condizione, ovviamente con il suo bel prezzo da pagare, di Cris Johnson, il protagonista di NEXT, diretto da Lee Tamahori, ispirato ad un racconto del mitico Philip K. Dick, cui dà volto e anima NICOLAS CAGE, uno degli interpreti più versatili partoriti dal grembo di Hollywood. Lo scenario è tipico del thriller SciFi d’azione sintonizzato sulle frequenze del paranormale. (P. Ferretti, "www.celluloidportraits.com")
"L'ho visto - (IL CATTIVO TENENTE) - come una sfida ed ero pronto a rischiare. A questo punto della mia carriera, ho bisogno di ingaggi stimolanti, che tengano alto l'interesse nel mio mestiere. Conosco Harvey (Keitel) e l'ho ammirato molto nel primo 'Bad Lieutnant' (Il cattivo tenente). Quello di Abel (Ferrara) era un grande film, ma aveva un'impronta fortemente giudaico-cristiana. Con Werner (Herzog) e la nuova sceneggiatura, avremmo potuto realizzare un remake molto più astratto. Mi piaceva l'idea di un mondo della droga senza droghe, di un film che gettasse uno sguardo impressionista sull'ambiente della droga di 20-30 anni fa. Ho visto questo ruolo come una possibilità di crescita. Quanto a New Orleans - sono molto legato a questa città. Per tanti versi, lì sono rinato, sono diventato un filosofo. E' stata la città che mi ha risvegliato alla possibile esistenza di energie arcaiche... e questo è insieme una benedizione e una maledizione. Ero un pò indeciso se fare un altro film a New Orleans. Ne avevo fatti già quattro. Avevo paura a tornare, ma quando ho paura di fare qualcosa, mi viene l'impulso di farla. Devo affrontare la paura e trovare il modo di superarla. Queste sono le motivazioni principali". (per cui ho scelto questo ruolo). Nicolas Cage
NICOLAS CAGE è Balthazar Blake, un maestro di magia in quel di Manhattan ne L'APPRENDISTA STREGONE di JON TURTELTAUB. Si può dire, quasi una sua idea: un'idea che peraltro ha radici parecchio antiche (vedi la voce 'soggetto' nella scheda film):
"L'idea è venuta insieme al mio amico Todd Garner. Allora ero impegnato con le riprese di un altro film e avevo il desiderio di sperimentare un mondo più magico e fantastico, dove poter interpretare un personaggio con abilità mistiche. Ho condiviso questo pensiero con Todd e il giorno dopo ci siamo messi al lavoro sul progetto 'L'Apprendista Stregone'... Per me ('Fantasia') è il più bel film di sempre. Credo che sia stato il primo film che i miei genitori mi fecero vedere. È stato per me l'introduzione al cinema, all'animazione Disney e naturalmente anche alla musica classica. Le immagini mi travolsero completamente e anche se ero appena un ragazzino, sono sicuro che quest'esperienza ha influenzato la mia vita. I film Disney, visitare Disneyland, tutto è stato fonte d'ispirazione. Ancora guardo 'Fantasia', abbasso le luci e mi perdo nel film".
Ma entrando nello specifico del suo personaggio, Balthazar Blake è, di fatto, uno stregone discepolo di Merlino che ha più di 1000 anni e ha cercato in ogni angolo della terra il Primo Merliniano, il discendente ed erede dei suoi grandi poteri. Quando Balthazar finalmente lo trova in Dave Stutler, un ragazzino di appena dieci anni, si trova davanti a un apprendista stregone decisamente riluttante:
"Per Bathazar, trovare il Primo Merliniano è un viaggio da portare a termine, qualunque sia la distanza. Il rapporto che si crea tra lo stregone e Dave è come quello tra padre e figlio. L'idea che lui possa essere il Primo Merliniano deriva dal fatto che può indossare l'anello del drago di merlino, così quando incontro Dave, è per me una grande gioia e sollievo. Voglio guidarlo, istruirlo e allenarlo per grandi cose. Ma per Dave è alquanto soffocante avere qualcuno che piomba nella sua vita, gli dice di essere il discendente di Merlino e che insieme avrebbero salvato il mondo. Se foste Dave pensereste, quest'uomo è suonato".
L'attore Nicolas Cage
NICOLAS CAGE veste i panni di Damon Macready alias Big Daddy in KICK ASS di MATTHEW VAUGHN. Big Daddy al fianco della figlia Mindy Macready alias Hit Girl, sono due vigilanti in costume, super addestrati e pesantemente armati, che colpiscono ripetutamente la banda di D‘Amico, il quale, invece, pensa che gli attacchi siano opera di Kick-Ass.
NICOLAS CAGE è uno degli appassionati di fumetti più prominenti di Hollywood, e aveva preso in considerazione diversi fumetti prima di scegliere di recitare in GHOST RIDER. Ma KICK ASS – e Big Daddy – gli hanno permesso di portare qualcosa di diverso al genere dei supereroi. Non solo CAGE riesce a conferire al suo personaggio una sorta di pazzia borderline piacevolmente umana, ma è proprio lui che conferisce al film gran parte del suo humour.
