"Era la prima volta che i Reali Inglesi mettevano piede negli Stati Uniti. Data la storia comune dei due paesi non era cosa da poco... All’epoca della loro visita in America, i Reali erano in una condizione di vulnerabilità. C’era un diffuso sentimento anti-britannico negli Stai Uniti... La storia esplora il modo in cui le persone si pongono nei confronti della fama e del potere. Qual è la psicologia della fama? Come condiziona giorno per giorno la tua vita, le tue decisioni, e il modo in cui tratti le persone? Nel film, Daisy è spesso silenziosa. Da molti punti di vista lei è Alice nel Paese delle Meraviglie. Si ritrova in un mondo di grosse personalità, e osserva... non sapevo niente di Daisy Suckley. Quando questo copione mi è arrivato, sono stata felice che si facesse questo film, a prescindere dalla mia eventuale partecipazione. Nel 1939, la famiglia di Daisy aveva perso ormai gran parte del suo patrimonio. Suo padre era morto, e lei aveva un gran numero di fratelli e sorelle, quindi Daisy si è assunta la responsabilità di tutta la famiglia. E’ andata a lavorare per sua zia, (Mrs. Woodbury Langdon) come segretaria e dama di compagnia. I suoi piccoli guadagni venivano passati alla famiglia per aiutarla a mantenere la loro casa – la grande villa in cui vivevano. Ho trascorso un po’ di tempo nella proprietà, così carica della storia familiare di Daisy, e questo mi ha fatto scoprire tante cose su di lei e sulle sue attitudini. Ho visto la sua camera da letto. Ho visto libri sui suoi scaffali, e mi sono fatta un’idea dei suoi interessi." Laura Linney
"Claire è una donna che si dedica completamente al marito. I due sono entrambi persone complicate e imperfette, legate da un’attrazione magnetica reciproca: penso che si sentirebbero veramente persi l’uno senza l'altra; è la loro sinergia a dar loro la forza di vivere. Sono legati profondamente e quando lui inizia a cadere a pezzi è sua moglie a risollevarlo. Claire si sforza di alleviare le ansie di Paul tenendolo all’oscuro di alcune cose che accadono in famiglia. Cerca di proteggerlo temendo sempre che possa crollare nuovamente nella spirale della malattia mentale. Ma credo che in parte sia per il suo desiderio di controllo. Crede di sapere sempre cosa è meglio, ha grande fiducia in se stessa e nel suo giudizio. Vedo questo aspetto di lei come un difetto, ma la rende molto potente" Laura Linney
LAURA LINNEY veste i panni di Daisy Suckley in A ROYAL WEEKEND di ROGER MICHELL:
"Era la prima volta che i Reali Inglesi mettevano piede negli Stati Uniti. Data la storia comune dei due paesi non era cosa da poco... All’epoca della loro visita in America, i Reali erano in una condizione di vulnerabilità. C’era un diffuso sentimento anti-britannico negli Stai Uniti... La storia esplora il modo in cui le persone si pongono nei confronti della fama e del potere. Qual è la psicologia della fama? Come condiziona giorno per giorno la tua vita, le tue decisioni, e il modo in cui tratti le persone? Nel film, Daisy è spesso silenziosa. Da molti punti di vista lei è Alice nel Paese delle Meraviglie. Si ritrova in un mondo di grosse personalità, e osserva... non sapevo niente di Daisy Suckley. Quando questo copione mi è arrivato, sono stata felice che si facesse questo film, a prescindere dalla mia eventuale partecipazione. Nel 1939, la famiglia di Daisy aveva perso ormai gran parte del suo patrimonio. Suo padre era morto, e lei aveva un gran numero di fratelli e sorelle, quindi Daisy si è assunta la responsabilità di tutta la famiglia. E’ andata a lavorare per sua zia, (Mrs. Woodbury Langdon) come segretaria e dama di compagnia. I suoi piccoli guadagni venivano passati alla famiglia per aiutarla a mantenere la loro casa – la grande villa in cui vivevano. Ho trascorso un po’ di tempo nella proprietà, così carica della storia familiare di Daisy, e questo mi ha fatto scoprire tante cose su di lei e sulle sue attitudini. Ho visto la sua camera da letto. Ho visto libri sui suoi scaffali, e mi sono fatta un’idea dei suoi interessi."
Laura Linney