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    Home Page > Movies & DVD > Diario di uno scandalo

    DUE VOLTI PER UNA DIVERSA OSSESSIONE DECLINATA AL FEMMINILE

    57. Festival del Cinema di Berlino

    "L’ho vista come una storia di amicizia e intossicazione sessuale. In realtà è la storia di due ossessioni, di due donne nella morsa delle loro passioni auto-distruttive ed incontrollabili... Io spero che il pubblico troverà questo film divertente ma anche, a tratti, scioccante, triste e terrorizzante. C’è qualcosa di comico, spaventoso e terribilmente umano su questa illusione che Barbara (Covett)coltiva di diventare amica per la vita e per la pelle di Sheba (Hart). E i sentimenti di Barbara verso di lei sono analoghi a quelli che Sheba prova per Steven (Connolly), il ragazzo. Queste due donne hanno perso il controllo – proprio come lo perde ciascuno di noi quando si tratta dell’amore".
    Il regista Richard Eyre

    "Spero che il film dica qualcosa su un tipo particolare di solitudine contemporanea, la disperazione che ognuno di noi può provare anche in una città con milioni di abitanti: qualcosa che, credo, ciascuno di noi ha sperimentato".
    Lo sceneggiatore Patrick Marber

    (Notes on A Scandal GRAN BRETAGNA 2006; thriller psicologico; 91'; Produz.: Scott Rudin/Robert Fox; Distribuz.: 20th Century Fox)

    Locandina italiana Diario di uno scandalo

    Rating by
    Celluloid Portraits:



    (Comment by PATRIZIA FERRETTI) - Awesome performances by Judi Dench and Cate Blanchett enticed into several troubled relationships. Each character has a very specific and well structured background that justifies each unnatural behaviour based on their different, even though alike, loneliness. The older teacher (Dench) who has a slimy and annoying ambiguousness and who pushes her females friendships toward a lesbian relationships; on the opposite the new teacher (Blanchett) who’s looking for her true self outside the family – the cage created by her older husband and two children of which one is born with Down Syndrome. But all this is not enough to save the movie that is wrecked by itself and that slips away badly thanks to the young actor, at his first role, who plays the young teacher’s teenager lover. If the intention was to create real such relationship the failure is complete because it looks more like a bad case of pedophilia. The choice couldn’t have been worst: there’s teenager and there’s teenager. To be credible this guy could have been at least eighteen years old, but definitely not thirteen as in this movie. - (Translation by MARTA SBRANA, Canada)

    Titolo in italiano: Diario di uno scandalo

    Titolo in lingua originale: Notes on a Scandal

    Anno di produzione: 2006

    Anno di uscita: 2006

    Regia: Richard Eyre

    Sceneggiatura: Patrick Marber

    Soggetto: Tratto dal romanzo What She was Thinking: Notes On A Scandal di Zoë Heller (best-seller del 2001 edito in Italia da Bompiani)

    Cast: Judi Dench (Barbara Covett)
    Cate Blanchett (Sheba Hart)
    Tom Georgeson (Ted Mawson)
    Michael Maloney (Sandy Pabblem)
    Joanna Scanlan (Sue Hodge)
    Shaun Parkes (Bill Rumer)
    Emma Kennedy (Linda)
    Syreeta Kumar (Gita)
    Andrew Simpson (Steven Connolly)
    Phil Davis (Brian Bangs)
    Wendy Nottingham (Elaine Clifford)
    Tameka Empson (Antonia Robinson)
    Leon Skinner (Davis)
    Bill Nighy (Richard Hart)
    Juno Temple (Polly Hart)
    Cast completo

    Musica: Philip Glass

    Costumi: Tim Atley

    Scenografia: Tim Atley

    Fotografia: Chris Menges

    Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

    Sinossi:

    "Due donne trascinate in un vortice di bisogni e tradimenti: è questo il fulcro narrativo del thriller psicologico DIARIO DI UNO SCANDALO. Tutti gli sviluppi e gli intrecci della storia vengano annotati nell’amaro diario di Barbara Covett (Judi Dench), un’insegnante autoritaria e solitaria che governa con pugno di ferro la sua classe in una malandata scuola superiore statale di Londra. Fatta salva la sua gatta, Portia, Barbara vive sola, senza amici né confidenti. Ma il suo mondo cambia il giorno in cui incontra la nuova insegnante di arte della scuola, Sheba Hart (Cate Blanchett). Sheba sembra essere lo spirito gentile e l’amica leale che Barbara ha sempre cercato. Ma quando Barbara scopre che Sheba ha una appassionata relazione con uno dei suoi studenti (Andrew Simpson), la loro amicizia prende una piega imprevista. Mentre Barbara minaccia di denunciare il segreto di Sheba sia al marito (Bill Nighy) che al mondo esterno, i segreti e le ossessioni più oscure della stessa Barbara emergono prepotenti, portando alla luce la menzogna che contraddistingue entrambe le donne".

