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    A ROYAL WEEKEND: STORIA SULLA RELAZIONE AMOROSA TRA IL PRESIDENTE ROOSEVELT (BILL MURRAY) E SUA CUGINA DAISY (LAURA LINNEY) INTORNO ALLA FINE DEL 1939. IL REGISTA ROGER MICHELL PUNTA L'OBIETTIVO SUL PARTICOLARE WEEKEND CHE VIDE IN VISITA NELLO STATO DI NEW YORK RE GIORGIO VI E LA REGINA MADRE ELIZABETH BOWES-LYON DEL REGNO UNITO

    RECENSIONE - Dal Toronto Film Festival 2012; Dal Telluride Film Festival 2012; Dal New York Film Festival 2012 - Dal 10 GENNAIO 2013

    "Il weekend all’'Hyde Park on Hudson', dodici settimane prima dello scoppio della Guerra, che è il soggetto del nostro film, diventa, nella mia mente, anche più di un ganglio storico: un momento in cui il più piccolo gesto ha la massima eco. Come nella teoria delle catastrofi, secondo cui il battito d’ali di una farfalla può generare, attraverso infiniti passaggi intermedi, una immane tempesta, così un morso ad un hot-dog (ironia della sorte, un Frankfurter, nientemeno) prefigura Omaha Beach e la vittoria in Europa".
    Il regista Roger Michel

    "...una piccola valigia sotto il suo (di Daisy Suckley) letto. Quella valigia conteneva il carteggio intimo con suo cugino di quinto grado, Franklin Roosevelt, e i suoi diari che registrano in dettaglio la loro relazione – relazione rimasta segreta fino alla morte di lei. C’erano pagine mancanti (bruciate?) sia dalle lettere sia dai diari, ma quello che resta offre il ritratto commovente e dettagliato di una storia d’amore fra una donna che si definiva 'lo scricciolo' e che si vedeva come 'parte del mobilio', e uno dei più grandi, potenti e carismatici uomini del secolo scorso. Leggere queste lettere e pagine di diario apre una finestra su un mondo solo immaginato: il mondo dietro la facciata di una presidenza, un mondo in cui tutti colludono nel nascondere le fragilità e le infermità del leader. Daisy, ormai appare chiaro, era la persona con cui Franklin poteva rilassarsi, dimenticare il mondo, il lavoro, i problemi; ed essere semplicemente se stesso. Non è un caso se le sole foto che abbiamo oggi di Franklin Roosevelt in sedia a rotelle siano state scattate da Daisy Suckley".
    Lo sceneggiatore Richard Nelson

    (Hyde Park on Hudson; REGNO UNITO 2012; Biopic Dramedy Storico; 95'; Produz.: Free Range Films/Film Four/Daybreak Pictures; Distribuz.: BIM)

    Locandina italiana A Royal Weekend

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    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: A Royal Weekend

    Titolo in lingua originale: Hyde Park on Hudson

    Anno di produzione: 2012

    Anno di uscita: 2013

    Regia: Roger Michell

    Sceneggiatura: Richard Nelson

    Soggetto: Il racconto della storia d'amore tra Franklin Delano Roosevelt e la sua lontana cugina Margaret Stuckley (Daisy), centrata intorno al fine settimana nel 1939, quando il Re Giorgio VI e la Regina Madre Elizabeth Bowes-Lyon del Regno Unito visitarono lo stato di New York ed il Presidente Roosevelt.

    Cast: Bill Murray (Franklin Delano Roosevelt)
    Laura Linney (Daisy)
    Olivia Williams (Eleanor Roosevelt)
    Olivia Colman (Elizabeth Bowes-Lyon)
    Elizabeth Marvel (Missy)
    Blake Ritson (Johnson)
    Samuel West (Re Giorgio VI)
    Elizabeth Wilson (Mrs. Roosevelt)
    Martin McDougall (Qualters)
    Tim Beckmann (Aida I)

    Musica: Jeremy Sams

    Costumi: Dinah Collin

    Scenografia: Simon Bowles

    Fotografia: Lol Crawley

    Montaggio: Nicolas Gaster

    Effetti Speciali: Chris Reynolds (supervisore)

    Casting: Ellen Lewis e Gail Stevens

    Scheda film aggiornata al: 29 Gennaio 2013

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Il 10 giugno 1939 il re e la regina d'Inghilterra incontrarono Franklin Delano Roosevelt in un weekend decisivo per le sorti del mondo...

    E' la storia della relazione d'amore tra il Presidente Roosevelt e sua cugina Margaret Stuckley che si consuma nel weekend del giugno 1939 quando il Re e la Regina d'Inghilterra fanno visita al Presidente presso il suo cottage di New York.

    IN DETTAGLIO:

    Nel giugno del 1939, il Presidente Franklin Delano Roosevelt (Bill Murray) si prepara ad ospitare il Re e la Regina d’Inghilterra (Samuel West e Olivia Colman) per un weekend presso la residenza dei Roosevelt all’interno dell’Hyde Park sull’Hudson, nella parte settentrionale dello stato di New York – evento che segnava la prima visita assoluta di un regnante Britannico negli Stati Uniti. Mentre la Gran Bretagna si appresta ad affrontare l’imminente guerra con la Germania, i Reali cercano disperatamente il favore di Roosevelt per ottenere il sostegno degli Stati Uniti.

