"Adoro questo film perché unisce due cose che solitamente si considerano opposte. La prima cosa è il fatto di essere un thriller veloce, eccitante, adrenalinico, intelligente ma allo stesso tempo immediato ed accessibile. E la seconda è il fatto che la storia si dipana in tempo reale - un gran peso sull'insieme del progetto ed una ragione in più per andare al cinema a vederlo... Per me, la parte più emozionante della storia, oltre ai poliziotti, agli elicotteri, le pistole, le bombe e l'adrenalina, è come quest'uomo, Lee Gates, interpretato da George Clooney, che all’inizio è un tipo presuntuoso, vanitoso, vacuo, dal grande successo lavorativo ma un fallimento agli occhi del resto del mondo – e anche ai suoi - si imbatte d’un tratto in una realtà terribile e con l'aiuto di Julia è costretto a risollevarsi, trovare la propria umanità, crescere, evolversi e cambiare... Patty Fenn (Julia Roberts) è una super-produttrice. Le sue doti multitasking sono inverosimili – è una donna incredibile. Tiene in mano le redini del programma
mentre parla nell’auricolare a Lee Gates per dirgli cosa deve fare e dire durante ogni attimo della trasmissione. Lee Gates è pigro e quindi non impara mai la sua parte a memoria. Dice qualunque cosa gli viene in testa e lei controlla tutto per essere sicura che il programma vada liscio come l’olio. Sa come gestire Gates, la pallottola impazzita della rete... Kyle va sul set di
‘Money Monster’ pensando che incontrerà i due grandi responsabili della sua disgrazia: Walt Camby, interpretato da Dominic West, Amministratore Delegato del fondo d’investimento, e Lee Gates che ha detto ai suoi telespettatore con grande slancio ed entusiasmo di investire in Ibis Clear Capital. L’uomo pensa che i due siano in combutta e ha deciso che i diretti responsabili della sua rovina sono loro. Una volta sequestrato lo studio, Kyle inizia a chiedere domande difficili a cui nessuno sa rispondere. Si rifiuta di far finta di niente o dimenticare quanto accaduto. Sa che non riavrà indietro i suoi soldi ma spera almeno di avere qualche risposta utile ... Il programma ‘Money Monster’ viene ripreso nello studio televisivo da quattro telecamere e mentre accade tutto questo, anche noi dovevamo girare con la MdP. Tutto bene fin qui – eccetto che MdP e telecamere non sono compatibili. E quindi, mentre si facevano le riprese per il programma, le MdP dovevano sparire. Abbiamo risolto il problema lavorando ad una attenta pianificazione degli spazi e delle riprese. Le riprese televisive avvengono in tempo reale e in diverse location. Se qualcuno sta
parlando alla televisione, la persona con cui sta parlando dovrà rispondere con lo stesso momento recitativo. E così, il direttore della fotografia Matt
Libatique ed io ci siamo messi di fronte alla sceneggiatura, scena per scena, per capire a che distanza avremmo dovuto metterci con le MdP. Dopo un po’, ad intuito capivamo da quale MdP dovevamo riprendere – questo momento deve essere visto sullo schermo televisivo mentre quest’altro deve essere ripreso dalla MdP e così via. Alla fine, quando abbiamo riattaccato i pezzi con il montaggio, tutto sembrava perfetto... La MdP regala emozioni più scure, di ambientazione reale che non si possono ricreare in nessun altro modo, mentre la telecamera dà una prospettiva luminosa, allegra. Quando si passa da un’estetica all’altra, si crea tensione e tanta energia che nasce direttamente dal pubblico che deve costantemente capire quale momento sta vivendo, se quello ‘reale’ della MdP o quello ‘finto’ della telecamera" Jodie Foster
"Adoro questo film perché unisce due cose che solitamente si considerano opposte. La prima cosa è il fatto di essere un thriller veloce, eccitante, adrenalinico, intelligente ma allo stesso tempo immediato ed accessibile. E la seconda è il fatto che la storia si dipana in tempo reale - un gran peso sull'insieme del progetto ed una ragione in più per andare al cinema a vederlo... Per me, la parte più emozionante della storia, oltre ai poliziotti, agli elicotteri, le pistole, le bombe e l'adrenalina, è come quest'uomo, Lee Gates, interpretato da George Clooney, che all’inizio è un tipo presuntuoso, vanitoso, vacuo, dal grande successo lavorativo ma un fallimento agli occhi del resto del mondo – e anche ai suoi - si imbatte d’un tratto in una realtà terribile e con l'aiuto di Julia è costretto a risollevarsi, trovare la propria umanità, crescere, evolversi e cambiare... Patty Fenn (Julia Roberts) è una super-produttrice. Le sue doti multitasking sono inverosimili – è una donna incredibile. Tiene in mano le redini del programma
mentre parla nell’auricolare a Lee Gates per dirgli cosa deve fare e dire durante ogni attimo della trasmissione. Lee Gates è pigro e quindi non impara mai la sua parte a memoria. Dice qualunque cosa gli viene in testa e lei controlla tutto per essere sicura che il programma vada liscio come l’olio. Sa come gestire Gates, la pallottola impazzita della rete... Kyle va sul set di
‘Money Monster’ pensando che incontrerà i due grandi responsabili della sua disgrazia: Walt Camby, interpretato da Dominic West, Amministratore Delegato del fondo d’investimento, e Lee Gates che ha detto ai suoi telespettatore con grande slancio ed entusiasmo di investire in Ibis Clear Capital. L’uomo pensa che i due siano in combutta e ha deciso che i diretti responsabili della sua rovina sono loro. Una volta sequestrato lo studio, Kyle inizia a chiedere domande difficili a cui nessuno sa rispondere. Si rifiuta di far finta di niente o dimenticare quanto accaduto. Sa che non riavrà indietro i suoi soldi ma spera almeno di avere qualche risposta utile ... Il programma ‘Money Monster’ viene ripreso nello studio televisivo da quattro telecamere e mentre accade tutto questo, anche noi dovevamo girare con la MdP. Tutto bene fin qui – eccetto che MdP e telecamere non sono compatibili. E quindi, mentre si facevano le riprese per il programma, le MdP dovevano sparire. Abbiamo risolto il problema lavorando ad una attenta pianificazione degli spazi e delle riprese. Le riprese televisive avvengono in tempo reale e in diverse location. Se qualcuno sta
parlando alla televisione, la persona con cui sta parlando dovrà rispondere con lo stesso momento recitativo. E così, il direttore della fotografia Matt
Libatique ed io ci siamo messi di fronte alla sceneggiatura, scena per scena, per capire a che distanza avremmo dovuto metterci con le MdP. Dopo un po’, ad intuito capivamo da quale MdP dovevamo riprendere – questo momento deve essere visto sullo schermo televisivo mentre quest’altro deve essere ripreso dalla MdP e così via. Alla fine, quando abbiamo riattaccato i pezzi con il montaggio, tutto sembrava perfetto... La MdP regala emozioni più scure, di ambientazione reale che non si possono ricreare in nessun altro modo, mentre la telecamera dà una prospettiva luminosa, allegra. Quando si passa da un’estetica all’altra, si crea tensione e tanta energia che nasce direttamente dal pubblico che deve costantemente capire quale momento sta vivendo, se quello ‘reale’ della MdP o quello ‘finto’ della telecamera"
Jodie Foster