"Big Daddy è il mio omaggio ad Adam West che per me rimane il solo ed unico Batman".
NICOLAS CAGE non ha ancora dismesso i panni di Damon Macready alias Big Daddy in KICK ASS di MATTHEW VAUGHN e già si ritrova in quelli di Milton in DRIVE ANGRY 3D di PATRICK LUSSIER.
"Da molto tempo volevo fare un film ambientato in questo periodo col quale sento un forte legame. Quando avevo cinque, sei anni, mio padre mi costruì un castello di legno nel giardino sul retro. Ci passavo giornate intere, immaginando di compiere imprese eroiche. Stavo per conto mio in quel castello a esplorare la mia immaginazione e cominciai a interessarmi di cavalieri e draghi e alla storia di quel periodo. Poi mi è sempre piaciuta l'idea di fare un film che mi desse l'opportunità di affrontare i terreni di montagna. Quando ho ricevuto la sceneggiatura e ho capito che erano previste scene a cavallo nelle Alpi austriache non vedevo l'ora di cominciare... Behmen è, per il suo tempo, un pensatore radicale. È un uomo che ha aderito alle Crociate fermamente convinto che era la cosa giusta da fare, ma che ormai è stufo di vedere gente uccisa. Anche se non è assolutamente un ateo, ha deciso di separarsi dalla chiesa. Mantiene un forte legame con Dio, ma ha abbandonato le imposizioni della chiesa; un'eresia a quel tempo. Poteva finire bruciato a un palo per questo... Quando gli viene chiesto di accompagnare la presunta strega all'abbazia di Severak, accetta per assicurarsi che la giovane abbia un giusto processo. E nel corso del viaggio cominciano ad accadere fatti inquietanti". Nicolas Cage
NICOLAS CAGE è Johnny Blaze/Ghost Rider in GHOST RIDER: SPIRIT OF VENGEANCE. Tra le sue recenti considerazioni sul personaggio, ne spiccano alcune un pò tristemente trionfalistiche sulla mitologia americana moderna:
"Sono felice di interpretare di nuovo il motociclista della Marvel Comics perché i supereroi dei fumetti rappresentano una mitologia americana moderna. Sono l'equivalente dei miti dell'antica Grecia o dell'antica Roma". Nicolas Cage
"Ogni volta che s’interpreta un personaggio che è un eroe, ci si trova di fronte a una grandissima responsabilità, l’immensa bravura e la grande esperienza di Flothe nel gestire il caso Hansen. Volevo che fosse tutto perfetto, e attraverso Glenn, volevo dimostrare l’integrità e il coraggio dei poliziotti; è difficile immaginare come sia la loro vita: quando si avvicinano a una macchina c’è sempre la possibilità che possano venire uccisi. C’è un grande rispetto nel modo in cui si trattano a vicenda e nel modo in cui trattano le altre persone. Era questo che volevo mostrare: che il bene esiste davvero". Nicolas Cage
"Il film parla della polizia contro i rapinatori di banche, ed entrambi hanno delle motivazioni comprensibili. La figlia di Chandler è incinta, nella storia c’è anche una componente emotiva, apportata da mio genero, MacAvoy, che è anche il mio partner. Viene a conoscenza proprio quella mattina che sta per avere un bambino da sua moglie, che è anche la figlia del mio personaggio" Nicolas Cage
"Il film é un'interessante analisi della fama e dei suoi effetti disumanizzanti e mostra come internet abbia cambiato il rapporto tra noi e il mondo esterno. Qui, come ne 'Il talento di Mr. C' interpreto una versione esagerata di me stesso... Sentivo di avere l’esperienza di vita necessaria per interpretare questo personaggio essendo una persona sotto gli occhi di tutti e avendo avuto alti e bassi nel modo in cui vengo percepito. La gente sa molte cose di me e questo ruolo era un ottimo contenitore per incanalare quei ricordi, quelle
esperienze e quei sentimenti... Anche se mio padre era
più un accademico Alfa rispetto a Paul che era un Beta, ho
capito tutte le competizioni, le gelosie e le cattiverie che
possono sorgere su chi pubblica o scrive gli articoli migliori... La comunità accademica è caratterizzata da una certa mentalità ‘o uccidi o vieni ucciso, o mangi o vieni mangiato’ e riuscivo a immedesimarmi nelle preoccupazioni di Paul su come veniva trattato nella sua vita lavorativa perché ho visto mio padre confrontarsi con queste stesse cose... Abbiamo parlato dell’aspetto beta della personalità di Paul, compresa la sua voce, che abbiamo modificato un po’ per suggerire il percorso della minima resistenza. Quando Paul si arrabbia, è a malapena conflittuale. Se è nevrotico, è perché non è riuscito a farsi pubblicare" Nicolas Cage
Nicolas Cage