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    IL MATRIMONIO CHE VORREI: AL GIRO DI BOA DOPO TRENT'ANNI DI MATRIMONIO. MERYL STREEP E TOMMY LEE JONES DAL CONSULENTE MATRIMONIALE STEVE CARELL PER IL REGISTA DE 'IL DIAVOLO VESTE PRADA' DAVID FRANKEL

    RECENSIONE - Dal 18 OTTOBRE

    "Ho riflettuto sul matrimonio e sul modo in cui le persone mantengono viva la passione e la sensualità nei matrimoni di lunga durata. Ho fatto delle letture su questi temi e sul counseling matrimoniale. E ho cominciato a pensare: come fai a riaccendere la scintilla se quella scintilla non era poi tanto viva nemmeno all’inizio? Specialmente dal punto di vista femminile; se una donna non è a proprio agio con sé stessa e la propria sessualità, di quanto coraggio ha bisogno per farsi avanti e dire: ‘Il nostro matrimonio va bene, ma non abbastanza. Voglio di più. Merito di meglio’?... Io non sono stata sposata, ma certo ho avuto relazioni in cui è venuta a crearsi una certa distanza con il mio partner. E’ stato scioccante scoprire quanto è difficile tornare indietro. Sembra che in qualche modo si dovrebbe essere in grado di ricucire quella frattura. Questo è stato uno dei motivi che mi ha spinto a scrivere: volevo sapere se queste persone potevano tornare indietro".
    La sceneggiatrice Vanessa Taylor

    "Penso che molte persone abbiano delle idee sulla propria relazione – a che punto è, in che direzione deve andare per avere successo... Penso che la cosa che rende questo film così divertente, è che il pubblico vede quello che stanno attraversando Kay e Arnold, si riconosce in loro e ne ride.â€
    L'attore Steve Carell

    "Kay è preoccupata di vivere tutto il resto della sua vita in questa condizione di glaciale immobilità. Ma Arnold, io credo, è preoccupato per quello che ha da perdere. Ha paura di quello che scoprirà se tutti e due cominceranno a fare domande – come sono arrivati a quel punto, perché sono finiti così. Ha una battuta nel film: ‘anche se vai in terapia senza problemi, ne uscirai con dei problemi, perché ti toccherà dire cose che non si possono ritrattare.’ Lui non vuole correre questo rischio".
    Il regista David Frankel

    (Hope Springs; USA 2012; commedia; 100'; Produz.: Management 360/Escape Artists/Mandate Pictures; Distribuz.: BIM)

    Locandina italiana Il matrimonio che vorrei

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    Celluloid Portraits:



    See SHORT SYNOPSIS

    Titolo in italiano: Il matrimonio che vorrei

    Titolo in lingua originale: Hope Springs

    Anno di produzione: 2012

    Anno di uscita: 2012

    Regia: David Frankel

    Sceneggiatura: Vanessa Taylor

    Cast: Meryl Streep (Kay Soames)
    Steve Carell (Dr. Bernie Feld)
    Tommy Lee Jones (Arnold Soames)
    Susan Misner (Dana Feld )
    Marin Ireland (Molly )
    Ben Rappaport (Hank)
    Brett Rice (Vince)
    Elisabeth Shue
    Jean Smart

    Musica: Theodore Shapiro

    Costumi: Anne Roth

    Scenografia: Stuart Wurtzel

    Fotografia: Florian Ballhaus

    Montaggio: Steven Weisberg

    Makeup: Linda Kaufman; J. Roy Helland (per Meryl Streep)

    Casting: Margery Simkin

    Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Kay (Meryl Streep) e Arnold (Tommy Lee Jones) sono la classica coppia annoiata da tanti anni di matrimonio. Stanca della routine e con tanta voglia di riaccendere la passione, Kay sconvolge suo marito con una proposta "folle": una settimana di terapia matrimoniale nella cittadina di Great Hope Springs, dove vive un famoso consulente matrimoniale (Steve Carell). Nessuno dei due, però, sembra sapere cosa li aspetta: all'inizio superare le inibizioni e gli imbarazzi non sarà affatto semplice ma sarà l'unico modo per riaccendere quella scintilla di quando si erano innamorati.

