LA VERSIONE RESTAURATA DI 'PER UN PUGNO DI DOLLARI' DI SERGIO LEONE CELEBRA IL LANCIO EPOCALE DEL WESTERN ALL'ITALIANA
Torna al cinemadal 16 Settembre - 'Celluloid Portraits Vintage' - I Bellissimi! - Dalla 64. Mostra del Cinema di Venezia
Il capolavoro con cui Sergio Leone ha riscritto la storia del western usciva esattamente 60 anni fa, era il 12 settembre 1964. Ora la Cineteca di Bologna, con il suo progetto 'Il Cinema Ritrovato. Al cinema', riporta in sala dal 16 settembre 'Per un pugno di dollari', nella versione restaurata in 4K dalla stessa Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association. E lo fa in accoppiata con il film al quale Sergio Leone si "ispirò", 'Yojimbo-La sfida del samurai' di Akira Kurosawa, in sala dal 23 settembre, anch'esso in versione restaurata.
"Il 12 settembre ricorrono i 60 anni dalla prima proiezione, al Supercinema di Firenze, di quello che avrebbe dovuto essere solo un film di serie C, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson e che, invece, è diventato un monumento della storia del cinema. Per un pugno di dollari si conquistò, giorno dopo giorno, un pubblico vastissimo, impose un genere, lo spaghetti western, che avrebbe fatto diventare l'industria cinematografica italiana la seconda al mondo".
Il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli
(Per un pugno di dollari ITALIA/SPAGNA/RTF 1964; western; 101'; Produz.: Jolly Film (Italia), Ocean Films (Spagna), Costantin Film (RFT); Distribuz.: Unidis) - (2007: versione interamente restaurata in digitale da Cineteca Nazionale e RIPLEY’S FILM, in collaborazione con UNIDIS JOLLY FILM e SKY Cinema)
Per un pugno di dollari, nato come produzione di serie B, diventa rapidamente uno dei più importanti eventi spettacolari nel cinema del dopoguerra e impone alle platee di tutto il mondo il western all’italiana. Sergio Leone vi si conferma autore di un cinema al tempo stesso popolare e ricco di invenzioni formali, come nello straordinario confronto di due temperamenti d’attore: il “freddo†e controllato Clint Eastwood, e il “caldo†e appassionato John Wells, divertito pseudonimo di Gian Maria Volontè. A distanza di oltre mezzo secolo dalla prima presentazione, Per un pugno di dollari torna a ricordarci che il western è “il cinema per eccellenzaâ€, affascinando ogni volta lo spettatore fin dai titoli di testa (splendido esempio di arte pop), dalla colonna sonora di Ennio Morricone, dalle invenzioni di dialoghi divenuti parte di un lessico popolare epico-parodico, da “Al cuore Ramon…†a “Quando un uomo col fucile
incontra un uomo con la pistola, l’uomo con la pistola è un uomo morto…â€
Il progetto di restauro
Avviato su proposta di RIPLEY’S FILM, distributore italiano particolarmente sensibile ed attivo sul fronte della promozione e della salvaguardia del cinema italiano, il restauro di Per un pugni di dollari rappresenta un modello innovativo di collaborazione tra un attore di mercato e l’istituzione culturale preposta alla conservazione del cinema italiano: la Cineteca Nazionale. Il terreno d’incontro tra pubblico e privato non ha avuto soltanto una valenza economica decisiva, rendendo possibile la realizzazione di un restauro, obbligatorio per la salvaguardia del capolavoro di Sergio Leone, quanto estremamente costoso. Ma il dialogo sollecitato dalla particolarità tecnica del restauro, ha rappresentato un importante momento di attiva partecipazione e di scambio di competenze tecniche e filologiche che ha notevolmente arricchito, grazie all’accesso a tecnologie d’avanguardia, il know how tecnico di entrambi i partner del restauro. Il restauro
sarebbe comunque stato oltremodo difficile senza l’attiva collaborazione ed il supporto della UNIDIS JOLLY FILM, produttrice del film e titolare dei diritti, che ha messo a disposizione i preziosi materiali originali del film e senza la collaborazione ed il contributo di SKY Cinema che ha sostenuto, senza esitazione, un progetto particolarmente difficile ed oneroso.
