Oscar 2023: Nomination al Miglior Attore Non Protagonista (Brian Tyree Henry)
- RECENSIONE - VINCITORE come 'Miglior Opera Prima BNL BNP PARIBAS' alla 17. Festa del Cinema di Roma - in Concorso al Progressive Cinema - L'esordio alla regia per Lila Neugebauer vede protagonista Jennifer Lawrence - Dal 4 Novembre (Internet)
(Causeway; USA 2022; Drammatico; 92'; Produz.: A24, Excellent Cadaver, IAC Films, IPR.VC; Distribuz.: Apple TV+)
Sceneggiatura:
Luke Goebel, Ottessa Moshfegh, Elizabeth Sanders
Cast: Jennifer Lawrence (Lynsey) Brian Tyree Henry (James) Linda Emond (Gloria) Stephen McKinley Henderson (Dr. Lucas) Jayne Houdyshell (Sharon) Russell Harvard (Justin) Joshua Hull (Addetto alla sicurezza) Fred Weller (Rick) Sean Carvajal (Santiago) Will Pullen (Bro) Neal Huff (Neuropsicologo) Jaylen Moore (Leader del Team) Rebecca Chulew (Lavoratrice alla mensa) Han Soto (Fisioterapista) Sue-Lynn (Specialista Rivera)
Musica: Alex Somers
Costumi: Heidi Bivens
Scenografia: Jack Fisk
Fotografia: Diego GarcÃa
Montaggio: Robert Frazen, Lucian Johnston
Effetti Speciali: Matt Kutcher (supervisore)
Makeup: Ashley Treadaway e Remi Savva (direzione); Dina Sliwiak e Robin Fredriksz (per Jennifer Lawrence)
Casting: Ellen Chenoweth
Scheda film aggiornata al:
30 Gennaio 2023
Sinossi:
In breve:
E' la storia di una soldatessa americana, che dopo aver subito una lesione cerebrale mentre combatteva in Afghanistan, fa ritorno a casa, a New Orleans. Oltre a dover affrontare le conseguenze fisiche, la donna si ritrova a fare i conti con traumi psicologici e la difficoltà riscontrata nel dover riadattarsi alla vita a casa in quello che sembra un arduo percorso in salita.
Il film esplora come un soldato si ritrovi a far fronte a quello che ha vissuto dopo il combattimento, analizzando come talvolta siano le sofferenze e le incomprensioni delle loro vite a spingerli ad arruolarsi.
James (Brian Tyree Henry), sortirà in una reciproca crescita interiore, in odore di risanamento, basata sul mutuo soccorso e su qualche confessione a cuore aperto in grado di cambiare le cose per entrambi. Anche se non mancano ambiguità e tratti talmente indefiniti da creare inevitabili coni d’ombra. Il film ha comunque il pregio di assestare la sua punteggiatura più sui vuoti e le mancanze che sulla ricerca di qualcosa, mentre Lynsey/Lawrence e James/Henry sostano spesso sulle sponde del rispettivo disagio personale, per ragioni diverse eppure condivisibili.
scrupolo di definire un bel niente, a parte il far luce sull’evoluzione affettiva a carattere familiare: la decisione di Lynsey/Lawrence, proprio in groppa a quel litigio, di incontrare dopo molto tempo il fratello tossico in carcere, e la loro conversazione nel linguaggio dei segni, restano indubbiamente il climax di questo piccolo e vibrante Causeway, che respira a pieni polmoni una elegia del dolore sua propria e che forse, proprio per questo è stato premiato alla 17 Festa del Cinema di Roma come ‘Migliore Opera Prima’.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)