Tra i più attesi!!! - RECENSIONE - Dal 14 Maggio in streaming
Anna Fox (Amy Adams): "Sono Anna Fox, ci sono alcune cose che vanno dette su di me. Soffro di un disturbo d'ansia, soffro di agorafobia, non riesco a uscire di casa!"
Jane Russell (Julianne Moore): "La nostra è una famiglia complicata"
Alistair Russell (Gary Oldman): "Non ha mai conosciuto mia moglie!"
Anna Fox (Amy Adams): "Siamo state insieme tutta la sera!"
Voce off: "Il medico dice che i suoi farmaci possono causare allucinazioni!"
Cast: Amy Adams (Anna Fox) Gary Oldman (Alistair Russell) Julianne Moore (Jane Russell) Wyatt Russell (David) Jennifer Jason Leigh (Jane Russell) Brian Tyree Henry (Detective Little) Anthony Mackie (Ed Fox) Liza Colón-Zayas (Bina) Fred Hechinger (Ethan) Jeanine Serralles (Detective Norelli) Anna Cameron (Alex) Mariah Bozeman (Olivia Fox)
Musica: Trent Reznor e Atticus Ross
Costumi: Albert Wolsky
Scenografia: Kevin Thompson
Fotografia: Bruno Delbonnel
Montaggio: Valerio Bonelli
Makeup: Louise McCarthy (direttrice); Morag Ross (per Amy Adams)
Casting: Ellen Chenoweth
Scheda film aggiornata al:
25 Maggio 2021
Sinossi:
In breve:
Anna Fox (Amy Adams) trascorre le sue giornate in casa a New York, bevendo, guardando vecchi film e spiando i vicini. Dalla sua finestra riesce a vedere anche ciò che succede all'interno dell'appartamento dei Russell, i vicini arrivati da poco. Apparentemente 'normali' i due coniugi nascondono invece un segreto scioccante.
Short Synopsis:
An agoraphobic woman living alone in New York begins spying on her new neighbors only to witness a disturbing act of violence
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
L’intramontabile ombra lunga di Alfred Hitchcock fa nuovi proseliti ed incontrarli è sempre un piacere, ma non si deve dare nulla per scontato
occasioni ha dimostrato di saper bene come brillare di luce propria e far vibrare le corde emozionali (Animali notturni, Arrival, Elegia americana).
La sensazione è invece che nessuno qui, sia andato oltre il cartaceo e che le riprese, a parte le due occasioni in cui troneggia il minimalista primissimo piano dell’occhio sgranato di lei - The Others docet - si siano affidate anima e corpo all’illustre e blasonato cast. Paradossalmente, in poco più di un cameo allargato, è Julianne Moore, la presunta vicina di casa Jane Russell (alias Katie), a farsi bastare il breve spazio di tempo in cui sta in campo per rendersi indimenticabile, incisiva ed inquietante presenza. Una presenza che tutti mettono in dubbio, facendosi largo tra i disturbi di agorafobia della protagonista, la Anna Fox di Amy Adams, in cura dallo psichiatra e che parla - o almeno così sembra - con il marito e la figlia
piccola al telefono. Le loro voci fuori campo (altro cameo di Anthony Mackie nelle vesti del marito Ed) sembrano acclararlo, salvo poi rivelare, molto più tardi, come stanno veramente le cose.
Così, come già Jodie Foster (con ben altro appeal emotivo) ne Il buio nell’anima, un trauma impedisce ad Anna/Adams di uscire di casa e quando arriva alla porta di ingresso viene assalita da attacchi di panico. E come già Michelle Pfeiffer nell’hitchcockiano Le verità nascoste, spia alla finestra i vicini immaginando violenze fino all’omicidio della signora di casa. La passione della protagonista per i film, reiterati in bianco e nero ne La donna alla finestra, stendono un aggiuntivo tappeto rosso in omaggio al noir in particolare di marca hitchcockiana. Mentre la didascalica scansione dei giorni della settimana non volge a favore della chiarezza sulla nebulosità narrativa di fondo.
Ne La donna alla finestra c’è anche il figlio della
coppia dei vicini, con cui Anna entra in contatto e verso il quale mostra un sentimento di protezione materna, mentre nel seminterrato ospita il giovane David (Wyatt Russell) di cui ha piena fiducia e con cui riesce a relazionarsi, a confidare le sue paure e, all’occorrenza a chiedere aiuto. Ma quando l’apparentemente violento e sconsiderato padre di famiglia Alistair Russell - un Gary Oldman tutto urla e scenate dimenticabili, in un ruolo tornito pessimamente, e non per colpa sua - presenta la moglie Jane (Jennifer Jason Leigh) come una persona ben diversa da quella che avevamo conosciuto con Julianne Moore, la confusione mentale di Anne/Adams - e con la sua la nostra ma questo è l’effetto voluto! - si rafforza a dispetto della determinazione a difendere la sua versione dei fatti, incluso un disegno firmato, elaborato nel corso del presunto incontro. Insomma, una piccola sciarada che da labirintica struttura inizierÃ
a dipanarsi fino a sciogliersi, assumendo le nuove sembianze di un percorso finalmente rettilineo, di autentica verità . Non prima di aver tergiversato su più sponde però, facendosi largo tra gli incongruenti comportamenti di alcuni personaggi satellite volteggianti intorno alla ‘smarrita’ e sciatta protagonista.