    Dal >Press-Book< di Diario di uno scandalo

    Nota: Si ringrazia Emanuela Semeraro (Studio Nobile Scarafoni) per la sollecita collaborazione.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    STREPITOSE LE INTERPRETAZIONI DI JUDI DENCH E CATE BLANCHETT INVISCHIATE IN DIVERSE E PUR TORBIDE RELAZIONI. BEN STRUTTURATI ANCHE I BACKGROUNDS DEI RISPETTIVI PERSONAGGI CHE DANNO VIGORE E RAGIONE DI ESSERE A COMPORTAMENTI OLTREMODO ‘ALTERATI’ SUL FILO DI UNA DIVERSA E PUR COMUNE SOLITUDINE DELLE DUE PROTAGONISTE: L’AMBIGUITA’ VISCIDA E IRRITANTE DELL’INSEGNANTE PIU’ ANZIANA (DENCH), CON LA SPICCATA TENDENZA A TRASFORMARE LE SUE AMICIZIE FEMMINILI IN OSSESSIVI RAPPORTI VIRATI SULLA SPONDA LESBICA, E LA GIOVANE NEO INSEGNANTE ALLA RICERCA DEL VERO IO FUORI DALLA FAMIGLIA-TRAPPOLA COSTITUITA DA UN MARITO ANZIANO E DUE FIGLI DI CUI UNO AFFETTO DALLA SINDROME DI DOWN (BLANCHETT). MA TUTTO QUESTO NON BASTA A SALVARE IL FILM CHE NAUFRAGA SU SE STESSO E CADE SULLA BUCCIA DI BANANA CON L’ATTORE ESORDIENTE CHE DA’ VOLTO ALL’IMPROBABILISSIMO AMANTE QUINDICENNE DELLA GIOVANE INSEGNANTE. SE L’INTENTO ERA DI RENDERE PLAUSIBILE UN SIMILE RAPPORTO - CHE INVECE DI FATTO CI SEMBRA

    MOLTO PIU’ SIMILE A UN CASO DI PEDOFILIA - IL FALLIMENTO E’ COMPLETO. LA SCELTA NON POTEVA ESSERE PIU’ SBAGLIATA: C’E’ QUINDICENNE E QUINDICENNE. PER UN BRANDELLO DI PLAUSIBILITA’ QUESTO QUINDICENNE POTEVA DIMOSTRARE DICIOTTO ANNI(VEDI IL SUO COMPAGNO DI SCUOLA DI COLORE) NON TREDICI, COME IN QUESTO FILM.

    E non vogliamo aggiungere altro.

    Commenti del regista

    La prospettiva del film:

    "È stato meraviglioso come egli (lo sceneggiatore Patrick Marber) sia riuscito a mantenere la prospettiva della narrazione dal punto di vista di Barbara, limitando però al massimo la voce fuori campo ed evitando il pericolo di un narratore fuori campo troppo invadente".

    Riguardo la relazione particolare tra i personaggi Sheba Hart e Steven Connolly:

    "Era importante che il rapporto tra Sheba (Hart) e Steven (Connolly) fosse rappresentato in modo veritiero, e cioè che il pubblico vedesse che si basa sia su una attrazione sessuale, sia sulla tenerezza e la curiosità reciproca. Voglio dire, non c’è dubbio che Sheba stia facendo qualcosa di sbagliato, ma noi volevamo anche far vedere l’onesta verità della loro relazione, pur senza romanticizzarla... Credo che le scene tra loro siano molto, molto forti, nonché totalmente plausibili: non solo perché sono interpretate da due ottimi attori, ma anche perché Cate (Blanchett) è generosissima con un attore molto più giovane di lei: è bravissima nel gestire gli imbarazzi e nel rendere una scena vera e intima senza per questo romanticizzarla".

    A proposito di Cate/Sheba:

    "Cate arriva sul set preparata per ogni eventualità, e questo la rende capace di essere davvero spontanea. Ha una conoscenza profonda di ogni scena, e dà sempre un enorme contributo in termini di dettagli e di idee. Con Sheba, interpreta una donna che ha abbandonato ogni difesa, al punto da essere sull’orlo dell’auto-distruzione – e Cate è stata molto coraggiosa nell’interpretarla in modo splendido".

