QUASI AMICI: UN INCREDIBILE 'DRAMEDY' ISPIRATO AD UNA STORIA VERA CON LA MAGNETICA COPPIA FRANÇOIS CLUZET-OMAR SY. UNA STORIA DELICATA E FORTE, DRAMMATICA E LEGGERA, UMORISTICA E MALINCONICA MA SOPRATTUTTO, STRAORDINARIAMENTE NECESSARIA!
Seconde visioni - Cinema sotto le stelle - RECENSIONE - CESAR 2012 - Premio al 'MIGLIOR ATTORE' ad OMAR SY
"... L’originalità del film è che tratta in maniera umoristica e divertente un argomento alquanto delicato e serio e sarà proprio attraverso le risate che tra i due uomini - dotati entrambi di una forte personalità e che sulla carta non hanno niente in comune - nascerà una complicità totalmente inaspettata. Ma al di là di questa straordinaria storia di amicizia, speriamo anche di abbozzare un ritratto della Francia contemporanea concentrandoci sul concetto stesso di solidarietà che viene dolorosamente messo alla prova dal divario sociale e psicologico apparentemente incolmabile che separa i quartieri eleganti e le periferie misere di Parigi, l’incontro insolito ed esplosivo tra due mondi apparentemente all’opposto che vuole simboleggiare l’incontro/scontro tra i disabili fisici e quelli sociali...".
I registi Olivier Nakache e Eric Toledano
(Intouchable; FRANCIA 2011; Dramedy; 112'; Produz.: Quad Productions/Chaocorp/Gaumont/TF1 Films Production; Distribuz.: Medusa Film)
Cast: François Cluzet (Philippe) Omar Sy (Driss) Anne Le Ny (Yvonne) Audrey Fleurot (Magalie) Clotilde Mollet (Marcelle) Alba Gaïa Kraghede Bellugi (Elisa) Cyril Mendy (Adama) Christian Ameri (Albert) Grégoire Oestermann (Antoine)
Musica: Ludovico Einaudi
Costumi: Isabelle Pannetier
Scenografia: François Emmanuelli
Fotografia: Mathieu Vadepied
Montaggio: Dorian Rigal-Ansous
Makeup: Alice Robert
Casting: Gigi Akoka
Scheda film aggiornata al:
08 Dicembre 2012
Sinossi:
Una divertente commedia ispirata ad una storia vera. L'incontro tra due mondi apparentemente lontani, raccontato con irriverente ironia.
Dopo un incidente di parapendio che l'ha paralizzato dal collo in giù, il ricco aristocratico Philippe (François Cluzet) ha bisogno di qualcuno che si occupi costantemente di lui, che lo porti in giro e che accontenti ogni sua richiesta, e assume come badante Driss (Omar Sy), un giovane algerino dalla pelle scura appena uscito dal carcere. Insieme cercano di fare coabitare Vivaldi con gli Earth Wind and Fire, il parlare forbito con lo slang, i vestiti eleganti con le tute da ginnastica... Sono due universi che si guardano attraverso un telescopio, cercando di addomesticarsi a vicenda per far nascere una delle amicizie più folli, divertenti e inaspettate. Una relazione unica che farà scintille e li renderà... Intoccabili.
IN ALTRE PAROLE:
Dopo un incidente di parapendio che lo ha reso paraplegico, il ricco aristocratico Philippe assume Driss, ragazzo di periferia appena uscito dalla prigione - come badante personale… Per dirla senza troppi giri di parole, la persona meno adatta per questo incarico. L’improbabile connubio genera altrettanto improbabili
incontri tra Vivaldi e gli Earth, Wind, dizione perfetta e slang di strada, completi eleganti e tute da ginnastica …
Due universi opposti entrano in rotta di collisione ma per quanto strano possa sembrare prima dello scontro finale troveranno un punto d’incontro che sfocerà in un’amicizia folle, comica, profonda quanto inaspettata che li renderà….. Intoccabili.
SHORT SYNOPSIS:
A true story of two men who should never have met - a quadriplegic aristocrat who was injured in a paragliding accident and a young man from the projects.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
SI PUO' TORNARE A SORRIDERE NELLA TRAGEDIA! NORMALMENTE SUCCEDE NELLE FAVOLE O AL CINEMA, MA QUESTA VOLTA LA CELLULOIDE RIESCE A FARSI 'MAGISTRA VITAE' SCARTANDO DA RETORICA E INOPPORTUNI PIETISMI A BUON MERCATO
Ci si potrà persino sentire imbarazzati nel trovarci coinvolti a ridere di gusto su un affresco di vita reale come questo, dominato paradossalmente da argomenti estremamente delicati e più che seri, anzi, tragici, quale il grave handicap fisico a seguito di un incidente sportivo, speculare ad altri handicap di natura sociale. Affresco doppiamente reale, giacché Intouchables (Quasi amici) di Olivier Nakache e Eric Toledano si ispira per l'appunto alla vera storia di Philippe Pozzo di Borgo, erede di un’importante famiglia aristocratica francese, collezionista d’arte e manager imprenditoriale di una grossa società produttrice di champagne, di cui facciamo un'epidermica conoscenza alla fine del film. Una conoscenza comunque necessaria affinché lo spettatore non esca dal cinema pensando di aver condiviso
sul grande schermo una bella favola con poche probabilità di ritrovare nel mondo che nulla ha a che vedere con la celluloide.
Mentre il perno gira sull'asse del più improbabile degli incontri, tra il ricco ma sfortunato Philippe e l'iconico sfrontato bullo di colore della periferia parigina Driss, incarnati rispettivamente da François Cluzet ed Omar Sy (fresco vincitore di un 'Premio César' come 'Miglior Attore') in un complice, effervescente, magnetismo, l'obiettivo si allarga alle maglie sotterranee che vanno ben oltre gli universi personali dei due protagonisti, sì che con i personaggi in primo piano si sbozza all'orizzonte, velato eppure chiaramente ben visibile, un'interessante scorcio panoramico della Francia contemporanea, con le sue piaghe sociali legate a disfunzioni multiple: quelle che ad esempio rispondono al nome di integrazione di giovani provenienti dalle periferie non propriamente abbienti, quando il divario tra classi sociali differenti si fa sempre più importante, dell'arte dell'arrangio non propriamente
ortodosso condito con frequentazioni non propriamente costruttive, ma anche l'irrispettosa irriverenza verso i portatori di handicap da parte di chi parcheggia sul passo d'ingresso riservato alla loro libera veicolazione. Piaghe che, ahimè, per inciso, si direbbero una prerogativa non esclusiva della Francia.
La regia sobria ma ben ritmata su un montaggio che non lascia fessure aperte su inopportuni svolazzi edulcoranti o imbonitori, è riuscita a fare il miracolo di impartire un'indimenticabile lezione di speranza e coraggio dimostrando come dalla carta una lezione come questa possa essere tradotta nella realtà vissuta, paradossalmente, a suon di risate, proprio come sono riusciti a fare i due straordinari interpreti sull'onda dell'incontro/scontro dei loro rispettivi universi spirituali, diametralmente opposti quanto vicendevolmente addomesticati con improbabili eppur sempre possibili punti d'incontro: è ad esempio spiazzante, e irresistibilmente comica, la loro reciproca graduale intesa sugli sconfinati mondi paralleli dell'arte e della musica. Mai due personaggi come questi, per
personalità, temperamento, forma mentis e cultura furono più opposti, eppure si scoprono allegramente necessari l'uno all'altro, da generare una reciproca rinascita. Una bella favola? No, una storia vera e con alto potenziale di non restare unica per sempre se sappiamo farne tesoro!