IO E LEI: MARGHERITA BUY E SABRINA FERILLI IN COPPIA PER MARIA SOLE TOGNAZZI
RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dal 1° OTTOBRE
"Pur non essendo un film di denuncia ma una storia d’amore, il messaggio che volevo arrivasse era quello di non raccontare una storia diversa da tutte le altre. E questo perché anche i diritti dovrebbero essere uguali per tutte le coppie. In questo senso è un film politico".
La regista e co-sceneggiatrice Maria Sole Tognazzi
"E' un periodo ancora complicato della situazione italiana. Portare questa storia sullo schermo, con tutte le problematiche che una coppia attraversa, è importante perché credo che ci sia un forte egoismo da parte delle persone e una volontà di sminuire il problema solo perché è un problema degli altri".
L'attrice Margherita Buy
"Noi abbiamo solo fatto un film, quindi non possiamo prenderci meriti e responsabilità dell’idea della regista, benché abbia trovato in noi disponibilità. Da 25 anni faccio questo lavoro e sono sempre attenta alle problematiche dell’Italia. Maria Sole (Tognazzi) ha voluto fare questo film di denuncia in modo differente rispetto agli altri, tralasciando la carnalità che ha caratterizzato film come 'La vita di Adele'. Questo paese lascia per strada tutti, figuriamoci quelli che fanno parte della minoranza o vengono reputati 'non regolari'. Se in un paese bigotto come il nostro togliessimo la parola 'sesso' tutto sarebbe più semplice. Io in questi giorni sono andata su internet e ho esaminato i commenti: alcuni sostenevano che non si può lasciare spazio a ogni desiderio, rapportando l’omosessualità ad altri temi, fino ad arrivare alla pedofilia: questo è un chiaro segno di ignoranza. Detto ciò, venendo da una famiglia che mi ha insegnato a lottare, posso dire che mio padre si è commosso guardando il film".
L'attrice Sabrina Ferilli
Sceneggiatura:
Maria Sole Tognazzi, Ivan Cotroneo, Francesca Marciano
Cast: Margherita Buy (Federica) Sabrina Ferilli (Marina) Alessia Barela (Camilla) Fausto Maria Sciarappa (Marco) Ennio Fantastichini (Sergio) Domenico Diele (Bernardo) Massimiliano Gallo (Stefano) Anna Bellato (Anna) Antonio Zavatteri (Carlo)
Musica: Alessandro Giacco
Costumi: Antonella Cannarozzi
Scenografia: Roberto De Angelis
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Walter Fasano
Effetti Speciali: Ivan Tozzi
Makeup: Paola Gattabrusi
Casting: Francesco Vedovati
Scheda film aggiornata al:
10 Novembre 2015
Sinossi:
IN BREVE:
Federica (Federica) e Marina (Sabrina Ferilli) sono una coppia. Marina è stata un'attrice, mentre adesso gestisce un'enoteca, ha un carattere espansivo ed è fiera della propria omosessualità. Per l'architetto Federica invece si tratta della prima relazione omosessuale e a differenza della compagna è riservata, è stata sposata ed ha un figlio. Le due decidono di andare a convivere, ma il loro passato rischierà di destabilizzare la loro relazione.
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Maria Sole Tognazzi ha un grandissimo pregio, quello di essere onesta. Di raccontare qualcosa con grande rispetto, delicata sensibilità e un pizzico di sano umorismo. Per non prendersi troppo sul serio. Come è giusto che sia. Sempre. Ci riesce anche questa volta, forse anche un po’ meglio delle precedenti; una piccola scivolata l’aveva colta solamente ne L’uomo che ama, che comunque aveva la sua dignità. In Io e lei si racconta la storia d’amore di due donne, Federica, architetto con un matrimonio, un figlio grande alle spalle e una vita eterosessuale fino all’incontro con Marina, ex attrice degli anni Novanta o giù di lì, che ha lasciato serenamente il mondo della recitazione per entrare nel campo della ristorazione chic. Le due donne stanno insieme da cinque anni. La loro sembra una storia perfettamente incorniciata nella quotidianità: la famiglia di una, la famiglia dell’altra, Roma, la vita di tutti i giorni.
Solo che Federica forse non è del tutto a suo agio nell’etichetta di “lesbica”, si sente confusa e non mostra la sua compagna in giro con troppa serenità. Ma l’amore è amore, non ha confini, non ha una sfaccettatura sola, e a volte è necessario farci i conti per comprenderlo appieno.
Non è ovviamente tutto perfetto in Io e lei: qualche sbavatura recitativa, qualche forzatura, come nel finale, anche se forse nell’economia della storia può anche starci. Eppure la sincerità dei personaggi, le parole e le battute che pronunciano, che sembrano rubate dalla vita di tutti i giorni, connaturano il film di un’ottima simmetria. E se i film danno questi risultati vuol dire che sono dei buoni film, perché sono incentrati sulla realtà, sulle cose vere, semplici, genuine. E qui l’unica cosa che pare artefatta sono gli zigomi della Ferilli, che comunque è in parte, come la Buy, che è
sempre la Buy, ma se la Tognazzi è affiancata dalla scrittura di Francesca Marciano e Ivan Cotroneo - che il mestiere lo conoscono, sarà che la prima è autrice molto apprezzata anche all’estero e in lingua inglese, mentre il secondo ha ben tradotto un paio di scrittori seri come Cunningham e Kureishi (e come Cotroneo stesso ha affermato “la traduzione è una disciplina per la scrittura”) – è ovvio che il suo ruolo possa definirsi perfettamente armonizzato nell’economia del narrato. Il problema della Buy, che fa sempre la Buy, è solo quando la Buy, poveretta, non ha uno sceneggiatore che le scrive un personaggio caratterizzato, e allora deve fare quel che può. Non è questo il caso, fortunatamente.
Un’altra accusa che si potrebbe lanciare al film e alla sua regista – a dire il vero è stato già fatto ripetutamente e di nuovo in queste ore - è quella di
approfondire le sue storie sempre su fondali borghesi, case laccate (bellissime, per inciso), alberghi di lusso (come nel caso di Viaggio sola, per esempio). Ma riflettendoci bene è forse anche giusto così, perché se la sua dimensione e il suo background son quelli è forse meglio mettere in scena la realtà che si conosce, certamente più di altre. Perché poi si rischia di fare cose che suonano forzate. E Io e lei ha il giusto mood, la giusta essenza, il giusto equilibrio, la giusta vicinanza – parafrasando il compianto Mazzacurati – data da una mano leggera, ma precisa, di regia e scrittura.