Ciò che Will (Smith) ha di fantastico è che in lui ci sono un carisma ed un calore eccezionali. Riesce ad inserire un numero infinito di dimensioni nel suo ruolo e ti rapisce e ti porta con lui in ogni momento. Si prova solidarietà per lui, si ha paura per lui, si ride e si piange con lui.... e tutti questi aspetti vivono in contemporanea nella sua interpretazione. La cosa più importante di questo ruolo è che l’attore è in grado di trasmettere tutto quello che il personaggio sta vivendo, sia in senso fisico che emotivo, spesso senza pronunciare neanche una parola".
Il regista FRANCIS LAWRENCE di I AM LEGEND (IO SONO LEGGENDA, 2007).
"WILL SMITH, star di film celebrati come Io Robot, Indipendence Day e Men in Black, non è nuovo alla fantascienza e da sempre ha avuto un'affinità con il romanzo senza tempo di Richard Matheson I AM LEGEND (IO SONO LEGGENDA). Tuttavia era un compito non facile portare sul grande schermo la psicologia dell'ultimo uomo sulla terra, per ritrarre più col comportamento che con le parole, la distanza fisica, emotiva e spirituale che il suo personaggio, Robert Neville, è costretto a percorrere per sopravvivere". (P. Ferretti, www.celluloidportraits.com)
"la madre di Kitai suggerisce a Cypher di portarlo (il figlio Kitai) in viaggio e trascorrere del tempo insieme per ristabilire un legame tra di loro. Ma la loro navicella spaziale precipita proprio nel luogo più inospitale dell’universo: la Terra... La cosa interessante di questo film è la sua grandiosità, nonostante il tema centrale sia in realtà semplice, perché riguarda una storia familiare a tutti: quella del rapporto fra padre e figlio. Il pubblico riuscirà facilmente a relazionarsi al tema di un padre che cerca di instaurare un rapporto con il figlio, in una situazione in cui entrambi rischiano la vita... I
genitori sanno sempre quando un figlio sta mentendo perché ha paura di qualcosa. E ogni genitore ha un modo diverso di affrontare il problema. In 'After Earth', c’è un padre che cerca di comandare e controllare il figlio, ma in realtà appena un figlio esce di casa, ed ormai il genitore gli ha insegnato tutto ciò che poteva insegnargli, il figlio dovrà imparare il resto sulle proprie gambe. Secondo me in questo film, l’ambiente estremo della storia ingigantisce il rapporto fra padre e figlio, rendendolo minaccioso... Non è facile per Cypher, ma è una cosa che tutti i genitori devono fare: i nostri figli devono raggiungere il successo oppure fallire sulle proprie gambe e noi genitori possiamo solo starli a guardare. Questo film
racconta il processo di maturazione sia del genitore che del proprio figlio". Will Smith
"Ho amato ‘Crazy, Stupid, Love', così quando ho saputo che John e Glenn stavano lavorando ad una nuova sceneggiatura, ero entusiasta di entrare in un ruolo che mi si addiceva perfettamente. E quando ho letto la sceneggiatura, ho pensato fosse una brillante combinazione tra commedia, dramma, psicologia ed intrigo. Ha richiesto un ampio spettro di comportamenti. Da attore, ero molto ispirato da questa sfida". Will Smith
"L’idea generale di bellezza collaterale ha commosso tutti quanti noi, anche se le circostanze sono difficili da metabolizzare, succede sempre qualcosa di speciale; bisogna cercarla per vederla... Queste tre cose collegano ogni essere umano della Terra. Desideriamo l’amore. Vorremmo avere più tempo. E temiamo la morte" Will Smith
"Ogni volta che ti confronti con delle icone, lo scontro può sembrare impari. La domanda è sempre la stessa: c'è un po' di carne rimasta attaccata all'osso? Robin quell'osso l'ha rosicchiato talmente a fondo che di carne ne è rimasta davvero poca, non so se mi spiego. Ha infuso quel personaggio con una versione senza tempo di se stesso."
"Abbiamo cercato di interpretare il personaggio in maniera diversa, piuttosto che competere con il suo (di Robin Williams)" Will Smith
"L’intero gruppo di lavoro, dai produttori agli sceneggiatori, dal regista fino agli attori, ha cercato soprattutto l’autenticità. L’obiettivo era raccontare cinematograficamente una storia incredibile, ma realmente accaduta" Will Smith
L'arte è la sola che resta, tutto il resto vola via così come è arrivato!
Ciò che Will (Smith) ha di fantastico è che in lui ci sono un carisma ed un calore eccezionali. Riesce ad inserire un numero infinito di dimensioni nel suo ruolo e ti rapisce e ti porta con lui in ogni momento. Si prova solidarietà per lui, si ha paura per lui, si ride e si piange con lui.... e tutti questi aspetti vivono in contemporanea nella sua interpretazione. La cosa più importante di questo ruolo è che l’attore è in grado di trasmettere tutto quello che il personaggio sta vivendo, sia in senso fisico che emotivo, spesso senza pronunciare neanche una parola".
Il regista FRANCIS LAWRENCE di I AM LEGEND (IO SONO LEGGENDA, 2007).
"WILL SMITH, star di film celebrati come Io Robot, Indipendence Day e Men in Black, non è nuovo alla fantascienza e da sempre ha avuto un'affinità con il romanzo senza tempo di Richard Matheson I AM LEGEND (IO SONO LEGGENDA). Tuttavia era un compito non facile portare sul grande schermo la psicologia dell'ultimo uomo sulla terra, per ritrarre più col comportamento che con le parole, la distanza fisica, emotiva e spirituale che il suo personaggio, Robert Neville, è costretto a percorrere per sopravvivere". (P. Ferretti, www.celluloidportraits.com)
Ciò che Will (Smith) ha di fantastico è che in lui ci sono un carisma ed un calore eccezionali. Riesce ad inserire un numero infinito di dimensioni nel suo ruolo e ti rapisce e ti porta con lui in ogni momento. Si prova solidarietà per lui, si ha paura per lui, si ride e si piange con lui.... e tutti questi aspetti vivono in contemporanea nella sua interpretazione. La cosa più importante di questo ruolo è che l’attore è in grado di trasmettere tutto quello che il personaggio sta vivendo, sia in senso fisico che emotivo, spesso senza pronunciare neanche una parola".
Il regista FRANCIS LAWRENCE di I AM LEGEND (IO SONO LEGGENDA, 2007).
"WILL SMITH, star di film celebrati come Io Robot, Indipendence Day e Men in Black, non è nuovo alla fantascienza e da sempre ha avuto un'affinità con il romanzo senza tempo di Richard Matheson I AM LEGEND (IO SONO LEGGENDA). Tuttavia era un compito non facile portare sul grande schermo la psicologia dell'ultimo uomo sulla terra, per ritrarre più col comportamento che con le parole, la distanza fisica, emotiva e spirituale che il suo personaggio, Robert Neville, è costretto a percorrere per sopravvivere". (P. Ferretti, www.celluloidportraits.com)