    SHORT SYNOPSIS:

    After thirty years of marriage, a middle-aged couple attends an intense counseling weekend to decide the fate of their marriage.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    SI PUO' CAMBIARE IL MATRIMONIO, QUANDO SCRICCHIOLA DI 'VECCHAIA' E RUGGE, AGONIZZANTE, SUL PAVIMENTO DI UNA ROUTINE CHE TUTTO ASSORBE, A COMINCIARE DALL'ANIMA? CI PENSANO LA TAGLIENTE PRECISIONE DELLO SCRIPT DI VANESSA TAYLOR E IL TOCCO RAFFINATAMENTE COMPLICE E SORNIONE DI DAVID FRANKEL AD OFFRIRE UNA RISPOSTA CREDIBILE, ATTRAVERSO LE 'CONFESSIONI PERICOLOSE' DI MERYL STREEP E TOMMY LEE-JONES, UN 'TANDEM' DA FUOCHI D'ARTIFICIO!

    Ci sono sempre un'ottica e una sensibilità femminili nei migliori spaccati, più o meno riflessivi, più o meno ironici, o semplicemente divertenti, appuntati sull'intimità sessuale di una di quelle coppie, diciamo ehm... genericamente, 'over'... E solitamente Hollywood pecca almeno in un fattore: si inquadrano tutte situazioni abbarbicate su persone, uomini o donne che siano, professionisti benestanti con discrete, quando non addirittura notevoli, disponibilità finanziarie. E, si sa che, i soldi, non fanno la felicità ma permettono almeno di provarci! Un'altra pecca, o per meglio dire, un altro

    rischio che si corre, percorrendo quel friabile terreno, è quello di scivolare un pò sull'effetto 'flou' della realtà, sfarfallando tra fantasie o fantasiosi giochi di interazione uomo-donna che si materializzano giusto sulla celluloide. E perché queste cose funzionano, più o meno? Beh, non dimentichiamoci che quando a parafrasare dalla realtà al grande schermo certi argomenti - delicati tanto quanto basta da creare un normale 'imbarazzo' - si chiamano in causa interpreti di spiccato appeal e navigati artisti sugli imprevedibili e umorali mari della celluloide, la 'bonaccia' è quasi assicurata. Se poi si tratta di veri e propri mostri sacri conclamati - ed è questo proprio il caso di Meryl Streep - allora la regia ha gioco decisamente facile.

    Si diceva ottica e sensibilità femminili nel trattare certi argomenti: come non pensare a quel E' complicato dove la regista Nancy Meyers metteva la stessa Streep tra due fuochi: dell'ex marito/neo

    amante Alec Baldwin e dell'architetto aspirante nuovo innamorato Steve Martin? Ma mentre qui, a mio avviso, campeggiava proprio l'effetto flou, cui non si sottraeva neppure la Streep, fluttuante sulla dinamica di una coppia divorziata con prole ormai adulta e con schizofrenici ripensamenti in materia di amore e sentimenti, sorprende gradevolmente la solidità, in intima relazione con il solidale acume dello script, ancora una volta a firma rosa (Vanessa Taylor), di questo Hope Springs: il titolo originale del film ammicca all'hotel 'da sogno', di nome - letteralmente 'primavere di speranza' o 'speranza di (molte) primavere' - e di fatto, di contro al didascalico e privo di ogni pur minima parvenza di poesia titolo italiano Il matrimonio che vorrei . Hope Springs si impone all'attenzione, un pò divertendo, un pò commuovendo, come una sorta di diagramma analitico senza veli, radicato, con rigore quasi matematico, in una conoscenza profonda degli 'inceppamenti' dei vari

    'ingranaggi' che sostengono la 'catena di montaggio' - può in effetti risultare tale la routine che uccide sentimenti e desiderio sessuale - delle dinamiche matrimoniali pluridecennali.

