Per rinfrescare la memoriain attesa del sequel in arrivo il 16 Dicembre - Categoria 'film da non perdere'!!! - Antonio Albanese e Paola Cortellesi tornano a far coppia in celluloide per Riccardo Milani dopo Mamma o papà ? - RECENSIONE - Dal 28 Dicembre
(Come un gatto in tangenziale; ITALIA 2017; Commedia; 98'; Produz.: Wildside con Vision Distribution in collaborazione con Sky Cinema ; Distribuz.: Vision Distribution)
Finalmente una commedia all'italiana degna di questo nome! Come un gatto in tangenziale è un simpaticissimo pretesto per portare in tavola il tema forse più ostico e drammatico che ci sia sul piano sociale: diversità ed integrazione dentro casa nostra. Vale a dire nei quartieri diciamo 'popolari' di Roma capitale. Quella Roma fatta di ministri, politici, o intellettualoidi, teorie alla mano (più che pratica) sull'Europa e sulle sue sedicenti dinamiche di miglioramento. Miglioramento per chi e per cosa? Il messaggio è chiaro: mai parlare, o per meglio dire, 'pontificare', senza prima aver saggiato il terreno direttamente sul campo. Ma questo è il sotto testo.
In primo piano c'è per l'appunto il Giovanni di Antonio Albanese, intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale che vive nel centro storico di Roma e che, dopo le splendide teorie espresse alla sede istituzionale ufficiale del Parlamento Europeo a Bruxelles, si ritrova, per pura combinazione, a
saggiare quel terreno in diretta e in prima persona, suo malgrado. Dalla teoria alla pratica, insomma. La figlia adolescente un bel giorno gli va incontro per comunicargli, con tutto l'entusiasmo mosso dagli ormoni di quell'età , che ha un fidanzato. La presentazione si fa esilarante, enfatizzata dall'obiettivo deformato della macchina da presa che si allinea alla soggettiva di un padre preso alla sprovvista, obbligato a raccogliere la notizia mentre vede di chi si tratta: un ralenti riprende il fidanzatino di colore che viene da uno dei quartieri della periferia romana più problematici: Bastogi. Ma è quasi un'operazione criminale raccontare l'esilarante situazione in cui si trova il Giovanni di Albanese (straordinario dall'inizio alla fine) con la sua reazione. Va solo visto e basta. Ma è quando entra in campo la madre del ragazzino, la ex cassiera Monica di Paola Cortellesi che arriva davvero il bello. Fin dal preliminare che la introduce in
uno spasso, condito di sequenze comiche a grappolo: una per tutte, quando ad esempio Giovanni e Monica tornano al cinema per la seconda volta, con la scusa di attendere i figli invitati ad una festa di compleanno. Il corollario dei protagonisti spalla poi, sa essere all'altezza della situazione: a cominciare dal duo delle zie gemelle (taglia XXL) dedite anima e corpo allo "shopping compulsivo", dalla risposta sincronizzata sulle stesse frequenze. Per finire ai due camei allargati di Luce (Sonia Bergamasco), la ex moglie 'francesizzata' di Giovanni, e del Sergio di Claudio Amendola, al ritorno dalla 'vacanza'... in quel di Rebibbia.
Ma una commedia è pur sempre una commedia. Chiaro! Non ci si può aspettare la soluzione oggettiva di problematiche davvero molto complesse, di cui qui il quartiere di Bastogi non vuole essere altro che un iconico rappresentante, delle periferie o comunque di realtà ai margini della società . Però, come si