    Ma gli interessi internazionali devono giostrarsi con la complessa situazione domestica di Roosevelt, e sua moglie Eleanor (Olivia Williams), sua madre Sara (Elizabeth Wilson), e la segretaria Missy (Elizabeth Marvel) avranno tutte un ruolo cruciale nel rendere il ‘weekend reale’ un evento indimenticabile.

    Visto attraverso gli occhi di Daisy (Laura Linney), vicina di casa ed amica intima di Franklin, questo weekend non solo creerà una relazione speciale fra due grandi nazioni, ma, condurrà Daisy – e attraverso di lei, tutti noi - ad una più profonda comprensione dei misteri dell’amore e dell’amicizia.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    DUE STORIE, UNA PRIVATA, L'ALTRA PUBBLICA DI RESPIRO INTERNAZIONALE SI INTRECCIANO MENTRE REGIA E SCENEGGIATURA FANNO SI CHE L'UNA DIVENTI IL COMMENTO DELL'ALTRA IN SENO AD UNO SGUARDO INCROCIATO DI OPPOSTI: LO SPARTANO PRESIDENTE AMERICANO ROOSVELT/BILL MURRAY, ALLE PRESE CON I DISAGI DELLA POLIO DI CUI E' AFFETTO DA TEMPO, E IL REALE BRITANNICO ANCORA IN PUNTA DI BALBUZIE (DOPO IL BEN PIU' ROBOANTE 'DISCORSO DEL RE') RE GIORGIO VI (BERTIE/SAMUEL WEST). UN PICCOLO AFFRESCO INTIMISTA CHE FA DELLA DIVERTITA IRONIA SULLE DIVERSITA' DELLE PARTI CONTRAPPOSTE, DOMINATO DAL TIMIDO SGUARDO, SCREZIATO DI RIFLESSIVO E CONTENUTO STUPORE, DI UNA LAURA LINNEY (DAISY) AL TOP DELL'INTROSPEZIONE ACCORDATA SU UN REGISTRO MARCATAMENTE DIMESSO: LA SUA VOCE NARRANTE FUORI CAMPO DOMINA CON DISCREZIONE E SCHIETTA SEMPLICITA' 'RETROSPETTIVA' IL VERO EVENTO - PARADOSSALMENTE EPICO - DELLA PELLICOLA, SALITO AGLI ONORI DELLA CRONACA CON IL PRIMO MORSO DEL REALE BRITANNICO ('BERTIE') DI UN AMERICANISSIMO HOT

    DOG CON MOSTARDA. POTRA' SEMBRARE INCREDIBILE MA, QUEL GIORNO SI FECE LA STORIA!

    Attenti a non fraintendere! Il regista britannico della recente, squisita commedia Il buongiorno del mattino Roger Michell (Notting Hill, Persuasione, Ipotesi di reato) sa bene come sdrammatizzare situazioni rilevanti non prive di un certo imbarazzo. Se si è in grado di fare dell'ironia, meglio se inzuppata nel rinomato humour inglese, si riesce a sfangare con leggiadria anche le punte più drammatiche, apparentemente liquidate con uno spruzzo di acqua di rose.

    Gli intenti sono subito chiari quando compare lei, uno spicchio di spalla da tergo, che ci raggiunge con l'inizio del suo racconto personale ed intimo, mediante una suadente e dimessa voce narrante fuori campo. Gli intenti sono chiari quanto motivati dalla scoperta postuma di un nutrito carteggio costituito da lettere e diari personali della vera protagonista (morta centenaria). Si tratta del carteggio privato di Daisy, la cugina di quinto

    grado del Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosvelt, con cui ebbe una sostanziale, duratura e terapeutica relazione (lei lo aiutava "a sopportare il peso del mondo"). Quel che difatti sembra aver dato il là al respiro apparentemente semplice e 'dimesso' di A Royal Weekend, è una singola pagina del diario di Daisy, in cui scrive - si dice - "con entusiasmo ed eccitazione quasi infantili, della visita del Re e della Regina d’Inghilterra alla residenza dei Roosevelt nell’Hyde Park on Hudson nel Giugno del 1939", vale a dire un vero e proprio evento, giacché altro non era che la prima visita in assoluto di un regnante inglese in America. Il che spiega il cotè dimesso, imbarazzato, condito più di silenzi che di parole, a tutto giro di un'introspezione piena, di Laura Linney, grande nei panni di questo piccolo personaggio 'tra le righe' ma a quanto pare anche indirettamente importante

