Sceneggiatura:
Maria Sole Tognazzi, Ivan Cotroneo, Francesca Marciano
Cast: Margherita Buy (Federica) Sabrina Ferilli (Marina) Alessia Barela (Camilla) Fausto Maria Sciarappa (Marco) Ennio Fantastichini (Sergio) Domenico Diele (Bernardo) Massimiliano Gallo (Stefano) Anna Bellato (Anna) Antonio Zavatteri (Carlo)
Musica: Alessandro Giacco
Costumi: Antonella Cannarozzi
Scenografia: Roberto De Angelis
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Walter Fasano
Effetti Speciali: Ivan Tozzi
Makeup: Paola Gattabrusi
Casting: Francesco Vedovati
Scheda film aggiornata al:
10 Novembre 2015
Sinossi:
IN BREVE:
Federica (Federica) e Marina (Sabrina Ferilli) sono una coppia. Marina è stata un'attrice, mentre adesso gestisce un'enoteca, ha un carattere espansivo ed è fiera della propria omosessualità . Per l'architetto Federica invece si tratta della prima relazione omosessuale e a differenza della compagna è riservata, è stata sposata ed ha un figlio. Le due decidono di andare a convivere, ma il loro passato rischierà di destabilizzare la loro relazione.
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Maria Sole Tognazzi ha un grandissimo pregio, quello di essere onesta. Di raccontare qualcosa con grande rispetto, delicata sensibilità e un pizzico di sano umorismo. Per non prendersi troppo sul serio. Come è giusto che sia. Sempre. Ci riesce anche questa volta, forse anche un po’ meglio delle precedenti; una piccola scivolata l’aveva colta solamente ne L’uomo che ama, che comunque aveva la sua dignità . In Io e lei si racconta la storia d’amore di due donne, Federica, architetto con un matrimonio, un figlio grande alle spalle e una vita eterosessuale fino all’incontro con Marina, ex attrice degli anni Novanta o giù di lì, che ha lasciato serenamente il mondo della recitazione per entrare nel campo della ristorazione chic. Le due donne stanno insieme da cinque anni. La loro sembra una storia perfettamente incorniciata nella quotidianità : la famiglia di una, la famiglia dell’altra, Roma, la vita di tutti i giorni.
Solo che Federica forse non è del tutto a suo agio nell’etichetta di “lesbicaâ€, si sente confusa e non mostra la sua compagna in giro con troppa serenità . Ma l’amore è amore, non ha confini, non ha una sfaccettatura sola, e a volte è necessario farci i conti per comprenderlo appieno.
sempre la Buy, ma se la Tognazzi è affiancata dalla scrittura di Francesca Marciano e Ivan Cotroneo - che il mestiere lo conoscono, sarà che la prima è autrice molto apprezzata anche all’estero e in lingua inglese, mentre il secondo ha ben tradotto un paio di scrittori seri come Cunningham e Kureishi (e come Cotroneo stesso ha affermato “la traduzione è una disciplina per la scritturaâ€) – è ovvio che il suo ruolo possa definirsi perfettamente armonizzato nell’economia del narrato. Il problema della Buy, che fa sempre la Buy, è solo quando la Buy, poveretta, non ha uno sceneggiatore che le scrive un personaggio caratterizzato, e allora deve fare quel che può. Non è questo il caso, fortunatamente.
Un’altra accusa che si potrebbe lanciare al film e alla sua regista – a dire il vero è stato già fatto ripetutamente e di nuovo in queste ore - è quella di