    Commenti dei protagonisti:

    JUDI DENCH (Barbara Covett) sul suo personaggio:
    "Conosco varie persone come lei. Una persona molto, molto sola che ha un disperato bisogno di affetto e di un’amicizia di qualunque genere. Credo che ci siano moltissime persone che sono state sole per tutta la vita e che sognano un’amicizia. Poi, però, ad un certo punto Barbara comincia, essenzialmente, a ricattare Sheba, e allora le cose cambiano... Credo che il film lasci al pubblico di giudicare cos’è giusto e cos’è sbagliato – e mi sembra che vada bene così".

    CATE BLANCHETT (Sheba Hart):
    "... È un libro mozzafiato. È raccontato tutto dalla prospettiva di Barbara (Covett), perciò per Patrick Marber come sceneggiatore, e per me come attrice, la sfida è stata quella di liberare Sheba (Hart) dal punto di vista di Barbara, di farla vivere autonomamente. Quelle che si vedono sullo schermo, credo, sono due donne che sono, in qualche modo, l’una il riflesso dell’altra... Come attrice, mi piace trascorrere del tempo con un personaggio che infrange i confini morali – proprio come Sheba: con lei bisogna andare molto a fondo per capire chi sia in realtà. Ci sono molti aspetti del romanzo che mi hanno colpito, e spero di averli portati sullo schermo. Sheba è una giovane che ha sposato un uomo più grande di lei, che lei ritiene le abbia portato via la giovinezza. Sente di non aver concluso nulla nella vita, né di avere uno scopo. È pronta per cambiare la sua esistenza, e il suo primo atto di ribellione è questa relazione con un ragazzo quindicenne – quasi cercasse di ritrovare la sua giovinezza perduta. È come se Sheba fosse incapace di confrontarsi con il mondo degli adulti: e parte del suo viaggio consiste proprio nell’accettare di essere il frutto delle proprie scelte... Dal punto di vista di Barbara, Sheba ha il dono di vivere un matrimonio d’amore e di essere circondata da persone che l’adorano – mentre Sheba, in realtà, si sente profondamente sola e isolata... è stato forse il personaggio più difficile che io abbia mai interpretato, perché mentre posso capire avere una relazione con un uomo molto più anziano, quando vedo un ragazzo di 15 anni mi sembra di vedere un bambino. Ma credo che la prima ad essere sorpresa sia la stessa Sheba. Sheba non è una mangiatrice di ragazzini. Almeno da principio, lei è convinta che sia amore vero mentre, a poco a poco, questo rapporto l’aiuta a svelare e tirar fuori in modo spregiudicato il suo vero io... Se anche avesse interrotto la sua relazione quando ha detto a Barbara che l’ha fatto, avrebbe trovato comunque un modo per sconvolgere la propria vita. Chi si nasconde da se stesso si inventa di tutto pur di venire allo scoperto. Sheba si dà una scusa intellettuale per quella che è una semplice attrazione fisica. Teorizza il fatto di prendere un ragazzino del proletariato e fargli scoprire l’arte e la vita. Mentre, ovviamente, l’attrazione per un’altra persona è qualcosa di inconscio, che non si può razionalizzare".

    ANDREW SIMPSON (Steven Connolly):
    "Non credo che a Steven interessi una storia d’amore. È un adolescente, è pieno di ormoni, vuole solo provare qualcosa di nuovo, vedere fin dove può spingersi e cosa può scoprire. Quando le emozioni di Sheba cominciano a farsi sempre più intense, credo si renda conto che si è cacciato in qualcosa di più grande di lui, e vuole uscirne. Si dà arie da adulto, ma in fondo non lo è ancora del tutto e se ne rende conto".

    Altre voci dal set:

    Lo sceneggiatore Patrick Marber:
    "Zoë (Heller) aveva scritto un libro talmente eccezionale che c’era già tutto nelle sue pagine. Sono rimasto molto fedele a quello che c’era nel romanzo. L’unica differenza è che nel romanzo Barbara racconta la storia dal suo punto di vista, perciò io ho dovuto costruire una prospettiva più obiettiva, mantenendo però la sua personalità spigolosa, divertente, stoica. Barbara (Covett) è una donna molto pratica, ma ha anche un animo addolorato, abbattuto, vulnerabile: è una donna che non ha mai conosciuto l’amore. Tutto ciò che fa, lo fa per via di una disperata solitudine. Eppure, al tempo stesso, è un mostro. Sono sempre stato attratto da personaggi che amo e disprezzo allo stesso tempo, e Barbara mi ispira entrambi questi sentimenti... Ho dato a Sheba (Hart) un background leggermente più anticonvenzionale, bohémienne, di quello che ha nel romanzo – ma la sua vulnerabilità e la complessità dei suoi sentimenti è rimasta quella del libro".

    Links:

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