    sul piano storico-politico. Ed è il respiro di uno sguardo fresco di stupore appuntato sulla scoperta di paesaggi campestri in seno alle frequentazioni del Presidente per gite fuori porta, e di appaganti momenti speciali, fatti di confidenze e di amicizia prima che di un amore, come si vedrà, non privo delle sue spine. A suggellare il calibro di questa aura introspettiva fatta di osservazione attenta, momenti di sospensione e di attese fino alla dimessa rassegnazione sull'onda delle disillusioni, è il programma musicale con brani d'epoca qui diretto da Jeremy Sams, vera e propria stampella ad una sceneggiatura che deliberatamente scarta dalla ricchezza verbale per puntare su pause appese in punta di attrito e conseguenti imbarazzi, motivo che inizia a farsi divertente all'arrivo alla residenza Roosvelt dei reali inglesi. Un arrivo tutt'altro che casuale e festivaliero, frutto di un calcolo strategico, per così dire obbligato. Siamo nel giugno del 1939 quando

    l’Inghilterra, sulla soglia del conflitto con la Germania, non poteva negare a se stessa di avere un disperato bisogno dell’appoggio americano. E' da questo momento che, la storia personale di Daisy, cede il passo della ribalta all'incontro che fa strada alle dinamiche di approccio tra il Presidente americano Roosvelt e il reale britannico - quel Giorgio VI, 'Bertie', interpretato da Colin Firth nel notevole il discorso del re, qui semplificato secondo le corde del nuovo contesto da Samuel West - con le rispettive famiglie (quella americana spartanamente allargata). Occasione che Michell non si lascia certo scappare per macroscopizzare, ironizzando, il buon viso a cattiva sorte delle rispettive parti, fatta eccezione per l'alquanto disinvolto, da tutti i punti di vista, Presidente Roosvelt, camaleonticamente indossato da Bill Murray, anche nell'handicap fisico che vede l'illustre personaggio alle prese con gli effetti devastanti della polio.

    Momenti lambiti dal genere di humour tipicamente inglese che

    già alitava, in maniera decisamente più pungente, ad esempio in Un matrimonio all'inglese di Stephan Elliott (per un altro diverso contesto di confronto/scontro tra britannici e americani) o, per altri versi, nel The Queen di Stephen Frears: vi basterà richiamare in memoria l'inchino forzato ed ironico della moglie (Cherie/Helen McCrory) del 1° Ministro britannico Tony Blair (Michael Sheen) alla regina Elisabetta II (Helen Mirren) per un parametro di confronto sull'atmosfera qui ricreata. Anche in A Royal Weekend campeggia l'irresistibile desiderio di far commedia sull'onda del contrapposto tra etichette e protocolli della monarchia britannica (cui mostra di non voler rinunciare ad ogni evento ufficiale) di contro ad usi e costumi spartani (anche troppo!) degli americani. Il disagio della regina Elisabetta I (Olivia Colman) in A Royal Weekend di fronte a situazioni e personaggi a stelle e strisce è tutto un programma! Ma vero è che proprio su questo registro si appunta

    anche la sequenza più intensa e suggestiva del film, in cui gli umoristici contrapposti scivolano sul cameratismo possibile tra due uomini che, in un incontro notturno riservato, di fronte a qualche buon bicchiere, trovano il coraggio di confrontarsi sulla persona prima che sulle rispettive autorità e sugli indubbi e correlati interessi di matrice politica internazionale. Due uomini di grande potere, entrambi affetti da handicap diversi ma similmente invalidanti - Roosvelt la polio, 'Bertie' la balbuzie non ancora del tutto debellata - in procinto di fare la Storia per la scoperta di quella reciproca intesa che nasce solo fra persone che possono condividere problemi affini. Così, in un weekend sulla cui riuscita nessuno avrebbe potuto scommettere, come ci racconta la testimone oculare Daisy/Linney, due storie cruciali, la relazione con il cugino Presidente Roosvelt e il fine settimana con il Re e la Regina d'Inghilterra, si intrecciano tra loro, diventando l'una il

    commento dell'altra, prima di tagliare i traguardo di un weekend che sarebbe rimasto nella storia come "il picnic dell’hot dog".

    Bibliografia:

    Nota: Si ringraziano BIM Distribuzione e Silvia Palermo (QuattroZeroQuattro)

    Pressbook:

    PRESSBOOK in ITALIANO di A ROYAL WEEKEND

    Links:

    • Roger Michell (Regista)

    • Laura Linney

    • Olivia Colman

    • Bill Murray

    • Olivia Williams

    • Samuel West

    • Elizabeth Wilson

    1

    Galleria Video:

    A Royal Weekend - trailer

    A Royal Weekend - trailer (versione originale) - Hyde Park on Hudson

    A Royal Weekend - clip 'Preparativi'

    A Royal Weekend - clip 'Aspettative'

    A Royal Weekend - clip 'Cena reale'

    A Royal Weekend - clip 'Un vero grande re!'

    A Royal Weekend - featurette 'Intervista a Bill Murray e Laura Linney' (versione originale sottotitolata)

    A Royal Weekend - featurette 'Intervista a Bill Murray, al regista Roger Michell e allo sceneggiatore Richard Nelson' (versione originale sottotitolata)

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