    E non c'era forse neppure bisogno di alimentare, attizzando il fuoco delle aspettative, rimarcando che a dirigere Hope Springs /Il matrimonio che vorrei sarebbe stato lo stesso regista, David Frankel, che aveva già diretto nel 2009 per l'appunto Meryl Streep nella cult-comedy Il Diavolo veste Prada. Il film ha stoffa di per sé e la Streep catalizza ora più che mai l'attenzione generale di quelle che non hanno età. Per quanto, con pochi assestati tocchi di ripresa, la regia Frankel ha in effetti conferito all'Hope Springs della Taylor le raffinate 'finiture' di cui la pellicola ha solo beneficiato: a cominciare dal reiterato sguardo dall'alto - soggettiva della cameriera-cuoca più che moglie ormai, Kay/Streep - appuntato su uovo e pancetta, la colazione di una

    routine matrimoniale ultra trentennale, destinata al coriaceo consorte Arnold, personaggio che non poteva trovare volto e anima più rusticamente ruspanti di Tommy Lee Jones. I due pattinano a meraviglia sulla stessa distesa ghiacciata e fin troppo cristallizzata del loro matrimonio, con sempre più malcelato disappunto di lei. Distesa che contribuirà a rendere meno liscia e passibile di pericolose incrinature l'implacabile voce della coscienza del Dr. Bernie Feld, il guru tra i terapeuti professionisti di coppia incarnato da Steve Carell, calato integralmente in unn ruolo che ha lo scopo primario di mettere il dito nella piaga, esaltando la portata dei contenuti raccolti nello script attraverso domande insidiose, provocatorie, scomode, specchio di verità incontrovertibili che non consentono paraventi. Quel che impone ai nostri due protagonisti - mirabili! - una reciproca, spesso 'imbarazzatissima' e buffa, quanto verosimile, messa a nudo dei pensieri più nascosti e inconfessabili nelle sedute 'terapeutiche' in coppia, o, singolarmente,

    in un montaggio alternato che si fregia di una tempistica perfetta.

    Così, tra ritrosie e tentennamenti vari, fallimenti e false partenze in ripresa, cavalcando consapevolmente ironie e paradossi (la sequenza che vede Streep-Lee Jones al cinema, alle prese con l'attuazione pratica di una delle fasi di recupero, è tutta un programma!), il tandem direttivo Taylor-Frankel procede senza intoppi, denudando i nostri protagonisti, passo dopo passo, ancorandoli ad un 'dramedy' credibile e divertente, finalizzato a porgere una 'riflessione-lezione' sugli inevitabili e condivisibili scogli che si frappongono in mezzo alla comune traversata di coppia a lungo termine, con un pò di 'colore' che non guasta e con non poche verità dette come si deve, con tanto di prologo-premessa e di finale possibile ben assestato sui titoli di coda.

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO de IL MATRIMONIO CHE VORREI

    Links:

    • David Frankel (Regista)

    • Meryl Streep

    • Tommy Lee Jones

    • Steve Carell

    • 'IL MATRIMONIO CHE VORREI' di DAVID FRANKEL con MERYL STREEP, TOMMY LEE JONES e STEVE CARELL. Dal 18 Ottobre distribuito da BIM (Anteprime)

    • Il matrimonio che vorrei (BLU-RAY + DVD)

    1 | 2

    Galleria Video:

    Il matrimonio che vorrei - trailer

    Il matrimonio che vorrei - trailer (versione originale) - Hope Springs

    Il matrimonio che vorrei - clip 'Si può cambiare il matrimonio?'

    Il matrimonio che vorrei - clip 'Banane'

    Il matrimonio che vorrei - clip 'Anniversario'

    Il matrimonio che vorrei - clip 'Dormiamo insieme?'

    Il matrimonio che vorrei - clip 'Primo esercizio'

    Il matrimonio che vorrei - clip 'Dimenticato qualcosa?'

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