LA SPIA - A MOST WANTED MAN: NELLA SPY STORY TRATTA DALL'OMONIMO ROMANZO DI JOHN LE CARRÈ E DIRETTA DALL’AFFERMATO FOTOGRAFO E REGISTA ANTON CORBIJN ('CONTROL', 'THE AMERICAN') L'ULTIMA INTERPRETAZIONE DA PROTAGONISTA DEL COMPIANTO PHILIP SEYMOUR HOFFMAN, AL FIANCO DI RACHEL MCADAMS, ROBIN WRIGHT, WILLEM DAFOE E DANIEL BRUHL. Al cinema dal 30 Ottobre
10/09/2014
- Dopo The Constant Gardener - titolo italiano Il giardiniere tenace - tradotto in film da Fernando Meirelles con The Constant Gardener – La cospirazione (2005) e Tinker, Tailor, Soldier, Spy (1974), trasposto sulla celluloide da Tomas Alfredson con La Talpa (2011), un altro romanzo ad alta tensione dello scrittore britannico John Le Carré arriva sul grande schermo: si tratta del best seller A Most Wanted Man (titolo italiano Yssa il buono 2008) che il fotografo e regista olandese ANTON CORBIJN, dopo Control e The American ha convertito per il cinema con un action thriller politico - LA SPIA – A MOST WANTED MAN, in uscita in Italia il prossimo 30 Ottobre distribuito da Notorious Pictures, dopo esser passato per il Sundance Film Festival e dal cinema negli States il 25 Luglio - interpretato da un cast strepitoso che annovera tra gli altri: PHILIP SEYMOUR HOFFMAN nella sua ultima grande interpretazione da protagonista, RACHEL MCADAMS, ROBIN WRIGHT, WILLEM DAFOE e DANIEL BRÜHL.
La trama si dipana tra Amburgo e Berlino e vede coinvolti un misterioso uomo in fuga, un banchiere britannico, una giovane avvocatessa idealista e il capo di un'unità segreta di spionaggio tedesca, per un eccitante thriller di spionaggio e ad un tempo un ritratto della solitudine:
Günther Bachmann (Philip Seymour Hoffman) è un agente segreto anti-terrorismo con base ad Amburgo. Bachmann deve indagare su un rispettato accademico musulmano che sta appoggiando segretamente delle attività terroristiche tramite donazioni ad una compagnia di navigazione con sede a Cipro. Con l'aiuto di una giovane avvocatessa, di un'astuta agente della CIA e di un losco banchiere, Bachmann organizza un contorto piano per incastrare il suo obiettivo.
Fattore piuttosto interessante nel caso specifico, è la produzione del film anglo-americana-tedesca - Potboiler Productions, capitanata da Gail Egan e Andrea Calderwood, aveva precedentemente adattato il romanzo di Le Carré The Constant Gardener – La cospirazione in un lungometraggio vincitore di molteplici premi girato da Fernando Meirelles nel 2005. In contrasto con l'ambientazione solare africana del film precedente, stavolta i produttori avevano bisogno di un regista che catturasse la cupa tristezza dell'Amburgo contemporanea, una delle città europee più variegate, vibranti e ricche.
The Ink Factory è la compagnia di produzione fondata da Simon Cornwell e Stephen Cornwell, i figli di John Le Carré (nato David Cornwell). Stephen, che vive a Los Angeles, è anche uno sceneggiatore, i cui lavori includono il thriller con Liam Neeson Unknown – senza identità. LA SPIA – A MOST WANTED MAN è il loro lungometraggio di debutto come produttori.
Amusement Park, con base ad Amburgo e Berlino, è diretta da Malte Grunert, e tra le sue realizzazioni si trova Perfect Sense di David Mackenzie. Malte si è aggiunto alla produzione molto presto e si è assicurato che il film avesse un tocco autenticamente tedesco. LA SPIA – A MOST WANTED MAN è stato girato interamente in Germania – 38 giorni ad Amburgo con due giorni ulteriori a Berlino alla fine delle riprese – nel settembre e ottobre del 2012.
Con i figli di Le Carrè a bordo il carattere per così dire 'indipendente' del film rispetto al libro trova una logica volontà di realizzazione che risulta concordata e approvata dalla base, come si evince dalle parole dello stesso Stephen Cornwell.
"Ciò che è interessante dell'adattamento è che è piuttosto diverso dal romanzo. C'è un intero aspetto della storia che non c'è nel film. Trova il suo linguaggio ed il proprio modo di raccontare la vicenda. Ma allo stesso tempo è incredibilmente fedele all'intento della storia. È esattamente ciò che un buon adattamento dovrebbe essere. Prende un romanzo, ne rispetta l'intento ma diventa qualcosa di indipendente".
Ma come ebbe ad osservare lo stesso PHILIP SEYMOUR HOFFMAN:
"Questa è una storia umana con esseri umani su governi e organizzazioni di spionaggio che vengono generalmente raccontate con uno stile sgargiante e romantico, non c'è niente di romantico in tutto ciò. Per fortuna il libro viene rispettato, cosa di cui sono ben contento, perché il libro è straordinario".
(A cura di PATRIZIA FERRETTI)
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