Il recupero filologico:
Il restauro di Per un pugno di dollari propone, a distanza di oltre 40 anni, la visione di quella che viene definita prima release, ovvero la originale prima versione cinematografica distribuita nel 1964 che decretò lo straordinario successo del film. Si tratta dunque della versione che nei titoli di testa, fatta eccezione per alcuni, proponeva il cast artistico e tecnico utilizzando gli pseudonimi all’epoca scelti per l’uscita del film (Regia: Bob Robertson [Sergio Leone],…, Fotografia: Jack Dalmas [Massimo Dallamano],…, Montaggio: Bob Quintle [Roberto Cinquini],…, Musica: Dan Savio/Leo Nichols [Ennio Morricone],…, Scenografia, arredamento, costumi: Charles
Il restauro di Per un pugno di dollari è il primo caso italiano di un restauro integrale realizzato con tecnologie digitali d’avanguardia in risoluzione 2K e l’utilizzo di pellicole (Digital Intermediate Fuji 8511 RDI e Positivo Fuji 3521 XD – Extended Density) appositamente studiate per il restauro digitale, la resa ottimale dei colori e per ottenere
il restauro degli affreschi o dei dipinti, si è proceduto al "distacco" digitale delle immagini dei 14.453 fotogrammi del negativo (l'"originale" di quella particolare opera d'arte che è il film), ripulendo la patina e riparando i danni, restaurandole e trasferendole su un nuovo negativo che manterrà intatta nel tempo l'originaria bellezza e spettacolarità e consentirà di realizzare successive copie del film fedeli all'originale.
Il restauro della colonna sonora:
Il restauro della colonna sonora ha presentato problemialtrettanto complessi che per le immagini. La perdita dei magnetici originali della versione italiana che sopravviveva grazie ad un negativo colonna rimaneggiato e utilizzato a più riprese nelle riedizioni, di qualità ottica e sonora piuttosto bassa a causa delle tecnologie d'epoca, ha reso necessario un attento lavoro di ricerca e di verifica di tutti i materiali sonori ancora esistenti. In particolare, per permettere al pubblico di godere nuovamente della splendida colonna sonora del Maestro Ennio Morricone e
del mix originario, è stato necessario intervenire utilizzando, oltre al negativo ottico della colonna, due set di colonne magnetiche preparate per le edizioni estere del film, ritrovate e trasferite su supporto digitale e gli stereofonici originali delle musiche realizzate dalla RCA e conservati in Germania dalla BMG.
Il processo di restauro, ulteriormente complicato dalla scoperta di sostanziali differenze tra le varie colonne sonore sopravvissute del film si è risolto solo grazie all'analisi comparativa delle varie versioni con il sonoro di una copia originale del 1964, il che ha obbligato i tecnici a un complesso lavoro di recupero filologico attraverso una vera e propria ricostruzione, scena per scena, del sonoro originale del film. Tutti gli elementi sonori sono stati sottoposti a verifica e preparati, poi puliti e restaurati e infine "rimontati" ed equalizzati, da due montatori e due ingegneri del suono che hanno prestato la loro esperienza e la loro opera per
oltre due mesi.
Operato anch'esso interamente con tecnologie digitali, il restauro della colonna sonora è stato realizzato grazie all'intervento congiunto di tecnici italiani e francesi ed è stato finalizzato presso il laboratorio francese Le Diapason.
Oggi, il negativo colonna restaurato, rende nuovamente possibile apprezzare le qualità sonore originali del film e lo splendido e indimenticabile commento musicale del Maestro Ennio Morricone.
Dal >Press-Book< di Per un pugno di dollari
Perle di sceneggiatura
"Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto. Avevi detto così? Vediamo se è vero: raccogli il fucile, carica e spara".