IL SOSPETTO: IL 'GIALLO DELL'ANIMA' DEL REGISTA DANESE ADEPTO DI 'DOGMA 95', THOMAS VINTERBERG ('FESTEN')
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - PREMIO per la 'MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE' (MADS MIKKELSEN) al Festival del Cinema di Cannes 2012 - Dal 22 NOVEMBRE
"In una buia notte dâinverno del 1999, ho sentito bussare alla mia porta. Sotto la neve, davanti a me, câera un noto psicologo infantile con alcuni documenti sui bambini e le loro fantasie. Voleva parlarmi di 'memorie represse' e â cosa ancora piĂš inquietante â della sua teoria che 'il pensiero è un virus'. Non lâho fatto entrare. Non ho letto i documenti. Me ne sono andato a letto, invece. Dieci anni dopo avevo bisogno di uno psicologo e lâho chiamato. Per una forma di cortesia tardiva ho letto quei documenti e sono rimasto sconvolto. Ho sentito che, in quei documenti, câera una storia che andava raccontata. La storia di una moderna caccia alle streghe. 'IL SOSPETTO' è il risultato di quella lettura".
Il regista, co-sceneggiatore e co-soggettista Thomas Vinterberg
(The Hunt (titolo originale danese: Jagten); DANIMARCA 2012; Drammatico; 115'; Produz.: Zentropa Entertainments/Film I Väst/Zentropa International Sweden con la partecipazione di Dansk Filminstitut/DR/Eurimages/Nordisk Film & TV Fond/Svenska Film Institutet/SVT e il MEDIA Programme dellâUnione Europea; Distribuz.: BIM)
Sceneggiatura:
Thomas Vinterberg e Tobias Lindholm
Soggetto: Soggetto di Thomas Vinterberg e Tobias Lindholm.
Cast: Mads Mikkelsen (Lucas) Thomas Bo Larsen (Theo) Annika Wedderkopp (Klara) Lasse Fogelstrøm (Marcus) Susse Wold (Grethe) Anne Louise Hassing (Agnes) Lars Ranthe (Bruun) Alexandra Rapaport (Nadja)
Musica: Jansen; Anne Ăsterud & Janus Billeskov (suono)
Dopo un difficile divorzio, il quarantenne Lucas ha una nuova compagna e un nuovo lavoro, e sta finalmente recuperando il rapporto col figlio adolescente, Marcus. Ma qualcosa va storto. Durante le feste natalizie, una storia inventata, una bugia si diffonde come un virus. Lo shock e i sospetti prendono il sopravvento e la piccola comunitĂ viene travolta da unâondata di isteria collettiva, mentre Lucas combatte una battaglia solitaria per difendere la sua vita e la sua dignitĂ .
IN ALTRE PAROLE:
IL SOSPETTO è la cronaca inquietante di una bugia che diventa verità quando i pettegolezzi, il dubbio e la maldicenza danno il via a una caccia alle streghe che minaccia di distruggere la vita di un uomo innocente.
Mads Mikkelsen è Lucas, un ex maestro elementare costretto a ripartire da zero dopo un brutto divorzio e la perdita del lavoro. Ma proprio quando sembra che le cose stiano andando per il verso giusto, una calunnia sconvolge la sua vita, scatenando unâondata di isteria collettiva nella piccola comunitĂ in cui vive. Mentre la bugia continua a diffondersi, Lucas è chiamato a combattere una battaglia solitaria per difendere la sua vita e la sua dignitĂ .
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Lucas (Mads Mikkelsen), ex maestro elementare, dopo la chiusura dellâistituto in cui insegnava, vuole solo e semplicemente ripartire da zero. Con un divorzio alle spalle e la lotta continua contro la ex moglie per vedere il figlio Marcus, Lucas trova lavoro in un piccolo asilo locale dove è molto stimato dalla direzione e dai colleghi, ma soprattutto dai bambini, i quali adorano quellâassistente grande e taciturno che però si diverte un mondo a giocare con loro. Tra questi câè la piccola Klara, figlia di una coppia di grandi amici di Lucas. Biondissima, innocente e dalla fervida immaginazione, la piccola è affascinata dallâuomo, tanto da regalargli un cuore fatto con le sue stesse mani. Respinta in modo dolce ma senza tema di smentita, Lucas invita Klara a rivolgere le sue attenzioni a un compagno piuttosto che a lui. La bambina, però, in un misto di veritĂ e recriminazione, racconta una
storia nella quale avrebbe subito attenzioni sessuali dall'insegnante. A quel punto, come un fiume in piena, unâondata di isteria collettiva si abbatte sul âmostroâ e sugli abitanti della piccola comunitĂ : la bugia si gonfia a vista dâocchio e lâuomo finisce alla gogna con lâaccusa di essere un pedofilo. Disperato e incredulo, la difesa della sua stessa vita e della sua dignitĂ sono ora lâunico motivo di vita per Lucas.
Thomas Vinterberg, co-fondatore del movimento âDogmaâ e regista di Festen, arpiona la vita di un uomo e la sua onorabilitĂ , gonfia lâacredine e la vigliaccheria di una piccola collettivitĂ che non aspetta altro che di trovare la mela marcia nel cesto, e racconta la cronaca inquietante di un virus non arginabile: quello inoculato da una bugia. Il sospetto è un giallo dellâanima, dove si sa sin dal primo minuto che non câè un assassino (semplicemente perchĂŠ non câè un delitto), ma
lâindagine verte sulla perdita di fiducia - inesorabile, subitanea, violenta - in un uomo su cui si appunta un sospetto indicibile. Pettegolezzi, dubbi, maldicenze e dietrologie hanno fatto il loro dovere quindi, dando la stura ad una caccia alle streghe. Un giudizio emesso dal tribunale del popolo, e non dalla giustizia, che va a schiantarsi sullâesistenza del malcapitato di turno, facendone infine un capro espiatorio, anche quando è evidente agli stessi accusatori che non câè nessuno da crocifiggere. Un atto di accusa preciso, rivolto alla societĂ e al suo istinto di preservazione che poco ha, spesso, di lucido e onesto, che durante la visione del film monta in modo crudele. PiĂš efficace del solito, capace di trovare la perfetta sintesi tra autorialitĂ e concretezza, Vinterberg stavolta evita lo snobismo del âDogmaâ esasperato e in cambio offre un film di indiscutibile forza. Un risultato a cui contribuisce la prestazione maiuscola di
Mads Mikkelsen (premiato a Cannes come Miglior attore), che molti ricorderanno con lâocchio lacrimevole di sangue al tavolo verde in Casino Royale. Inamovibile nel lasciare che tutte le infamie gli cadano addosso, come inamovibile è nella concentrazione con cui bracca silenziosamente coloro che si sono appropriati della sua dignitĂ smarrita, lo sguardo dellâattore danese nellâultima scena de Il sospetto, restituisce il senso dellâindiscutibile jâaccuse di Vinterberg.
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano BIM Distribuzione e Silvia Palermo (QuattroZeroQuattro)